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danut sabato 8 aprile 2006 09:50 | 1/35 |
Ebbene in questi giorni non mi son trovato molto l'argomento lavoro e flessibilità nei vari faccia a faccia, si parlava molto spesso di tasse (comunque giustamente) ma delle due visioni se ne è parlato molto poco. Allora giusto dire da una parte che il lavoro a tempo determinato crea insicurezza, ma allo stesso tempo è sbagliato pensare che bisogna togliere questa possibilità di lavoro a chi potrebbe dopo essere solo disoccupato. Personalmente sarebbe più giusta una maggiore retribuzione per un lavoratore a tempo determinato per il fattore rischio lavoro che rispetto ad uno a tempo indeterminato, e magari in questo modo si combatterebbe efficacemente i trucchetti a volte usati comunque da datori di lavoro poco onesti (ma come si dice sempre fatta la regola trovato l'inghippo). Perchè ritengo comunque impossibile la eliminazione di tale sistema??? Perchè è sempre una opportunità di lavoro che accresce le nostre capacità e che ci rende più apprezzabili per un successivo impiego, come molto spesso si possono usare gli stage per essere messi come in prova per le proprie capacità, perchè molte aziende prendono in caso di bisogno delle persone a lavoro ma non possono permettersi una collaborazione a vita con esso ed alla fine forse è la più grande fuga dal lavoro in nero, almeno così si applica una alternativa ad esso. Ditemi la vostra. Ciao ciao |
napulitanboy sabato 8 aprile 2006 12:20 | 2/35 |
Per me andrebbe eliminato completamente... Il lavoro o c'è e deve essere fisso... o è meglio che non ci sia... Tra il lavoro a tempo determinato, ed il lavoro al nero, io preferisco il secondo. Si guadagna di più, e spesso sono molto più " sicuri" economicamente parlando dei primi... |
danut sabato 8 aprile 2006 12:35 | 3/35 |
Nap, ma da questo ragionamento dici che è meglio una condizione di lavoro fisso sicuro o lavoro nero, quindi senza contributi e senza tasse da pagare, ma allora cosa cambia dal lavoratore in nero e l'evasore delle tasse??? Potrebbe essere una idea togliere completamente il lavoro a tempo determinato ma eliminare del tutto con controlli ferrei e sanzioni sia da parte del datore di lavoro che del lavoratore il lavoro in nero prolungando il periodo di prova in maniera maggiore per poter valutare la persona senza doversi legare a vita ad essa. Ciao ciao |
napulitanboy sabato 8 aprile 2006 13:48 | 4/35 |
Vedi, io ho solo fatto un piccolo esempio. Io, persona di 30/35 anni... sposato , un bimbo a carico mi trovo a scegliere tra un lavoro al nero, e uno a tempo determinato, sceglierei quello al nero, con la speranza di un contratto lavorativo a norma di legge dopo un periodo + o meno lungo... Nessuno aspira ad un lavoro senza garanzie.. Sed, ubi maior, minor cessat |
danut sabato 8 aprile 2006 14:08 | 5/35 |
Nap, il problema è che...il lavoro in nero non spesso viene pagato in più, anzi, di sicurezza di essere presi è la stessa di quella dei contratti a tempo determinato ma sopratutto...non si ha ganranzie nel lavoro, cioè se una persona subisce un'infortunio, ebbene son c###i suoi, con il lavoro a tempo determinato si ha copertura in questo (i vecchi contratti co.co.co. non l'avevano). Ovviamente c'è la condizione che alla fine il bisogno può render anche ladro l'uomo, ma credo che la legge non debba solo darci la libertà di come morire di fame ma debba creare delle possibilità di uscirne, con degli strumenti appositi. Alla fine il lavoro nero alimenta quella che è la evasione fiscale e tante altre cose che sono tipiche dell'italia, tutto questo comporta molte meno entrate nell'erario e quindi tasse elevate per i fessi che stanno a lavorare onestamente, che siano dipendenti, imprenditori o liberi professionisti, quindi quel che dici in linea di umanità è ragionevole (l'uomo con il bambino e così via) in linea morale è inaccettbile che uno stato possa accettare questo supinamente. |
napulitanboy sabato 8 aprile 2006 14:37 | 6/35 |
Danut, ascolta....io nn vorrei che tu mi fraintendessi... Anch'io sono contro l'evasione fiscale...le tasse le dobbiamo pagare tutti... e soprattutto mi rompo le p###e di vedere persone che oltre al proprio lavoro al nero vengono regolarmente retribuiti dallo stato ogni mese con assegni per la disoccupazione. Quelle sono tasse che noi paghiamo...e che finiscono nelle mani di chi a volte non merita.... Ma, mi rendo pure conto che una persona non può dopo tre mesi rischiare di trovarsi in mezzo alla strada! La mia è solo una preferenza tra 2 strade lavorative, entrambe piene di fosse e senza direzioni precise.... |
