{ giovedì 26 ottobre 2006 } a volte non ci stai più dentro a pensare da quanto talmente veloce tutto comincia a girare, a cambiare, ci puoi provare a fare forza sul timone per mantenere diritta la rotta se sei nell'occhio del ciclone come un anno fa una canzone ha stretto le dita sulla mia vita e in un istante me l'ha rovesciata, spianata, la strada dove prima era in salita avevo vinto il primo tempo della partita...ma quella partita non la giocavo solo, ho fatto un tiro fortunato prendendo una palla al volo, ma il mio era solo un ruolo in ua squadra in cui ancora gioco e credo, che mi ha cresciuto, mi ha allenato, mi ha difeso, e in cambio non ha mai preteso niente ,gente che per anni ha atteso, sempre dato e nulla in cambio ha preso, e inconsapevolmente ispira le mie cosa, mi da la forza per rimare ogni mia frase. ...e questa e un per i miei fratelli...e questa e una per le mie sorelle... il mio passatonon ho dimenticato e dimenticare non voglio, io ho attaccato un foglio, di notte sveglio a scrivere, correggere, rifare meglio e c'era li sempre qualcuno pronto a sentirlo, capirlo, a volte criticarlo, qualcuno che come me ha in testa il tarlo di fare e non stare più da parte, di usare le esperienze per comunicare arte, ed era arte in quelle sere fredde scaldate da un beat-box,e da due rime improvvisate, passate a far la colla per bottiglie poi scolate insieme imparando bene il vero rispetto per chi proviene da un diverso ghetto, ma come te trattato da malato infetto solo per il fatto di avere un progetto e volerlo mettere in atto, io l'ho fatto e mi è riuscito.....ma grazie anche a chi la giusta strada mi ha indicato.....e questa è una per i miei fratelli...e questa è una per le mie sorelle... c'è qualcuno che quando sfonda di superbia abbonda, e si ricorda dei fratelli solo quando affonda, non è il mio caso: pure adesso che cavalco l'onda tengo i piedi saldi sulla giusta sponda, quella della gente vera, quella che non gli frega se sei in classifica e solo per quello che sei ti giudica, con cui ti devi dimostrare regolare altrimenti sei escluso, non importa quanti dischi vendi, ora comprendi perchè comunque vada posso camminare a testa alta per la strada , in mezzo ai miei fratelli e alle mie sorelle ancora...e adesso la bottiglia l'offro io alla passi intera perche tempo e passato ma ricordo bene quei concerti dove il publico erano quelle venti persone...adesso che quando canto sono più di mille a farmi il coro, ogni applauso per me è uno anche per loro....e questa è una per i miei fratelli...e questa è una per le mie sorelle.... pive91 - 18:20 - 0 commenti - commenta | inizio |
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