Tu sei qui: Frasi.net » community » forum » questioni sociali » liberalizzazioni
elenco forum | discussioni | post | cerca | partecipanti | proponi discussione
1107 visite
Sono presenti 31 post. Pagina 1 di 2: dalla 1a posizione alla 20a.
◄ indietro |
| avanti ► |
napulitanboy venerdì 26 gennaio 2007 12:55 | 1/31 |
Dalle ricariche telefoniche alla pubblicità dei voli super-scontati, dalla trasparenza del prezzo dei carburanti, alla semplificazione della cancellazione delle ipoteche, passano per l'introduzione della libertà di recesso dagli abbonamenti a tv, operatori di telefonia e internet. Sono queste le prime misure in arrivo, con il decreto legge varato giovedì dal Governo in tema di liberalizzazioni: Ecco, in estrema sintesi, le misure contenute nel dl: - RICARICHE TELEFONICHE, ABBONAMENTI TV-INTERNET-TLC. È il primo articolo del provvedimento e prevede «il divieto da parte degli operatori di telefonia mobile dell'applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate, anche via bancomat o in forma telematica, aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto». Arriva poi la libertà di recedere senza vincoli di tempo o di costi dai contratti 'per adesione' stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazioni elettronica. - BENZINA, PIÙ PUBBLICITÀ PREZZI. Le società che gestiscono le infrastrutture stradali dovranno predisporre «dispositivi di informazione e fare convenzioni con le reti radiofoniche per informare gli utenti sui prezzi di vendita, anche in forma comparata, praticati» dai distributori. I benzinai, dall'altro lato, dovranno invece usare «gli stessi metodi per avvertire, in tempo reale» i propri clienti delle «condizioni di grave limitazione del traffico». - PIÙ EVIDENTE DATA SCADENZA PRODOTTI. «L'indicazione della data di scadenza o del termine minimo di conservazione deve essere facilmente visibile, chiaramente leggibile e indelebile. Le aziende hanno 180 giorni per modificare le confezioni. - STOP SPOT TARIFFE AEREI SENZA TASSE. Stop alla pubblicità delle tariffe aree che non contengono, anche in maniera esplicita, l'indicazione di spese, tasse e oneri aggiuntivi. Le compagnie dovranno poi indicare quanti posti sono disponibili a prezzi promozionali. - ARRIVA AUTOCERTIFICAZIONE IMPRESE. Una nuova impresa può nascere in un giorno. Una comunicazione unica al registro delle imprese sostituirà tutti gli adempimenti amministrativi finora previsti. Verrà rilasciata in tempo reale una ricevuta che dà via libera istantaneo alla nuova attività - PIÙ RAPIDA CANCELLAZIONE IPOTECA. Sarà più rapido cancellare l'ipoteca su un mutuo immobiliare. Il creditore è tenuto a comunicare entro 30 giorni, anche direttamente, l'avvenuta estinzione del mutuo alla conservatoria che provvede d'ufficio alla immediata cancellazione dell'ipoteca senza »autentica notarile«. Chi ha un mutuo potrà trasferirlo a una nuova banca senza perdere i benefici fiscali per la prima casa. - PIÙ TUTELE PER UTENTI RC AUTO. Previsto il divieto di esclusiva nella distribuzione di prodotti assicurativi del ramo danni e una serie di tutele a favore dei titolari di polizze Rc Auto. L'impresa di assicurazioni in tutti i casi di stipulazione di un nuovo contratto a prescindere dalla contestuale vigenza di un'altra polizza non può assegnare al contraente una classe di merito più sfavorevole rispetto a quella risultante dall'ultimo attestato di rischio conseguito. In caso di polizze pluriennali, poi, si potrà recedere »annualmente, senza oneri«, con il solo preavviso di 60 giorni. Possibilità di confrontare i prezzi delle varie compagnie. - TECNICI TORNANO TRA SCUOLE SUPERIORI. Gli istituti tecnici torneranno ad essere scuola secondaria con pari dignità rispetto ai licei. - MISURE URGENTI PER ALCUNE ATTIVITÀ: parrucchieri ed estetisti potranno aprire la propria attività senza più necessità di rispettare le distanze con analoghi esercizi. E lo potranno fare con la «sola dichiarazione di inizio attività». Le guide turistiche, salvo i requisiti di qualificazione, non avranno più bisogno di autorizzazioni preventive o ostacoli legati alla residenza e a parametri numerici. Liberalizzazione anche per facchini e operatori nelle pulizie e disinfestazione. E, ancora, libertà da vincoli di distanza per le autoscuole. - TAV: per i cantieri ancora non aperti, come la Milano- Verona o la Milano-Genova, vengono stabilite nuove regole per l'affidamento dei lavori per garantire tempi e limiti di spesa. Si tratterebbe del superamento della figura del general contractor. - GAS: le piccole e medie imprese potranno comprare gas on line senza dover andare oltre frontiera. Misure per accrescere gli scambi sul mercato nazionale del gas naturale - CONTRATTI: le amministrazioni devono corrispondere un indennizzo se revocano atti amministrativi che incidono su precedenti rapporti con i privati, che hanno diritto però solo alle spese già effettuate dal privato e non al risarcimento dell'intero danno. - TARGHE PERSONALIZZATE. La targa sarà personalizzata e conservata dal proprietario al cambio di ogni automobile. - LIBERALIZZAZIONE AUTOLINEE REGIONALI. Cade l'esclusiva delle autolinee sulle tratte regionali. SI comincia ad intravedere qualcosa di buono! |
