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Tutte le frasi dell'autore Antonio

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categoria: Poesie

Dicembre.

Dicembre non conosce il mare, dicembre è l’ultimo tratto di anteprima di un anno che sta per affacciarsi, l’ultima transenna da metterci dietro ogni mitico traguardo, e al solito percorso, per poter immaginare un confine di gloria, sia pure nel pianto, che nel sorriso; e ti ritiri nella tua cella immaginaria per comprendere meglio il reale che hai lasciato. Dicembre è aspettare il Natale, ricordo antico, ma sempre nuovo, Natale che illumina là dove lo lasci illuminare. Dicembre è il confine di un anno che sta per finire, ma i nostri orizzonti non hanno confini. Eppure riuscirà mai qualcuno ad avere la meglio quando ha visto il diverso, il diverso di un anno che sta per iniziare, riportarsi dietro la pietra passata, quella di sempre, tutto ciò che serve per continuare a costruire; quello che ripeti sul diverso, o tutto di nuovo sul solito. E vedrai che deciderai anche tu, senza accorgertene, dietro la porta di dicembre, con un istinto ispirato dall’amore per la vita, il tuo da fare per l’anno che viene, proprio quando sei consapevole dei dolori e delle gioie della vita. Dicembre è smettere di andare lontano per restare più vicini, malinconie curate da sguardi affettuosi, nostalgie di amori perduti, unico motivo per attendere ancora, e propositi più credibili per l’anno nuovo. E alla sera del trentuno, quando ti scegli il tuo angolo solitario, per i tuoi ultimi sogni abbaiati da una festa che sembra non finire, per stupirsi ancora un po', per poi riunirsi insieme all’improvviso, agli ultimi minuti della mezzanotte, come per dire "Andiamo, un altro anno ci aspetta, facciamolo insieme".

Antonio

segnalata da Antonio Paladini domenica 6 febbraio 2011

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categoria: Poesie

La vita.

Se guardiamo indietro e’ perché la vita guarda all’inverso, ma tu volta lo sguardo avanti, pensando che evitare gli errori futuri sono sempre più importanti di quelli passati, e’ come se tutto ricominciasse da qui, in ogni momento, sapendo che il dolore passato può diventare germoglio di vita per il futuro; non vuoi sorridere quando l’altro soffre e magari soffre per te : pensando che ogni giorno devi dividerlo con qualcuno, soltanto cosi può essere tuo, ti basta pensare che la normalità e’ tutto ciò che ricopre la follia, proprio l’equilibrio poggia sulla follia, ritrovarsi nella strana decisione se prendere la vita con il viso o come un leone. E anche tu hai capito l’indescrivibile della vita, capire senza dire, e illudersi della banalità dell’esistenza, quando invece e’ l’essenziale. Il resto di questa vita incorniciata alla fine di ogni cosa e di ogni situazione e’ tragedia, il resto di quello che non vogliamo vedere o che abbiamo messo da parte e’ tragedia, il resto e’ tragedia e’ Lassù lo sanno; vuoi pensare alla morte per sapere che stai vivendo, forse la vita e’ un libro dove ce’ scritto solo il concetto di ogni cosa, i particolari spettano a te, se vuoi raggiungere i petali della rosa devi prima camminare sulle spine, e’ l’unico vero duello della vita. Non devi credere, devi arrivare a credere, la vita ha ragione dopo, sei tu che devi capire prima, capiremo dopo quello che non potevamo mostrare prima, e scoprire che tutti hanno bisogno di credere che la morte ha paura del tuo sorriso.

Antonio

segnalata da Antonio Paladini domenica 6 febbraio 2011

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categoria: Poesie

Silenzi di sempre.

