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arcangela giovedì 2 giugno 2005 09:41 | 1/12 |
in pratica se ognuno di noi vive in un ambiente socio culturale differente questo dato ambiente ha deller egole sue prorpie e cose che sono oggettivamente giuste e altre sbagliate. le regole della chiesa sono pensate per chi vive ion un ambiente a prevalente formazione cattolica come il mio. per gli altri valgono regole diverse ma non è detto che non ci sia la verità oggettiva anche per gli altri. vi faccio un esempio...partiamo da quelle ragazze che si fanno convincere che sono amate eternamente da un ragazzo che alla fine la vuole solo portare a letto, ma loro si fidano. quando lo scoprono ovviamente soffriranno ma poi per loro sarà più giusto fare sempre l'amore anche se non provano grossis entimenti per cercare di dimenticare un dolore...per dimenticare quel ragazzo. per loro penso sarebbe un male dover aspettare troppo di provare chissà che cosa , magari si sentiranno frustrate dal fatto che l'hanno fatto solo con quel p###o...ora detto questo, era un esempio per dimostrare che le interelazioni umane causano assetti fisiopiscologici differenti e quindi un diverso modo di pensare. sommando i diversi modi di pensare delle varie generazioni che si trasmette da dna a dna, (scientificamente dimostrato che nel dna si memorizzano anche i ricordi degli antenati) abbiamo a che fare con una miriade di ambienti socio-culturali differenti. per cui per ognuno di questi ambienti, qui sottolineo, non per ogni individuo singolo...e qui sta la via di mezzo...ci sono oggettivamente delle differenze tra il bene e il male.se uno dice di essere cattolica deve seguire più che le regole della propria persona, le regole del proprio ambiente in cui si è formato. perchè alla fine conta più la fase della formazione anche se uno effettivamente può cambiare idea.per cui la coerenza sta nel fatto di sapersi adeguare ai diversi assetti. tutto qui.rimane ferma la regola che se uno è cattolico nno può fare quello che gli pare ma deve appunto comprotarsi di conseguenza. così come uno che vive in un dato ambiente non può comprotarsi come gli pare ma deve seguire le regole del buon vivere del mondo che gli appartiene. il mio è quello cattolico, per i musulmani è quello musulmano ecc.l'importante è non essere egoisti nel senso che pur di fare quello che ci piace non seguiamo la nostra cultura.le culture sono improtanti e vanno valorizzate, sia che si basino sulla fede che non.non conta il singolo individuo ma l'insieme di persone che vivono una cultura determinata...il che comporta automaticamente che ci sono...per ognuno di noi, dall'esterno non dall'io interiore, una serie di regole giuste oggettivamente parlando.perchè anche un uomo di una diversa cultura dalla mia potrebbe andare contro a certe credenza della sua cultura per seguire il piacere.in effetti Dio ci insegna a non seguire il solo piacere...ma anche l'amore. non essere egoisti è un segno d'amore!!ciao ciao... |
Miki [Amministratore] venerdì 3 giugno 2005 08:41 | 2/12 |
Rispondo anche ad una tua frase scritta nel thread sul destino << cioè sto tentando di trovare una via di mezzo come faccio sempre >> Tu pensi A io penso C non dobbiamo per forza dire siamo tutti d'accordo su B in fondo non dobbiamo prendere una decisione collettiva come sarebbe se per esempio dovessimo andare in vacanza insieme Se tu vuoi andare al mare e io in montagna allora si che sarebbe utile il compromesso per esempio si va in un posto con le montagne sul mare oppure una volta in montagna e una volta al mare Invece, quando si tratta di semplice confronto di idee, se tu continui a pensarla in un certo modo a me non cambia la vita così come non la cambia a te se io continuo a pensarla in un altro Diverso sarebbe se si dicesse chi la pensa in una maniera è uno stupido o un ignorante o un ipocrita ecc. e allora lì divento pure io intollerante Non bisogna aver paura di manifestare le proprie convinzioni anche quando sono impopolari e neppure di cambiarle Riconosco che non è facile anzi difficilissimo in qualsiasi gruppo e rapporto e allora per quieto vivere e per risultare simpatici è molto più facile e comodo dire "hai ragione!" oppure "ma quanto ti stà bene quel vestito!" anche quando non lo si pensa Questo per quanto riguarda le idee e i gusti completamente diverso è invece il discorso della comunicazione Comunichiamo con le parole, il modo di vestire, i gesti ecc. Ogni ambiente ha le sue usanze ecc. In questo caso adeguarsi è un modo per comunicare rispetto Riassumendo, per me l'ideale sarebbe di non scendere mai a compromessi sulle idee e i gusti e di farlo solo quando è necessario per le decisioni comuni e i modi Tutto questo: secondo me! |
arcangela venerdì 3 giugno 2005 11:49 | 3/12 |
