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Diario di EL11100568

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{ martedì 20 febbraio 2007 }

pensieri liberi

Scrivendo un po' di te,
ho imparato ciò
che avevo scordato,
negli occhi, parole,
voci di tre anni fa.
ho cercato invano
di cancellare ombre,
scoprendo che è forte
il mio desiderio
di riaverti vicino.

RIT: Potevo dirti "ti amo",
rubandoti un bacio,
ma sono fuggita via
ed ora vuota è la vita mia.

Dove sei? che cosa fai?
Palio di carnevale,
con un altro lui, tu,
da qualche parte, chissà.....
Tra l'alfa e l'omega,
i nostri sentimenti
s'incrociavano, sì,
persi dentro se stessi.
Facile ora sarebbe
dire "Non ti conosco".
Perchè......
Potevo rubarti un bacio,
mollarti nello strazio
e fuggire subito via
ma la vita è vuota, non più mia.

EL11100568 - 21:59 - 2 commenti - commentainizio

{ lunedì 8 gennaio 2007 }

Solo un respiro di vento.

Se sono, si riempie di luce
ogni mio desiderio,
nulla più tace.
Se cerco, una via si disegna,
lo sguardo avrà pace,
perché non è solo un istante
che cade sul fondo di un dì,
perché sono un raggio di sole
che danza tra le onde,
temendo il profumo di un bacio.
(RIT) Se io, se tu, se noi siamo,
come respiri di vento,
come braci di un fuoco lento,
così negli occhi un cielo abbiamo.
Se sei, si aprono le mani,
sorrisi ed abbracci,
anche da chi non conosci.
Se guardi, i ricordi
si perdono tra le lacrime
per chi non hai mai amato,
perché non è un filo ebbro d’acqua
che incespica un po’ nella roccia,
perché sei una voce del tempo
che osa, un’anima nel vento.
(RIT) Se io, se tu, se noi siamo,
mai più parole i nostri occhi,
mentre scivolano i giorni,
potranno fendere, noi che amiamo.

EL11100568 - 00:10 - 1 commento - commentainizio

{ mercoledì 3 gennaio 2007 }

Clochard (Canto di strada)

Silenzio, goccia sui sassi,
l'inconsolabile luna
spia inquieti amanti,
rami tra dardi nel vento.
Lievi fiori di cristallo
piovono di luce in mano,
dietro ombre sotto un lampione.

RIT: Clochard d'amore, Clochard senza voce,
tra il cemento ed il piombo,
io qui sono e a nessuno rendo conto.

Così è già sera: in città,
sui marciapiedi logori,
degli occhi color del mare,
vi è chi dorme e spera,
un gomitolo arruginito
ed una chiave al collo,
per scaldare un po' il passato,
per sentirsi il re del mondo.

RIT: Clochard nel cuore, Clochard senza voce,
il mio migliore amico è un sordo,
viviamo e a nessuno rendiamo conto.

EL11100568 - 00:16 - 0 commenti - commentainizio

{ venerdì 29 dicembre 2006 }

Buon compleanno.

Io non so dove sei,
all'ombra accanto a lei,
già volgeva ogni giorno,
le case lungo le strade,
tra le dita le tue parole,
rondini in lunghi stormi,
anelando un' Utopia.
Stanotte ancora una favola:
che il viandante dei sogni
deponga una bianca farfalla,
sui cuori disadorni,
in attesa d'una nuova alba.

EL11100568 - 00:31 - 0 commenti - commentainizio

{ giovedì 19 ottobre 2006 }

Mezzanotte!

