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danut lunedì 13 aprile 2009 15:20 | 161/269 |
Dolce, non consideri il fatto che se una persona è estremamente superiore le persone fuggono sempre e comunque, che la maschera da mettere per chi è capace è necessaria per non vivere una vita da escluso, il dover nascondere le proprie capacità giorno dopo giorno e farti venire il nervoso che la maggior parte della gente non arriva a quello che arrivi tu in pochissimo tempo fa sempe pensare. Vedi i miei ragionamenti sonpo sempre perfettamente complessi so che lo sono e so che solo pochissime persone al mondo sono capaci di prendere il filo del discorso e comprenderlo al massimo, solitamente le persone semplificano rifacendosi alla propria esperienza, quindi poca cosa. Quello che è successo ha messo in crisi uno dei fondamenti della mia vita e cioè il non dover fare male agli altri, perchè se solo io decidessi il contrario e fare il bene mio sul dolore altrui (quello che Giuggiola ha fatto) io lo farei molto ma molto di meglio, cioè prenderei il peggio del peggio e lo affinerei per ottenere il mio massimo guadagno. Adesso se quel mio pilastro della mia vita non si tira di nuovo su il risultato sarà orribile, e cioè quel mostro libero di fare quello che vuole, il mio odio libero di vivere contro il mondo senza alcuna pietà per alcuno, la posta in gioco è enorme per me ed è il mio stesso io. Sapete io non ho problemi ad avere donne ed avere amici, non ho problemi a parlare in mezzo alla gente, anzi, direi che è il mio pane quotidiano, quindi non vedo la depressione, vedo solo un branco di animali davanti a me da usare a mio scopo e pochissimi esseri umani nella verità. |
theIdealBoy lunedì 13 aprile 2009 18:42 | 162/269 |
Il 13/04 15:20 danut ha scritto:Allora fallo, ma solo a Giuggiola. Rendere pan per focaccia. Poi, starai meglio. Oppure, hai paura delle CONSEGUENZE? Danut, tu sei lucido, si vede... possibile che questa tua lucidità non ti offre vie d'uscita? Non sarà che devi liberarti da certe remore, miscredenze, paure o quant'altro che ti freni? Tu non ce l'hai col mondo tanto quanto non ce l'hai con Giuggiola. Al voltafaccia dei parenti hai resistito, a quello di Giuggiola no. Allora o le parli (mi offro di nuovo come mediatore) o le rendi pan per focaccia. Se qualcuno ti chiederà di rispondere alle tue azioni, sembra che tu avrai maree di argomenti al riguardo... |
danut mercoledì 15 aprile 2009 19:24 | 163/269 |
A me va bene parlare con lei Ideal, mi va bene eccome. Vedi io vedo la vita di una persona come un enorme e pesante volano, appena prende il momento di rotazione poi basta poco per farlo continuare a girare, il problema si crea quando qualcosa inceppa questo meccanismo e il tutto si ferma, per farlo ripartire ci vogliono energie terribili che non sono come il mantenerlo in moto. Fa conto che la mia vita si fermò ormai 19 anni fa, fu un trauma che passò, ma come ogni grosso trauma ci si porta sempre qualcosa dietro e non si può "guarire" (chiamamolo guarire ma non è una malattia) mai del tutto, i ricordi e le sensazioni vvissute rimangono sopite dentro se stessi e si passa oltre, il problema si crea quando qualcosa, qualche comportamento ci porta indietro ad una azione passata e ci fsa rivivere quel momento traumatico. Molto spesso un odore o un sapore ci riporta indietro a momenti quasi dimenticati nella nostra memoria, così allo stesso tempo alcune azioni o sequenze di azioni possono riportare a galla quello che era sopito dentro a noi. Io quando morì mio padre avevo molta rabbia dentro di me, una rabbia dovuta a chi poi dopo la sua morte si è approffittato di uan famiglia distrutta dal dolore ed il voltafaccia di Giuggiola è stato bestiale per me, mi ha riportato a quel tempo e bastava solo un poco di comprensione umana per farmi tornare calmo e sereno, ma in quel momento di dolore sono rimasto solo, perchè forse a lei interessava più vedere quanto lei poteva attrarre altri uomini essendo dimagrita, motivazione più superficiale non credo esista, ma per alcune ragazze c'è una equazione