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Jonathan venerdì 31 dicembre 2004 00:21 | 81/122 |
Il 30/12 23:43 plegine ha scritto:Non voglio abusare dello spazio di questo Forum, nè dilungarmi in contraddittori che potrebbero essere presi (e non lo sono) come polemiche a livello personale. Perciò probabilmente troverò prima o poi il tempo di scrivere sul mio sito le ragioni (fondate oltretutto sulle leggi in vigore) per le quali prostituirsi e andare con prostitute NON comporta in sè reato e anche l'adescamento (qui usato mi pare per dimostrare l'"essenza criminale" del fenomeno) non si attua quasi mai (basta leggere la Legge Merlin e vedere cosa invece accade sulle nostre strade per capire cosa intendo ...). Per il mio paragone secondo te "clamorosamente sbagliato" tra prostitute e spacciatori avevo sorvolato nel rispondere, a questo punto qui cito solo sinteticamente: "tossicodipendente - spacciatore - trafficante di droga'" e "cliente di prostitute - prostituta - protettore", che rimette le cose al loro posto e mostra l'effettiva equivalenza. A buon intenditor ... Non replico sulla questione "Svezia prima/Olanda dopo", che mi sembra autoevidente (e, in realtà, avevo letto la tua posizione "filo-olandese-dopo", continuo solo a non vedere nè logica nè realismo nel salto da "prima" a "dopo"). Per il mio "ritratto" della Svezia, evidentemente ho calcato troppo la mano, sull'onda della mia indignazione per quella legge. Non era mia intenzione, della Svezia (e in generale dei paesi scandinavi) ho sempre avuto un'alta opinione e continuo ad averla, nonostante i miei timori (sbagliati?) di un "eccesso di ideologia femminista". |
plegine venerdì 31 dicembre 2004 01:06 | 82/122 |
paragone clamorosamente sbagliato pechè a mio avviso le cose così come le metti non stanno al posto giusto, in quanto cliente-prostituta-protettore lo vedo meglio come tossicodipendente-droga-spacciatore (e lasciamo fuori ogni commento su equivalenze che si potrebbero fare a livello giuridico...). per me come vedi l'effettiva equivalenza è un'altra (cosa che ormai, dai, non dovrebbe più sorprenderti: ciò che è logico o realista per me è per te irrazionale e incoerente...). sulla tua non replica, che in realtà è una replica... niente di nuovo! ho già esposto il mio pensiero talmente tante volte che penso veramente che non sia più necessario ripetersi di nuovo o aggiungere ulterori ripetizioni degli stessi concetti . buon lavoro per il tuo sito, e con questo da parte mia metto la parola fine alla discussione. inget vidare... |
danut venerdì 31 dicembre 2004 10:06 | 83/122 |
BHe metterò la mia.....Prostituirsi in Italia non è illegale, sono illegali altre cose, quale strutture che si adoperano come fornitrici di questa professione, cioè tute le cose che possono andare a definirsi come sfruttamento della prostituzione. Una donna è libera di prostituirsi, e portare nella propria casa un uomo, nulla lo vieta e quindi sarebbe stupido inasprire le pene sui clienti che comunque sia fanno una cosa allimite della legge, ma non al di fuori di essa. Come hanno punito i clienti??? Con multe stradali, ma mai con qualcosa che derivasse dalla prostituzione stessa, ma il fatto sconcertante è che lapolozia ben conosce le prostitute sfruttate e non fa nulla per liberarle da quella cossa illegale chiamata schiavitù. Se un governo ammettesse pene contro i clienti come la Svezia anche se la cossa non mi interessa assai mi porterebbe a pensare solo ad una bigotta legge femminista, ma non sarei felice di una regolamentazione permissiva al 100%. Per ogni cosa ci volgiono leggi chiare e qua in Italia diciamo che lo sono abbastanza, e l'unico modo per è usare la polizia per scovaare l'illegalità e comunque distruggere le bande di delinquenti che schiavizzano queste persone (da notare che sono nella maggior parte stranieri). Ciao ciao |
EL11100568 martedì 30 maggio 2006 19:41 | 84/122 |
Riapro questo thread con una novità: ad Anversa esiste il più grande b######o d'Europa e porta il nome" Villa Tinto" in onore di Tinto Brass /che bell'onore,non trovate?) il link all'articolo è il seguente:http://liberoblog.libero.it/eroscostume/bl3427.phtml . Pro o contro i b######i allora? siete sempre delle stesse idee? |
Diablo12 martedì 30 maggio 2006 22:01 | 85/122 |