Stasera ho proprio voglia di sfogarmi, tanto so che nessuno si prenderà la briga di leggere ciò che scrivo e quindi mi sento quasi protetta; non mi serve ricordare immagini anche perchè non esistono immagini che mi riportano a me e a te, un lungo e costante scambio di mail, sms, affondi e chissà ma ora in me c'è solo stanchezza, il vuoto perchè mi sembra di avere sprecato ancora una volta il mio tempo e le mie energie, per te che occupi i miei pensieri e non credi di potere essere abbastanza importante per me; curioso è il fatto che dopo parecchio tempo ho pensato pure di dedicarti qualche mio verso non per gratitudine , ma perchè mi piaceva pensare di avere una persona a volte più lontana a volte più vicina che mi stesse vicino gratuitamente. Ricordo alcune tue parole: "La poesia che preferisco tra quelle che hai scritto è il Canto del viandante....." ricordo la tua richiesta di illustrare un mio libro( che non scriverò mai in realtà) tramite foto scelte da te, un sogno che mi dispiace dovere spezzare. Si, lo so , sono cattiva e so che tu non ti opporrai alla mia decisione, perchè non hai più voglia di lottare, so che rimarrai deluso perchè magari speravi che quantomeno un'amicizia potesse durare. Ma io sono stanca: è da gennaio che va avanti questo rapporto epistolare e pseudotelefonico, alcuna prospettiva per il futuro, tu che non garantisci niente e ti esponi minimamente, io, lo sai, qual'è la mia posizione: non do nulla se non ho garanzie minime, discorsi come quelli che sento a volte sul sesso in amicizia, na botta e via..... con me non li puoi fare e so che non ti sogneresti nemmeno di farli data la tua fervente educazione cattolica. Cristo pensavo di essere una mosca bianca ed invece mi ritrovo a parlare spesso con uno che rimane semitraumatizzato se mi scappa una parolaccia di troppo, con uno che è più rigoroso di me nella pratica cristiana. Probabilmente sei perfetto, un genio nel tuo ambito professionale con ottime prospettive per il futuro ed io invece sono solo una candidata a costanti insuccessi(anche perchè sono assai recidiva oltre che impulsiva...), riesci ad organizzare precisamente ogni minuto della tua giornata ottimizzando le tue energie. Si un ipegmno dietro l'altro a cui non ti osi sottrarre ma io? Resterò per te sempre e solo un idea, un'amica di penna? Se capita ci vedremo ma non capiterà perchè io mi sono scazzata di questa situazione che dura da quasi un anno. Forse è meglio che l'"amicizia" termini nello stesso luogo dove è nata, tanto per me e per te la perdita è sempre minore rispetto alla possbilità di intraprendere una storia. Alle storie a distanza non ho mai creduto manco io e l'amicizia.... beh è bellissima se si può mantenerla ma essa con il tempo sfiorisce se non c'è la volonta di mantenerla, anche l'amicizia ha bisogno di un contatto fisico per certi versi seppur latente, è un dato di fatto appurato da entrambi. Tutto questo vorrei dirtelo, mi piacerebbe fare come ho già fatto in passato, dare un taglio netto, fregarmene dei sentimenti tuoi con fredda lucidità ma sono stanca, non posso sempre ridurmi a fare la s#####a anche perchè poi me ne pento. Con Conte, lo sai mi sono pentita e tu mi hai sopportato gentilmente quando ti parlavo ossessivamente di lui ed ora mi pentirei di nuovo magari non fra una settimana ma anche fra un mese o due o un anno chissà.....Dirti certe cose mi riesce difficile, se vuoi puoi pensare che io sia diventata un po' codarda, il fatto èche avrei stavolta almeno voluto sapere che cosa lascio ma forse non ce ne è il tempo: Devo trovare il modo per dirti ciò che ho in mente, seriamente, ma da dove iniziare? Mi basterebbe un secco: " non ho più voglia di sentirti, quindi finiscono mail, chattate sms, tutto....." ma non ho il coraggio di ascoltare la tua replica, l'ultima volta che ho minacciato di farlo tu mi hai semplicemente risposto:" SE hai deciso così rispetto la tua scelta anche se mi spiace di perderti ma so che hai delle priorità ora...." e di fronte al mio stupore tu hai continuato dicendo:" Ora tu penserai, ma perchè non reagisci, perchè non tiri fuori le ... ad essere sincero non lo so, forse la paura di soffrire troppo in futuro, mi porta ad accettare una sofferenza immediata minore." Ok sono un tipo che si commuove facilemte e anche ora che sto scrivendo una lacrima traditrice sta rigando il viso offuscando la mente, ma perchè c###o (oh ogni tanto ci vuole, tanto tu non leggi quindi...)devo comportarmi in un modo diverso da ciò che sono ? p###a Eva, si dice che le donne sono spesso e volentieri stronze ma hai mai pensato che se diventiamo stronze è perchè c'è uno che ci fa diventare tali? Mi tocca sparare a zero e Dio solo sa se mi piace sta cosa, adesso ho visto che mi hai mandato come portafortuna un logo virtuale ed io dovrei pure mandarti gentilmente a quel paese ma come posso farlo? Io non lo so va beh ...... Per stasera mi sono sfogata ho detto tante cose alcune magari saranno pure delle sciocchezze ma mi nadava di scriverle e basta. Pace e buonanotte

EL11100568 - 00:45 - 3 commenti - commentainizio

{ lunedì 18 settembre 2006 }

il primo racconto!

Le due di notte. Il silenzio è piombato sui nostri corpi accesi, fasciati un po’ solo dall’appiccicoso lenzuolo di cotone bianco. Che splendida serata! La cena al club, al lume di candela, un salottino in cuoio rosso scuro, così invitante… ed ora, io e te, qui, insieme, stretti sul tuo letto ad una piazza e mezza, liberi di toccarci, baciarci, avvinghiarci in abbracci e giochi multiformi. Liberi sì, ma col peso dei casini quotidiani che rallentano la nostra voglia di sperimentare nuovi appetiti, nuove provocazioni.

La porta finestra è aperta: assieme all’afa, entra un debole raggio di luna, che s’illude di illuminare le inquiete sensazioni che si aggrovigliano nelle nostre menti; fuori in giardino, il frinire pacato delle cicale si mescola al rombo delle auto che passano di tanto in tanto per la strada. Con una mano sento il cuore, cieco nella sua corsa. Le due di notte: già, è facile ascoltare il nostro respiro irregolare che vaga distratto dalle reciproche carezze che spendiamo tentando di carpirci desideri impronunciabili. Brevi, semplici parole, tra noi, formule rituali che celano un timore, “ansia da prestazione” dicono gli psicologi, chissà, ...

