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Essere umano o no?

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nessunostellina stellina stellina stellina stellina stellina danut martedì 9 maggio 2006 09:561/3
Ebbene oggi sono stato messo sotto ad una discussione riguardo a cosa sia un'essere umano, di solito sono quelle discussioni senza ne capo ne coda, ma alla fine c'è sempre uno che viene tacciato con frasi come "ma come fai a dire questo", oggi sono stato io.
Visto questo dibattito lo vorrei proporre qua su frasi.
Io sono dell'idea che un uomno è tale in quanto coscente di esserlo,<pensante in qualsiasi modo sia, tanto per intenderci in grembo uomo e donna hanno una stessa forma, ad un certo punto avviene la specializzazzione che li differenzia ed i quel momento si viene anche a creare una matrice mentale differente se si è maschi o femmine (è un dato scientifico, non una invenzione), questo comporta che rispetto al mondo circostante nonostante le stesse conclusioni, l'uomo e la donna si rapportano con un metodo interno differente e da qui inzia a parlarsi comunque di una matrice di pensiero umana.
Cosa distingue noi da un cane, oltre le sembianze??? Io sono convinto che sia il modo di approciarci alla vita, di poter avere quell che definirei pensieri umani, non alieni a noi stessi, ed in tale posso dire che alla fine un uomo vien considerato morto quando è cerebralmente morto, cioè incapace di pensiero e come tale solo un corpo.
COme tale mi son chiesto in che condizione viene considerato un nascituro che nasce senza cevello?? (diciamo che nasca solo con gli stimoli necessari ed involontari per la vita), questo per me è una di quelle frontiere che è meglio neppure pensare.
Del resto mi si tacciò oggi dicendo allora che una persona non completamente nella norma non è umana, ma questo non è vero dato che la matrice di pensiero è al massimo solo distorta. Oggi mi sono sentito considerato peggio di una bestia da queste persone che con risposte "ma come fai a dir questo" non hanno risposto a nessuna delle mie domande o ribattutto ad affermazioni, ma dal loro pensiero ho capito che l'uomo è in quanto potenzialmente se stesso, è tale perchè nato da un uomo e da una donna...io che sono un poco dubbioso mi son chiesto allora cosa sarebbero dei cloni??? La tecnologia per fare dei cloni c'è, è moralmente inacettabile farne, ma in potenza possiamo farne quindi cosa sarebbero essi??? Esseri umani?? Per il mio pensiero si per gli altri no, creando quel divario che tante cose hanno ispirato (un esempio su tutti blade runner).
Alla fin fine cosa è un'uomo, cosa lo rende differente da un cane??? io sono propenso di dire che sia il modo di rapportarsi al mondo, una maniera diversa da quella degli altri animali.
Vi prego ditemi la vostra, ma evitiamo frasi come "sei un mostro", "come fai a dire questo", che non rispondono a nulla e servono solo a screditare una persona senza dare una alternativa.
Ciao ciao

600avatars45x45 > 171stellina stellina stellina stellina stellina stellina napulitanboy martedì 9 maggio 2006 15:162/3
sei un mostro.....

ma come fai a dire questo???? ihihihihihihihhihihihi

Vabbè, scherzi a parte.... allora dovremmo considerare inumano anche chi purtroppo nasce con disturbi genetici, nn so, la sindrome di down, o con malformazioni.
Quello dei tuoi amici è un discorso pseudo-filosifico che non posso condividere. Un uomo è uomo perchè nato da stirpe umana.Quindi, o attraverso la fecondazione naturale o fecondazione artificiale o la clonazione o qualsivoglia metodo....una persona nata grazie e per merito di cellule umane, e che possieda quelle caratteristiche psico-somatiche tali da poter essere parificato al genere umano è un essere umano! ( nn so quante volte l'ho detto umano in questo post....purtroppo nn siamo in periodo di saldi e gli sconti non si fanno)

ehm.... certo che incontri proprio gente interessante tu eh!.... da me in genere si fanno partite a scopone, o al massimo al tressette
star trek > badge 4stellina stellina Zenborg mercoledì 24 maggio 2006 18:573/3
Già, cosa distingue noi da un cane oltre alle sembianze?
La genetica dice che una specie è formata da quegli individui che accoppiandosi generano una prole fertile, cioè capace di avere figli a sua volta.
Così se un alano ed un chiwawa si accoppiano (ammesso che ci riescano...) genereranno un figlio fertile, se un cavallo ed un'asina si accoppiano genereranno un mulo, che è sterile,quindi essi non sono della stessa specie, e se un elefante provasse ad accoppiarsi con una lumaca dubito che nascerebbe qualcosa...

Chiaramente la definizione, che è antica, prescinde da pratiche quali la fecondazione artificiale o la clonazione, nel primo caso l'accoppiamento non è naturale ma, per il resto, non crea problemi di definizione della creatura che nasce; nel secondo caso, invece, c'è qulacosa di differente, ovvero non più l'incrocio di due individui per crearne un terzo ma una sorta di copia di un unico individuo.
Il clone sta al proprio "originale" così come la fotocopia sta al libro da cui è presa: hanno le stesse informazioni eppure non solo non sono la stessa cosa ma non sono neppure sullo stesso livello.
Così come i libri che escono freschi dalla tipografia sono eleganti e ben leggibili, le fotocopie si domostrano invece essere scadenti e sfocate...e mentre tutti i libri avranno la stessa qualità, a forza di fare copie di copie, le altre risulteranno illeggibili.

Sono dunque altra cosa rispetto agli uomini i loro (eventuali) cloni? Forse, ma non per questo essi dovrebbero essere considerati inferiori o meno degni di vivere di noi.

E per quanto riguarda invece chi è nato in modo naturale, ma una volta nato ha dei difetti?
Può essere considerato costui un essere umano a tutti gli effetti o è un'altra cosa?

Se vi chiedessero se considerate una persona che zoppica dalla nascita un essere inferiore, di certo rispondereste che egli è un uomo come voi e con gli stessi identici diritti!
E non esitereste a considerare pienamente un uomo anche chi abbia avuto in sorte di nascere cieco o sordo o con qualche altra caratteristica alterata.

Ma allora cosa è quella cosa che fa essere inequivocabilmente una persona?

Qualcuno potrebbe dire, come danut, che è il modo di pensare della persona stessa, ed allora un uomo è chi pensa come un uomo.
Se davvero è così allora tra un cane e me c'è solo il diverso pensiero che ci sovviene quando vediamo una ciotola di croccantini con su scritto "Fido"...

Al limite estremo se io guardassi con istinto famelico i croccantini potrei essere definito una cane...

E mentre dormo non potrei essere scambiato per una lattuga e finire nel piatto del mio vicino di casa vegetariano?
(...inquietante...)

Io credo che la vera natura umana dipende da quallo che rappresentiamo per gli altri e da quello che diamo agli altri!

Anche se non parla, anche se non sente e anche se non vede, se lo percepisco come uomo, quel qualcuno E' un uomo.
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