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Diario di Dek

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{ venerdì 20 novembre 2009 }

L'Amore Ineffabile e Infinito

L'Amore, che sentimento meraviglioso e incomprensibile.

L'innamoramento può finire, ma l'Amore è eterno e imponderabile. Ci circonda e ci compenetra, ci sfiora e ci blandisce con promesse eccitanti, e noi siamo sempre ad inseguirlo, eterni bambini in cerca di un gioco più grande di noi. Ed anche se non riusciamo mai a raggiungerlo, miraggio ineffabile e adorato, un suo riflesso ci basta per esultare e credere di aver sfiorato la felicità.

L'Amore è immenso e imponderabile, eterno e mutevole, è tutto ciò che crediamo che sia, ed anche il contrario.

L'Amore è rosso come il mare... ma il mare è blu.

 

Niente
(S.Cammariere)

Non voglio dire niente
Ma il niente parla più di me
Quel niente che…
Quelle cose che erano
Particolari secondari e niente più

Non voglio dire niente
L’amore in fondo mente
se il fondo è sotto un mare di chiacchere
e parli troppo e sai le cose che non sai

Ma l’amore non è mai le parole che userai
E’ un ferma capelli che perso e ritrovato poi era niente e adesso io
Col cuore e le mani vorrei
Sapere con i tuoi capelli come stai
L’amore non finisce…
O forse voglio dire che frasi così nella testa continuano
A farsi vive a farsi amare perché noi no

Dell’amore vedo i tuoi
orecchini tra di noi
te con la comicia che è mia
vedo un tavolo e noi su
Ti mangiavo mentre ti
sfuggiva un bel verso che io
potevo perdere
non l’ho perso, ho perso te.

L’amore non finisce…
Non voglio dire niente che…
Niente che sia
Sai l’amore è ridicolo
L’amore quello che ti pare
o pare a me
L’amore è rosso come il mare…
ma il mare è blu.

Dek - 17:16 - 2 commenti - commentainizio

{ giovedì 19 novembre 2009 }

Il Male

Il Male,
infido serpente dal fiato fetido,
si acquatta
dietro gli angoli del cuore,
pronto a colpire
con la sua lingua sferzante,
ansioso di uccidere
col suo bacio avvelenato.

Al Male
non si può sfuggire,
si annida
nel vuoto della nostra volontà
e si ciba
degli errori dell'umanità.

Col Male
si può venire a patti,
oppure duellare, battagliare, combattere
e persino vincere
schiacciandolo sotto il cuore.

Non tutti però
hanno un cuore abbastanza grande.

Dek - 15:22 - 0 commenti - commentainizio

{ mercoledì 18 novembre 2009 }

Ho visto un bimbo

Ho visto un bimbo ieri,
giocava a palla contro un muro.
Erano nudi,
lui e il muro,
ma nessuno dei due
sembrava saperlo.
Hanno continuato a giocare
per tutto il giorno.
E quando il bimbo
se n'è andato
e mi ha guardato
sono scappato via
piangendo di vergogna.

Io solo ero vestito.

Dek - 13:57 - 0 commenti - commentainizio

{ martedì 17 novembre 2009 }

Ricordo

Correre e volare,
senza il tempo che ci trattiene
e ricordare i giorni
che dividevi con me.

Amarti e baciarti,
come il vento di primavera
accarezza un prato fiorito,
nel caldo silenzio
del sole di marzo.

Parlare e ridere,
sfiorando i tuoi pensieri
con le mie sciocche domande
e gridando al tuo cuore
il mio eterno languore.

Tenerti e cullarti,
come la prima volta
in cui il tuo sorriso
ha rapito la mia anima.

Ma tu non sei più qui.
Mi hai lasciato solo
in balia di un mondo di dolore
in cui la tristezza mi lacera.

Eppure io ti ricordo ancora,
dolce miraggio ingannevole e vano,
ed il pensiero resta ai tuoi sospiri
nell'intimo tepore del nostro abbraccio.

E nel silenzio di questo luogo
pieno di fiori che hanno perso il sorriso
sono tornato ora per ringraziarti
di tutto l'amore che mi hai insegnato a donare.

