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NESSUN0 mercoledì 31 agosto 2005 15:31 | 1/12 |
è tratto da un racconto...chissà se qc lo conosceva.. Un giorno si accorse di aver perso la chiave dei sogni.. Lo avevano incatenato alle cose che esistono e gli avevano spiegato i loro meccanismi finché ogni mistero era svanito dal mondo. Quando se ne rammaricava e desiderava fuggire nei regni del crepuscolo ove la magia forgiava vividi, piccoli frammenti e preziose associazioni della sua mente in visioni straordinarie che toglievano il fiato e gli davano un piacere inesauribile, gli altri lo invitavano a rivolgere le propria attenzione agli ultimi prodigi della scienza, a scoprire la meraviglia nel vortica degli atomi e il mistero nelle dimensioni degli spazi celesti. E, poiché non riusciva ad appagarsi delle cose le cui leggi sono conosciute e quantificabili, gli dissero che era privo di immaginazione ed immaturo, perché preferiva le illusioni dei sogni a quelle della concreta creazione fisica. Così aveva cercato di fare quel che facevano gli altri,fingendo che i fatti di ogni giorno e le emozioni delle menti rozze fossero più importanti delle fantasie di anime eccezionali e raffinate. Non trovò da ridire quando uomini assennati gli dissero che le sue ingenue fantasie erano sciocche e infantili, ed egli giunse a crederlo, perché si rendeva conto facilmente che, spesso era proprio così. Ma dimenticava che le azioni concrete degli uomini sono altrettanto vacue ed infantili, ed anche più assurde perché, chi le compie si ostina ad attribuir loro un significato ed uno scopo, mentre il cieco cosmo gira senza meta dal nulla verso l’esistenza e dall’esistenza verso il nulla, indifferente,inconsapevole dei desideri o della stessa esistenza delle menti che, per un istante, proiettano uno sprazzo di luce nel buio. Tuttavia, di quando in quando, non poteva impedirsi di vedere quanto futili vacue ed insignificanti fossero le aspirazioni umane, e come i nostri veri impulsi contrastino duramente con i pomposi ideali in cui professiamo credere. Allora ricorreva alla risorsa del sorriso educato che gli avevano insegnato a contrapporre alla bizzarria e all’artificiosità dei sogni. Perché si rendeva conto che la vita quotidiana nel mondo è altrettanto stravagante e artificiosa e anche meno degna di rispetto, priva di bellezza com’è e assurdamente restia a riconoscere la propria mancanza di ragione e di scopo. Aveva compensato la prosaicità della vita con escursioni notturne in antiche e strane città oltre lo spazio, e nelle incantevoli, incredibili regioni dei giardini al di la dei mari eterei… |
NESSUN0 venerdì 2 settembre 2005 14:38 | 4/12 |
speravo piacesse almeno a 1 persona!! meno male!hai salvato una vita... :P skerzi a parte ..è tratto da un racconto che credo nessuno conosca s'intitola the silver key (o chiave d'argento) ed è di h.p lovecraft uno scrittore più o meno horror un po' alla edgar allan poe..e più o meno suo contemporaneo |
NESSUN0 martedì 6 settembre 2005 17:20 | 11/12 |
ha scritto un sacco di racconti...qc romanzo breve..chi lo conosce poi il necronomicon(chi ha visto i vecchi film la casa sa di cosa parlo) io ne ho letti parecchi e mi piacciono tutti..a modo loro sono tutti fantastici anche se questo è unico tra quelli che ha scritto... è un antenato degli scrittori horror..forse uno di coloro che lo hanno inventato... |
EL11100568 mercoledì 7 settembre 2005 19:39 | 12/12 |
Veramente l'antenato degli scrittori horror è un po' più risalente ed è Horace Walpole, con l’opera “Il castello d’Otranto”.(1764). inoltre in seno al romanzo gotico di cui Lovecraft è degno rappresentante occorre distinguere due filoni: i romanzi dell'orrore e quelli del terrore! per maggiori informazioni potete consultare ad esempio un bel sito http://it.geocities.com/cpserafini in materia, su Lovecraft ci sono invece molti siti dedicati a questo autore! Scusate la precisazione ma io sono un'appassionata del genere e se posso dare un ausilio! |