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Sono presenti 17 post.
andrea85 lunedì 29 novembre 2004 19:40 | 1/17 |
Ogni anno il 1 dicembre, si celebra la Giornata Mondiale contro l’AIDS. L’appuntamento annuale costituisce l’occasione per un confronto a livello internazionale tra i maggiori esperti nel settore e, soprattutto, serve a focalizzare l’attenzione in tutti i Paesi del mondo sui risultati raggiunti in tema di prevenzione e cura di HIV/AIDS. Parallelamente, il 1 dicembre offre lo spunto per riflettere insieme su un particolare aspetto di questa malattia: per la campagna 2002-2003, il tema prescelto è “Vivi e lascia vivere. Cancella il pregiudizio”. L’argomento mira a contrastare l’emarginazione delle persone sieropositive e di quelle affette dall’Aids. Queste persone non devono solo affrontare un serio problema di salute ma spesso sono costrette a confrontarsi nella vita quotidiana con le reazioni negative di ignoranza, timore, intolleranza che incontrano. In Italia il Ministero della Salute ha colto ancora una volta l’occasione per ricordare a tutti, ma soprattutto ai giovani, che l’Aids è tuttora un pericolo, facendo informazione sui metodi di prevenzione e cercando di diffondere quel senso di responsabilità nei comportamenti e di solidarietà verso le persone colpite. Sono molto sensibile a questo argomento, come alcuni d voi sanni ho perso mia zia x colpa dell'AIDS e c tenevo a ricordavi la sudetta giornata di "lotta". Grazie Andrea |
gloria lunedì 29 novembre 2004 21:33 | 2/17 |
Sono ampiamente d'accordo con te Andrea. L'informazione è l'unico modo che si ha per prevenire diverse malattie, l'educazione sanitaria è uno dei punti cardini per evitare che altra gente si ammali di patologie come l'aids mortale ma in fondo tanto facile da combattere se si hanno i mezzi adeguati come il preservativo e l'attenzione ai liquidi biologici infetti. E come l'informazione serve per proteggersi così serve per abbattere i pregiudizzi nei confronti delle persone affette da questa patologia (e con questo non sto dicendo che è da giustificare il comportamente ad esempio di tossicodipendenti che si contagiano a vicenda scambiandosi siringhe infette). Ricordo nel 1994 avevamo occupato il liceo ed organizzamo tutta la giornata di dibattiti e filmati, facemmo anche le coccardine rosse....fu l'occupazione più bella che feci. glò |
Luka lunedì 29 novembre 2004 22:25 | 3/17 |
E' giustissima la campagna contro la discriminazione.. Ma non ci dimentichiamo che l'aids è anche un problema politico-economico, milioni di persone muoiono perchè le case farmaceutiche mantengono altissimi i prezzi dei medicinali che contrastano questa malattia. Medicinali che dovrebbero esere,secondo me,gratuiti per il fondamentale diritto alla salute di ognuno di noi. |
balis martedì 30 novembre 2004 11:57 | 7/17 |
beh! in un mondo dove per muoverti devi pagare, per stare ferm devi pagare, frà un po dovrai pagare pure per respirare, nn è un ingiustizia colossale far pagare qualcosa che è costato parecchio come i medicinali!! trà un po crolleranno i prezzi grazie alle leggi di mercato!! cmq, resto sempre dell'idea che è giusto pagare per avere qualcosa che è di così ristretta produzione!! in fondo chi l'ha prodotta ha investito del suo e nn vedo perchè per averlo noi nn dobbiamo investire del nostro..... balis |
Miki [Amministratore] martedì 30 novembre 2004 13:57 | 9/17 |