Io e te: il tuo corpo comodamente adagiato sopra il mio, gli occhi esplodono in baci folli, ripetuti; le mani, le gambe si cercano e si lasciano, si perdono nel piacere profondo. Le labbra turgide inseguono il tuo odore dietro il collo, sulle spalle, poi giù, sempre più…Gli sguardi amano fissarsi un po’ per trovare conferme. Entrare ed uscire da me: un brivido di irrinunciabili secondi, che sale al cervello confondendo l’essere tra cielo e terra. Le due e mezzo di notte: sì morire d’un amplesso che pare insaziabile, non la ragione, solo l’istinto governa attimi eterni. Notte di fine agosto, è il tempo per un’anima anelante, che ha trovato infine se stessa e che ha in disprezzo la luce del nuovo giorno.

Le tre di notte. “Ehi, stai bene piccola?” Nella penombra, due occhi vivaci scrutano ansiosi una mia risposta. Con le dita, scosto placidamente un biondo ricciolo ribelle dal tuo viso. Che dirti adesso? “ Sì certo, grazie, Luca.” Ma la mente va oltre: tra i ricordi, in fondo ai pensieri, forse no, forse m’è indifferente sapere, forse non ho ricevuto da te ciò che in quei momenti ignoravo di volere. Appoggio il volto contro il tuo petto, ancora intriso d’acqua di colonia: la pace che m’infonde il tuo affetto monopolizza il mio corpo, si scioglie nel sapore inebriante ed esclusivo della tua morbida pelle. La tua voce scherzosa mi sussurra infine all’orecchio: “Ti va di farlo ancora?” Sì il tuo desiderio mi ha contagiato, m’induce ad osare un’altra volta.

Lontano, sul marciapiede che cinge la strada, odo uno scalpicciare furtivo di ragazzi, i vicini probabilmente, leggeri ritornano da una festa, magari in riva la mare. Ricordo il nostro primo incontro mentre le palpebre socchiuse attendono che tu con arte lavori la mia essenza primordiale: era un mattino nuvoloso di primavera, sul mare spirava una debole bora che asciugava le fatiche, le delusioni non ancora sopite. Io vittima dei fumi dell’alcol al party in barca della sera prima, ero scesa sul piccolo molo che affiancava il Castello di Miramare, per fumarmi una sigaretta. Ero sfatta, vestita da cocktail, mi reggevo a fatica su tacchi vertiginosi, ma ho iniziato comunque a camminare. Tu eri là, seduto al limitare della banchina grigiastra e riprendevi fiato dopo un’estenuante corsa. “Ciao,…”Con un ingenuo sorriso mi hai salutato mentre ti passavo a fianco. Non so, forse temevo di avere delle allucinazioni da ebbrezza reiterata, non mi sembravi vero, non alle sei del mattino. In seguito mi hai confessato con molta tranquillità, “Non sai quanto sono stato felice di aver percorso circa cinque chilometri a piedi come quel sabato, perché ho avuto la possibilità di conoscere te, di deliziarmi della compagnia d’un angelo che da allora non ha più lasciato i miei occhi”. Eh, sì quanto tempo è trascorso…

Ed ora noi due: non lo so, ma d’impulso, la bocca si apre per dirti: “Ti amo”, forse sbaglio, non conosco le mie emozioni, ma attendo una replica; la tua mano così scivola voluttuosa a disegnare la forma d’un efebico seno, e poi giù, sul ventre piatto, caldo,… Sentire, guardare, toccare, annusare, gustare: tutto in pochi minuti che fuggono veloci come ladri che credono di aver compiuto il colpo più importante della loro vita. Sì ma dopo? Nulla, il vuoto del cuore, una parola, una carezza si riversano in una serie abituale di gesti, di prassi poco esuberanti. Sesso, che significa fare sesso? Che succede poi,… dopo il piacere? Può darsi che sia venuto il momento di scoprirlo…

Le cinque di mattina. L’alba è ormai prossima, si è levata una flebile brezza che spinge le candide tende ad ondeggiare qua e là, quasi a voler svelare una piccola passione. Un gabbiano grida il suo buongiorno al cielo che piano si terge dal suo sonno, alla città restia a rinnovati rigogli di vita. Peccato, solo qualche ora ancora e poi ci lasceremo, ognuno di nuovo calato nelle frenesie settimanali. Che stress, l’agenda oggi è proprio fitta d’appuntamenti: lavoro, corsi d’aggiornamento (caspita,devo uscire prima dall’ufficio perché alle sei devo essere a lingue,…), cena coi colleghi e poi… Ti sfioro delicatamente una guancia mentre fingi malamente di dormire: chissà se stasera ci rivedremo? Con un breve movimento, ti ridesti (scusa se ti ho disturbato!), sorridi, negli occhi ingenui e stanchi, l’Oceano che amo, così calmo, così blu infinito, mi bisbiglia: “Che c’è, Amore?” “Nulla” dovrei risponderti, nulla per non gettare al vento questo sentimento, ma… ho i miei dubbi da scoprire. Abbracciati l’uno all’altra, sembriamo due cuccioli in cerca di sicurezza per le nostre paure: è l’amore che ci pervade?

