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categoria: Poesie
Sesso & Amore
Credo che in un tuo sogno soltanto
vorrei esistere completamente,
ma non lo direi certo a un santo,
perché sarebbe troppo indecente...
Puoi stare tranquilla tuttavia:
nelle mie foto ci sei sempre tu,
e così bella da fare una pazzia,
mentre alle altre non ci penso più.
Ma, oltre i sensi, dimmi come hai fatto
a rubarmi subito anche il cuore,
che ora batte così forte d'amore,
da rendermi agitato come un matto?
FernyMax
segnalata da FernyMax sabato 26 agosto 2006
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categoria: Poesie
Il cuore e la tempesta
La tensione strana,
che a volte mi scuote
più di un terremoto,
è l'amore per te,
che mi strazia dentro
facendo del mio io
un nulla assoluto...
Ancora non lo so
se reggerò all'assalto
di più forti emozioni,
né se una voragine,
che arde incandescente,
possa inghiottirsi
questa povera mente.
Ma lascia, amore mio,
che ne sia convinto,
anche solo un attimo,
della tua passione,
perché i miei aneliti
edifichino la gioia
e non più voragini.
Ti prego, una parola,
strappami al tormento,
amando come ti amo,
perché ne ho bisogno...
Ah, se mi riapparissi
quale ti vidi in sogno
già prima d'incontrarti,
bella più delle belle,
così vicina a Dio...
sublime eternamente!
E' te che avrei dovuto
riavere, per salvarmi
l'anima o dannarmi,
perché tu sola sai
senza volerlo, né capire
la tua forza arcana
e terribile, gettarmi
così, nudo e scarno,
sconvolto dalla febbre,
in un pozzo di passioni,
da cui non si esce vivi.
Ma, forse, io ci sono già
finito tutto dentro...
FernyMax - tratto da 1 mondo di ricordi
segnalata da FernyMax domenica 20 agosto 2006
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categoria: Poesie
Libera & Fiera
Non ridere, dando tutto per scontato...
solo perché mi vedi qui, col desiderio.
E' impossibile, lo so, che io pretenda
d'impormi a Te, che sei la più forte...
forse perché donna... come una belva
feroce, che io non domo e mi copro
di ridicolo, davanti a questo mondo...
Quindi siamo noi i sopravvissuti
d'una guerra che non fa prigionieri!?
Tu... l'amante, fuori di routine...
sei il momento d'ebbrezza
esaltante. E io? Un borghesuccio
sclerotizzato dalla consuetudine,
incapace d'ignorare la morale
vergognosa del giorno dopo...
E Tu ridi, ridi, perché non vuoi
piangere su un amore fallito,
che va a schiantarsi contro il muro
della paura e del calcolo meschino...
dell'utopia di combattere il destino.
Tu, fiera selvaggia, sei già salva
nella savana... mentre io disperato
muoio a poco a poco, non avendo
saputo approfittare della sincera
nostra ultima occasione.
Addio...
FernyMax - tratto da vita & donne, sesso & amore...
segnalata da FernyMax giovedì 10 agosto 2006
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categoria: Poesie
Io credo
Negli immortali principi
di libertà e uguaglianza,
e di fraternità... io credo.
Così nel diritto delle genti,
condiviso dall'universalità
delle forme sociali, io credo.
Credo alla vita, diritto naturale
già di tutti gli esseri viventi,
umani in specie ed assimilati...
E credo nel diritto altresì
delle popolazioni inermi
a non venire mai coinvolte
in fatti sanguinosi di parti
contrapposte combattenti...
Diritto sacro e inalienabile
è quello di vivere una vita
dignitosa, libera e felice
per ogni uomo o donna,
figlio della Terra, senza
che minimamente conti
il dato dell'appartenenza
a gruppi politici o religiosi,
a classi economiche o sociali,
a comunità etniche o sessuali...
Io credo, e Voi? E se è così,
perché l'uomo... si tormenta
con l'urlo ancora degli assalti,
con il rimbombo di esplosioni,
che fanno improvvise stragi?
Perché ovunque c'è minaccia
di morte... e la morte degli altri
ormai è unica merce di scambio
per il diritto alla sopravvivenza?
Quando finirà questo ritorno
alla barbarie? E l'uomo quando
riuscirà a ritrovare sé stesso?
A cosa può servire la storia
se non a evitare innanzitutto
di ripetere orrori del passato?
Diamoci rispetto l'uno all'altro
prima che diventi troppo tardi
per restituire un senso alla pace...
FernyMax - tratto da Riflessioni sulla Vita & la Storia
segnalata da FernyMax giovedì 10 agosto 2006
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categoria: Poesie
Férmati, Israele...!