Parole semplici per buoni ritrovi, sicure comparse per buoni motivi, non esiste silenzio senza movente, quel silenzio certo dopo un discorso. Cos’è che tace nella notte, se non la vita di tutti i giorni; tace il grido, tace il lamento del giorno, l’uomo che sceglie, senza volerlo, la frenesia di ogni giorno, e il rumore delle strade; i rumori del giorno tacciono la notte. E nella notte non resta il silenzio, ma è silenzio. L’ultima musica di un orchestra, fatta per pochi dove sembrano molti, le ultime camminate lungo i corsi, pochi sguardi indiscreti, per salutar così, sì, a domani. Domani sera un altro verso irripetibile colorerà il silenzio; vorrei tacere anch’io con quel silenzio, fa male, ma solo così potrò capire cosa mi è stato tolto oggi, scavare dentro se stessi, per capire l’unico perche, quello della vita. Ma poi sarà la notte stessa a portarti via, ti dirà che il resto che c’è da capire, non appartiene più alla sera, ma all’incertezza del domani; sì, fidati, che è meglio credere nel domani, invece che capirlo, se non vuoi che non serva più amare.

Antonio

segnalata da Antonio Paladini domenica 6 febbraio 2011

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categoria: Poesie

Il cielo.

Com’è freddo sentire, il cielo del non voler capire; proprio in mezzo al di’, quando non sai cosa fare, ma perche prima hai fatto quello che non dovevi. E alla sera, ti basta uscire dalla solita porta, per guardare il cielo, come unico sovrano. Parole al cielo dove la terra non ascolta. Veramente, alla sera, il cielo sembra rispecchiare l’umore di Dio per quello che hanno potuto combinare, oggi, gli uomini da questa parte; sì, anche oggi aveva ragione lui, il cielo. Quale giorno non hai bisogno di credere in quel tratto di cielo; e il cielo non finisce qui. Il cielo, ognuno sembra avere il suo, quasi per non sbagliarsi. Quando da piccolo guardavi il cielo, per vedere le strane forme che facevano le nuvole, mentre aspettavi che il vento cancellasse quella nuvola irripetibile, era un sogno. Adesso, invece, è un sogno inseguirlo il cielo, nella vita di tutti i giorni, e tutto ciò che si insegue è inutile starlo a guardare. Che tu mi insegni, cielo, non c’è la faccio a capire, ma soltanto così posso credere.

Antonio

segnalata da Antonio Paladini domenica 6 febbraio 2011

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categoria: Poesie

C’è sempre qualcosa di povero.

Chi non ha un tetto non voleva un cartone per ripararsi, chi non ha da bere, non voleva un sorso d’acqua al momento, chi ha fame non voleva che gli lasciassi un pezzo di pane, e aspettare il prossimo. Non voleva solo questo. Non vogliamo capire cosa cercano tanti poveri, finche non vogliamo dare veramente. Cercano la dignità, come la tua, cercano il non essere diversi, come te, cercano la vita di tutti i giorni, come la tua. Nessuno vuole sentirsi al di sotto di tutti; quando a un uomo hai dato di sentirsi e di essere come gli altri, non potevi dare di più. Perche oltre alla povertà dell’avere, c’è anche quella dell’essere. Se è più povero lui che non ha niente, oppure tu, dentro di te, che non vuoi dare. Poter guardare ai poveri, per capire quello che non dicono: "Fammi sentire come te, se sei un uomo, fammi sentire un uomo".

Antonio

segnalata da Antonio Paladini domenica 6 febbraio 2011

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categoria: Poesie

Dov’è la fine.

Il resto non è dietro, ma non ci pensi mai che è avanti, quello che non sapevi di avere e ciò che speri di seguire; il resto è il paesaggio che non vedi. E’ un mistero adesso, era la verità dopo. Oggi è così, dicesti, quando era sul serio, e dai per scontato la solita monotonia di vita; e facesti dei piccoli errori che ti hanno insegnato delle follie. La vita non può coincidere con se stessa, ma con la sua fine, tutto ciò che facciamo non è mai fine a se stesso, ma ogni cosa della nostra vita, ogni momento buono o brutto che sia, sembra racchiudersi in un solo cerchio, verso un solo scopo, per un solo giudizio. Se è vero ciò che è giusto, o tutto ciò che chiede la fine. E per un momento nulla di ciò, ma qualcosa di tutto, del resto.