Il 30/05 19:41 EL11100568 ha scritto:Rimango favorevolissimo alla riapertura: è così che si combatte la schiavitù. 1) con la legalizzazione e il riconoscimento della prostituzione come lavoro le ragazze non hanno più bisogno (o hanno molto meno bisogno) dei magnaccia: alloggio, trasporto, luogo di lavoro, sono tutte cose che con la legalizzazione possono essere fatte alla luce del sole, non si capisce perchè una ragazza dovrebbe affidarsi a dei poco di buono per ottenere le stesse cose in condizioni di rischio e dovendoli anche pagare! 2) con la legalizzazione i luoghi di lavoro legali sono noti e controllati periodicamente; chi opera dentro a questi luoghi (datori di lavoro e prostitute) è controllato periodicamente, chi opera al di fuori di questi luoghi e modalità è immediatamente riconoscibile come "illegale". Questa semplificazione consente alla Polizia di concentrarsi facilmente sull'aspetto illegale; è esattamente ciò che sta accadendo in Germania e in Olanda. 3) con la legalizzazione i clienti stessi tendono a rivolgersi al mercato legale, che da sicurezza (fisica e sanitaria) anche a loro, piuttosto che andare in ambienti potenzialmente legati alla criminalità. Fanno eccezione quelli che cercano cose di per sè illegali (es.: prostitute minorenni), che sono una parte limitata e che comunque la legalizzazione non aiuta certo a nascondersi (anzi, vedi il punto detto sopra ...). La legalizzazione avvantaggia prostitute, Polizia, clienti ed anche i cittadini che non vogliono le prostitute sulle strade. Chi rimane "fregato": i magnaccia Uno studio del governo norvegese, che ha messo a confronto due realtà diverse sulla prostituzione (Svezia e Olanda), conferma ciò che dico. Ulteriori dettagli qui: http://jonathanx.altervista.org/estero/duello _frameset.html La tipica obiezione dei proibizionisti è: "le organizzazioni criminali controlleranno comunque le strutture legali".Il guaio (per lo schiavista) è che per controllare un eros center dovrà richiedere un permesso, sottoporre la sua situazione penale e patrimoniale all'esame preventivo della Polizia e sottoporsi a periodici controlli nel suo locale! E non cambia molto se trova un prestanome: anche il prestanome viene controllato e lascia comunque sempre una "traccia" che, come minimo, può riportare a lui. La criminalizzazione del mercato (carcere per clienti e/o prostitute) sposta la prostituzione in clandestinità e gli schiavisti fanno i salti di gioia. In questo caso, infatti, le prostitute non possono ottenere IL PERMESSO DI SOGGIORNO e sono esposte all'illegalità e allo sfruttamento, costrette a nascondersi per non essere scoperte ed espulse. |
TATUATO martedì 30 maggio 2006 22:31 | 86/122 |
la riapertura di case chiuse non e possibile perche significa incetivare non la prostituzione volontaria ma ben si lo sfruttamento della prostituzione Anche se si costruissero strutture apposite al fine immaginate in una grande citta come milano che cosa possa succedere visto che una volta ri aperti i b######i le cose si potrebbero fare nell'ombra e quindi si va a rischio di favorire anche la prostituzzione minorile L'idea delle case chiuse e venuta a gente che prova sdegnio a vedere queste ragazze stare per strada meze nude che vanno a caccia di clienti e ne provano schifo Allora con le case chiuse tolgono dalla strada le prostitute in modo che loro possano continuare ad essere indifferenti al problema prostituzione e cosi facendo non lo risolvono anzi lo peggiorano |
Diablo12 martedì 30 maggio 2006 23:04 | 87/122 |
la riapertura di case chiuse non e possibile perche significa incetivare non la prostituzione volontaria ma ben si lo sfruttamento della prostituzione E la polizia secondo te non esiste, non li fa i controlli? Anche se si costruissero strutture apposite al fine immaginate in una grande citta come milano che cosa possa succedere visto che una volta ri aperti i b######i le cose si potrebbero fare nell'ombra e quindi si va a rischio di favorire anche la prostituzzione minorile Non è vero: con la legalizzazione i luoghi di lavoro legali sono noti e controllati periodicamente; chi opera dentro a questi luoghi (datori di lavoro e prostitute) è controllato periodicamente, chi opera al di fuori di questi luoghi e modalità è immediatamente riconoscibile come "illegale". Questa semplificazione consente alla Polizia di concentrarsi facilmente sull'aspetto illegale. L'idea delle case chiuse e venuta a gente che prova sdegnio a vedere queste ragazze stare per strada meze nude che vanno a caccia di clienti e ne provano schifo Per favore non generalizziamo: c'è chi le vuole al chiuso perchè prova schifo a vederle sulle strade e chi le vuole al chiuso perchè è convinto che siano più tutelate. Allora con le case chiuse tolgono dalla strada le prostitute in modo che loro possano continuare ad essere indifferenti al problema prostituzione e cosi facendo non lo risolvono anzi lo peggiorano Quindi secondo te il problema è la prostituzione? Non la schiavitù delle straniere? P.S.: la prossima volta che esprimi delle opinioni, cerca di argomentare ;-) |
danut mercoledì 31 maggio 2006 08:50 | 88/122 |
Tatuato, le case chiuse una volta funzionavano perfettamente e non c'era sfruttamento, cancellare una cosa legalmente non vuol dire toglierla dalla realtà, la legge Merlin è frutto di ua deficiente convinta di questo (scusate il termine ma è dimostrabile), che ha solo creato degrado nelle città più o meno grandi!!! |
