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Sono presenti 14 post.
gloria domenica 16 ottobre 2005 14:31 | 1/14 |
Ultimamente sto attraversando un periodo di confusione più che totale sul lavoro. Non so più di chi mi posso fidare e di chi no? Ricevo moltissimi stimoli da diverse colleghe, consigli e suggerimenti che non sempre sono corretti, poi c'è tanta invidia e gelosia che sinceramente non capisco! Dopo quasi un anno di lavoro mi accorgo che il posto di lavoro è un brutto ambiente, ci sono situazioni che serpeggiano sotto la luce del giorno, versioni discordanti di un avvenimento.... Fortuna che su 12 colleghi alemno di 2 ci metterei la mano sul fuoco. Ma anche da voi, anche in ufficio ci sono questi comportamenti?!?! glò |
Pedana85 domenica 16 ottobre 2005 18:27 | 3/14 |
Il 16/10 14:31 gloria ha scritto:Fidati di te stessa e ti troverai sicuramente bene.Poi gli altri non contano;E' vero che possono dare fastidio, ma non deve fregarti Il 16/10 16:18 Diana ha scritto:Devo approvare questa osservazione. E' così sempre.Tanto vale abituarsi e fregarsene |
MareVento lunedì 24 ottobre 2005 15:21 | 7/14 |
Ho "passato" diversi ambienti di lavoro e purtroppo ho sempre potuto notare che l'invidia, e i tentativi di mettere da parte chi non ha un determinato atteggiamento, serpeggiano sempre. Ovviamente dipende anche dal tipo e dal posto di lavoro, ma la tendenza generale è purtroppo questa. Ma la cosa che più mi butta giù è la constatazione che se non vuoi farti troppi "nemici" ,e lavorare con un minimo di serenità, devi adottare un "comportamento" preconfezionato, palesemente adattato. Forse la serenità nell'ambiente di lavoro bisogna crearsela dentro, credendo nelle proprie forze, nelle proprie capacità, in quello che si sta facendo, in piccoli punti di sostegno...e a volte, inevitabilemente, sapendo socchiudere gli occhi senza farsi calpestare. |
gloria lunedì 24 ottobre 2005 18:00 | 8/14 |
Si sfortunatamente è così, si deve fare buon viso a cattivo gioco, ci si deve adattare all'ambiente nopn essendo troppo buoni, perchè poi alla fine lo si da per scontato che si è buoni, e se per un periodo si fa gli s#####i allora si che ci si accorge della differenza. A volte bisogna sopportare colleghi insopportabili, sorridendo o dando raggione a loro anche quando non l'hanno (classico esempio della ragione è dei fessi), ed ascoltare cercando di tenere per se i commenti. Invidia e elosia la fanno da padrone, ha credo che essere se stesi alla fine da i suoi frutti, e qualcuno ho già avuto la fortuna di accoglierlo. Certo non è facile e non bisogna abbassare la guardia perchè il cetriolo gira, ma finisce sempre dagli stessi ortolani! glò |
nikoniko giovedì 8 dicembre 2005 23:47 | 10/14 |
Io sul lavoro ma potrebbe essere anche in altri posti ho sempre pensato che l'amicizia bisogna conquistarsela.C'è una collega che tutti metterebbero la mano sul fuoco che ci odiamo invece abbiamo una relazione e sviamo i sospetti.Col primario fingo un'amicizia fraterna ed un'ammirazione ma lo faccio solo per avere il lavoro più gratificante e sparlare dei colleghi ma in fondo siamo tutti come una seconda famiglia |
SEMPLICE venerdì 9 dicembre 2005 14:24 | 12/14 |
