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bandit4 giovedì 24 giugno 2004 13:00 | 23/32 |
Luka, la solitudine nasce comportandosi proprio come dici tu: "nessuna persona, con cui poter parlare di "tutto" senza limiti nè preoccupazioni." La paura partorisce la solitudine VIVI NEL QUI e ORA VIVI PERICOLOSAMENTE Rischia...scopriti... Vivere pericolosamente, intendo...vivere come se ogni istante fosse fine a se stesso. Hai mai letto qualcosa sul codice dei samurai? bhè, Hagakure, il libro del codice dei samurai...Yamamoto Tsunetomo La via del samurai consiste nella morte Non ti fermare a interpretare queste parole...vai più in fondo. Ogni istante ha il proprio valore intrinseco e tu non ne hai paura, sai che la morte esiste e accetti il fatto che devi morire (come accetti il fatto che le persone intorno a te moriranno, o che domani ti tradiranno), non ti opponi ne ti nascondi alla morte.In realtà, vai incontro alla morte e godi questi istanti in cui la incontri, li godi fisicamente, psicologicamente e spiritualmente. Non razionalizziamo il sentimento....non dobbiamo prevedere, (io voglio essere la carta del castello e ti aiuterò a costruirlo...appoggiati pure su di me...questo deve recepire chi mi sta accanto, deve capire da sola quanto ne vale la pena vivere insieme con me ....se non lo capisce...nessuna rammarico...io seguirò sempre questa strada...il richio è l'unica garanzia per essere realmente vivo) Questo è quello che credo ci permetta di VIVERE...ma posso sbagliarmi...è una mia interpretazione... Scusate...non è tutta farina del mio sacco...mi sono un pò aiutato con qualche lettura...(anke citata del resto) <---Yamamoto!!Eh!Eh! |
Luka giovedì 24 giugno 2004 20:39 | 24/32 |
Bandit, aprezzo il tuo post. E' una visione spinta del'esistenza, che dà più importanza al confidarsi, anche sapendo di essere traditi. Però.. ci sono cose nella vita di tutti, che ognuno di noi vuole che restino fra te e la persona fidata.. Perchè i tradimenti di cui parli, non sono fini a se stessi, spesso hanno coseguenze eripercussioni, a volte catastrofiche, sempre relativamente parlando.. Credo che per abbracciare una filosofia del genere si debba innanzitutto essere privi del concetto di intimità personale, ed essere pronti a rendere pubblico tutto ciò che è in te. E la cosa non mi piacerebbe,perchè sono una persona riservata,per certi aspetti.. tu ci riusciresti? pensaci bene.. ma senza dubbio, a volte crearsi qualche problema in meno è una gran cosa.. |
bandit4 venerdì 25 giugno 2004 21:55 | 27/32 |
Mi dispiace per stellina...ma non ha ben interpretato quello che intendevo dire, o forse non mi sono spiegato io...il che è sicuramente più probabile. Un consiglio....permettimelo di dire, senza entrare troppo nel personale...almeno con i tuoi genitori apriti un pò...non aver paura di essere giudicata...è dai giudizio degli altri che capiamo dove sbagliamo. Luka, parli di persona fidata...allora non capisco più il tuo concetto di solitudine (esiste una persona fidata con cui ti confidi=non sei più solo); parli di eventi catastrofici, ma cosa c'è di più catastrofico della morte?Se non hai paura della morte, allora non hai paura di quello che possono farti gli altri...li affronti, li metti alla prova, vivi, impari, lotti....questa è la vita...non ti chiudere. Hai iniziato parlando di "nessun vero amico"....non troverai un "vero" amico senza aprirti, senza fidarti?Siamo soli, e saremo sempre più soli in futuro se non comprendiamo l'importanza di aprire il nostro cuore. Pesante 'sta cosa, me sembro suor Concetta, la suora dell'oratorio che non me faceva mai giocà a pallone se non dicevo prima tutte le preghierine...stavo impicciato da ragazzino, vè? Rispondo al tuo primo post, che ha aperto il forum...non sarei felice sapendo che non mi posso fidare di nessuno...ma questa è una situazione inverosimile, non esiste...sei tu che la crei, apri il tuo cuore (corri i tuoi CATASTROFICI rischi, relativamente parlando), gli altri lo apriranno a te (non tutti, sicuramente, ma almeno sarai meno solo). Scusate se sono un pò troppo convinto in quello che dico...ma cerco di immaginare tante persone che la pensino come me...un mondo dove non esiste diffidenza...un utopia...un sogno. |
balis venerdì 25 giugno 2004 22:45 | 28/32 |
io penso che questo post si ricollega, immancabilmente, a quell'altro sulla solitudine e sullo star bene con se stessi!! infatti, se ci pensate bene , tutto quello che avete detto, molto giusto nelle sue sfaccettature, si conclude con la PAURA di soffrire e rimanere da soli!! Come dice luka, quando incontri una persona con cui confrontarti e mostrarti in tutto il tuo essere "te stesso", se la perdi soffri di un dolore mortale ed infatti io penso che (come diceva il saggio) : perdere il vero amore è l'unica esperienza, da vivi , della propria morte! Ha questo punto nasce una riflessione : "come si fa a sapere se QUELLA era il vero amore, la persona a cui mostrarsi?? di certo nn si può tirare un bilancio della propria vita a15-20 anni......!! Ritengo , pertanto, che dopo il dolore bisogna vivere in pace aspettando (o cercando, fate come volete) una persona migliore che cifaccia dimenticare quella che noi credevamo la persona ideale!! e se ciò nn succede??... bene! la storia dimostra che forse, a 80 anni avremo la certezza di quell'errore!! e