Dek - 11:51 - 0 commenti - commentainizio

{ lunedì 16 novembre 2009 }

Così come inizia può finire

Certe volte semplicemente non è destino.
E' inutile arrovellarsi sul perchè, sul come, sul quando una storia è naufragata.
E' inutile giocare al rinfacciarsi le colpe, a scoprire chi ha messo di più e chi meno, a fingersi vittima e carnefice, asseconda dell'occasione.
Certe volte è il destino a metterci lo zampino, e così come ci ha dato l'opportunità di amare, ci dà anche quella di accorgerci dei nostri errori. Alcuni riescono a porvi rimedio, altri invece preferiscono arrendersi.
A volte è persino possibile che il rimedio sia proprio la fine della storia, perchè così è e non può essere più, perchè è terminato un ciclo ed è il momento di iniziarne uno nuovo.
Non serve a nulla essere vittime delle nostre stesse angosce, dei nostri sensi di colpa, dei nostri rimorsi: ogni storia ha una vita ha sè, e come tutte le vite ha un inizio e una fine.
Non dobbiamo essere invidiosi di quelle degli altri, cercare di imitarle senza successo, ma pensare solo a rincorrere ed acciuffare la nostra felicità, e costruire un rapporto in base alla nostra unicità.
L'alchimia funziona diversamente per ognuno, perchè ognuno mette ingredienti diversi nel calderone.
Ogni relazione deve servire a migliorarci, in attesa di quella che ci completerà, se vorremo cercarla, plasmarla e accettarla.
Certe volte bisogna solo rimboccarsi le maniche e andare avanti.
Anche se è dura per tutti, voltare pagina ogni volta... e qualcuno finisce sempre per perdersi tra le pagine di un libro giù scritto...

COMUNQUE TI PENSO
(Noemi)

Ti ricordi dove eravamo rimasti, io e te
se ripensi a quello che un giorno mi hai chiesto
ma forse non era importante
importante per te...
Ti ricordi quando mi hai detto rimani da me
ora che ti amo veramente
ma poi io incerta probabilmente di te
Però lo sai non credo tu sia l'uomo giusto
perchè siamo diversi proprio in tutto
e non riuscivi a fingere l 'evidenza
poi il solito problema di coscienza

Ma non c'è niente da capire
cosi come inizia può finire
comunque ti penso
comunque ti penso
ti penso

Ti ricordi dove eravamo rimasti, io e te
ma se ripensi a quello che un giorno mi hai chiesto
osservando le tue mosse
ero già più coerente di te

Però lo sai non credo tu sia l'uomo giusto

perchè siamo diversi proprio in tutto
anche se di te ogni cellula è presente
ma questo attimo non è per sempre 

E non c'è niente da capire
cosi come inizia può finire...
finire...finire...finire..finire...

Sarò sincera non credo che sia giusto
fare finta che sia tutto a posto
non penso proprio che sia leale
far credere a tutti che è normale

Perchè non c'è niente da capire
cosi come inizia può finire
comunque ti penso
comunque ti penso
comunque ti penso
comunque ti penso
ti penso.



Dek - 09:39 - 2 commenti - commentainizio

{ giovedì 12 novembre 2009 }

Storia d'amore

C'è sempre un inizio, un momento nel quale possiamo dire "Sì, da quell'istante ho capito di amarti".
Provate a scavare, spremete le meningi, ricordate e perdetevi in quella sensazione divina che è l'innamoramento.
E' per ritrovare quell'istante di felicità ogni volta che la baciate, che lo abbracciate, che vi perdete nei suoi occhi, che si sopporta tutto e il contrario di tutto, che ci si lancia in esperimenti azzardati o decisamente folli.
Anche se dentro di noi sappiamo che prima o poi cambierà, e forse finirà, l'importante è non lasciarsi scappare il qui ed ora, vivere la gioia del presente senza inquinarla con possibili delusioni future, senza smettere mai di sperare e di chiedere all'amore di non lasciarci mai.
E se nonostante tutti i vostri sforzi non riuscite davvero a fissare il momento preciso dell'epifania dei sensi, quell'esplosione cosmica che alimenta la fucina del desiderio e della passione, dovreste cominciare a riflettere e a tremare, perchè l'amore per voi non è altro che un'elaborata bugia...