femminilità= numero di uomini attratti. Io adesso sarei intenzionato a parlarle, ma lo sforzo per far tornare a girare il mio volano è tutto mio mentre lei ha solo rotto gli ingranaggi e me lo ha fermato fergandosene dei danni, contano poco le scuse se poi rimangono i danni no? Se bastasse una scusa al mondo d'oggi mi sa che le assicurazioni non avrebbero senso di esistere. Poi per dirla tutta, come fa una ragazza pensare che in un caso bastino solo le scuse quando invece lei quando fu investita ebbe anche i soldi e non le bastarono le scuse della persona che le fece comuque un danno evidente? Non è evidente un danno in me in quest'anno? Purtroppo i danni materiali sono quantificabili, quelli interiori sono sempre considerati poco. |
danut martedì 21 aprile 2009 15:32 | 164/269 |
Oggi finalmente ho visto con chiarezza una cosa che mi turbava un poco, una nota stonata in una situazione ed alla fine ho capito, dietro al tradimento e a tutto il resto ci sono persone vicine a me che hanno voluto usare le bugie a fin di bene, bugie che però mal si accordano con la persona. Nessuno vuole ammettere di aver fatto quella azione, ma delle parole dette hanno reso evidente la cosa. Come posso fidarmi adesso delle persone se non ammettono la bugia detta? Come posso fidarmi di tutti se ormai metto in dubbio le parole anche delle persone a me più care? Quanto odio le bugie a fin di bene, lo dissi in passato su questo forum e mi scontrai proprio con Giuggiola, sono da vigliacchi, perchè se scoperte creano più danni che altro, io ho sempre voluto onestà e sincerità anche se brutale. |
danut mercoledì 29 aprile 2009 08:20 | 165/269 |
Posso dire con fiducia che se Giuggiola non risponde non è perchè si sente superiore alle cose, semplicemente perchè prova imbarazzo visto che lei non è capace di gestire l'imbarazzo. Non potrebbe dire di non avermi tradito, non potrebbe dire che quello che dico è falso perchè purtroppo quello che lei ha fatto è tutto vero e pensate bene è peersino scocciata che io sono stato male per un tradimento che sapeva che mi avrebbe fatto stare male, ma ovviamente la sua maturità pretendeva che io stessi male secondo i suoi criteri di giudizio. Se per voi è fare del bene ad una persona turbata schockarla alllora devo pensare che Hitler fosse un benefattore dell'umanità. |
Dek giovedì 7 maggio 2009 10:37 | 166/269 |
Daniele, per quanto può valere sappi che non sei solo a questo mondo, che ci sono persone che possono e vogliono aiutarti senza secondi fini. IMHO credo che il problema che ti affligge sia vecchio di parecchi anni, dato che torna spesso in tutte le tue ultime esternazioni, e sia legato alla morte di tuo padre. E' probabile che tu non abbia mai elaborato completamente o correttamente il lutto per la sua morte, e questa ferita purtroppo destabilizza tutti i successivi tentativi di rapporto intimo che hai voluto instaurare nella tua vita. Ti faccio un esempio pratico per farti capire come vedo la situazione. Immagina che tu sia una casa che stanno costruendo, e che dopo aver gettato le fondamenta abbiano iniziato a costruire i muri e il pavimento del piano terra. Improvvisamente arriva un terremoto tanto forte da rompere una delle fondamenta portanti. Chi ha commissionato la casa si accorge del danno, ma anzichè spaccare tutto per tornare a rinsaldare le fondamenta crepate, pensa che sia più semplice e meno dispendioso creare degli appoggi esterni per sostenere i muri e rendere i muri ancora più spessi per resistere ad eventuali intemperie. Così la costruzione va avanti, ma la casa inevitabilmente è traballante, e per assicurarla si usano altri puntelli e muri di rinforzo, di fatto rendendola quasi un bunker. Il problema però non è risolto, solo mascherato, così quando arriva un terremoto bello forte, i pilastri non reggono e le crepe si ripercuotono su tutto l'edificio, rendendolo parecchio traballante... fino a che arriverà il terremoto che lo butterà giù definitivamente. A mio modo di vedere, il trauma che hai subito per la morte di tuo padre ha creato una frattura nel tuo subconscio che non ha saputo