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Tutte le frasi dell'autore Michele Gentile

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categoria: Poesie

Notte

Dimmi notte
chi scorre sulla mia pelle.
Hai espugnato il firmamento
e sei caduta senza dire
una parola.
Dimmi a cosa pensi
risalendo il fiume.
Per salvare la pioggia
ti apro le mie stanze,
per ingannare la luna
ti dono i miei occhi.
Dimmi notte,
dimmi in cosa speri,
se riposi tra rami di stella
o pensi di cacciare ancora.
Ci sono giorni possibili,
solchi da riconoscere;
i tuoi artigli
non sono un ripiego.
Dormi notte,
dammi torto
e dimmi
per chi hai scelto di restare,
a quale inferno dobbiamo rinunciare.

Michele Gentile

segnalata da Sara martedì 16 febbraio 2016

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categoria: Aforismi

Di norma ho poche regole, per principio nessuna consuetudine.

Michele Gentile

segnalata da Sara martedì 9 febbraio 2016

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categoria: Aforismi

La malinconia è una presunzione senza importanza.

Michele Gentile

segnalata da Sara martedì 2 febbraio 2016

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categoria: Aforismi » stati d`animo » solitudine

Del mare so solo che mi sa salvare.

Michele Gentile

segnalata da Sara martedì 26 gennaio 2016

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categoria: Poesie

Nessuno sa

Nessuno sa quanto ti amo
non il cuore mio
distratto com'è dall'amore.
Nessuno sa come ti amo
nemmeno i miei occhi
attenti come sempre
al tuo sguardo.
Non le parole
che ti raccontano
né le stagioni
che ti assaporano
nessuno immagina quanto ti amo
neppure queste labbra
a te devote.

Michele Gentile

segnalata da Sara giovedì 21 gennaio 2016

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categoria: Aforismi » virtù » coraggio

La speranza non tramonta mai su mari impavidi.

Michele Gentile

segnalata da Sara mercoledì 13 gennaio 2016

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categoria: Poesie

Bisanzio

Fra me e gli orizzonti
battelli d'ambra, alteri
declinavano inviti.
Seducenti isole
fuggivano la solenne impresa,
coltello di labbra e zenzero
piantato nella gola.
Bisanzio restò un gioco
una reputazione,
per salvarla
bastava un mercante d'oro.
Di pregiata seta si vestì il tramonto
venerato suddito ogni mio respiro.
Fu l'ultima volta che
mi piegai al volere degli dei;
andai poi per il mondo
sino a stancarmi i sogni
riposando infine
sulle spighe del perdono.

Michele Gentile

segnalata da Sara venerdì 8 gennaio 2016

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categoria: Poesie

4 gennaio

Chiesi aiuto
la quiete intorno
suggeriva l'impossibile.
Il solito crinale
la solita finestra,
un uomo già piccolo
sulle spalle del mattino.
Del cammino che mi ha lasciato tornare
apprezzo la cinica, lucida
esposizione dei fatti.
Una mia parodia in scena
appetibile tragedia
si consumava
alla luce del sole.
Immune al domani
divenni impalpabile,
necessario.
Erede al trono
di una fine negata,
raccolto di sterili regioni
sono in pace con le mie catene.