Una lunga storia d’amore
(G. Paoli)
Che cosa c'è
c'è che mi sono innamorato di te
c'è che non mi importa niente
di tutta l'altra gente
di tutta quella gente
che non sei tu…

Che cosa c'è
c'è che mi sono innamorato di te
c'è che io vivo bene solo se stiamo insieme
se solo ti ho vicino
ecco che c'è...

Quando ti ho vista arrivare
bella così come sei
non mi sembrava possibile che tra tanta gente
che tu ti accorgessi di me
è stato come volare qui dentro camera mia
come nel sonno più bello dentro di te
io ti conosco da sempre e ti amo da mai

Fai finta di non lasciarmi mai
anche se dovrà finire prima o poi
questa lunga storia d'amore
ora è già tardi ma è presto se tu te ne vai

Fai finta che è solo per noi due
passerà il tempo ma non passerà
questa lunga storia d'amore
ora è già tardi ma è presto se tu te ne vai
è troppo tardi ma è presto se tu te ne vai

Dek - 13:28 - 0 commenti - commentainizio

{ mercoledì 11 novembre 2009 }

La complessità dell'Amore

L'Amore, quello estatico, che ti proietta sopra le nuvole e spalanca le porte del Paradiso e della Fantasia.
L'Amore, quello impetuoso, che scioglie il sangue nelle vene e infonde il potere di scalare le montagne con un solo passo.
L'Amore, quello inatteso, che sconvolge la vita con le sue meravigliose geometrie e ribalta ogni certezza.
L'Amore, quello acerbo, che ogni giorno è un problema insormontabile, ma basta uno sguardo a regalare la promessa di un'eternità di gioia.
L'Amore, quello maturo, che sorregge e conforta, ispira e protegge, e permette di affrontare le meschinità della vita senza mai perdere la speranza di trionfare sull'egoismo.
L'Amore, quello spezzato, che piange le lacrime di ogni figlio strappato alla madre e di ogni amante tradito e umiliato.
L'Amore, quello finito, che resta all'angolo della strada, mentre osserva la vita passargli davanti senza osare accostarla.
L'Amore è tutto questo, ed è tutto ciò che vogliamo che sia: cresce e muta a nostra immagine.
Ed anche quando sarà sfinito, tradito, sfuggito, dimenticato, l'Amore non smetterà mai di chiamarci, per ricominciare un balletto, sempre lo stesso eppure sempre diverso.
Venite, signori, venite, e non spaventatevi di fronte al prezzo del biglietto: vale sempre un giro di giostra.


LA COSTRUZIONE DI UN AMORE
(I. Fossati)

La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane
 

La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un altare di sabbia
in riva al mare
 

La costruzione del mio amore
mi piace guardarla salire
come un grattacielo di cento piani
o come un girasole
 

Ed io ci metto l'esperienza
come su un albero di Natale
come un regalo ad una sposa
un qualcosa che sta lì

e che non fa male
 

E ad ogni piano c'è un sorriso
per ogni inverno da passare
ad ogni piano un Paradiso
da consumare
 

Dietro una porta un po' d'amore
per quando non ci sarà tempo di fare l'amore
per quando vorrai buttare via
la mia sola fotografia
 

E intanto guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo
 

E sono qui
e mi meraviglia
tanto da mordermi le braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia
 

Sono io che guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo
 

E tutto ciò mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso
 

E la fortuna di un amore
come lo so che può cambiare
dopo si dice l'ho fatto per fare
ma era per non morire
 

Si dice che bello tornare alla vita
che mi era sembrata finita
che bello tornare a vedere
e quel che è peggio è che è tutto vero
perché
 

La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane
 

La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un altare di sabbia
in riva al mare
 

E intanto guardo questo amore
che si fa piú vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo
 

E sono qui
e mi meraviglia
tanto da mordermi le braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia
 

Sono io che guardo questo amore
che si fa grande come il cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo
 

E tutto ciò mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso
 

Sì.