Qui c'è un sacco di gente,
che ti vuole bene,
ma, per favore,
férmati, Israele...!
Il pianto dei sofferenti,
che si eleva al cielo...
e di chi assolutamente
non centra niente
con le vostre ragioni
di fieri contendenti...
ora ci fa raddrizzare
in testa i capelli,
pensando pure a quelle,
che potrebbero essere,
fra l'altro, le imprevedibili
conseguenze...
Nò, che non si ha il diritto
di portare la guerra,
nemmeno per propria
autodifesa,
su persone che vivono
senza fare offesa,
anche se ce l'ordinasse
il principio sacrosanto
alla sopravvivenza
dei nostri popoli...
Per questo ora ti prego,
io che ti ammiro
e che ti voglio bene...
fammi il favore,
ché sei ancora in tempo,
férmati, Israele!
FernyMax - tratto da lla paura del peggio : (
segnalata da FernyMax mercoledì 2 agosto 2006
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categoria: Poesie
La cecità dell'odio
L'antisemitismo di oggi
è il degno erede
di quello del secolo
passato...
ne è il figlio, anzi,
esasperato...
e da troppi ancora
non riconosciuto.
Eppure capita
di avercelo davanti
a ogni civile
ammazzato in Israele,
come dovunque...
dietro un angolo
di via o di vicolo,
nel centro d'una piazza
oppure di un qualsiasi
luogo frequentato...
Il singolo come
un gruppo di persone
contro cui sia stato
scaraventato
l'odio cieco
dell'intolleranza
e della lotta radicale
verso tutto quanto
di ebreo o d'Israele
possa rappresentare.
Dicono sia reciproco,
che le uccisioni mirate
da parte dell'esercito
israeliano
siano pari pari,
perché coinvolgono
pure gli innocenti:
bambini e persone
non in armi,
che con la guerra
ci devono avere
ben poco a che fare...
Ma Israele punisce
i suoi soldati,
ove commettano
assassinii di civili,
per scopi, cioè,
estranei alla difesa...
Hamàs invece
sembra celebrare
comunque gli effetti
della rabbia scatenata
contro gli ebrei,
che meritano la morte
in quanto tali...
perché colpevoli
tutti di strappare
ai veri proprietari
un territorio
che non è il loro,
nè dovrà esserlo
considerato mai.
Questa tragedia
quand'è che finirà?
Quando i due popoli
sapranno ritrovare
il senso e la misura
della solidarietà...
nell'interesse proprio
e dell'intera umanità?
FernyMax - tratto da riflessioni sul ns. tempo
segnalata da FernyMax lunedì 10 luglio 2006
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categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, I parte (Omaggio a Israele)
Qualunque sia il mistero
del tuo fascino antico...
e la ragione della tua forza
spirituale immensa,
che resta evocata dai templi
e dall'unità dei tuoi figli...
Ovunque la voce giunga
del Signore al popolo orante,
sulle rovine di un passato
ancora tremante di storia
e di incendi di guerre...
Fino a dove lo sguardo
si getti incontro al futuro,
per l'umanità e la civiltà...
Al vertice dei pensieri
miei ammirati, ci sei tu...
Israele! Stella del mattino
e anelito dell'Occidente,
dopo i lutti e le rovine
di infinite guerre...
Amore e speranza
di vita rigenerata,
vincente sugli abomini
e sulle sofferenze...
Tu, benedetta da Dio
sei per sempre, Israele.
Eppure odo un vento,
continuamente...
sibilare impetuoso
e gelido da Oriente,
come per sconsacrare
quelle fragili spoglie
cui non si è potuta
nemmeno dare
pietosa sepoltura...
Il nuovo oltraggio
incombe minaccioso.
Come evitarlo
e come far cessare,
per sempre, l'orrore?
Me lo sto chiedendo
e rimedito il passato,
perché anch'io, Israele,
sono stato tuo nemico.
Anch'io, contro di te,
da giovane ho peccato...
Me lo ricordo, sì,
l'errore di un ragazzo,
dalla poca vita fuori
e tanti sogni dentro...
La vita di un tipo
un pò controcorrente...
ed era quasi per riscatto
dalla routine uggiosa
delle cose insignificanti
di tutti i santi giorni,
che l'orizzonte s'infiammava
allora improvvisamente...
Fine della prima parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
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categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, II parte (I falsi miti)
(che l'orizzonte s'infiammava
allora improvvisamente...)
di figure luccicanti
dalle splendide uniformi
in parate suggestive,
con riferimenti storici
e ambiziosi traguardi,
capaci di rendere
noi giovani le prede
designate di propagandisti
di falsi miti di gloria
col saluto romano...
