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lonelysand martedì 6 dicembre 2005 13:28 | 1/10 |
Io penso che andare al cinema sia un rito collettivo, dove tutti i presenti in sala si sentono complici. Il sesso (per chi di più, per chi di meno) è vissuto come tabù nella nostra società. Quindi tutti pensiamo:"perchè non approfittare di questa ghiotta occasione per spalancare le porte al mio immaginario erotico insieme a 100 altre persone che guardano il film insieme a me?" Chi immagina certe cose da solo viene bollato come pervertito, chi le immagina davanti ad uno schermo (che tra l'altro è stato anche permesso della censura!!!!... e ciò ha il potere di mettere pace nella nostra coscienza.... ) si sente coome "autorizzato" a pensare certe cose (e magari anche a farle). Che ben vengano i film come Melissa P., ma perchè per rendere leciti determinati pensieri (erotici) serve sempre il "permesso" di qualche mass-media??? Cioè mi chiedo: perchè fino a "ieri" parlare di 0rge era da pervertiti, e invece "oggi" ha addirittura un che di culturale??? ...tra qualche anno fare 0rge verrà considerato anche terapeutico.... fidatevi!!!!.... come è già successo per la masturbazion€!!!! |
danut martedì 6 dicembre 2005 13:54 | 3/10 |
Non è da pervertiti, perchè sarebbe un giudizio, ma decisamente una donna che mi parla di quante orge ha avuto ha possibilità zero con me. Per me orge ed altre cose del genere hanno l'esatto effetto contrario, cioè non sono culturali ed è l'abbandonarsi a quello che è una trivialità che è rifiutabile solo se si ha capacità di vedere che non siamo animali. Melissa P è semplicemente una ragazzina, molto immatura dentro e di una debolezza estrema, ma decisamente non posso dare il consiglio ad una ragazza di suicidarsi perchè troppo debole. Ciao ciao |
SEMPLICE venerdì 9 dicembre 2005 14:54 | 6/10 |
Il 06/12 13:28 lonelysand ha scritto:Non credo che nessuno abbia detto nulla del genere. Un conto è non scandalizzarsi, un conto è considerare un film del genere "culturale". Il 06/12 13:54 danut ha scritto:Quoto appieno!! |
Niky76 martedì 4 luglio 2006 15:07 | 7/10 |
il libro è immodizia a mio avviso. Sembra il diario segreto di una ragazzina con tanta fantasia, se ha fatto tutte quelle cose c'è da vantarsi proprio nel dirle Il film poi peggio del libro e non pensavo fosse possibile. Credo sia più semplice e tranquillo vedersi un porno, piuttosto che credere di vedere un film del genere Sono pareri personali, lo sottolineo |
sabisse giovedì 6 luglio 2006 18:25 | 8/10 |
allora...premetto che il film di melissa p non l'ho visto...in compenso ho letto i primi due libri... e quello che mi dipsiace è che tutti si sono fermati alla superficie...e l'hanno considerata una t###a per quello che ha fatto. ok, io non condivido assolutamente un attegiamento del genere ne sono favorevole a orge o cose strane. però io mi chiedo...se lei ha vissuto la sua sessualità in questo modo...ci sarà un motivo no? non perchè è una poco di buono, o chissà cosa. come lei stessa spiega (anche se velato tra le righe) lei accetta ogni proposta per profonda insicurezza, scarsità di autostima in se stessa... per amore di daniele accetta di fare la prima volta l'amore in modo duro...asettico...lui addirittura le da della p...! ma lei lo ama e accetta questi atteggiamenti, solo per assecondarlo e sentirsi accettata. e così fa con tutti... penso che questa ragazza abbia avuto un approccio alla sessualità molto negativo, per sue carenze caratteriali. che poi sopra ci sia stato montato su un castello...è per via dei mass media e della pubblicità. Sabina |
valy martedì 11 luglio 2006 10:21 | 9/10 |
a me non scandalizza per piente quello che lei scrive nel libro, anzi ne ho viste e sentite molto di peggio, la cosa che mi disgusta è il modo in cui lei espone questi eventi, privo di sentimenti o quant'altro, incentrando tutto il libro sulla stessa cosa,ripetuta magari con parole diverse.E poi, cavolo, va bene la persona insicura, pero dopo tra decima volta una certa sicurezza cominci ad averla... |