Dek - 14:56 - 0 commenti - commentainizio

{ martedì 10 novembre 2009 }

Oblio e Ricordi

A volte è come un sogno.
Vaghiamo come ombre in un cinematografo, scorgendo sullo schermo immagini del nostro passato in cui vorremmo rituffarci, note stonate di uno spartito che qualcuno ha trascurato, perduto, dimenticato.
Sono sempre i ricordi belli che cerchiamo, sempre quelli in cui qualcuno ci amava, ci desiderava, ci ha fatto sentire speciali. Sono quelle emozioni che ci aiutano a superare la stanchezza del vivere quotidiano, quando la quotidiana sembra una cappa di piombo fuso che non ci lascia respirare. Sono quei sentimenti che cerchiamo in qualsiasi relazione, che esaltiamo fino a renderli irraggiungibili, irripetibili, immortali.
Ma in questo modo non facciamo altro che aggiungere polvere alla pellicola, separandola sempre di più dal resto del mondo, relegandola in un mondo mitico in cui sopravvivono solo i ricordi di ciò che mai fu e mai potrà essere.
I sogni dovrebbero essere realizzati o accantonati, per rimarcare il confine tra possibilità e mistificazione. 
I sogni a volte dovrebbero essere semplicemente dimenticati, se mutano in incubo la realtà che ci circonda.
Il balsamo di Morfeo è l'oppio della coscienza vigile...

PER RICORDARMI DI TE
(S. Cammariere)

Per ricordarmi di te
Ombre trafiggono il mare
Come le stelle che cadono
E non si accendono più
E passa un cielo di nuvole
Mentre mi piove nell’anima
Sono stagioni che vanno lontano
E non tornano più
Per ricordarmi di te
Della tua bocca di maggio
E’ solo un gioco ma credimi
Non c’entra niente con te
Perchè stanotte é la mia
E devo andare lontano
Ovunque il vento mi porterà
Voglio vedere che c’è
Per ricordarmi di te
Sono salito su un treno
Ed ho pensato che un giorno
Magari t’incontrerò
Senza più niente tra noi
Senza passare da dove sai... dove sai
Senza passare da dove sai
Ovunque il vento mi porterà
voglio vedere che c'è
Dek - 11:18 - 2 commenti - commentainizio

{ lunedì 9 novembre 2009 }

Ode alla Vita

La vita è strana: a volte dolce, spesso amara, ma sempre meravigliosamente imprevedibile. E merita di essere vissuta fino in fondo, in ogni attimo, sempre e comunque.
Non lasciarsi vivere semplicemente, ma scegliere con forza la vita e affrontarla con l'entusiasmo di un viaggiatore, assaporando ogni ciottolo e ogni curva della strada che si snoda davanti a noi e sotto di noi, modellata dai nostri passi e dal nostro incedere.
Perchè la vita è il bene più prezioso di ogni individuo, e tutti meritano di viverla restando liberi di cercare la propria felicità e di realizzare i sogni di cui siamo custodi e dobbiamo divenire dispensatori.

CHI MUORE (o ODE ALLA VITA)
di Martha Medeiros

Lentamente muore chi
diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischiae cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisceil nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova la grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.

Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Dek - 14:09 - 1 commento - commentainizio

{ venerdì 14 luglio 2006 }

Oltre l'Arcobaleno

 E quando arriviamo a sera, cosa intravediamo alla fine del viaggio? E' piacevole la vista, o spaventosa? Agognamo di arrivare al più presto a destinazione, o cincischiamo lungo la via, fermandoci per il più piccolo e sciocco pretesto, perchè in fondo camminare ci piace e ci sarebbe ancora tanto da vedere...

Si nasce soli, e si muore soli. Questa è una verità incontrovertibile. Ma quel che conta, dico io, è quello che sta nel mezzo: come si spendono i talenti che ci vengono dati alla nascita, con chi scegliamo di condividere il cammino verso la meta ultima, quante vite incrociamo durante il nostro vagare e su quante interferiamo (possibilmente in modo positivo). Non è l'inizio e non è la fine che importa: quelle sono uguali per tutti. Quel che davvero ci rende unici, è la vita che scorre in mezzo.

Quindi cerchiamo di far fruttare i nostri talenti, perchè il conto che ci presenteranno alla fine dovrà essere saldato, e la Grande Livellatrice non fa sconti a nessuno. Viviamo appieno ogni secondo, senza patemi e senza rimpianti. Carpe diem non significa agisci da incosciente: semplicemente AGISCI ORA, senza aspettare il futuro.