Personalmente ho avuto diverse esperienze, quasi tutte positive con i miei colleghi, a parte una... erano passati mesi prima che tra colleghi ci rendessimo conto di quello che questa ragazza combinava alle nostre spalle, perchè di fronte si è sempre presentata dolce e disponibile, mentre tramava ben altro... non so come aveva imbambolato il mio ex responsabile ( e sinceramente non lo voglio neanche sapere!!), ma era riuscita a manovrarlo ottenendo una posizione più "alta" rispetto alla nostra, il suo lavoro era diventato più che altro quella di "supervisore" del lavoro degli altri, e quel poco che faceva, se sbagliava qualcosa, riusciva in qualche modo a dare sempre la colpa a qualcun'altro. Quando c'è ambizione e freddezza capitano di queste cose... Il caso di Gloria mi pare un pochino dieverso da questo... cara, ti faccio un esempio che non c'entra molto con il lavoro, ma è come ho imparato da ragazzina cosa vuol dire INVIDIA. Nelle medie ho fatto un po' di atletica leggera, ero l'ultima arrivata tra le ragazze della mia età e con cui quindi avrei anche dovuto competere... bè, ovviamente erano davvero molto avanti rispetto a me, per cui mi sn data un bel po' da fare per cercare di raggiungere il loro livello. Per me loro erano bravissime, sapevo che mi sarei a loro solo avvicinata e mai sarei riuscita a batterne nemmeno una, ma per me era sufficiente, eravamo una squadra!! Ma loro non la pensavano così... il loro poco impegno negli allenamenti era diventato ancora più evidente da quando ero entrata io che non mi tiravo mai indietro per nulla e lavoravo tantissimo, quindi si prendevano ogni tanto delle sgridate dall'allentarice. Per dirla in breve, mi avevano reso la vita impossibile, come a te è capitato di ricevere dei consigli sbagliati sul lavoro, a me capitava indicassero il percorso sbagliato per farmi ritardare e magari sgridare dall'allenatrice, una volta mi avevano fatto cadere infilando un piede tra i miei da dietro... una caduta rovinosa... Insomma... quando una persona o più hanno di proprio la coscienza sporca per il poco impegno, poca voglia di lavorare, e peggio che mai quando tutto il gruppo è così formato con questo equilibrio, la persona che arriva e che magari sia per carattere, che per esigenze di rimettersi in pari con gli altri, si impegna tanto ottenendo anche delle piccole soddisfazioni, viene vista male dagli altri "componenti della squadra" perchè agli occhi di chi comanda risaltano maggiormente le proprie mancanze, si rompe quell'equilibrio... non è più nella norma lavorare in un certo modo con un certo ritmo quando arriva uno e mostra che si può lavorare in maniera diversa, con più entusiasmo e velocità. Non so se sono riscita a manifestare il mio pensiero, se posso darti un piccolo consiglio Gloria, è di guardare avanti, fai solo quello che ti senti, lascia perdere i commenti cretini e i tentativi di "screditarti" sia davanti a chi comanda che a te stessa. Solo tu sai quello che vali e non lo devi dimostrare a nessuno, non ne hai bisogno, e non hai bisogno come quei poveri meschini, di distruggere chi gli sta accanto per risaltare loro in positivo, tu risalti di tuo perchè vali, e perchè anzichè affondare una persona piuttosto l'aiuti a stare a galla, non dimenticarlo mai questo!! Se loro si comportano così devi solo dispiacerti per loro, poi guardi avanti e tiri dritto. Lo capisco che è dura e spesso sn motivo di lacrime e giornate nere... ma sono certa che presto imparerai a gestire meglio questa situazione e ne gioverà la tua autostima., vedrai, ne uscirai molto più forte!! Un bacio Silvia |
gloria venerdì 9 dicembre 2005 16:45 | 13/14 |
Semplice il tuo esempio è giustissimo! Sarò strana io ma l'invidia proprio non la capisco. E' vero è tutto un sottile gioco di equilibri che a volte si spezzano (e succede non perchè una persona lo voglia, ma semplicemente perchè c'è). Il lavoro è una buona palestra anche per la vita di tutti i giorni, fortifica ed aiuta a rafforzare il carattere. Si, le guardo le compatisco, ma sorrido ancora di pi e vado avanti per la mia strada... glò |