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categoria: Poesie
Al mio amore campobassano
<Rita Rosanna,
sei tutta panna!>,
io ti dicevo,
ed aprivo il forziere
di quel tuo corpo
fatto di burro,
ma levigato
come il marmo,
e caldo... e caldo
di quella passione
che sconvolgeva,
e ci divorava
fino al mattino
i corpi assetati...
Ma un giorno d'Agosto...
un ciclone di rabbia
e di sbagli!
O forse no?
Il nostro Destino
era già segnato,
solo che noi
non lo sapevamo!...
E' così, non è vero?
Caro amore lontano,
sai, a volte, il pensiero
ritorna…
fra i luoghi e le ore,
che furono nostri:
a perdermi l'anima,
ripensando
a quanta gioia
ho lasciato nel passato,
e non tornerà...
mai più!
Un solo rimpianto,
al ricordo impossibile:
quello del male,
che io, sciagurato,
non seppi evitare!
E così tu
te ne sei andata via…
senza voltarti indietro,
perché non potevi capire,
povero amore
pieno di sgomento,
il nostro dolore
e quel mio
disperato pianto,
soffocato dentro.
FernyMax
segnalata da FernyMax lunedì 27 maggio 2002
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categoria: Poesie
Durmenno
Sto durmenno all'erta all'erta
‘ncopp’a chesta seggia storta,
e co n'uocchio te posteo,
pe vedé si arape a' porta…
Voglio Ammore, je voglio a tté,
bella mia cu 'o cuorpo 'e fata:
mmiez'a ll'onne de lu mare,
n'copp'a rena addurmentata...
Te vasasse tutte cose,
te pigliasse cu' viulenza…
faccia, pietto e cosce 'nfose,
pe te fà ‘na delinquenza!…
Ma l'ammore è n'ata cosa:
mò me leva tutt' 'o ciato…
Nenna, vasame cu 'o core,
nun me fà stà 'ntussecato!
FernyMax
segnalata da FernyMax sabato 25 maggio 2002
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categoria: Poesie
Fantasia
Non c’è nulla
che possa farmi
più impressione
di una donna
nuda . . .
con le sue parole.
Se l'ebbrezza
di un bacio
non le accendesse
il viso,
forse morrebbe . . .
la mia Fantasia.
FernyMax
segnalata da FernyMax lunedì 6 maggio 2002
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categoria: Poesie
Buona Domenica
Una splendida giornata,
come non accadeva più
da tempo ...
Il cinema e la cena,
da soli,
il giorno prima.
Poi l'amore,
mentre così serena,
e così assorta,
hai prolungato il piacere,
coi tuoi baci
e le tue fantasie
di bambina.
La notte insieme...
e il risveglio
impastato di sonno,
ma così bello,
da darci l'impressione
che, in tutta la vita,
non abbiamo desiderato
altro che questo.
Dopo il caffè una passeggiata,
stretti per mano
come fosse il primo giorno,
con la gioia di vivere,
attimo per attimo,
tutto il piacere
di essere l'una dell'altro,
senza il tormento
d'incomprensioni a vuoto.
Ci si ama così,
semplicemente,
felici di stare uniti
con poco: un sorriso,
un bacio infinito.
I pensieri
lasciati alle spalle,
sono solo un ricordo,
che non ci impedisce
di amare il nostro sogno,
nato già da tempo
come il progetto
di donarci la vita
per intero,
trasformando il futuro
in un'esperienza
senza precedenti,
capace di restituirci l'essenza
del nostro Destino d'adulti.
Ti amo.
FernyMax
segnalata da FernyMax venerdì 26 aprile 2002
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categoria: Poesie
Quante volte ti ho pensata,
quante volte,
in questa buia giornata...!
Se non ti avessi conosciuta,
se non ti conoscessi
tenera, imbecille quasi,
nella tua ingenua impossibilità
di pensare solo a te stessa,
saprei che, tra noi,
sarebbe già tutto finito.