Cui s'aggiunse pure
la suggestione
di quei militi perfetti
al passo dell'oca,
con la svastica al braccio
in campo bianco e rosso...
dominati da una volontà
di assoluta grandezza
per la patria e l'onore,
fino al sacrificio estremo,
con il culto del sangue
reso alla terra madre,
"eroi" incuranti di sé,
nel dono più totale...
Un paradiso guerriero
di membri senza macchia,
ove gli organi coesi
dell'intera nazione
potevano collaborare
al sommo bene comune.
Il singolo attraverso
il valore del cameratismo
ritrovava in sé stesso
la forza delle legioni,
senza la frattura di classi,
o conflitti intestini...
Io ancora mi guardo
dentro... come allucinato,
e forse inconsapevole
di essere arrivato
quasi molto vicino
a perdere la ragione,
a causa, probabilmente,
solo delle più banali
esplosioni ormonali,
da cui è così normale
vengano presi i giovani...
senza alcuna distinzione
di schieramento ideale,
perché l'estremismo
è sempre fine a sé stesso
e in fondo non è il colore,
ma la violenza di per sé
la cosa da condannare...
Ne sono uscito, grazie a Dio.
Spero di essere un adulto
e che tutto sia passato...
nulla di più e nulla meno
di come ve lo abbiamo
appena raccontato...
io & la mia anima,
che ora ci rallegriamo,
così, semplicemente...
del pericolo scampato.
Fine della seconda parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
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categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, III parte (Minaccia da Oriente)
(così, semplicemente...
del pericolo scampato.)
Io forse l'ho scampato,
ma altri non saprei...
perché la storia è adusa
a ripetere i suoi errori.
Gli ebrei della Diaspora
sono tornati ai loro
biblici territori...
ma altresì provocando
il malessere dei popoli
ormai subentrati,
anche storicamente,
nella proprietà dei luoghi.
Gl'indigeni non sanno
dovere rinunciare
a esser nazione e stato
sovrano ed integrale...
Ecco per quale scopo
parecchi arabi son pronti
a sacrificare sé stessi,
in un nuovo supremo
olocausto di fede,
ma anche d'amore e morte
e distruzione totale...
contro quegli stessi,
ironia della sorte,
che pochi anni prima
l'avevano subito
come terribile infamia
di crudeltà della storia!
Ora il vento del deserto
ha lo spaventoso ruggito
del leone d'Oriente
redivivo, cui
s'aggregano le fiere
voci dell'Islam
fondamentalista
riunificato sotto
le bandiere della Jihad,
la guerra santa
del riscatto mistico
contro gli infedeli...
L'offesa va lavata
nel sangue del nemico...
e la maledizione di Caino
si perpetuerà nei secoli
senza redenzione, né pace...
Eppure io ci ritrovo
qualcosa di familiare...
Vedo il riscatto di un popolo
attraverso i valori guerrieri,
come l'Italia e la Germania
degli anni trenta e quaranta...
Fine della terza parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
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categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, IV parte (Fiducia nel futuro)
(come l'Italia e la Germania
degli anni trenta e quaranta...)
La stessa alzata di scudi
per un ideale di supremazia
della fede e dello spirito
contro il materialismo
del denaro e dell'edonismo.
Vedo trasformarsi in forza
l'umiliazione della gente,
di giorno in giorno
costretta a un disagio
ai limiti della sopravvivenza...
E altro ancora, di terribile...
ma non si può impugnare
l'arma dell'odio sterile
e della ceca ribellione
là dove si dovrebbe armare
invece il dono e il dovere
dell'unità civile e della solerte,
reciproca collaborazione...
Io rifiutai il nazifascismo,
perchè ha portato al razzismo
e alla disperazione milioni
e milioni di persone...
Ora le menti più illuminate
del grande e saggio Oriente
hanno il dovere di riunirsi
a un tavolo della pace
per stabilire che l'uomo
si liberi per sempre
delle faide sanguinarie
che ancora si propagano,
per distruggere le famiglie
come le nazioni intere...
L'Oriente civile ha il dovere
di trarsi dalle sabbie mobili
dell'ostinata violenza,
che non ha più altro sbocco
se non che in sé stessa...
E noi figli, tutti, della terra
aspettiamo questa voce
di clemenza, finalmente,
dell'Islam moderato,
che al cospetto dell'umanità
proclami la sua fede
nell'amore, nella giustizia
e nella libertà delle persone,
per la salvezza della civiltà
e il bene di tutte le nazioni
di questo povero pianeta,
che si chiama ancora Terra...
Fine della quarta e ultima parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
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