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{ venerdì 14 aprile 2006 }
Odissea, in italiano
L'onda sulla sponda fa schiuma si sfuma e' inutile buttare acqua sul fuoco come a Cuma sole e' oro e argento e' luna e il Vesuvio sulla costa fuma e il vento porta zolfo e aroma il golfo ispira il poema di una sirena protagonista di questa odissea mi diede le note come dote con gli occhi come la notte pelle come latte mare come letto ti canto questo sonetto che tratta di un ritratto fatto ad una dea mi devi credere Partenope e' piu' bella di Venere e se e' una bugia bruciatemi perche' niente e' piu' fertile della cenere non muore questa etnia e questo gene E' quello che mi scorre nelle vene se poi muoio si mischia terra e sangue come il posto dal quale provengo dove si miscela il magma con il fango e quello che abbiamo e' il fango e se non lo vedi...scava tesori nel cuore come le stive sotto le navi se vuoi capire Napoli eccoti le chiavi in mano e se entri e' inferno e paradiso sacro e profano lotta tra Abele e Caino chi fa i voti ai santi e chi ancora domanda alla Sibilla sorte e destino cultura greco-latina nella confusione tra fasti e fatti nefasti questa gente mista esalta gesta, pasta, casta e dinastia filosofia e poesia basta un'idea e Napoli distrugge e crea.
ODISSEA...
Ne ho visti di posti giusti ma mai nessuno come questo ne ho conosciuto artisti ai quali e' bastato inchiostro per descrivere questa citta' per farlo ci devi vivere solo se le vedi, credi a queste meraviglie il sole che corre per corridori di terra urla e casino neanche ci fosse la guerra lazzari e scugnizzi fuori a questi palazzi arazzi dentro e panni stesi di un'altra razza fanno da bandiere all'esterno ammira i tesori del passato il rigattiere possiede un gioiello e non lo sa se lo e' dimenticato percio' adesso apri gli occhi dimmelo tu specchio delle mie brame qual'e' la piu' bella di questo reame Napoli oggi, Palepoli ieri qua l'aria profuma di storia e che piacere tra questi quartieri se senti le sfumature del dialetto capisci questa terra con quanta gente ha fatto l'amore quindi mi metto di notte con una stilo e dipingo il profilo di questo confetto che affanna e da quest'onde che bagnano le sponde e dalla schiuma si crea un altro poema come questa ODISSEA.
Accetta le gioie e pure le pene questa e' la scena fattene un'idea ha la nomea questo posto e' un'Odissea bene o male verita' e bugie va cosi' come deve andare questa e' la filosofia