Il Passato è Immutabile. Il Futuro è Inconoscibile. E' nel Presente che noi viviamo e facciamo la differenza.

E un giorno ci ritroveremo comunque tutti oltre l'Arcobaleno...

Over The Rainbow

(Arlen-Harburg)

Somewhere over the rainbow
Way up high
There's a land that I heard of
Once in a lullaby

Somewhere over the rainbow
Skies are blue
And the dreams that you dare to dream
Really do come true

Some day I'll wish upon a star
And wake up where the clouds are far behind me
Where troubles melt like lemondrops
Away above the chimney tops
That's where you'll find me

Somewhere over the rainbow
Bluebirds fly
Birds fly over the rainbow
Why then, oh why can't I?
Some day I'll wish upon a star
And wake up where the clouds are far behind me
Where troubles melt like lemondrops
Away above the chimney tops
That's where you'll find me

Somewhere over the rainbow
Bluebirds fly
Birds fly over the rainbow
Why then, oh why can't I?

If happy little bluebirds fly
Beyond the rainbow
Why, oh why can't I?

 

Dek - 14:19 - 1 commento - commentainizio

{ giovedì 13 luglio 2006 }

Leaving Home

La parte più difficile è sempre capire quando è il momento di andarsene. L'atto più audace, è metterlo in pratica.

Significa dare un calcio a tutto quello che siamo, alle nostre certezze, alla placida tranquillità di un divano, una televisione e un letto che conosciamo a menadito. Naturalmente, in alcuni casi andarsene non è un'opzione: è l'unica regola per sopravvivere. Quando di placido non c'è niente altro in casa che l'omonimo attore mentre uno dei tuoi genitori guarda assente la televisione e l'altro è troppo stanco o impaurito o ubriaco per suonartele per una qualsiasi ragione.

Andarsene quindi, non è un'alternativa: è la regola. E' il dogma di vita che hanno seguito tutti quanti fino a pochi decenni fa, quando l'uscita di casa significava maturità, indipendenza, e grande paura (o grande sollievo) e un pizzico di delusione (o di autocritica) per la maggior parte dei genitori.

O almeno, così è sempre andato il mondo, fino a che le generazioni degli anni '70 e '80 hanno scoperto che il modo migliore di ribellarsi al sistema è quello di piantar le tende e restare immobili. Un'immobilità che genera apatia, stratificazione, stagnazione e che denota la completa mancanza di idee, di stimoli e in ultima analisi di intraprendenza. La guerra è stata vinta, il sistema non è riuscito a scalfire questa generazione, ma nella loro rivolta sonnacchiosa si sono persi, e tutto ciò che ne hanno ricavato è stato trasformare i genitori in tuttofare ad libitum.

Svegliatevi gente! E' ora di alzarsi, spazzolare le ragnatele che vi inondano il cervello, muovere faticosamente i muscoli anchilosati dall'immobilismo e dirigersi verso la porta di casa. Uscire, affrontare il mondo, e capire che le ombre riflesse nella caverna non sono che un'imitazione della realtà che vi rifiutate di vivere. Fatelo prima possibile, rendete nuovamente padroni della loro vita i vostri cari, e forse anche voi riuscirete a capire cosa vi siete persi, e cosa vi siete negati per tanto tanto tempo... 

 

She Is Leaving Home
(The Beatles)
 
Wednesday morning at five o'clock
as the day begins
Silently closing her bedroom door
Leaving the note that she hoped would say more
She goes downstairs to the kitchen
clutching her handkerchief
Quietly turning the back door key
Stepping outside she is free

She (we gave her most of our lives)
is leaving (sacrificed most of our lives)
home (we gave her everything money could buy)
She's leaving home after living alone for
so many years (bye bye)

Father snores as his wife gets into her dressing gown
Picks up the letter that's lying there
Standing alone at the top of the stairs
She breaks down and cries to her husband
Daddy our baby's gone
Why would she treat us so thoughtlessly
How could she do this to me

She (We never thought of ourselves)
is leaving (never a thought for ourselves)
home (we struggled hard all our lives to get by)
She's leaving home after living alone for
so many years (bye bye)