“Luca, posso chiederti una cosa? A volte durante i nostri rapporti, ti osservo e penso: che stai provando? In altre parole, quando mi tocchi, quando facciamo sesso, quali sono le tue sensazioni? Eccitazione, desiderio,… ma poi che altro?”Domande, incertezze amletiche alle cinque e mezzo del mattino, dopo un’intera nottata in preda ai nostri istinti, risposte,… Già con lo sguardo tenero e le labbra lievemente dischiuse cerchi di insinuarti nei miei pensieri:” Non capisco che vuoi dire, Amore, “ le tue parole si accompagnano a confortevoli coccole mentre le tue gambe giocano dispettose con le mie” ciò che provo, beh… lo vedi, vedi ciò che sento, cioè…Oddio ma che domande mi fai a quest’ ora?” Fallimento totale: che stupida! Forse dovrei ignorare i miei interrogativi, continuare a vivere senza sapere, forse veramente non c’è differenza tra le due dimensioni,… No, io non mi arrendo! Mi stendo quindi su un fianco rovesciandoti supino, quasi al bordo del letto, accarezzo il tuo petto glabro, liscio, ti piace,… Sì, godono i tuoi sensi percependo il mio respiro su di te, sentendo le mie dita… “Vedi Amore io vorrei soltanto capire che ti passa per la testa, quel di più che il tuo corpo mi da, magari involontariamente, non so… Io vorrei comprenderti istante dopo istante, anche adesso che stiamo uno con l’altra.”. Tra imbarazzo che vorresti nascondere sprofondando nel soffice cuscino e passione che lasci trasparire guardandomi e schivandomi alternativamente con falsa ingenuità, sento il tuo cuore prigioniero di un’allegra confusione di battiti col sangue che vorrebbe schizzare volentieri fuori da ogni parte. Dubbi, soluzioni,… La tua bocca tuttavia d’un tratto dipinge una smorfia, mi osservi curioso, vorresti capire il significato delle mie parole, mi sorridi, ancora, ma diffidente: a che pensi?

Le sei del mattino. L’Aurora dalle bianche mani ci accoglie quieta donandoci sensazioni di pace e freschezza mentre sulle strade cominciano a riversarsi i primi lavoratori, ancora piuttosto assonnati; la città fatica a riprendersi dall’ultimo fine settimana, caldo umido. E’ l’estate che pigramen

EL11100568 - 16:36 - 0 commenti - commentainizio

il primo racconto!

Coi capelli morbidi e fluenti come le spighe di grano e bagnati dal sole pacato del mattino, intrecci brevi illusioni che scivolano poi nell’arido meriggio di scirocco. Tra la voce e lo sguardo, solitario anelito del passato sceglie la pena: l’ingenua verità di poche parole, il timore e l’ansia di una tiepida carezza, foto antiche bruciate nel vuoto di un posacenere. E precipiti nel tuo inferno. Sì, ho sbagliato ma ora dimmi perché? Cosa hanno fatto le tue mani? Le ombre bussano già alla finestra della tua anima, lievi frusci tra le foglie. Non li senti? Non chiederti del futuro, rispondi al tuo presente, non fuggire giacché anche il sorgo selvatico spesso sa amare.
Scrivo due parole che cancello con le lacrime: se potessi dimenticare,...... Manuela con voce pietosa al telefono spazzava via ogni speranza: "Forse ora LUi ha un' altra,..... non era destino, sai,...... " Ma qual'è il destino quello che si cerca o quello che si costruisce giorno dopo giorno? Ritornando al passato cosa cambiarei? Cosa non rifarei? Forse tutto, lo so, forse sarebbe comunque così il presente, chissà...... Il pensiero sprofonda nel golfo, sotto poche nuvole in queste ore prima del tramonto; tira un po' di bora che scompone la durezza dell'orgoglio. Fra due settimane, solo due settimane il passato sarà passato come un temporale che scarica la sua forza in quella mezz'ora e poi passa. I Ricordi sono andati, due anni sono perduti ed io? Io sono un stelo che segue il respiro di Dio e vivo di ciò che scrivo.

EL11100568 - 16:33 - 1 commento - commentainizio

{ venerdì 15 settembre 2006 }

qualcosa di un po' meno mondano!

La mia ultima fatica, la dedico ad una mia carissima zia che purtroppo ha perso due figli in due diversi incidenti stradali. Il suo sguardo, la dignità cheusa nelportare il lutto hanno ispirato queste pagine.