Ma invece no,
io so che tu sei lì, accanto al telefono,
aspettando la mia chiamata,
perché sei buona, perché sei dolce,
fino all'inverosimile,
fino al sacrificio immenso,
rituale, di te stessa,
come una lampada,
che rimane accesa fino all'ultimo
a dare tutta la sua luce
a chi ne ha bisogno.
FernyMax
segnalata da FernyMax lunedì 1 aprile 2002
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categoria: Poesie
Il Cantore e la Luna
Quando si ha paura di volare
e il mondo ci affligge tanto,
da averne abbastanza.
Se un senso di malessere ci assale
per lo smarrimento di sapere
che non si possiede nulla...
Allora dimmi se esiste cosa
più dolce, e più vera,
che abbandonarsi al sentimento,
o lanciarsi in una fantasia,
che fa brillare tra le Stelle
la nostra Luna di Poesia,
sul Pozzo dei Desideri violati,
eppure vivi... delle speranze
smarrite, ma non rinunziate,
da cui il tuo viso s'illumina
con lo stesso incanto
di una notte d'Estate,
moltiplicando i frutti
della tua cortesia,
o Menestrello
d'amore, e di giustizia,
che vai dicendo al cuore
di sopravvivere,
fra tanto affanno,
non curando
la disumana Ignoranza...
FernyMax
segnalata da FernyMax domenica 17 marzo 2002
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categoria: Poesie
Un sospiro, un tormento...
Un bacio in bocca...
e non sento più niente:
non un dolore,
non un'ansia,
non più
il bisogno di morire,
perchè ci sei tu,
amore mio,
che m'illumini la vita
di felicità immensa,
di fantasiosa follia,
di gioie
e di carezze, che
non ne ho mai
abbastanza...
Coi miei sensi
appiccicati ai tuoi,
per finire in un grido
di grandiosa promiscuità,
di vitale incoscienza,
com'è vero che vivo
in te e per te
quell'attimo,
quello scanzonato motivo,
che tu sei mia
ed io sono tuo...
per l'eternità!!!
FernyMax
segnalata da FernyMax mercoledì 13 marzo 2002
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categoria: Poesie
Io ti amo...
Perché non manchi mai
di sorprendermi,
con la tua sensibilità
e la tua dolcezza...
La tua bellezza
non sfiorirà
con il passare
dei giorni...
perché essa vive
la logica dei sogni,
ed è fatta
della stessa materia
delle Nuvole,
che si rinnovano
continuamente,
spinte dal vento
del Desiderio
e dell'Amore,
mentre dimorano
sulla Terra quanto basta
a bagnarla
e a nutrirla
di teneri germogli.
FernyMax
segnalata da FernyMax martedì 12 marzo 2002
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categoria: Poesie
Pecos Bill
Indiana pellerossa:
in un primo momento
non avrei mai creduto,
che Sogno di Luna
potesse materializzarsi
come d'incanto
davanti ai miei occhi,
per un dolcissimo
saluto. Eppure...
la tensione carnale
colava a picco
dalle sue labbra,
e da ogni parte
del suo corpo,
come il canto
delle Sirene d'Ulisse,
portando la mia estasi
a livelli sovrumani.
Allora, con slancio
e passione devota,
la presi al laccio
trascinandola a me,
in un vortice di voluttà
e di sensazioni,
mentre il Lago
bagnava le sue membra
rassegnate a un godimento
senza fine, e puro
come la saetta
di Giove Pluvio.
Quando ella ebbe succhiato
fino all'ultima goccia
il piacere,
e si rivolse a me
col suo candido viso
di bambina scherzosa,
non potei che trasalire
sconvolto dalle sue
contraddizioni.
Capii tutta la forza
del desiderio selvaggio,
e il limpido torrente
ch'ella estraeva
dalle mie viscere
era solo il tributo,
dell'uomo che sa morire,
per l'unica donna
che abbia mai amato...
Firmato: Pecos Bill
FernyMax
segnalata da FernyMax martedì 12 marzo 2002
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