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napulitanboy sabato 23 dicembre 2006 00:24 | 1/4 |
La moglie di Piergiorgio Welby, Mina, ha annunciato che il marito, morto mercoledì notte, sarà cremato. "Lui non accettava di stare più lì - ha spiegato nel corso di una conferenza stampa - Abbiamo chiesto aiuto a Marco Cappato e insieme abbiamo deciso di scrivere al presidente Napolitano. Da quel giorno sapevo che saremmo andati verso il momento della dipartita". Mario Riccio, il medico che ha adempiuto alla volontà di morire di Welby, malato di distrofia muscolare, rischia ora 15 anni di carcere per omicidio colposo. Ma si apprende che per il momento né lui né Cappato sono indagati. A Welby non si possono concedere le esequie religiose. E' la posizione del Vicariato di Roma, guidato dal cardinale Camillo Ruini, che precisa di "non aver potuto concedere tali esequie perché, a differenza dei casi di suicidio nei quali si presume la mancanza delle condizioni di piena avvertenza e deliberato consenso, era nota, in quanto ripetutamente e pubblicamente affermata, la volontà del Dr.Welby di porre fine alla propria vita, ciò che contrasta con la dottrina cattolica. Non vengono però meno le preghiere per l'eterna salvezza del defunto". Dopo aver sedato il paziente l'anestesista ha staccato il respiratore. Ecco il racconto di Riccio alla conferenza stampa indetta dai radicali: "E' opportuno esserci. Sono anestesista a Cremona, rianimatore, da 10 anni sono componente della Consulta Bioetica Onlus, presieduta dal professor Mario Mori bioeticista a Torino. Nelle settimane passate sono entrato in contatto con la Coscioni e con l'on Cappato". Welby aveva scelto il 21 dicembre perché, racconta Cappato, "aveva deciso che era ora". Cappato e l'anestesista che ha aiutato Welby a morire sono stati poi ascoltati a Roma dalla Digos, come persone informate sui fatti. E il corpo di Piero Welby sarà sottoposto ad autopsia. Riccio ricorda poi come si era proposto per approfondimenti subito recepiti su aspetti tecnici, medici, anche per il suo contributo. E aspetti giuridici. Cappato ha chiesto se poteva concretizzare il desiderio di Welby, non ha visto ostacoli "ritenendo diritto di Welby ampiamente riconosciuto e praticato in Italia, per cui mi sono reso disponibile. Con Cappato abbiamo preparato tutto cercando di evitare pressioni sulla mia persona, eravamo pronti a partire appena Piergiorgio ce l'avesse richiesto". Assurdo!! |
Luna8956 sabato 23 dicembre 2006 11:24 | 2/4 |
Ma io nn capisco come mai in Italia è cosi scandaloso il fatto di staccare le macchine a un malato in quello stato... In Svizzera è possibile per legge e normale e giusto, a mio avviso, staccare le macchine alle persone che nn hanno + nessuna possibilità di vita. Da noi è anche possibile il suicidio assistito, per le persone che nn voglio più soffrire e sono in stato terminale. Cmq credo che sia giusto anche che queste persone abbiano una degna sepoltura, e nn perche ha deciso di morire il Vaticano deve proibire che quest'uomo nn abbia un funerale cattolico... Secondo me, senza offendere nessuno, l'Italia rispetto ad altre nazioni ha delle leggi cosi antiquate proprio xk c'è il vaticano. |
danut sabato 23 dicembre 2006 11:42 | 3/4 |
E non si tratta neppure di eutanasia questo caso!!! Era la sospensione delle cure, che non servivano decisamente a far migliorare il malato. Per quanto mi ricordo c'è un motivo per cui sono contro l'eutanasia dei malati terminali, solo per il fatto che il mio vicino della casa che avevo a Civitanova Marche era malato terminale senza più speranze...ebbene non si capisce come ma lui si è salvato!!! Come altri casi esistono. Ma questo è ben altro, come si fa dire che quella è vita e come fa a direil Vaticano certe cose??? Dio vorrebbe una persona ferma a letto attaccata ad un respiratore??? Ma siamo scemi??? Qua non si parla di eutanasia, si parla del semplice lasciar vivere un uomo fino alla fine con le sue stesse forze, forse non diamo antidolorifici ai malati terminali di cancro??? L'italia è troppo legata in certe cose alla chiesa, me ne accorgo quando in politica c'è chi si definisce ancora democristiano, un conto è la religione, un conto è ben altro. Questa vicenda è una sconfitta della politica italiana, che mostra di essere quella delle due facce che dicono cose opposte e mai agiscono. Non si può normare tutto come si vorrebbe, chi lo pensa è folle. |