Se un prodotto può essere venduto a 0 ma costa 100 nessuno è così pazzo da produrlo Solo per beneficienza si può fare esiste anche la ricerca per beneficienza, senza dubbio, ma la maggior parte della ricerca applicata in questo mondo, viene svolta dalle multinazionali americane (svizzere, tedesche, ...), per profitto! Se la lasciamo fare a loro qualche progresso ci sarà se imponiamo che questa sia gratis semplicemente non la faranno e si dedicheranno ad altro Poi è facile parlare di beneficienza quando sono gli altri a DOVERLA fare più difficile è farla in prima persona Altro discorso è invece se il prezzo possa essere abbattuto da contributi da parte degli Stati e/o da appositi fondi mondiali Riguardo all'informazione penso anch'io che ne vuole di più e ben vengano giornate come questa Sopratutto va incentivato/propagandato l'uso del preservativo E' inutile fidarsi del partner (occasionale o abituale che sia), e se è sieropositivo e non lo lo sa? I sieropositivi non manifestano alcun sintomo di malattia e possono rimanere tali senza ammalarsi di AIDS per una decina d'anni se non più |
Luka martedì 30 novembre 2004 19:53 | 10/17 |
Nei paesi nidustrializzati il problema è meno grave.. In africa invece, muoiono milioni di persone,di donne e di bambini, tutta gente che non ha i soldi nemmeno per comprarsi una confezione di cerotti!!! Allora il discorso è: il mondo industrializzato può fare qualcs per evitare questo massacro in questi paesi? |
danut martedì 30 novembre 2004 20:06 | 11/17 |
Secondo me il prezzo di certi medicinali andrebbe veramente ribassato, e poi dovrebbe essere un fondo mondiale a comprare questi medicinali per gli stati in cui il bisogno è evidente. Ovvio però che le case farmaceutiche non lavorano per la gloria, ma per il profitto, ed alla fine sono loro a gestire il tutto, anche perchè il costo della ricerca è esorbitante. Ciao ciao |
gloria martedì 30 novembre 2004 20:30 | 13/17 |
Il 30/11 20:06 danut ha scritto:E' vero non lavorano per me. (perdonatemi, ma non so resistere quando mi si chiama in discussione). Tornando seri.... Bisognerebbe trovare soluzioni alternative, anche come prevenzione. Molte popolazioni non usano profilattici sia per cultura che per il loro costo proibitivo (in quei paesi costano molto più che da noi). A parte tutto il discorso sul latte artificiale c'è anche da dire che non hanno l'acqua opabile per scioglierci il latte.. Insomma è un gran macello. glò |
napulitanboy martedì 30 novembre 2004 21:40 | 14/17 |
Il 30/11 20:30 gloria ha scritto:Qui nn è che costino poco...a meno che tu nn voglia comprare un preservativo di marca sconosciuta o quasi... Direi che quasi un euro per un profilattico sia eccessivo...che se ci metti pure il prezzo di una cena pagata da te, e l'albergo, sempre pagato da te(perchè lei c'ha la 5 euro intera e se la cambia perde di valore)...allor cominciano a diventare tanti... Il problema nn sta nel mondo sottosviluppato...ma sta in noi... nel mondo "sviluppato"... tutto si fa per profitto.. ogni cosa solo per denaro denaro denaro e denaro.. Credi che chi finanzia un progetto contro l'aids gliene freghi qualcosa di chi soffre di questa malattia?? Mah..io ne dubito sinceramente!! |
gloria martedì 30 novembre 2004 21:47 | 15/17 |
Infatti non è che ho scritto che quì i preservativi costino poco, ma sicuramente li costano molto di più. E non voglio commentare la tua frase successiva sul pagare cena ed albergo.....non mi sei piaciuto per niente nap! Lo so che sono io fatta un pò storta e che non sopporto che mi vengano pagate le cose...anche perchè messa così solo sul piano economico da tanto l'idea di una prestazione a pagamento. glò |
Luka mercoledì 1 dicembre 2004 01:31 | 16/17 |
Non è solo una questione di preservativo o no.. Riuscire a far si che popoli semi-primitivi utilizzino di norma il preservativo (volendo li si potrebbe procurare gratis per loro ma non è questo il punto) è un utopia.. Però intanto la gente muore ugualmente.. e soprattutto, contraggono la malattia i neonati che,in materia di palloncino o non palloncino, non hanno nessuna colpa. |
andrea85 domenica 5 dicembre 2004 16:07 | 17/17 |
Purtroppo nn riesco a dare risposte...è un kampo pieno d problematiche basato su un capitalismo polito/economico sul quale gira questo mondo. I preservativi hanno cmq un costo esagerato, basta guardare in italia 6 € x per 10 preservativi...1.200 lire per un preservativo...a me x un pezzo d plastica sembra veramente tanto.... |