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ti12 venerdì 10 febbraio 2006 13:33 | 1/25 |
Oggi 10 febbraio si celebra la Giornata del Ricordo dei morti nelle foibe e dell'esodo do Istriani, Fiumani e Dalmati. Per 60 anni questa terribile pagina di storia è stata dimenticata volutamente soprattutto da certa parte politica. Tra il 1943 e il 1945 i partigiani comunisti yugoslavi volevano annettere al loro Stato regioni italiani di Dalmazia, Fiume, Istria e Trieste. Il progetto prevedeva l'eliminazione, la pulizia etnica degli Italiani. Migliaia sono stati uccisi gettati spesso vivi nelle cavità carsiche dette foibe. 350000 tra Istriani, Fiumani e Dalmati sono dovuti fuggire abbandonando le loro terre e i loro beni e oggi chiedono attravesrso l'Europa un riconoscimento delle loro perdite. Trieste occupata dai titini per 40 giorni grazie a Dio è stata salvata dall'arrivo degli Anglo-Americani e dopo 9 anni di governo militare alleato è stata restituita all'Italia nel 1954. Ma abbiamo perso Istria, Fiume e Dalmazia. Bisogna ricordare questa storia, purtroppo taciuta troppo a lungo e negata dai Comunisti, che ancora oggi come la storiografia marxista di un tempo la interpretano falsamente dicendo che nelle foibe furono gettati corpi di morti nella guerra di liberaizone. |
valy venerdì 10 febbraio 2006 14:48 | 2/25 |
Oggi a scuola abbiamo fatto un minuto di silenzio per queste vittime. E trovo disgustoso il fatto che questa strage sia stata mantenuta anonima fino a una ventina di anni fa solo perchè erano vittime fasciste. In fondo pur sempre vittime sono ed alcuni di loro non erano neanche fascisti per scelta. |
ti12 venerdì 10 febbraio 2006 20:16 | 6/25 |
Invece chi ha detto così a Valy doveva essere il solito insegnante comunista...che ha spiegato con un'interpretazione a cui non crede più nessuno storico...come giustificando i morti dicendo che erano fascisti morti in battaglia per la Resistenza... i partigiani comunisti yugoslavi hanno ucciso migliaia di persone solo perché italiane per instaurare in terre italiane (Istria, Fiume, Dalmazia, Trieste) un regime comunista yugoslavo nazionalista, facendo pulizia etnica...ha torto ancora di più anche Semplice..vedo che rimane molta ignoranza su questo tema...leggete la storia da qualche buona fonte, vi prego!!!!!!!!!!!!!!!! |
danut venerdì 10 febbraio 2006 21:00 | 7/25 |
E se mi ricordo in Italia...chi sapeva ha taciuto, anzi ha sparato delle bugie per rendere la verità triste. In questo caso i partigiani di Tito avrebbero meritato la morte tutti e senza nessun riguardo, perchè furono strumenti di pulizia etnica. Ciao ciao Aggiungo una cosa, non sempre fascista è sinonimo di cattivo e partigiano sinonimo di buono, qua dalle mie parti si riempì trribilimente di partigiani...ex fascisti che andavano dove portava il vento, e non vi dico quante stragi nella golena del Po. |
EL11100568 venerdì 10 febbraio 2006 21:20 | 8/25 |
Beh qui mi sembra che si stia sparando a zero contro i partigiani ora e non mi sembra altrettanto giusto: a Trieste c'è una fortissima concentrazione di persone che rivendica presso lo Stato Italiano il "sacrificio" subito dagli ex profughi slavi (Istria- Dalmazia) che di punto in bianco si sono ritrovati senza casa di là del confine perchè buttati fuori dai partigiani di Tito e altrettanto stranieri in Italia (basta vedere gli striscioni che mettono ogni tanto fuori in Piazza Goldoni! va beh....) Però è altrettanto vero che i fascisti nei territori slavi ne hanno fatte di tutte i colori effettuando un altrettanta severa pulizia etnica! Chi ha ragione è difficile dirlo:Trieste del resto è una città un po' strana, c'è un coacervo di tutte le nazionalità del centro est europa; per me, va beh....... lasciamo stare altrimenti qua a Trieste mi linciano visto che ho tutte le mie amicizie qui! |
EL11100568 venerdì 10 febbraio 2006 21:32 | 11/25 |
Il 10/02 21:23 ti12 ha scritto:Infatti volevo intendere Italiani che però secondo gli intendimenti del governo fascista dell'epoca avevano ricolonizzato i territori slavi, che peraltro avevano già un impronta italiana visto che sono ex territori della Serenissima(Repubblica di San Marco, Venezia, così non lascio spazio a dubbi eventuali!), alla fine della seconda guerra mondiale però erano stati buttati fuori dalle proprie case oppure fatti fuori, cioè ammazzati (numerose sono le testimonianze di persone prese e fatte sparire nel nulla!) |
EL11100568 venerdì 10 febbraio 2006 21:40 | 13/25 |
Il 10/02 21:25 danut ha scritto:No, Dan quello che avete descritto è una sorta di Odio atavico trasmesso di generazione in generazione, di padre in figlio per cosa poi? Vendetta? Ma quale se le persone che hanno subito il torto sono ormai morte? Sai quanta gente è stata ammazzata in boschetto vicino a casa mia tra partigani e fascisti? A testimonianza di quei delitti sono rimaste solo delle piccole croci incise su alberi ultracinquantenari, nessnuo sa che cosa sia successo in quel bosco, e nemmeno detto francamente ce ne frega ormai più niente! Non si può vivere solo di passato e nel passato, la storia dovrebbe insegnare che certi errori non andrebbero più commessi ed invece guarda il panorama Internazionale, stiamo combattendo una guerra che nessun Stato ha dichiarato ufficilamente, eppure c'è il clima di terrore, a volte ti chiedi: se prendo questo treno, è sicuro che arriverò a casa stasera? va beh Trieste finiscila di vivere nel passato va avanti!!!!!!! Prova a guardare pure tu bene la storia: e scoprirai che Mussolini incentivava il trasferimento in quei territori! |