lucianolibe mercoledì 31 maggio 2006 11:36 | 89/122 |
Il 31/05 08:50 danut ha scritto:Io non ho avuto modo di conoscere le case chiuse, e per mia fortuna neanche di frequentare prostitute, mi fanno pena quelle poverine, ridursi così per tanti motivi che non voglio nemmeno elencare, deve essere veramente umiliante. Però ho degli amici che hanno frequentato, e dicono che nelle case chiuse c'erano più controlli sanitari almeno, però da quello che mi risulta c'erano anche malattie veneree diffuse. Mi piacerebbe invece cominciare a tassare quel "lavoro" visto che dove si postano hanno montagne di immondizia schifosa, che all'occhio dei passanti non è molto gradevole da vedere. Poi per la professione vale il discorso di prima. E credetemi non sono un bigotto. |
EL11100568 mercoledì 31 maggio 2006 19:06 | 91/122 |
Domanda: le prostitute pagano le tasse o ppure no? Trattandosi di un reddito proviente da un'attività consistente in prestazioni sessuali ( attività non proibita dalla legge ma nemmeno equiparabile ad una normale professione), la prostituta non paga le tasse. E' giusto oppure no? Può essere considerata un'incentivazione allo sfruttamento della prostituzione (reato punito ex codice penale) oppure è un'anomalia a cui il legislatore farebbe bene porre rimedio? Intanto la giurisprudenza segue una tesi ormai consolidata da anni: la vendita del proprio corpo è praticamente un mestiere solo che non viene tassato. In altri paesi ,ad esempio la Germania, le prostitute possono esercitare nei b######i, pagano le tasse e godono di diritti seppure molto limitati. L'Unione europea di fronte al fenomeno della prostituzione tuttavia è piuttosto restia ad occuparsene. Mah,.... Maggiori ragguagli in http://guide.supereva.com/olanda/interventi/2006/02/245515.shtml che riporta anche il caso olandese. |
EL11100568 mercoledì 31 maggio 2006 20:57 | 94/122 |
Il 31/05 20:51 plegine ha scritto:Scusa Plegine, se ho mancato di sensibilità nel riaprire il thread, solo che non pensavo che l'argomento potesse creare problemi (anche se non ho capito perchè tanto più che il sito a cui fa riferimnto diablo non è visibile più on line,...) |
plegine mercoledì 31 maggio 2006 21:24 | 95/122 |
Il 31/05 20:57 EL11100568 ha scritto:figurati! non è che mi spiace che se ne riparli... mi spiace che sia stato riaperto perchè nelle pagine precedenti sono state dette delle cose un po' strane... ma è inutile fare polemica, anzi ho sbagliato io a mettere il messaggio di prima. P.S.: la pagina è ancora visibile, probabilmente il link è stato copiato male. |
Pedana85 giovedì 1 giugno 2006 18:02 | 96/122 |
Il 31/05 19:06 EL11100568 ha scritto:Stai pure sicura che se riapriranno queste case, anche loro dovranno pagarle...tutto segue una sua logica!!! |
Diablo12 giovedì 1 giugno 2006 18:31 | 97/122 |
*** Plegine ha scritto: nelle pagine precedenti sono state dette delle cose un po' strane... *** I paragoni di Jonathan calzano perfettamente. Ecco un link che toglie ogni dubbio sulla legalità della prostituzione (dato che secondo te i paragoni non reggevano per problemi di legalità): http://www.repubblica.it/online/cronaca/perugia/tribunale/tribunale.html *** Plegine ha scritto: P.S.: la pagina è ancora visibile, probabilmente il link è stato copiato male. *** Eccolo: http://jonathanx.altervista.org/estero/duello_frameset.html |
Diablo12 giovedì 1 giugno 2006 20:02 | 99/122 |
Il 01/06 18:41 Pedana85 ha scritto:In Italia lo sfruttamento della prostituzione è reato... e secondo me è giusto che sia mantenuto (hai malinterpretato il mio post precedente), il reato che va a bolito a mio avviso è il FAVOREGGIAMENTO della prostituzione. E ti ricordo che siamo in uno stato laico: non si può proibire una cosa solo perchè "è immorale". |
EL11100568 giovedì 1 giugno 2006 20:27 | 100/122 |
c'è una proposta di legge ferma alla camera che vorrebbe disciplinare tale realtà tentando di distinguere tra prostituzione effettuata per libera scelta della donna e la cosidetta induzione alla prostituzione che viene già punita come reato ex art. 600 del codice penale. Nel primo caso il fatto invece non dovrebbe costituire reato. Io credo che più che regolamentare occorrerebbe creare un ambiente favorevole alla donna, italiana o extracomunitaria che sia, cioè i presupposti affinchè qualsiasi donna possa sentirsi realizzata come persona senza dovere mercificare il proprio corpo. Lo so che si tratta di una bella utopia ma da donnna, credo che nessuna(nemmeno quelle che lo fanno per vocazione o per mestiere) provi piacere nel compiere questa attività potendo scegliere altra professione. Quindi basta con le critiche e si alle azioni positive che valorizzino la persona umana in tutta la sua dignità. |
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