I
Piove, scende fitta e silenziosa, una manna da questo cielo sempre più strano per irrigare la terra assetata da troppi giorni. Sono già le sei, apro di malavoglia la luce e resto in ascolto: silenzio, nessun movimento dalla tua camera, solo il ticchettare dell’orologio in corridoio smorza questo gelo che sopprime le mie sicurezze. Mentre mi rivesto della vestaglia, rivolgo l’orecchio alla strada con un groppo in gola: un’auto rallenta sulla curva di casa nostra, tra un po’ si aprirà il cancello e tu rientrerai finalmente con passo furtivo e consapevole del tuo ingiustificato ritardo. Io qui ad aspettarti a braccia conserte, come spesso ho fatto negli ultimi anni. No,…… L’auto prosegue, l’attesa continua incessante. Mi appoggio alla finestra e guardo fuori, con le dita mi strofino gli occhi pesanti mentre un mix di pensieri ed emozioni si accavallano in questi minuti lenti e monotoni: dove sei tesoro mio? Mi fa paura,…. D’impulso prendo il cellulare e controllo le chiamate: nulla, assolutamente niente da ieri sera, né un sms, né uno squillo caduto a vuoto, il nulla e questo silenzio, solo il gocciolare piano dalle grondaie,…… Prima di uscire, mi avevi abbracciato teneramente rassicurandomi: “Mamma, tranquilla, torno presto,non faccio come lo scorso sabato, vado solo a farmi un giro con Diego giù a Lignano,…Ok?” Uno sguardo ingenuo illuminava il tuo viso ancora di ragazzino, tu e Diego, sempre voi due, tutti i fine settimana assieme come Cip e Ciop,……. altro che trovarti la morosa, quella sarebbe solo un optional per te! Quegli occhi blu mare,…. “ Va bene, ma non bere troppo, che poi se ti fanno la prova, devo chiamare papà per farti venire a prendere!” Girandoti, mi sorridevi rassegnato: “Ma mamma,……”.
Il sole sta facendo capolino da sotto le nuvole dense, finalmente un po’ di sereno dopo due giorni di pioggia. Vago su e giù per la stanza in preda ai miei demoni interiori. Sì, è vero non sono sempre stata una madre modello, quando era piccolo, a pranzo mangiava dai nonni o alla mensa della scuola perché io dovevo ( e devo ancora) seguire il lavoro allo studio che non mi da tregua, forse io e suo padre avremmo dovuto fare più spesso delle vacanze assieme a lui, forse dovrei cercare di essergli più vicina e cercare di capire ciò che pensa ma io ci sono sempre e lui lo sa che può contare su di me se ha bisogno, lui sa che certi comportamenti mi fanno stare male. E allora perché per l’ennesima volta non vuoi capire che se ti dico di tornare a casa ad un certo orario, non devi sempre fare di testa tua?
Tendo di nuovo l’orecchio: no, sempre le solite auto che passano e che rallentano sul bagnato…. Quest’attesa è snervante, il sonno ormai è completamente svanito dal mio corpo e mi sta montando una cocente rabbia. Vedrai quando torni a casa, stavolta,……. Dal rubinetto in bagno tintinnano ogni tanto delle piccole gocce quasi a volere scandire l’impazienza che fa tremare le mie gambe. No, non sono propriamente quella che si chiama una roccia, ho paura perché la mia vita ora sei tu….. Provare a telefonarti? La solita madre bacchettona, probabilmente diranno i tuoi amici, che palla! Niente, il telefono squilla invano, chiamata inoltrata, inutile, non sei reperibile! Guardo il quadretto appeso al muro dietro di me, una madre con in braccio il suo bambino: Vergine santa proteggilo tu!
II
“Signora V. mi dispiace molto,…..” un medico mi tende la mano nell’intento di indurmi a sedere. “guardi, abbiamo fatto tutto il possibile ma quando è arrivato qui in ospedale, non c’era più niente da fare… il suo cuore non siamo riusciti…….” Le sue parole mi attraversano la mente, entrano da un orecchio ed escono dall’altro, non riesco a trattenerle, seguo il movimento delle sue labbra ma non sono capace di comprendere che cosa mi sta dicendo. Forse sono diventata sorda o pazza. Non so, ….. Vicino a me c’è Diego, ha uno sguardo dimesso che cerca di nascondere con le mani. Ma perché siete tutti qua vicino a me? Che succede? Che cosa volete? Dov’è mio figlio? Dentro mi sento come un leone in gabbia, tante parole vorrebbero uscire dalla bocca ma è come se mi avessero annodato tra loro in un groviglio insensato le corde vocali. E non capisco il perché. “ Ha bisogno di qualcosa signora? Vuole un tè prima di andare di là,….?” Accenna con gli occhi ad una stanza, in fondo al corridoio, la porta è semiaperta ma è troppo lontana perché io possa anche solo immaginare che cosa contenga. “No, non ho bisogno di nulla.” Rispondo guardando ingenuamente il mio interlocutore in camice verde. Perché di che cosa dovrei avere bisogno? “Bene, allora, venga con me per favore,……”. Camminiamo a passi lievi lungo il corridoio, mi sento tranquilla ma ho come un mal di testa fastidioso che batte nella mia testa. La porta viene spalancata, una camera tutta bianca, pulita ma intrisa di uno strano odore, un letto, un lenzuolo, un viso………. “Ecco ….. suppongo che preferisca restare da sola ora, qui c’è una sedia se vuole,…” Mi offre gentilmente di sedermi, la sedia del resto è proprio accanto al letto. Caro dottore,……Un’attimo, un pensiero: mio figlio? Guardo davanti a me: un viso, due occhi chiusi, sembra addormentato, scosto tra i capelli degli aghi di pino che chissà come gli si sono impigliati, anzi alcuni si sono impasticciati formando dei grumi, sangue. Mio figlio. Presa da un impeto, t’ho abbracciato, stretto a me, ti ho cullato come quando eri solo un bambino. Ma fa freddo, un dannato freddo silenzio.

