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Oltre l'ArcobalenoE quando arriviamo a sera, cosa intravediamo alla fine del viaggio? E' piacevole la vista, o spaventosa? Agognamo di arrivare al più presto a destinazione, o cincischiamo lungo la via, fermandoci per il più piccolo e sciocco pretesto, perchè in fondo camminare ci piace e ci sarebbe ancora tanto da vedere... Si nasce soli, e si muore soli. Questa è una verità incontrovertibile. Ma quel che conta, dico io, è quello che sta nel mezzo: come si spendono i talenti che ci vengono dati alla nascita, con chi scegliamo di condividere il cammino verso la meta ultima, quante vite incrociamo durante il nostro vagare e su quante interferiamo (possibilmente in modo positivo). Non è l'inizio e non è la fine che importa: quelle sono uguali per tutti. Quel che davvero ci rende unici, è la vita che scorre in mezzo. Quindi cerchiamo di far fruttare i nostri talenti, perchè il conto che ci presenteranno alla fine dovrà essere saldato, e la Grande Livellatrice non fa sconti a nessuno. Viviamo appieno ogni secondo, senza patemi e senza rimpianti. Carpe diem non significa agisci da incosciente: semplicemente AGISCI ORA, senza aspettare il futuro. Il Passato è Immutabile. Il Futuro è Inconoscibile. E' nel Presente che noi viviamo e facciamo la differenza. E un giorno ci ritroveremo comunque tutti oltre l'Arcobaleno...
(Arlen-Harburg) Somewhere over the rainbow Somewhere over the rainbow Some day I'll wish upon a star Somewhere over the rainbow Somewhere over the rainbow If happy little bluebirds fly Beyond the rainbow Why, oh why can't I?
Leaving HomeLa parte più difficile è sempre capire quando è il momento di andarsene. L'atto più audace, è metterlo in pratica. Significa dare un calcio a tutto quello che siamo, alle nostre certezze, alla placida tranquillità di un divano, una televisione e un letto che conosciamo a menadito. Naturalmente, in alcuni casi andarsene non è un'opzione: è l'unica regola per sopravvivere. Quando di placido non c'è niente altro in casa che l'omonimo attore mentre uno dei tuoi genitori guarda assente la televisione e l'altro è troppo stanco o impaurito o ubriaco per suonartele per una qualsiasi ragione. Andarsene quindi, non è un'alternativa: è la regola. E' il dogma di vita che hanno seguito tutti quanti fino a pochi decenni fa, quando l'uscita di casa significava maturità, indipendenza, e grande paura (o grande sollievo) e un pizzico di delusione (o di autocritica) per la maggior parte dei genitori. O almeno, così è sempre andato il mondo, fino a che le generazioni degli anni '70 e '80 hanno scoperto che il modo migliore di ribellarsi al sistema è quello di piantar le tende e restare immobili. Un'immobilità che genera apatia, stratificazione, stagnazione e che denota la completa mancanza di idee, di stimoli e in ultima analisi di intraprendenza. La guerra è stata vinta, il sistema non è riuscito a scalfire questa generazione, ma nella loro rivolta sonnacchiosa si sono persi, e tutto ciò che ne hanno ricavato è stato trasformare i genitori in tuttofare ad libitum. Svegliatevi gente! E' ora di alzarsi, spazzolare le ragnatele che vi inondano il cervello, muovere faticosamente i muscoli anchilosati dall'immobilismo e dirigersi verso la porta di casa. Uscire, affrontare il mondo, e capire che le ombre riflesse nella caverna non sono che un'imitazione della realtà che vi rifiutate di vivere. Fatelo prima possibile, rendete nuovamente padroni della loro vita i vostri cari, e forse anche voi riuscirete a capire cosa vi siete persi, e cosa vi siete negati per tanto tanto tempo...
She Is Leaving Home (The Beatles) Wednesday morning at five o'clock as the day begins Silently closing her bedroom door Leaving the note that she hoped would say more She goes downstairs to the kitchen clutching her handkerchief Quietly turning the back door key Stepping outside she is free She (we gave her most of our lives) is leaving (sacrificed most of our lives) home (we gave her everything money could buy) She's leaving home after living alone for so many years (bye bye) Father snores as his wife gets into her dressing gown Picks up the letter that's lying there Standing alone at the top of the stairs She breaks down and cries to her husband Daddy our baby's gone Why would she treat us so thoughtlessly How could she do this to me She (We never thought of ourselves) is leaving (never a thought for ourselves) home (we struggled hard all our lives to get by) She's leaving home after living alone for so many years (bye bye) Friday morning at nine o'clock she is far away Waiting to keep the appointment she made Meeting a man from the motor trade She (what did we do that was wrong) is having (we didn't know it was wrong) fun (fun is the one thing that money can't buy) Something inside that was always denied for so many years (bye bye) She's leaving home (bye bye)
Verso SudIl percorso non è mai semplice, sempre irto di pericoli, di crocicchi e di vicoli ciechi. Però andiamo, continuiamo a camminare finchè abbiamo fiato in corpo, e anche oltre, rotolando quando solo la gravità e il vento ci spingono avanti. Perchè il segreto è non fermarsi ("Chi si ferma è perduto!" dice il proverbio...) A volte la strada è lunga davvero. Ci mettiamo anni per imparare a conoscerci, a scoprire tutti gli anfratti e le vie secondarie della nostra anima, a decifrare i sentimenti che scorrono nascosti nel nostro cuore come fiumi carsici dimenticati ma mai sopiti. E qualcuno inevitabilmente si perde nei deserti del proprio spirito o nelle giungle di una mente che è diventata così intricata da risultare inespugnabile, irrespirabile, irraggiungibile. Il viaggio della vita diventa viaggio della coscienza e le due strade si fondono fino a diventare percorsi inestricabili. Per guardare lontano occorre prima aprire gli occhi, altrimenti si rischia di cadere, procedendo alla cieca. Ecco perchè il viaggio verso il nostro futuro deve portarci prima di tutto al Profondo Sud della nostra coscienza, deve aiutarci a scoprire ciò che noi stessi abbiamo dimenticato, la radice sepolta sotto il terreno, che tesse un meraviglioso arazzo fatto di sentimenti, pensieri ed emozioni inconfessabili. Comprendere e accettare noi stessi è il primo passo per comprendere il mondo e accettare gli altri. E dopo avere esplorato ogni angolo della nostra labirintica casa, del meraviglioso guscio che ci ospita e ci protegge (quando invece non ci rinchiude), il primo passo per raggiungere Itaca è mettere un piede fuori dalla porta e accorgerci che c'è un mondo intero di occasioni e di speranze che ci attende. E che la nostra casa non è che una piccola stanza all'interno di una magione molto più grande, piena di luoghi altrettanto interessanti da scoprire e custodire...