gestire l'abbandono improvviso. E' persino possibile che tu imputi al tuo stesso papà (nonostante l'amore che a lui ti legava) la causa della sua morte e pertanto la causa ultima del tuo successivo dolore e calvario. Per superare il trauma dell'abbandono hai dovuto reagire da solo nell'unico modo prevedibile: isolandoti, perchè ovviamente meno persone si amano, meno probabilità ci sono di essere traditi o abbandonati un'altra volta. Da qui il tuo habitus di indossare una maschera o una corazza adatta ad ogni occasione, per non mostrarti e renderti vulnerabile nelle relazioni con gli altri. Però, come insegna Thomas Mann, nessun uomo è un'isola, per quanto spaventato o misantropo sia. E inevitabilmente le relazioni che intrattieni finiscono con l'avvicinarti alle persone, anche perchè tu stesso hai un bisogno disperato di qualcuno che possa aiutarti a sostenere il peso della tua sofferenza, qualcuno che ti consoli e ti aiuti e ti ami. E se la persona a cui ti doni in modo così totale ti ferisce, la ferita viene amplificata mille volte dall'enorme voragine che sta alla base delle tue emozioni, finendo col distruggerti. Ora io non so che tipo di terapia tu abbia affrontato col tuo terapeuta, ma sono decisamente convinto che ti serva riconsiderare il rapporto con la morte di tuo padre per uscire da questa situazione, anche se ciò significa demolire tutti i muri e i puntelli di rinforzo e i piani che hai costruito e cementato su quell'immenso dolore. Solo curando le fondamenta potrai ricostruire un "io" stabile per il futuro. PS: non cercare ulteriormente Giuggiola, non serve nè a te nè a lei, e dovresti averlo già capito. La rottura ora è insanabile, specialmente da parte tua: non ti servirà capire altro perchè non c'è più niente da capire. Devi solo cercare di assimilare l'esperienza per lasciartela definitivamente alle spalle. Nella vita tutti possiamo sbagliare, è normale: non essere troppo duro con te stesso e nemmeno con gli altri che si sono "macchiati" di questa colpa. |
danut giovedì 7 maggio 2009 11:58 | 167/269 |
Il 07/05 10:37 Dek ha scritto:QUello che hai scritto mi ha molto colpito, decisamente! Però devo dire che si si può sbagliare, ma lei aveva avuto certezze sul fatto che l'avrei presa malissimo, quelle certezze le avevo date io quando ci mettemmo insieme. Io colpisco sempre i codardi che non sono capaci di prendere atto delle proprie azioni, che siano uomini o donne, che siano amici o no. Sbagliare è umano, far pagare ad altri le proprie colpe però non è mai da accettare. |
Dek giovedì 7 maggio 2009 13:12 | 168/269 |
Daniele, è umano anche perdonare e ricominciare. Cerca di non rimanere fossilizzato sull'errore, sulla colpa, sulla revanche, ma passa oltre. Non continuare a restare sulla sponda a vedere il ponte che non c'è più e a lamentarti sulla causa che l'abbia fatto crollare: la strada che devi fare è in avanti ora, e devi percorrerla più sereno, senza stare a rimuginare su quel che era e non sarà più. So bene che alla delusione sopravviene la rabbia, ma poi bisogna lasciarsi scivolare via di dosso l'astio come si lava via la salsedine del mare con una bella doccia, altrimenti il sale squama e secca la pelle, così come la rabbia corrode i nervi e questo a cascata si ripercuote sulla salute tua e di chi ti sta intorno. Dacci un taglio e riprendi a sperare e a lavorare su te stesso, ce la puoi fare! |
danut giovedì 7 maggio 2009 13:49 | 169/269 |
Perdonare è un'atto stupendo, perdonare è un'atto divino...ma io sono umano, posso acccettare di vivere la mia vita ma non posso accettare di far pagare alla gente che verrà nel futuro con i miei atteggiamenti deviati dalla norma quello che deve pagare una persona sola. Mi riprenderò ma devo ridare indietro il regalino che mi è stato fatto, è solo una questione di gentilezza. |
danut giovedì 28 maggio 2009 09:08 | 170/269 |
