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FernyMax sabato 16 novembre 2002 15:20 | 3/16 |
"A prescindere", anche solo per un fatto estetico: Cecco Angiolieri, l'Aretino e il Belli, François Villon, & Baudelaire, Charles Bukowski e tutti quanti gli altri ... non allineati! Non m'importa, con loro anche se incespicassi, dovrei solo fermarmi un attimo, per una pausa "di riflessione". . . Molto meglio che camminare a passo dell'oca, nello scintillìo delle "adunate oceaniche" & delle false certezze, marciando inarrestabilmente... verso L'Apocalissi del Pianeta. Io AMO il poeta controcorrente, lo scorbellato irriverente, il single maledetto, la verità che ci costa sangue, il coraggio di schiantarsi la vita contro le mura grigie-uniformi! Spavalderìa conformista, Fortuna prostituta, Intolleranza violenta & inaccessibile all'Intelligenza . . . Nò, grazie, evviva lo zoppo! Mi tengo la mia eccentricità... & porgo agli Amici il mio beneagurante "Au revoir", by FernyMax. |
darkmoon domenica 27 giugno 2004 11:11 | 6/16 |
Il 27/06 02:11 napulitanboy ha scritto: ha ragione nappy.....se si è deboli nn si conclude niente....io ho imparato grazie all'esperienza d essere forte di nn piangere x niente e qst a volte è sbagliato....ma anche la trpp debolezza lo è....una via d mezzo andrebbe bene |
giacomina domenica 27 giugno 2004 19:16 | 8/16 |
piangere vuol dire tante cose... uno può piangere dalla gioia...e quindi nn piange x qualke caxxata...oppure di dolore...e quindi xke il cuore è in pena! ma o la penso cm nap...ki piange nn è un debole...anzi,fore a volte è piu deboole ki cerca di fare il duro davanti alle situazioni difficili. |
Luka domenica 27 giugno 2004 20:56 | 9/16 |
Mah, io sono dell'idea che se non ci sono interessi comuni, oppure qualcosa che ognuno piace dell'altro, non si camminerebbe nemmeno con lo "zoppo"... quindi, se ci si cammina qualche affinità ci dev'essere.. poi se si impara o no a zoppicare, dipende dai casi e dalle persone.. Mah, io sono dell'idea che se non ci sono interessi comuni, oppure qualcosa che ognuno piace dell'altro, non si camminerebbe nemmeno con lo "zoppo"... quindi, se ci si cammina qualche affinità ci dev'essere.. poi se si impara o no a zoppicare, dipende dai casi e dalle persone.. ma di solito, a zoppicare ci si prova sempre almeno nua volta,per fare l'esperienza, dopo di chè si decide se continuare o no.. |
balis domenica 18 luglio 2004 19:27 | 11/16 |
Penso sia una cosa molto soggettiva e dipenda da carattere a carattere!! c'è chi si attacca alle persone in modo morbose o chi ha una lato spirito d'emulazione e andando con lo zoppo nn riesce a vedere che zoppica pure lui!! c'è invece chi se ne accorge e riprende a camminare normale. penso che tutto sia rimandato alla singola capacità di ognuno di rendersi indipendenti e distaccati e di saper scegliere le situazioni in cui si può zoppicare e quelle in cui nn si deve!! bye Balis |
Nina85 mercoledì 21 luglio 2004 14:04 | 13/16 |
Chia.. se zoppicare è inteso come un comportamento scorretto.. forse sarebbe più giusto per lo zoppo.. e la persona.. che questa non si metta a zoppicare come lui.. forse sarebbe meglio che lo zoppo imparasse a camminare per bene.. se una persona è debole.. con lo zoppo impara a zoppicare.. è comunque normale sbagliare.. l'importante è rendersene conto.. una persona forte, che ha già sbagliato in passato e che ha "capito" che zoppicare è sbagliato.. non la seguirà.. anzi forse ha l'influenza necessaria per far camminare correttamente l'altra persona!! |