Rotolando verso Sud (Negrita) Ogni nome un uomo ed ogni uomo e' solo quello che scoprirà inseguendo le distanze dentro se Quante deviazioni quali direzioni e quali no? prima di restare in equilibrio per un po' Sogno un viaggio morbido, dentro al mio spirito e vado via, vado via, mi vida cosi' sia Sopra a un'onda stanca che mi tira su mentre muovo verso Sud Sopra a un'onda che mi tira su Rotolando verso Sud Long way home Continente vivo, Desaparecido, sono qua Sotto un cielo avorio sotto nubi porpora Mille fuochi accesi mille sassi sulla via Mentre un eco piano da lontano sale su... quaggiù Un pianto lungo secoli, che non ti immagini E polvere di polvere... di storia immobile Sopra a un'onda stanca che mi tira su mentre muovo verso Sud Sopra a un'onda che mi tira su Rotolando verso Sud Long way home Ogni terra un nome ed ogni nome un fiore dentro me La ragione esplode ed ogni cosa va da se Mare accarezzami Luna ubriacami Rio, Santiago, Lima & Holguin, Buenos Aires, Napoli Rio, Bahia, Santiago & Holguin, Buenos Aires Sopra a un'onda stanca che mi tira su mentre muovo verso Sud Sopra a un'onda che mi tira su Rotolando verso Sud Long way home SOL Y SANGRE, SEXO Y SUR La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia...
Itaca
Coraggio, salite a bordo, il viaggio è appena iniziato. Non vorrete già mollare? Il viaggio, come alcuni di voi si saranno forse accorti leggendo anche il pensiero di ieri, è ciò che ci accomuna tutti su questa terra. Ma che razza di viaggio è? E soprattutto, dove ci porterà? Una delle domande fondamentali che attanaglia da sempre l'uomo riguarda la nostra meta: dove andiamo? Qual è l'obiettivo del nostro cammino? Perchè siamo su questa terra? Troppe volte l'uomo si ferma ad osservare il dito che indica la luna invece di ammirare la bellezza e la lucentezza del carro di Selene. E' davvero tanto importante sapere quale porto ci accoglierà, in quale luogo soggiorneremo alla fine del nostro vagare? E' davvero così vitale sapere ciò che ci attende nel futuro, quale sia l'obiettivo a cui siamo destinati? Non è forse meglio invece lasciare all'immaginazione le fantasie sul futuro, e godersi il viaggio che renderà unica la nostra esperienza? Perchè in fondo le mete possono essere comuni a molti, ma è la strada percorsa che ci rende unici, vera essenza della diversità umana e della moltitudine a cui apparteniamo. Quindi godiamoci il viaggio, e speriamo sia lungo e pieno di incontri, di avventure e di imprevisti. Non abbiate fretta di giungere alla meta, ma fate tesoro di quanto troverete sulla strada, dei paesaggi e dei tramonti, delle piccole meraviglie scoperte lungo il ciglio del sentiero e delle opere monumentali in cui vi imbatterete. Perchè giunti a destinazione, forse saremo troppo stanchi per ripartire ancora una volta, e allora non ci resterà che il viaggio nei ricordi di un percorso realizzato, per tornare all'origine di ciò che siamo, ovunque Itaca ci attenda.
Itaca (Costantino Kavafis) Devi augurarti che la strada sia lunga. Sempre devi avere in mente Itaca - E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.
Faith of the HeartGuarda te stesso allo specchio: è un volto che riconosci? Guarda meglio, più in profondità, dietro il velo dei tuoi occhi, dietro il paravento dei tuoi pensieri. Metti a nudo l'anima, poi osserva di nuovo: è un viso familiare? Non fermarti alle apparenze, non lasciarti plasmare da ciò che altri vedono riflesso in te, vai fino in fondo, perditi nell'immensità del tuo cuore, e trova il Graal che si nasconde in te. Non devi cercare lontano, solo molto in profondità. E per tutto il tempo di quest'ardita ricerca, non perdere mai la fede, non abbandonare la speranza: è con la fede del tuo cuore che ti salverai. E' col tuo coraggio che spazzerai via i nemici e affronterai i venti di tempesta. E' con la curiosità di scoprire cosa ti porterà il domani, che finalmente giungerai alla meta... e allora sarai pronto a ripartire e a volare fin dove ti porterà il cuore.
Faith of the Heart (Russell Watson) It's been a long road Getting from there to here
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