Friday morning at nine o'clock she is far away
Waiting to keep the appointment she made
Meeting a man from the motor trade

She (what did we do that was wrong)
is having (we didn't know it was wrong)
fun (fun is the one thing that money can't buy)
Something inside that was always denied for
so many years (bye bye)
She's leaving home (bye bye)

 

Dek - 18:16 - 0 commenti - commentainizio

{ mercoledì 12 luglio 2006 }

Verso Sud

 Il percorso non è mai semplice, sempre irto di pericoli, di crocicchi e di vicoli ciechi. Però andiamo, continuiamo a camminare finchè abbiamo fiato in corpo, e anche oltre, rotolando quando solo la gravità e il vento ci spingono avanti. Perchè il segreto è non fermarsi ("Chi si ferma è perduto!" dice il proverbio...)

A volte la strada è lunga davvero. Ci mettiamo anni per imparare a conoscerci, a scoprire tutti gli anfratti e le vie secondarie della nostra anima, a decifrare i sentimenti che scorrono nascosti nel nostro cuore come fiumi carsici dimenticati ma mai sopiti. E qualcuno inevitabilmente si perde nei deserti del proprio spirito o nelle giungle di una mente che è diventata così intricata da risultare inespugnabile, irrespirabile, irraggiungibile.

Il viaggio della vita diventa viaggio della coscienza e le due strade si fondono fino a diventare percorsi inestricabili. Per guardare lontano occorre prima aprire gli occhi, altrimenti si rischia di cadere, procedendo alla cieca.

Ecco perchè il viaggio verso il nostro futuro deve portarci prima di tutto al Profondo Sud della nostra coscienza, deve aiutarci a scoprire ciò che noi stessi abbiamo dimenticato, la radice sepolta sotto il terreno, che tesse un meraviglioso arazzo fatto di sentimenti, pensieri ed emozioni inconfessabili. Comprendere e accettare noi stessi è il primo passo per comprendere il mondo e accettare gli altri.

E dopo avere esplorato ogni angolo della nostra labirintica casa, del meraviglioso guscio che ci ospita e ci protegge (quando invece non ci rinchiude), il primo passo per raggiungere Itaca è mettere un piede fuori dalla porta e accorgerci che c'è un mondo intero di occasioni e di speranze che ci attende. E che la nostra casa non è che una piccola stanza all'interno di una magione molto più grande, piena di luoghi altrettanto interessanti da scoprire e custodire...

 

Rotolando verso Sud

(Negrita)

Ogni nome un uomo
ed ogni uomo e' solo quello che
scoprirà inseguendo le distanze dentro se
Quante deviazioni
quali direzioni e quali no?
prima di restare in equilibrio per un po'
Sogno un viaggio morbido,
dentro al mio spirito
e vado via, vado via,
mi vida cosi' sia

Sopra a un'onda stanca che mi tira su
mentre muovo verso Sud
Sopra a un'onda che mi tira su
Rotolando verso Sud

Long way home

Continente vivo, Desaparecido, sono qua
Sotto un cielo avorio
sotto nubi porpora
Mille fuochi accesi
mille sassi sulla via
Mentre un eco piano da lontano
sale su... quaggiù
Un pianto lungo secoli,
che non ti immagini
E polvere di polvere...
di storia immobile

Sopra a un'onda stanca che mi tira su
mentre muovo verso Sud
Sopra a un'onda che mi tira su
Rotolando verso Sud

Long way home

Ogni terra un nome
ed ogni nome un fiore dentro me
La ragione esplode
ed ogni cosa va da se
Mare accarezzami
Luna ubriacami
Rio, Santiago, Lima & Holguin,
Buenos Aires, Napoli
Rio, Bahia, Santiago & Holguin,
Buenos Aires

Sopra a un'onda stanca che mi tira su
mentre muovo verso Sud
Sopra a un'onda che mi tira su
Rotolando verso Sud

Long way home

SOL Y SANGRE, SEXO Y SUR

La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...

 

Dek - 13:52 - 0 commenti - commentainizio

{ martedì 11 luglio 2006 }

Itaca

 

Coraggio, salite a bordo, il viaggio è appena iniziato. Non vorrete già mollare? 