Ebbene la maledizione che grava su di me continua a rimanere, personalmente adesso guardo il mondo con occhi nuovi, vedo lo schifo delle persone e non credo a nessuno, so che devo fregare gli altri prima che siano gli altri a fregare me e so che devo imparare a pensare solo a me stesso. Ho smesso tutte le mie attività di voolontariato, non ha senso aiutare gli altri quando gli altri te lo mettono nel sedere. Giuggiola mi disse che si cambia? Complimenti a quella li, ha reso una persona dura come non mai ma in un certo senso spero che paghi nella sua vita del dolore che ha creato. |
danut mercoledì 24 giugno 2009 21:55 | 173/269 |
Il 28/05 20:28 LaGaTTina ha scritto:Lo so gattina, adesso io adesso sono armato per ogni evenienza, però mi chiedo quanto queste armi terranno lontane anche le persone che potrebbero valere qualcosa! |
ROSSOdiSERA giovedì 25 giugno 2009 22:18 | 174/269 |
ogni vita merita di essere vissuta. a tuo padre è stata tolto il diritto alla vita, questo è ciò che dovrebbe spronarti più di tutto a vivere, a godere di ogni attimo.non devi farlo per nessuno, solo per te stesso. non sprecare la grande opportunità che hai, subirai ancora sconfitte, ma ci saranno attimi di gioa se tu li saprai cogliere. io credo che il problema si proprio questo, il non riuscire a vedere la positività. eppure intorno a te ci sono milioni di cose per cui vale la pena vivere. anche le più banali, non voglio fare la patetica ma la gioia è rinchiusa anche nei piccoli gesti quotidiani, però una domanda mi sorge spontane, nessuno si accorge di questo tuo disagio? nessuno sa che tu stai male? si può essere soli anche in mezzo alla folla, ma un disagio di tale entità non può essere ignorato da chi ti vuole bene. io sono convinta che già il parlarne sia un segnale positivo, il fatto che tu ti sia aperto in qualche modo denota la tua voglia in fin dei conti di uscire da questa situazione. però forse sarebbe piàù opportuno che tu ti aprissi a qualcuno che ti è fisicamente vicino. gli amici virtuali possono aiutare ma mai quanto qualcuno che ti è realmente accanto |
danut mercoledì 1 luglio 2009 23:37 | 175/269 |
Ebbene avevo una possibile storia con una ragazza che si fece avanti lei stessa, era interessante, ma doveva andare via per un periodo. Purtroppo per lei è tornata prima e se dapprima voleva uscire con me adesso è...."confusa". Daniele è stufo di persone confuse, persone che sono insicure, persone scarse che non sanno manco quello che vogliono e quello che cercano manco se lo avessero sotto il naso, quindi...la mando gentilmente a quel paese e se mai si rifarà sentire avrò da divertirmi un poco per mandarla poi a quel paese. E aggiungo una cosa! Serenaaaaaa ma vaffanculoooooooooo! Ovviamente per te ed i tuoi possibili futuri sfigatoni. (e si carissima quello con cui mi hai tradito era proprio una mezza calzetta, ma tanto per te vanno bene comunque, tanto sei di bocca buona) |
ROSSOdiSERA giovedì 2 luglio 2009 09:42 | 176/269 |
mi ero ripromessa di non risponderti più, se stessi parlondoti faccia a faccia potrei mordermi la lingua per bloccarmi, ma visto che sto scrivendo non riesco a mordermi le dita per fermarmi... io leggo un po' di cinismo in questo ultimo tuo messaggio! lei è confusa non significa che non nutra interesse reale per te, magari come te ha avuto esperienze negative ed è spaventata . questa per me è la conferma che sei tu ad allonanare gli altri e a volere rimanere solo |
theIdealBoy giovedì 2 luglio 2009 10:09 | 177/269 |
Il 02/07 09:42 ROSSOdiSERA ha scritto:Serena non e' la confusa. Serena e' quella che glie lo ha messo dietro e che lo ha, come si suol dire, "ridotto cosi' " |
danut giovedì 2 luglio 2009 11:47 | 178/269 |
Serena non è la confusa, è quella str0nza della mia ex, ma nessun problema, rinasco io dalle mie ceneri, cosa che lei non potrà mai fare quando le capiterà qualcosa di triste nella vita...i genitori non ti stanno sempre dietro e prima o poi la vita la investirà, come merita. |
napulitanboy giovedì 2 luglio 2009 17:03 | 180/269 |
Il 02/07 10:09 theIdealBoy ha scritto:io so che serena se l'è fatto mettere dietro.... perciò danut ora è ridotto così... Che stranezze la vita a volte.... Una lo prende, ed all'altro gli brucia... Meditate gente... meditateeee |
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