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{ mercoledì 27 settembre 2006 } te lo direi...C'e' che si sa che si desidera cio' che si vede, e quando vedo lei, hey, son cose che non ci si crede. Tipa sai cosa mi fai ? Ma ciò che penso non si dice, ma ad essere felice di dirlo sulla lavatrice e ti centrifugai, dopo un po' piu' in la sull'asciugatrice. Hey, te lo direi al cinema nelle ultime poltrone, che nel paragone 9 settimane e ½ sembrerebbe un film di Verdone o di Villaggio, telo direi facendo l'idromassaggio, o in un sottopassaggio, te lo direi in macchina sotto l'autolavaggio. A Roma, Parigi, a New York, nella casa degli specchi al Luna Park, sul lungomare di Riccione su un tandem, hem.., a Londra sopra il Big Ben.Te lo direi alla mattina, tra brioche e cappuccino, in piscina perfino sul trampolino, bambina, quando annaffi i fiori sul balcone, in un bar pieno di persone sopra al bancone. In treno, in aeroplano, in barca su quel ramo del lago di Como, poi a Milano in cima al Duomo, baby te lo direi a Napoli sul vulcano. Dentro la casetta dei puffi al minigolf, e nel confessionale sarei il tuo padre Ralph. Arrfat guarda tu ! ! te lo direi da fare imbarazzare Belzebu', guarda il mio menu, orsu' ricette per antidoti ai taboo in piu'. Baby, non e' il mio stile annoiar la lady, vedi che sto mai in piedi, non manca mai la fantasia e su due piedi ti potrei portare via, magari a dirtelo in stile "casa della prateria", e in una fattoria nel fienile, poi in funivia in montagna, all'università di Bologna nell'aula Magna, mica male, sarebbe originale dirtelo facendo un bagno termale a San Pellegrino, o in un camerino di un grande magazzino, mentre fai shopping, oppure dirtelo facendo bungee jumping, e la mia bocca sul tuo ombelico sarebbe il piercing.Te lo direi in campi deserti, in prati verdi, in spazi aperti, in un furgone porta merci, durante il derby nello stadio, e tipo video dei Cure clo-twin, nell'armadio. Te lo direi in discoteca in centro pista, in biblioteca, nella sala d'attesa del dentista, in salita e in discesa, in piedi o distesa, mentre fai la spesa al supermercato. Sull'autobus affollato, te lo direi su un dirigibile, poi su un sommergibile, te lo direi a Messina in canotto sullo stretto, sul cavallo, prima al trotto, poi al galoppo, forse e' troppo era un giochetto, per me sarebbe il massimo anche dirtelo in un letto....
sono un omino pazzo pazzoDa piccolo mi chiamavano linguaccia, la minaccia, il procaccia, figuraccia ora
{ mercoledì 20 settembre 2006 } era ora di chiudere!!!!!Sei un'altra cosa che ho perso,
{ mercoledì 13 settembre 2006 } dura realtà..Fa male dirselo ora che venti avversi soffiano sulla nostra fiaccola si spengono sogni in un cassetto di un castello per noi diventato bettola come una favola non si modifica versa l'ultima lacrima prima che il vento porti via con sé l'ultima briciola del nostro amore dove non c'è più sole e l'aria è gelida resta solo alla mia tavola pensandoti sento già i brividi adesso abbracciami basta nascondersi dietro parole a volte inutili si è spento il fuoco che scaldava i nostri cuori e credici ho il tuo profumo sulla mia pelle non vedo più nel cielo le due stelle che brillavano non vedo più i tuoi occhi che risplendono quando con i miei s'incrociano segnan l'epilogo, ricordi che dentro le tue lacrime nascondono l'ultimo fremito.
nella mia testa..Vorrei una stella che mi guidi dove sei, vorrei vedere coi miei occhi adesso cosa fai, se mi pensi, ora che tutto poi si è spento dietro quei discorsi persi, rivivo i passi in quei giorni, e mi trovo a scrivere, pensando a quello che tra noi, sai? Poteva nascere, ciò che poteva essere e poi non lo è stato, rivango nel passato, capisco che è finito, cancellato, come il tuo nome scritto sulla sabbia, rapito dalla pioggia, portato via dal mare. Non c'è più freccia dentro al mio cuore, restan parole per ciò che sento e tu non hai capito cosa da te stavo cercando, ora non fingo perchè so quanto ti volevo quando stavo scrivendo queste mie parole sole, che in fondo al cuore fanno male.
cantante del cxxxo ma la le parole calzano..piu o meno..E' iniziato tutto per un tuo capriccio
come ti vedo...Io ti ho vista già, eri in mezzo a tutte le parole che
oggi mi sento cosi...Oggi c'ho in testa te, non so perché, domani chissà... perciò se ti va senti qua: i ricordi sono in fila e non mi mollano, ad uno ad uno salgono e mi tormentano. Sono in para, noia dura, dolce tortura, paura, come quella domenica indeciso sul baciarti o meno, a parlare sul divano ore, la prima volta che assaggiavo il tuo sapore e già ne ero strettamente dipendente, shhh, cotto immediatamente. Ed era tipo "che c'importa di domani?" , stringimi le mani, ma i baci non risolvono i problemi, e ora non ci sei, domani è già arrivato, e brucia dentro sai, anche se ero preparato, e cadono parole come pioggia sulla strada, forse verrà domani il sole che le asciuga.
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