 Il viaggio, come alcuni di voi si saranno forse accorti leggendo anche il pensiero di ieri, è ciò che ci accomuna tutti su questa terra. Ma che razza di viaggio è? E soprattutto, dove ci porterà? Una delle domande fondamentali che attanaglia da sempre l'uomo riguarda la nostra meta: dove andiamo? Qual è l'obiettivo del nostro cammino? Perchè siamo su questa terra?

Troppe volte l'uomo si ferma ad osservare il dito che indica la luna invece di ammirare la bellezza e la lucentezza del carro di Selene. E' davvero tanto importante sapere quale porto ci accoglierà, in quale luogo soggiorneremo alla fine del nostro vagare? E' davvero così vitale sapere ciò che ci attende nel futuro, quale sia l'obiettivo a cui siamo destinati?

Non è forse meglio invece lasciare all'immaginazione le fantasie sul futuro, e godersi il viaggio che renderà unica la nostra esperienza? Perchè in fondo le mete possono essere comuni a molti, ma è la strada percorsa che ci rende unici, vera essenza della diversità umana e della moltitudine a cui apparteniamo.

Quindi godiamoci il viaggio, e speriamo sia lungo e pieno di incontri, di avventure e di imprevisti. Non abbiate fretta di giungere alla meta, ma fate tesoro di quanto troverete sulla strada, dei paesaggi e dei tramonti, delle piccole meraviglie scoperte lungo il ciglio del sentiero e delle opere monumentali in cui vi imbatterete. Perchè giunti a destinazione, forse saremo troppo stanchi per ripartire ancora una volta, e allora non ci resterà che il viaggio nei ricordi di un percorso realizzato, per tornare all'origine di ciò che siamo, ovunque Itaca ci attenda.

 

Itaca

(Costantino Kavafis)

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

 

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{ lunedì 10 luglio 2006 }

Faith of the Heart

 Guarda te stesso allo specchio: è un volto che riconosci?

 Guarda meglio, più in profondità, dietro il velo dei tuoi occhi, dietro il paravento dei tuoi pensieri. Metti a nudo l'anima, poi osserva di nuovo: è un viso familiare?

 Non fermarti alle apparenze, non lasciarti plasmare da ciò che altri vedono riflesso in te, vai fino in fondo, perditi nell'immensità del tuo cuore, e trova il Graal che si nasconde in te. Non devi cercare lontano, solo molto in profondità.

 E per tutto il tempo di quest'ardita ricerca, non perdere mai la fede, non abbandonare la speranza: è con la fede del tuo cuore che ti salverai. E' col tuo coraggio che spazzerai via i nemici e affronterai i venti di tempesta. E' con la curiosità di scoprire cosa ti porterà il domani, che finalmente giungerai alla meta... e allora sarai pronto a ripartire e a volare fin dove ti porterà il cuore.

 

Faith of the Heart

(Russell Watson)

It's been a long road

Getting from there to here
It's been a long time
But my time is finally near

And I can feel the change in the wind right now
Nothing's in my way
And they're not gonna hold me down no more
No they're not gonna hold me down

'Cause I've got faith of the heart
I'm going where my heart will take me
I've got faith to believe
I can do anything
I've got strength of the soul
And no one's gonna bend or break me
I can reach any star
I've got faith, I've got faith, faith of the heart

It's been a long night
Trying to find my way
Been through the darkness
Now I've finally had my day

And I will see my dream come alive at last
I will touch the sky
And they're not gonna hold me down no more
No they're not gonna change my mind

'Cause I've got faith of the heart
I'm going where my heart will take me
I've got faith to believe
I can do anything
I've got strength of the soul
And no one's gonna bend or break me
I can reach any star
I've got faith, I've got faith, faith of the heart

I know that we're so cold
We've seen the darkest days
But now the winds I feel
Are only winds of change
I've been through the fire
I've been through the rain
But I'll be flying, oh yeah

'Cause I've got faith of the heart
I'm going where my heart will take me
I've got faith to believe
I can do anything
I've got strength of the soul
And no one's gonna bend or break me
I can reach any star
I've got faith, I've got faith, faith of the heart

It's been a long road

Dek - 14:36 - 3 commenti - commentainizio

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