{ domenica 5 marzo 2006 } 4 FEBBRAIO 2006 IL BUS è rimasto scuola occupata anche ieri: dopo aver aderito alla protesta dei compagni che la mattina avevano “incatenato” l’ingresso, giovedì notte una ventina di studenti ha pernottato nell’istituto di via Makallè, e si accingeva a fare altrettanto ieri sera. Panini e skateboard nei corridoi vuoti per l’ultima notte di occupazione, perché il Collettivo studenti del Bus ha annunciato che stamattina si dovrebbe ripartire con l’autogestione. E dovrebbero riprendere, per chi lo desidera, anche le lezioni, che a differenza di giovedì ieri sono state bloccate. In mattinata i ragazzi hanno votato l’occupazione, ottenendo «una larga maggioranza di firme tra i 250 presenti». Un’altra giornata di dibattiti e gruppi di discussione, di barricate permeabili che permettono agli insegnanti di entrare a scuola, con la promessa di non violare una “zona rossa” delimitata da pile di banchi. Non si spengono però le polemiche, che ieri hanno segnato la frattura tra preside, corpo docente e personale Ata da un lato, collettivo e occupanti dall’altro. I primi firmano un comunicato diramato via fax, che condanna le «modalità antidemocratiche con cui uno sparuto gruppo di studenti ha imposto il blocco dell’attività didattica, all’insapu-ta della stragrande maggioranza dei compagni e dei rappresentanti d’istituto». Entrando nel merito della protesta sull’«inconsi- stenza del monte-ore, organizzato dai ragazzi» e sul degrado delle strutture e degli arredi, «spesso imputabile agli studenti stessi». L’assemblea occupante risponde punto per punto, impugnando carta e biro blu: «Il monte-ore, la cui gestione è affidata ai rappresentanti d’istituto,non è mai riuscito a dar vita a una realtà di Una ventina di studenti ha pernottato nell’istituto, ma oggi consentiranno le lezioni Bus, ultima notte di occupazione E’ polemica tra il collettivo e il corpo docente. Gli striscioni appesi dai ragazzi del Bus (fotoservizio Bagnoli) condivisione e confronto per aiutarci a formare un’opinione critica e cosciente sulle cose che ci riguardano. Cosa avvenuta per la prima volta in questi due giorni, anche perché il nostro “sparuto gruppo” ha raccolto il consenso di molti compagni». Respinte le accuse di episodi vandalici, i ragazzi puntano il dito contro la «cattiva gestione dell’istruzione pubblica, che provoca danni ben più gravi». E sulla «mancanza di democraticità» il collettivo del Bus - che ha raccolto il sostegno del collettivo Sfumature, quello che fa capo ad Aq16 - rilancia rivangando le tensioni del primo giorno: «I professori stessi si sono resi protagonisti di spintoni e minacce ad alunni riguardo il loro futuro scolastico». (g.b.) La testimonianza dei ragazzi “Ieri barricate di banchi Alcuni studenti partecipanti alla protesta suscitato grande sorpresa. Inti- miditi dalle catene alle porte, i docenti hanno chiamato la solo ad aumentare la tensione. La protesta partita come occupazione si è trasformata oggi in autogestione perché i professori, ai quali era stata permessa l’entrata, non l’hanno appoggiata. Durante i dibattiti, cui hanno preso parte alcuni professori, si l’azione di un piccolo gruppo che si sono resi conto di non essere soli. Nel pomeriggio la scuola è rimasta occupata, e sono rimasti anche il preside e Spettacolo bizzarro, ieri mat- tina. Si era deciso di occupare la scuola permettendo agli pare ai gruppi di discussione. impedirlo abbiamo innalzato una barricata di banchi che li concentrasse in una zona ristretta. Quando il preside e il corpo docente ci hanno accusa-to di reazioni violente e al limistata tolta con la promessa dei professori di non intralciare le gruppi autogestiti discutendo ghe, quella sulle armi e altro. dell’occupazione, i rappresen- tanti d’istituto, alcuni docenti e un genitore. La conclusione è stata che non è giusto impedire chi vuole, di partecipare ai gruppi liberamente. Così oggi trasformeremo l’occupazione in autogestione». COLLETTIVO DEGLI STUDENTI "Via all’autogestione” “Accusati di essere violenti” «L’AZIONE di giovedì ha polizia il che ha contribuito è parlato della legittimità del-di studenti che inevitabilmente ha coinvolto tutta la scuola. Alcuni, pur approvando le motivazioni, hanno criticato i mezzi; secondo altri, si è risve-gliato l’interesse degli studenti alcuni insegnanti. insegnanti di entrare e parteci-Non di fare lezione, però, e per te della legalità, la barriera è attività. Ci siamo divisi in su diverse tematiche: la rifor- ma Moratti, la legge sulle droghe Hanno partecipato i portavoce agli studenti di fare lezione, però deve essere permesso, agli STUDENTI DEL BUS { sabato 4 marzo 2006 } ____xxxxxxxxxx______xxxxxxxxxxx ___xxxpassxxxxxx___xxxxxxxxxxxxx ___xxxxxxxxxxxxxx_xxxxxxxxxxxxxx ___xxxxxxxthexxxxxxxxxxxxxxxxxxx ____xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx _____xxxxxxxxxheartxxxxxxxxxxxx ______xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx _________xxxxtoxxxxxxxxxxxx ___________xxxxxxxxxxxxx _____________xxxxxallxx ______________xxxxxx _______________thex _______________xxx _______friends__xx _____________x _you_______x _________xx ___care_xx _____xxxx __xaboutx ___xxxxxxx ____xxthexxx ______xxxxxxxx _most!!_xxxxxxxx _________xxxxxxx _________xxxxxxx ________xxxxxx { lunedì 20 febbraio 2006 } Non credo nel vero amore.. Amore è solo una parola, non ha un grande significato.. Forse dico così perchè credevo di amare qualcuno.. L'Amore non esiste.. E' una parola dietro la quale ci nascondiamo per celare i nostri sentimenti più nascosti, i nostri primitivi istinti.. Amore sono i sogni di una bambina che spera ancora di trovare il vero Amore, che duri per sempre.. ma ciò non esiste e non arriverà mai.. col tempo capisce.. Penso che crescere voglia dire anche questo, capire e accettare che alla fine moriremo tutti, nessuno escluso.. Queste sono solo supposizioni di una ragazzina 14enne ancora indecisa sui misteri della vita e sullo scopo per cui esiste l'umanità..Spero presto di trovare risposta alle mie domande..
EB91 |