EL11100568 - 20:34 - 1 commento - commentainizio

{ martedì 12 settembre 2006 }

Le mie ultime!

le ho ho inviate ad una mia amica e si è scandalizzata mah vediamo se ci saranno commenti,
"Fino a qualche tempo fa,... si pensava,......

1) che gli uomini con il petto villoso fossero espressione di virilità ricercata e irresistibile, ora si scopre che essi non sanno più fare a meno della ceretta, stanno diverse ore allo specchio a guardare i propri pettorali lubrificati e appiccicosi, sul quale poi finiscono per banchettare avidamente le zanzare,..... (apello per per la salvaguardia degli uomini non depilati e contro il loro internamento in appositi programmi quali specie non protette)

2)che solo le donne (talune) potessero fregiarsi dell'appellativo di "prostituta2, ora si sa per certo che accanto alla categoria dei "puttanieri" esiste una particolare specie di "P***ano". La curiosità è che la maggior parte esercitano gratuitamente e 24 ore su 24.....( è meglio farsi un'assicurazione contro eventuali danni,...)

3) che una donna fosse una donna e un uomo un uomo ora la scienza ci dice che una donna può anche essere un uomo ed un uomo una donna. Ma allora tra i due chi è che sta sopra?

4)che le donne italiane fossero il bel sogno che accompagna solitamente le lunghe dormite dei procaci maschi italiani. ora il mercato ha aperto le frontiere: slave, rumene, filippine, boliviane,...... e si moltiplicano le importazioni dall'estero. Beh Uomini, ecco perchè l'economia italiana è in fase di recessione altro che cinesi,...

5)che l'uomo dovesse tendenzialmente essere più esperto della donna in ambito sessuale. Ora grazie allo sviluppo delle telecomunicazioni e nel rispetto del diritto alla privacy, uomini e donne possono agevolmente apprendere da casa mediante appositi corsi veloci ed interattivi, pagando solo il costo della connessione. Scusa non ricordo il tuo nickname ma quand'è che finiamo le lezioni sui preliminari?

7) Che i galli dovessero comportarsi sempre da galli e soddisfare quindi le esigenze delle loro amichette. Ora in base ad accurati studi, si è scoperto che anche loro soffrono lo stress da eccessiva prestazione fisica e necessitano pertanto di un periodo di ferie (retribuite?) un'assicurazioni contro gli eventuali infortuni. Uei giovani pure la paga volete e non garantite nemmeno di fare le cose per bene fin da subito?

8) se tra due giovani non succedeva nulla nemmeno alla seconda uscita allora ciò significava che era meglio lasciar perdere e tagliare i ponti. a seguito dell'evoluzione dei rapporti e dei costumi sociali, ora al giovane conviene aspettare almeno la quarta uscita:
a)uscita:cisi consce dinanzi ad un aperitivo (nome ,cognome, professione, conto in banca,beni immobili posseduti, stato di salute attuale e aspettativa di vita,....)
b) si approfondisce la conoscenza (dopo accurate e necessarie verifiche si fa assime un bilancio di entrambe le situazioni patrimoniali e si stila un preventivo per immediate ed urgenti spese primarie della donna naturalmente!)
3) uscita: prime coccole(con una scusa banale si sottrae la carta di credito al/la partner allo scopo di clonarla, tentativo di circonvenzione di lui /lei divenuto incapace dopo essere stato ubriacato)
4)uscita: bacio e successivi sviluppi ( si comincia a predisporre un piano per farla/lo fuori)

9)che gli uomini in mutande bianche e canottiera fossero adirittura sexi. Attualemte la moda detta legge in materia di intimo maschile: boxer elasticizzati, slip a vita bassa aderenti,..... Scusa tesoro ma hai preso tu il mio perizoma nero semitrasparente?

10) Che le donne al volante fossero un pericolo circolante. secondo recenti stime, all'esame di patente passano due donne su tre mentre la percentuale maschile è rimasta invariata (2,5 su tre). p###a miseria, c'è l'ingegnere donna oggi a fare l'esame! E mo, quanto vorrà stavolta per farmi passare?

EL11100568 - 23:16 - 0 commenti - commentainizio

{ mercoledì 12 luglio 2006 }

L'epilogo.