Antonio

segnalata da Antonio Paladini domenica 6 febbraio 2011

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categoria: Poesie

In quei momenti.

Regalare un sorriso, in quel momento
Aggiungi i tuoi colori a chi hai accanto, in quel momento
Uno sguardo e capirai, in quel momento
Una battuta improvvisata, in quel momento
Guardare dall’altro lato, in quell’inutile gelosia, in quel momento
Ci si saluta veramente senza aspettare, in quel momento
Ascolta sempre i tuoi ricordi e quelli degli altri, come scintille che il cuore non si aspettava, in quel momento
Ama senza distinguere nessuno, e ti distinguerai, in quel momento
Un pensiero a chi è lontano, mai cosi lontano da non sentirti, in quel momento
Sentirsi dire "Ti voglio bene", in quel momento
Guardare insieme, sapendo di provare la stessa cosa, in quel momento
La tua preghiera spontanea come una poesia di pace, in quel momento
Dimenticare quello che non vorresti, sapendo che l’amore e l’affetto non si cancellano mai, ma un'altra pagina di vita ti aspetta, in quel momento.
La bellezza della vita è nell’unicità delle cose, nessuno può ripetere quei momenti.

Antonio

segnalata da Antonio Paladini domenica 6 febbraio 2011

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categoria: Barzellette

Il Pensierino

La maestra da agli alunni un pensierino da fare a casa: devono descrivere una caratteristica dei treni. La mattina seguente interroga:
"Paolino, tu cosa hai descritto?"
"Ho scritto che il treno ha tanti vagoni e corre sulle rotaie"
"E tu, Giulietta?"
"Che il treno fischia quando entra in stazione..."
"Invece, tu, Pierino?"
"Io ho scritto che il treno è peloso"
"Come peloso, guarda che ti sbagli, non è possibile!"
"Invece sì, maestra, il mio papà ogni mattina si alza tardi e lo prende sempre per un pelo!

Antonio - tratto da Pierino

segnalata da Antonio venerdì 8 ottobre 2010

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categoria: Frasi d'amore

Era amore.

Ho scritto ti amo sulla sabbia, tu non mi amavi, ma non sei stata tu a chiamare un onda del mare a cancellare tutto.

Quando un uomo incontra una donna ha perso tutto, ma quando non c’è l’ha più, ha perso lei che era tutto.

Con l’amore puoi vedere dove lo sguardo non vuole.

L’amore è una verità nascosta, puoi vedere cosa c’è dietro il velo soltanto amando.

L’amore e’ come l’alba, si attende ma non si rimanda.

L’amore non è una scusa; scusami, ma faccio tutto questo per amore.

La donna e’ la luce, ma l’uomo se ne accorge soltanto quando la lascia.

Antonio

segnalata da Antonio domenica 3 ottobre 2010

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categoria: Poesie

Tra il sole e la luna.
La luce in cielo se non è il sole è la luna. La luna, alla sera, che racconta la vita, con una brezza di malinconia, audace conforto per chi vuole ascoltare, pur avendo tu il coraggio di voltare le spalle no alla vita, ma al suo freddo e alle sue delusioni. Mentre spiragli di luce stanno per aprirsi dietro quelle fredde nuvole, è il sole, è il giorno, è la vita. In un giorno qualsiasi, sole e luna, con un eclissi inattesa, vi incontrerete, come in un abbraccio; avrete molto da raccontarvi in quel momento, magari parlerete di questo mondo, ma vorreste tenervi quelle parole per voi, poi, come d’incanto, vi lascerete e vi riprenderete il posto assegnatovi da sempre, nell’armonia dell’universo dove tutto si muove soltanto per amore e per volere di Dio.

Antonio

segnalata da Antonio domenica 3 ottobre 2010

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