danut sabato 8 aprile 2006 14:50 | 7/35 |
Il problema è che si vede la flessibilità come lavoro precario, cioè di 3 mesi in tre mesi, è vero che molte volte è così ma sta anche al lavoratore non affezionarsi ad un lavoro del genere e cercare costantemente qualcos'altro, vedo troppe persone nervose alla fine della scadenza con il dubbio de verrà prolungata la durata del contratto mentre io personalmente non ci starei inquesti giochetti, se si ha bisogno di una persona solo per 1 anno e mezzo gli fai un contratto lungo così, non lo fai vivere di m###a, ma questo è un fatto più etico che altro. Pensa un poco che un mio amico da Luglio che si è laureato a Febbraio che l'ho visto ha cambiato la bellezza di 3 lavorie tra i quali l'ultimo era a tempo indeterminato, come disse lui il lavoro sicuro è una gran bella cosa, ma deve essere accompagnato da un posto di lavoro decente, se no si finisce per divenire tanti piccoli automi. |
napulitanboy sabato 8 aprile 2006 18:52 | 8/35 |
Il 08/04 14:50 danut ha scritto:A questo punto, è meglio quello ogni tre mesi...si finisce come in francia altrimenti!... Dopo un anno e mezzo di lavoro, tu ti sei fatto una sorta di quotidianetà economica...e ritrovarti di punto in bianco a fronteggiare le spese senza una lira di guadagno deve essere psicologicamente distruttivo... |
danut sabato 8 aprile 2006 20:41 | 9/35 |
nap, ma uno deve essere davvero fesso se dopo un anno e mezzo non ha cercato nulla d'altro sapendo che era a termine. Capisco che c'è sempre la speranza di essere presi, ma chi visse sperando morì...ehmmm, è volgaruccio. Però decisamente hai ragione sul fatto che dopo un'anno e mezzo tendi ad avere una bruttissima quotidianità del cavolo, cosa davvero che anche per me è stata quando davo ripetizioni e avevo quelche soldo da parte, ora ho deciso di tenermi quel poco che ho e studiare al 100%, perchè davvero vale molto di più laurearsi prima che l'aver lavorato e laurearsi dopo!!! |
ti12 domenica 9 aprile 2006 15:07 | 10/35 |
io sono completamente d' accordo con Danut e invece trovo gravi e vergognose le affermazioni di Nap. come si può preferire il nero al lavoro con contratto a tempo determinato? il nero è sempre licenziabile, ricattabile, senza nessuna libertà né garanzia,senza contributi per la pensione, non si pagano le tasse quindi a danno del Paese...ma Nap hai mai lavorato in nero? sai quello che dici? |
napulitanboy domenica 9 aprile 2006 23:57 | 11/35 |
Il 09/04 15:07 ti12 ha scritto:Chissenefrega scusa... Il 09/04 15:07 ti12 ha scritto:te l'ho spiegato come..... ma se nn sai leggere e/o hai i paraocchi non è un problema mio! Il 09/04 15:07 ti12 ha scritto:certo....ci fossero imprenditori con la tua mentalità, i lavori al nero sarebbero tutti così... Il 09/04 15:07 ti12 ha scritto:non mi pare che un lavoro a tempo determinato offra + garanzie Il 09/04 15:07 ti12 ha scritto:Questo è vero, tant'è che ho tenuto a precisarlo.... ma ai fini del confronto tra lavoro a tempo determinato e quello al nero c'entra ben poco...si parlava di una stabilità economica duratura!!! Il 09/04 15:07 ti12 ha scritto:si....ho lavorato al nero.... me ne devo vergognare vero? sono sicuro che un figlio di papà come te non riuscirebbe mai ad accettare nemmeno un compromesso... quando si ha bisogno di lavorare....quando si deve mantenere una famiglia....quando i soldi servono per poter mettere un pezzo di pane e una bottiglia d'acqua a tavola... la soluzione non è e non sarà mai un lavoro a tempo determinato!!! |
danut lunedì 10 aprile 2006 06:40 | 12/35 |