Bene! Sono qua ma penso che sarà l'ultima volta che mi vedrete scrivere sul sito. Perchè? Semplice: ho bisogno di ritrovare me stessa, la mia voglia di studiare ed il computer, la rete web non mi aiuta. Qui sono approdata per caso in cerca di un dizionario di inglese-italiano e da qui riparto dopo avere conosciuto molti amici virtuali, essermi confrontata e scontrata, per cercare la mia strada. Ringrazio coloro che mi sono stati vicini, coloro che hanno cercato di drami unoscossone sullle questioni sentimentali, ma ora me ne devo nadare arrichita di un bagaglio fatto di osservazioni, di scherzi, sorrisi, me ne vado perchè penso di essermi fermata abbastanza a guardare ed ora voglio tornare a fare la parte del leone creandomi un futuro professionale. Forse quando mi sentirò abbastanza sicura di non essere più computerdipendente o comunque quando avrò trovato un certo equilibrio tra l'insoddisfazione e la solitudine, mia perenne amica-nemica, ritornerò magari per farvi vedere le foto della mia agognata laurea. Grazie e un bacione a tutti,......

EL11100568 - 20:34 - 2 commenti - commentainizio

{ lunedì 10 luglio 2006 }

Le cose che non capisco!

1)perchè se un ragazzo ti dice : "chiamami,....., alla fine non vedendosi chiamato non può alla fine muovere il sedere prendere in mano il cellulare e chiamare lui?
2) perchè certi ragazzi si divertono a scherzare e a prenderti in giro se fai una gaffe involontaria?Anzi ci ricamano sopra magari facendoti fare una figura del cavolo davanti a tutti?
3) Perchè se una ragazza chiede ad un ragazzo che conosce appena di uscire, questo pensa subito che lei lo faccia solo per sesso (stile una botta via,.....)?
4) Perchè tanti ragazzi pensano di essere così fichi da andare a qualsiasi donna?
5) perchè un ragazzo al primo appuntamento ( con possibli cena,....) si permette di uscire con una ragazza vestito in modo molto più che "sportivo" (jeans e maglietta e scarpe da ginnastica, o peggio direttamenete in tuta,..... o comunque da lavoro, magari piuttosto intriso di sudore per cui la scia pure la scia dietro di se,...)mentre magari lei è vestita in maniera elegante?
6)perchè un ragazzo non si preoccupa minimamente di avvertire la ragazza con cui esce se arriva con un "leggero" ritardo (massimo mezz'ora,....) ad un importante uscita magari di gruppo?
7)Perchè un ragazzo deve rompere le scatole ad una ragazza che conosce appena il giorno dopo in cui è uscito con lei, assediandola con sms, chiamate ... fin dal primo mattino,.....?
8)Perchè molti ragazzi in foto sembrano degli autentici figoni ma poi dal vivo sono piuttosto ranocchi( Potere del fotoritocco?)?
9)perchè alcuni ragazzi se la tirano e se la rigirano come se fossero superiori a mezzo mondo quando a ben vedere non sono niente di speciale?
10) Perchè un ragazzo si permette di prendere il polso della ragazza con cui esce(facendole pure male,....) per trarla a se con l'intento di baciarla in maniera piuttosto tempestiva? in questo caso lei sarebbe leggittimata a schiaffeggiarlo senza incorrere in denuncia per lesioni?
11)perchè un ragazzo ad una storia seria e stabile preferisce saltare da un letto all'altro stile sesso in amicizia,...?e perchè una ragazza non basta mai ma preferiscono allestire l'Harem?
12) perchè a volte sono più importanti gli amici, il branco, oppure l'attività sportiva che si pratica rispetto alla possiblità di stare con una persona?
13)perchè gli uomini ad una certa preferiscono e possono stare con ragazze molto più giovani mentre se una ragazza fa la stessa cosa viene presa per una maniaca (stile pedofilia,....)?
14)perchè a volte gli uomini stanno assieme a ragazze senza amarle in realtà e poi le tradiscono più o meno spudoratamente con altre?
15)perchè a volte capita che una ragazza si senta attratta o adirittura finisca per innamorarsi di un ragazzo che scopre poi essere gay?
16) perchè una ragazza dopo aver fatto una faticaccia a conquistare un ragazzo dopo deve fare doppia fatica per tenerselo?
17) perchè se una ragazza mette su un paio di chiletti, o non si tira più come prima pur restando comunque piuttosto presentabile, il mporoso deve farle subito notare che è ingrassata, che magari non è perfettamente abbronzata, che dovrebbe truccarsi meglio,....?
18)Perchè gli uomini volgiono stare tutti con delle figone mentre noi noi donne dobbiamo accontentarci a volte anche degli scorfani?
.....................to be continued.........

EL11100568 - 22:15 - 6 commenti - commentainizio

Postilla!

occhi nel vuoto,
senza nome
il foglio,
bianco ed uguale,
accecante pazzia
che sveglia l'idea,
mani giunte
a cercare una parola,
cosa sto facendo?
Non ricordo
l'attimo finito
che ha violato
un accordo,
la sera tra le nuvole,
un grido sospeso,
L'Italia è giunta
al capolinea
di una costosa fatica.