se poi avremmo effettivamente sbagliato ... penso che ripensando a quello che è stato il nostro paradiso, il nostro momento di maggior amore, nn potremo che esserne cmq felici!! Tutto ciò presuppone che ci sia un buon rapporto con se stessi, con la propria solitudine, xchè quei periodi ci permettono di tirare fuori , almeno con noi stessi, la nostra vera natura e il dolore ci permetterà di migliorarne taluni aspetti!! quantomeno, questa è la mia seperienza! io sono due anni che sono da solo e ancora nn ho trovato una persona in grado di farmi "aprire" come facevo con la mia ex!! certo! ci sono state storie di "ricamo" , ma nessuna ha lasciato un segno tangibile.... e purtroppo noto che fatico ad instaurare una relazione stabile. certo potrebbero essere mie elucubrazioni, ma proprio in questo momento di solitudine , ricordando certe situazioni già vissute e certi comportamenti, riesco , nel dolore, a ricavarne cose positive!! vivo aspettando un accosione ... e forse una c'era pure, ma ero ancora troppo malato per vederla. vivo e nn sopravvivo!!! e se quell'occasione nn arriverà più???.... beh! lo saprò quando ormai non potrà più farmi male!!! Balis Ps: tutto ciò è datato 25 / 06/ 2004 , giorno del mio 25esimo compleanno!! e alle 22:41 sono da solo a riflettere con me stesso e a lasciare un segno tangibile del mio pensiero!!! ........................................ pa11e!!!!! perchè le cene durano così tanto!!!!!!!!!!!!!!!! Io DEVO uscire!!!!!!!!! ariciao!!! |
Luka venerdì 25 giugno 2004 23:26 | 29/32 |
Bandit, credo che sia ancora più probabile che mon mi sia spiegato bene io.. non parlo di pregiudizi ma di certezze. E dubito che la solitudine si vinca ignorando la certezza di essere traditi, non dal "vero" amico, perchè anche su questo concetto non è che ci creda, ma cmq da qualsiasi persona che di cui credi poterti fidare e invece ti rendi conto che non avresti dovuto.. Senza dubbio ci sono tante persone che soffrono di solitudine perchè hanno paura di aprirsi, e il tuo discorso calza a pennello per loro. ma io non sono nua di quelle, non ho pregiudizi, e soprattutto adoro l'intimità e la confidenza. ma quando ti rendi conto che con certe persone non è possibile, è inutile illudersi, sai già a cosa vai incontro.. poi se si vuole credere alle favole è un altro discorso, ma tu stesso credo, che se sapessi che un tuo "amico" non sa tenersi le cose per se, non penso che riusciresti ad aprirti completamente con lui, visto che lo conosci.. l'interrogativo era.. e se in un periodo della tua vita fossero tutti così. Non mi sembra una cosa talmente improbabile, da dover dedurre che sia un problema personale, di paura nell'aprirsi.. capita in alcuni periodi della vita, anche contro la nostra volontà.. ed è una realtà che secondo me va accettata... Sono d'accordo invece con balis, e sulla sua filosofia. |
Nina85 venerdì 25 giugno 2004 23:58 | 30/32 |
ciao!!!! beh.. io credo che è difficile che in un dato periodo tutte le persone che abbiamo accanto smettano di esserci fedeli e ci lascino da soli.. credo più semplicemente che in certi periodi non siamo in grado di vedere la bellezza delle persone che ci stanno intorno.. credo però che anche se non sei in uno di questi periodi neri.. che non esistano persone che possono comprenderti su "tutto".. anche perchè siamo esseri umani e come esseri umani abbiamo una personalità "di base".. ma anche mille sfaccettature.. come può una persona capire fino in fondo il tuo essere magari calmo e pacato.. con la testa sulle spalle.. e allo stesso tempo allegro ed incosciente come un bambino?? ..ed è qua che entrano in gioco le diverse amicizie.. i genitori.. il tuo ragazzo.. perchè tutti ti conoscono.. magari in modo un pò diverso.. ma tutti profondamente.. ..se perdi qualcuno che ami (un amico.. un amore) perchè ti ha tradito non rinunciare a dare tutto te stesso.. a chiunque..se non ti dai completamente le persone non possono conoscerti.. e quindi non troverai mai la persona che più può starti vicina!!! scusate il discorso contorto.. nemmeno io riesco a capire se mi sono spiegata bene.. ho passato il litro di birra e questo va a influenzare il mio modo di espormi!! |
Luka mercoledì 18 agosto 2004 03:33 | 32/32 |
Il 25/06 23:58 Nina85 ha scritto: secondo me abbiamo ragione entrambi.. e ti spiego il perchè e come la vedo io: ci sono periodi della tua vita in cui senti l'esigenza di cambiare.. chi ti sta intorno non ti va più a genio, o non ti senti capito, insomma ti trovi più bene come prima nell'ambiente in cui vivevi.. e questo può succedere perchè tu stesso stai cambiando.. quindi tendi ad allontanarti, ad isolarti di più perchè ci sono sfacciettature di ciò che stai diventando che non combaciano più perfettamente come prima nelle relazioni interpersonali precedenti.. chi ti sta intorno,nota che ti stai allontanando. e così,apparentemente senza motivo, ci si ritrova soli, e tristi.. ma in realtà siamo stati noi stessi a sentire questa esigenza di solitudine,necessaria per i propri periodi di meditazione,di mutazione, e di crescita.. per poi,una volta cambiati,risentire l'esigenza di calore.. guardacaso i rapporti instaurati successivamente con altre persone saranno di tipo diverso, ma di nuovo "ideali" e nei quali stiamo bene,come un tempo.. |
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