Nap,il problema è che il lavoro a tempo determinato ha dei limiti ben imposti e forse questo voleva dire ti12, ma il lavoro in nero può finire domani, cioè quando al datore di lavoro non gli va più di tenerti o quando trova uno che costa di meno. Non c'è patto verbale che conta e fidati, quando non si trova lavoro da una parte è colpa della mancanza dall'altra della incapacità a volerne uno, cioè di compiere determinati sacrifici per averlo, come dissi sempre, nessuno è disposto a muoversi per lavorare, per trovare uno straccio di lavoro ed in un'italia del 2005 è inacettabile pensare che si spera di trovare lavoro come nel 1960, cioè dietro casa e nel pieno del boom economico (tra l'altro sostenuto da altri ma non da noi). Il lavoro in nero esiste per studenti, ma è una cosa piccola e sono più lavoretti, ma è davvero inaccettabile che un uomo con famiglia debba cadere in una trappola del genere. Poi del lavoro in nero dipende proprio da che parte d'italia vivi, qua da mese solo ci fosse un datore di lavoro che proponesse del lavoro in nero ad operai fiirebbe nel giro di poco i galera, ma io abito nella rossa emilia, quindi forse il resto dell'italia sta diversamente. Qua al lavoro a tempo determinato esisterebbe solo l'alternativa della disoccupazione, che dicamolo, non è proprio il massimo per chi ha famiglia. Ciao ciao |
EL11100568 lunedì 10 aprile 2006 23:12 | 13/35 |
Il sommerso è una piaga ma è comunque uno dei motori del'economia del nostro paese: è sempre esistito poichè è impensabile se non in un mondo utopistico che ogni attività umana venga ex lege regolamentata!! Semmai dovrebbe essere compito dello Stato in base al secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione procedere alla rimozione di ogni ostacolo di ordine economico sociale che impedisca lo sviluppo della personalità umana. Quanto alle pensioni, ragazzi siete ancora giovani per pensarci, avete temo secondo i dati statistici in mio possessocirca ancora sui 40 anni di contributi da versare!!! E non è che si deve dare la colpa ad un Governo piuttosto che ad un altro: la colpa semmai è nostra, cioè il problema è che gli Italiani hanno smesso di fare figli , la media attuale è di due pensionati per un lavoratore!! Bella situazione non vi dico le conseguenze,..... altro che lavoro nero, qua bisogna modificare un po' tutto il sistema se non vogliamo rischiare il collasso del sistema produttivo (le varianti peraltro che incideranno su una crisi che è soltanto agli inizi al momento attuale, sono molteplici,....). Chiudo il mio catastrofico intervento. |
ti12 mercoledì 12 aprile 2006 11:44 | 14/35 |
vedo che Nap è solito a offendere, mi dispiace. ad ogni modo non sai di chi sono figlio io né mi conosci, quindi non puoi darmi del figlio di papà. né ti puoi permettere di dirmi che non so leggere o che ho i paraocchi. quanto al riferimento alla mia mentalità non capisco a cosa ti riferisci dato che ho descritto solamente quella che mi pare essere la situazione. comunque se hai bisogno di lavorare è certamente preferibile il lavoro a tempo determinato che quello in nero. ma non ti preoccupare, ora, se Prodi riesce a governare almeno un po', per "scoraggiare" il lavoro precario ha detto che alzerà le tasse sui contratti a termine, per cui sta tranquillo che nessuno te lo proporrà ps: se hai lavorato in nero essendo costretto per necessità non trovando altro e dovendo lavorare, ovviamente non ti devi vergognare, ma è vergognoso dire che è meglio un lavoro nero, illegale, rispetto a uno a tempo determinato, che tra l' altro offre più garanzie (ad esempio non sei licenziabile in qualunque momento, si pagano i contributi, etc....) |
danut mercoledì 12 aprile 2006 13:15 | 15/35 |
Ecco ad una cosa in cui sono contrario a Prodi, cioè aumentare il costo del lavoro a tempo determinato con un'aumento di tassazione, cioè lo sventurato lavoratore comunque sia recepirebbe sempre lo stesso stipendio netto, mentre per me sarebbe da aumentare quello di una percentuale di un certo tipo, perchè essendo a tempo determinato è soggetto al rischio di non essere continuativo e per una regola che a rischio corrpisponde contropartita ecco che forse l'aumento potrebbe starci ma del netto. Ciao ciao |
napulitanboy mercoledì 12 aprile 2006 19:43 | 16/35 |