ti12 venerdì 10 febbraio 2006 21:44 | 14/25 |
che vi incentivasse il trasferimento specie verso le zone interne non nego, ma la costa è sempre stata a maggioranza italiana. non è Trieste, è l'Italia e l'Europa che devono ricordare. certo dobbiamo guardare avanti, ma è importante ricordare, soprattutto visto che gli esuli non hanno ancora avuto nessun riconoscimento da lgoverno croato..e poi, nessuno direbbe mai ad esempio "ebrei..basta guardare al passato..." visti i film, le cerimonie , le conferenze, i libri, documentari, in ricordo dell'olocausto..certo le proporzioni sono diverse, ma i fatti sono paragonabili |
valy venerdì 10 febbraio 2006 22:11 | 15/25 |
Alla fine non è che si sia capito tanto chi sono le vittime . Comunque non importa se erano fascisti,partigiano,serbi etc, sempre una strage è stata. Do ragione a Danut sul fatto che fascista non è sinonimo di cattivo e viceversa partigiano di buono, perchè anche il fascismo ha avuto i suoi lati positivi (ma forse vado un po O.T). |
elg_ venerdì 10 febbraio 2006 22:42 | 17/25 |
io sostengo che violenza e sopruso siano deprecabili in quanto tali, sia se compiuti nascondendosi dietro un drappo nero o rosso. il colore politico con il quale si giustificano stragi è solo un pretesto. l'ideologia, invece, è tutt'altra cosa. il comunismo, come ideologia, è equo e giusto. perchè l'ideologia comunista è basata su concetti di eguaglianza e di solidarietà. di bene e fratellanza. il fascismo (o, peggio ancora, nazi-fascismo) è una ideologia intrinsecamente violenta. perciò sbagliata e negativa. oltretutto assolutamente non sostenibile dal punto di vista filosofico, in quanto basata su idee razziali e di superiorità egemonica esercitata per forza di cose sempre a discapito di qualcuno. NOTA quando faccio questo discorso tipicamente mi si risponde con l'esempio dei "regimi comunisti" e delle aberrazioni compiute da questi. che sono vere e assolutamente esecrabili. l'unico appunto è che regime-comunista è una contraddizione in termini (proprio per i valori che il comunismo rappresenta come concetto), un'appropriazione indebita e pretestuosa di un'ideologia diametralmente opposta all'esercizio di una dittatura. viceversa invece per regimi nazi-fascisti... ad ogni modo, mi ripeto: la violenza, nonostante il pretesto col quale venga esercitata, rimane violenza. nuda, cruda e stupida. per fare un esempio più vicino ai nostri giorni: un nazi-skin con la testa rapata e la faccia del duce tatuata da qualche parte che va allo stadio a fare saluti romani e a sfasciare tutto, o un black-blok con la faccia coperta che va genova a sfasciare tutto sono esattamente la stessa cosa: due s#####i. il ricordo e la conoscenza esatta dei fatti, piuttosto, è un bene prezioso. solo coltivandola infatti si può aspirare a superare le barriere psicologiche e preconcettuali destra/sinistra nel tentativo di riconoscere davvero (e tutti) gli errori commessi in passato. nel tentativo, spesso vano, di non ripeterli... |
Miki [Amministratore] sabato 11 febbraio 2006 03:27 | 18/25 |
Io nonostante abbia studiato storia dalle elementari sino all'università e per conto mio l'ho imparato solo un paio di anni fa, ma solo perché c'è stata una iniziativa politica in tal senso, e questo dovrebbe far riflettere, quanti altri capitoli gli storici e i libri di scuola hanno dimenticato? Le diverse versioni dei fatti emerse in questo thread dimostrano quanta ignoranza c'è sull'argomento, non per colpa nostra, ma di chi ci ha raccontato delle panzane. Dopo la II GM mondiale si poteva parlare male solo del fascismo e del nazismo, perché hanno perso, ma su altre atrocità, è calato il silenzio. Togliatti volle e ottenne l'amnistia per i crimini di guerra così non si è potuto indagare su migliaia di sparizioni che ci sono state pure in Italia, a guerra conclusa. E su questo non solo c'è stato, ma continua ad esserci il silenzio. Si parla ora delle foibe di Tito perché quel regime non c'è più, perché non esiste più l'alleato di tanti italiani Unione Sovietica, perché persino gli ex-comunisti italiani riconoscono ORA che fu uno sterminio ingiustificato. E degli scomparsi italiani in Italia chi ne parla? Nessuno! E' un argomento scomodo, meglio sparare contro un regime quando è già defunto, un alleato defunto non è più di aiuto, e quindi possiamo condannarlo tutti. |
ti12 domenica 12 febbraio 2006 12:20 | 19/25 |
Pensate che all'Università di Roma Tre la preside di economia e il Rettore hanno vietato una mostra sulle foibe organizzata da un gruppo studentesco.... oggi, ecceto vergognosamente in alcuni casi, si può parlare delle foibe e di quel che è successo, anche perché è caduto il comunismo, ma il merito dell'istituzione della Giornata del Ricordo è del governo e dell'iniziativa di alcuni parlamentari di centrodestra. |
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