EL11100568 - 20:41 - 0 commenti - commentainizio

Il giorno dopo la vittoria

Ciao, mentre sono al computer per un insensata noia di studiare penso a te: dove sei, con chi sei che fai,.... troppe domande, nessuna risposta, sono codarda, avrei dovuto cercarti prima ma non l'ho fatto, avrei dovuto telefonarti, cogliere la palla al balzo ma avevo troppe idee, tanti dubbi e la convinzione che sarei stata per te solo un gioco. in fondo però non ho mai capito se sarei stata almeno questo.Quando mi sento triste e sola penso a te; per fortuna sono solo brevi momenti di una giornata. Ierisera ero con le mie amiche a "festeggiare" la vittoria dell'Italia in piazza Unità: che spettacolo, in mezzo a quellla folla, agli sbandieramenti di tricolori festosi, ai fiumi di birra e acqua versati sulle strade, ho temuto di vedere te; stupore ma anche voglia di scappare, perchè? non lo so,... sentimenti opposti, assurdi, eppure sono passata in mezzo alla gente, calpestando cocci di bottiglie, guardando in cielo la luna piena, mai tanto sfavillante sopra il palazzo del Municipio. Forse sì, eri lì ma non t'ho riconosciuto, o forse eri solo un ombra del mio passato, la cui anima dormiva inebriata di un bacio sul collo di un'altra donna,chissà,...... ma io non ti rivedrò, così il destino ha scritto sui nostri giorni..... Si appressa il sole sopra il mare con gli ultimi bagliori su case e persone che disegno nella mente come un pittore en plen- air.

EL11100568 - 20:17 - 3 commenti - commentainizio

{ venerdì 7 luglio 2006 }

venerdi 7 luglio!

Oggi pomeriggio mi sono recata dal calzolaio per aggiustare un paio di sandali (comprati per curiosità in un china shop). Fuori, sulla vetrata del negozio, c'è un simpatico omaggio alla nazionale azzurra: un volantino dove c'era scritto "forza Francia" ma tutto intorno alla scritta c'erano dei gesti scaramantici per portare sfortuna a quest'ultima( il gatto nero,una scala,.....). Il calzolaio, un giovane poco più che ventenne di origine slava, mi viene incontro dopo essere uscito velocemente dal bar accanto e tempestivamente mi chiede scusa se si era temporaneamente assentato. Le cinque del pomeriggio, un'ora assolata e deserta, pure il sole sembrava essersi preso una pausa, restio a riprendere la sua posizione di dominus del cielo. Neppure una goccia di pioggia per alleviare il respiro affanoso ed intermittente.
- "Carino il cartello vero?"
-"Immagino che sei molto affezionato alla Nazionale?"
- "E' un fotomontaggio per augurare ogni disgrazia alla Francia,..... Di che cosa hai bisogno?"
Breve conversazione cogliendo l'occasione per guardare diversamente una persona davanti al cui negozio passo frettolosamente. L'ingenuità di uno sguardo, la semplicità e la bontà dell'età: la riconosci subito, nei mendri della timidezza e delle difficoltà di trovarti in una terra ancora per certi versi sconosciuta. Eppure il tifo, l'orgoglio di essere divenuti cittadini italiani, la voglia di fare festa sventolando una bandiera per le rive, a volte fa bene a se stessi, da una carica alle proprie giornate e ci fa sentire accettati, uguali a chi non ha problemi nel cercare di farsi capire da chi da per scontato la conoscenza della lingua italiana.Domenica, chissà,......

EL11100568 - 20:12 - 0 commenti - commentainizio

{ giovedì 6 luglio 2006 }

Giovedì!

Terminata anche un' altra giornata, stanca. Stasera per cambiare, penso di andare a vedere un sano Horror, Silent Hill, ho bisogno di una buona dose di adrenalina sopratutto nel fine settimana: quindi inizio così, con ciò che mi piace poichè se nulla mi piacesse, se fossi semplicemente indifferente a tutto quello che accade e che mi circonda, temo che che non mi sentirei abbastanza viva. Non soltanto so di esistere, questo è chiaro, posso usare tutti i cinque i sensi pienamente ma a volte mi riesce difficile essere sempre padrona di tutte le mie emozioni, delle azioni positive o negative che compio, talvolta non mi importa delle cavolate che compio, "panta rei" e quando ciò accade, comprendo l'insensatezza del mio comportamento, ecco affacciarsi l'angoscia di non avere vissuto, di avere lasciato che quei minuti trascossero senza che io fossi solo un'ombra. La noia di vivere, ...... un bel tramonto, il rosso e l'azzurro sopra il mare, due colori primari che giocano tra le sfumature, lento ondeggiare dell'acqua che il cuore segue, l'armonia dell'essere che fluisce e si mescola nella magia del volo basso di un gabbiano, oltre l'abbraccio degli eterni amanti di Trieste. Vorrei essere lì con te ora,..... Ma so che questo mio pensierò non vedrà l'alba di domani,.......

EL11100568 - 20:33 - 2 commenti - commentainizio

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