Il 12/04 11:44 ti12 ha scritto:Non è che mi permetto così, all'improvviso...... tu leggi quello che io non dico..... e allora o hai i paraocchi, o non sai leggere... Tra un lavoro al nero e uno a tempo determinato scelgo quello al nero( non vedo quale gravità e quale vergogna possano generare queste parole)...non c'è alcun paragone.. Lì lavoro perchè servo, non perchè servo in quel momento! Allora cosa si deve fare? incentivare tutti gli imprenditori ad offrire lavoro, ma il Lavoro, e non questa s#######a chiamata lavoro interinale che non serve a nessuno. Solo un figlio di papà, o comunque uno di quelli che ha alle spalle una famiglia benestante può preferire un lavoro che nn ti offre futuro....tanto si hanno le spalle coperte!! E cmq continua a non essere un offesa....se uno nasce con la fortuna di avere genitori che possono permettersi più di quanto una famiglia di ceto medio-basso possa fare, di certo non è una colpa ma un privilegio. Il 12/04 11:44 ti12 ha scritto:La mentalità del capitalista sfegatato.... uno a cuii i problemi della gente interessano poco....l'importante è lavorare pagando le tasse...e non lavorare per garantirsi un futuro! Vedi, sono d'accordo anch'io sul fatto che sia assolutamente necessario pagare le tasse, ma il lavoro deve servire alla persona, e non allo stato! Il 12/04 11:44 ti12 ha scritto:Bene... io nn posso andare contro le tue opinioni, ma concedimi la pretesa di una spiegazione... qualcosa che mi faccia capire il come ed il perchè possa essere preferibile un lavoro a tempo determinato ad un lavoro al nero! Per evitare ulteriori fraintendimenti aggiungo solo una cosa: Vanno soppressi il lavoro al nero e lavoro a tempo determinato...ma alla condizione che ci sia LAVORO A TEMPO INDETERMINATO, LAVORO PER TUTTI( così è contento pure Ti12 che paghiamo le tasse) |
ti12 mercoledì 12 aprile 2006 20:52 | 17/35 |
1.Nap continua a insinuare cose che non può sapere. per lui è un assunto il fatto che io non possa essere figlio di operai. è acceccato dal suo pregiudizio da lotta di classe marxista fine '800 2.è vergognoso e grave dire che è bene una cosa illegale. è ovvio. 3.il lavoro nero non è a tempo indeterminato, è la forma che dà meno garanzie al lavoratore. e incoraggiare il lavoro nero come farà se riuscirà a governare Prodi tra poco non è certo bene |
danut mercoledì 12 aprile 2006 23:09 | 18/35 |
Ebbene allora mi ci immetto io, il lavoro a tempo indeterminato non è più l'unica forma possibile di lavoro, bisogna comprenderlo e accettarlo, siamo nel 2006, non nel 1960 e purtroppo si può dare lavoro a tempo indeterminato, ma non si possono gestire con esso i surplus lavorativi di certe aziende in certi periodi. E' giusto incoraggiare le aziende a prendere a tempo indeterminato le persone necessarie, ma non quelle meno, in tal caso se fossero obbligate si punterebbe come si è fatto già in passato in un aumento di lavoro procapite per risolverre il problema, a tutto scapito della qualità sia dei prodotti che della vita del lavoratore. Io qua per ora ho visto due punti di vista diametralmente opposti che non dialogano comunque sia, c'è un'arroccamento negli di ideologia che davvero è assurda, quindi partiamo da una idea comune, la legge 30 ha degli errori e quindi va cambiata, non si può toglierla non si può lasciarla così, quindi da questo punto bisogna vedere come. |
napulitanboy giovedì 13 aprile 2006 08:07 | 19/35 |
Il 12/04 20:52 ti12 ha scritto:C'è una enorme differenza tra l'insinuazione e la supposizione... e la mia è una supposizione Il 12/04 20:52 ti12 ha scritto:L'ovvietà è la caratteristica di una situazione che si presenta all'imaginazione e al pensiero in maniera palese. Questo dubito possa essere successo con le mie parole. Tra l'altro non l'ho nemmeno mai detto che è BENE il lavoro al nero... ho semplicemente detto che è meglio del lavoro a tempo determinato... e poi mi vengono a dire che sbaglio a rendere evidente il fatto che ti12 abbia i paraocchi e legga travisando ciò che dico! Il 12/04 20:52 ti12 ha scritto:Giusto, ma la maggior parte delle persone che lavora al nero lavora per tutta la vita.... |
danut giovedì 13 aprile 2006 09:08 | 20/35 |
Nap, se esistesse una persona che lavora in nero tutta la vita prenderebbe la medaglia per più gran deficiente della storia, solo per il fatto che dopo come fa a prendere la pensione??? Capisco il lavoro in nero in caso di necessità per un tempo più o meno corto, ma a nessuno viene l'idea di trasferirsi per lavoro??? adesso mi sa che chiedo una cosa diversa. Perchè la gente non vuole andare via dalla famiglia per vivere e lavorare?? Capisco che è una scelta difficile ma decisamente vale molto di più chi si mette in gioco sul serio rispetto a chi dice "sono disoccupato" e se ne sta a casa aspettando che lo stato faccia qualcosa, magari una legge apposita. |
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