si ma il punto è che , epr come sono fatta io che non riesco a essere falsa...se dico a qualcuno anche tu hai ragione non è una cosa deetta tanto per dire se non ne sono convinta. cerco dit rovare via di mezzo per convincermi che anche lui può avere ragione non solo io. perchè per me non deve essere una questione di comodità, am tutto quello che dico deve partire da dentro. purtroppo lo so che tante cose si dicono per comodità anche se non le si pensano come dici tu ma io nno voglio essere tra quelle persone .anche questo sempre secondo me. |
napulitanboy venerdì 3 giugno 2005 12:53 | 4/12 |
per me è il contrario...se ritengo che quell'oggetto è bianco...per me è bianco finchè tu nn mi dimostri che realmente il suo colore è nero...non lo devo vedere per forza grigio perchè devo venire incontro alle tue esigenze. E poi perchè dovrei essere io a venire incontro alle tue e non tu alle mie? Le convinzioni appartengono a noi dall'interno, e bisogna modificarle o cambiarle del tutto solo allorquando davvero ci si rende conto che effettivamente si sta sbagliando nel dire o nel pensare la un qualcosa! |
arcangela venerdì 3 giugno 2005 20:30 | 6/12 |
avete ragione entrambi però io non riesco a dire a una persona che ha ragione se non lo penso. ma come vedete se faccio così mi dicono che ho la mentalità chiusa perchè penso di avere ragione solo io. questo intendo. per poter appoggiare le scelte degli altri e non dire di aver ragione solo io devo esserne convinta. quindi quoto più danut per la sua sensibilità.cioè è bello trovare una certa armonia con le idee degli altri, infatti nap ognuno rimane delle sue opinioni proprio perchè quello che intendo trovare io sono solo dei punti di incontro che non mi fanno cambiare idea ma solo capire perchè gli altri agiscono in un modo. io nno dico ne a ne b se non capisco le motivazioni degli altri.odio le convenienze. secondo me se affermi qualcosa, come nell'esempio del bel vestito, è perchè sei tu davvero a pensarla così.per quello che quando parlo delle mie idee non dico che potresti aver ragioen anche tu se non ne sono convinta solo per convenienza. |
napulitanboy sabato 4 giugno 2005 07:23 | 7/12 |
Il 03/06 20:30 arcangela ha scritto:qualora sia possibile trovare armonia tra idee...non sempre ciò è realizzabile...c'è solo bisogno di essere armoniosi e solidali con chi le esprime sebbene non ci sia alcun punto d'incontro tra le stesse. |
SEMPLICE lunedì 6 giugno 2005 10:48 | 11/12 |
Non c'è nulla di male nel pensarla diversamente, trovare un punto d'incontro va bene quando cmq si è "vicini", ma quando si è di posizioni opposte, quando uno cerca a tutti i costi di venire incontro all'altro risulta essere: 1) incoerente perchè tende a contraddirsi ( perde quindi anche di valore e serietà il suo puinto di vista); 2) presuntuoso a causa del malinteso che si crea perchè sembra voglia avere in un certo senso ragione a tutti i costi. Avere idee diverse non vuol dire avere una mentalità chiusa Parere di Semplice |
arcangela lunedì 6 giugno 2005 14:16 | 12/12 |
sono d'accordo su quello che dici ma ti faccio un esempio...io credo che i soldi servano per tutto anche per la felicità in parte...altri dicono che non servono a essere felici basta l'amore...(beh io nno credo che se si è morti di fame che a mala pena si sopravvive stai ugualmente bene con un uomo che non può dar da mangiare a un figlio) quindi una via di mezzo sarebbe quella di dire che i soldi cmq aiutano sempre e ovunque. quindi come vedi anche tra due cotnrapposte opinioni ci può essere una via di mezzo senza contraddizioni o presuntuosità. anzi semmai significa solidarietà verso chi la pensa diversamente da te. le tue idee rimangono qelle, sempre le stesse, però trovando un punto di incontro capisci il perchè le persone si spingono verso certe scelte. a me piace capire le scelte degli altri e il punto d'incontro mi serve per quello. devo andare io incontro agli altri e gli altri incontro a me per capire. solo per capire eh??ripeto non per cambiare idea o essere presuntuosi.infatti ho anche detto che cmq se unof a sempre solo quello che gli piace perchè gli piace senza pensare se sia veramente giusto oppure no lo ritengo sempre in ogni caso sbagliato, appunto è una mia opinione. ma per questo dico anche che cmq se si fa in nome di una cultura anche diversa dalla mia che cmq ha le sue regole in nome di questa cultura va bene se compie scelte diverse. per me non andrebbe bene se lo facesse solamente in nome proprio.questa è la via di mezzo che non mi contraddice affatto.le culture diverse esistono è un dato di fatto non le può cancellare nessuno.poi ovvio che continuo a pensare che sia migliore la cultura alla quale appartengo io, cioè quella cattolica. l'importante è che oltre ad appartenere a se stessi si appartiene anche a una cultura.io non trovo contraddizione in ciò.te non so se la trovi. |