danut venerdì 26 gennaio 2007 18:10 | 4/31 |
Il 26/01 14:56 giuggiola ha scritto:Concordo con Giuggiola, sono anni, se non decenni che la forbice è andata ad aumentare la differenza tra i licei ed i tecnici, cosa che ho potuto provare dal vero. Piuttosto che dire che i tecnici hanno pari dignità bisognerebbe dare una preparazione alla pari, quella è la dignità di una scuola. Solo su una cosa sono contrario anche se sembra stupido, alla eliminazione dei costi di ricarica, non perchè mi piaccia pagare, ma perchè quei soldi che le compagnie non avranno li riprenderanno in qualche altro modo, con tariffe superiori o togliendo le piccole ricariche partendo da 25 Euro in su!!! Sul resto sono daccordo tranne che per le targhe personalizzate, solitamente tutte queste cose nascondono trappole per i cittadini. Comunque mi aspettavo anche qualche cosa di più come magari l'abolizione di certe caste, come quella notarile e quella dei dentisti, li si che sarebbe una vera liberalizzazione |
Coraggio venerdì 26 gennaio 2007 23:03 | 5/31 |
io reputo queste liberalizzazioni giuste...ma in parte: il fatto che le edicole perdino l'esclusiva di giornali e periodici implica una grave perdita per quelle piccole edicole che per mestiere vendono giornali...e dove li potranno vendere?nei supermercati! le farmacie avevano l'esclusiva di vendere farmaci per l'appunto...sia quelli con ricetta che quelli senza..ora dove li venderanno?nei supermercati con gravi perdite nel settore...perdita del piccolo a favore del grosso! la benzina la vendevano solo i benzinai...si ma oggi anche le grandi strutture come i Supermercati potranno venderla e distribuirla con grave perdita nel settore del piccolo a favore del grande... a questo punto che senso ha avere la facilità di creare imprese in un giorno se poi non si può essere competitivi dato che quello che vendi tu lo hanno anche tutti i supermercati a prezzi più bassi visto che possono acquistare più merce? poi quella dei parrucchieri ed estetisti che non hanno più vincoli di distanza e abitanti tradotto--->come distruggere il commercio...chiunque abbia seguito una sola lezione di economia (ma forse chi ha dato queste concessioni non l'ha fatto)sa che concentrare più attività dello stesso tipo produce in media un impoverimento del settore...e "forse"era questo il motivo dei "vincoli" strano che i supermercati non facciano anche barba e capelli...ma non è ancora detto! |
Miki [Amministratore] sabato 27 gennaio 2007 02:52 | 6/31 |
Il 26/01 23:03 Dario_79 ha scritto:Io ho seguito tante lezioni di economia, quella devo essermela persa, nelle altre ho imparato che esistono economie di agglomerazione (quelle che hanno decretato il successo dei distretti industriali, dei centri commerciali, degli outlet, ecc. dove si concentrano tante imprese concorrenti in un area limitata), che liberalizzare un mercato, renderlo concorrenziale e contendibile significa stimolare e accrescere l'economia di un paese e fare gli interessi di tutti i consumatori e degli imprenditori capaci e volenterosi. Le liberalizzazioni hanno certamente un costo, un costo pagato da chi gode di monopoli o posizioni di rendita guadagnando più del dovuto a spese dei consumatori, non perché siano loro a premiarli liberamente ma per merito di barriere da abolire. Certamente fra questi esisteranno anche negozianti (x esempio) che fanno fatica a far quadrare i conti, ma non deve essere lo stato a garantire il loro tornaconto mettendo delle barriere alla concorrenza, se un'attività non rende va ristrutturata o chiusa e si cambia mestiere magari orientati da quello che democraticamente chiede il mercato, cioè noi consumatori che tutte le volte che compriamo votiamo un prodotto e chi lo vende. Questo processo non si può fermare, al massimo lo si rallenta, ma il medico pietoso fa la piaga puzzolente. Nel dopoguerra metà degli italiani ha smesso di fare l'agricoltore per diventare operaio o artigiano, poi dall'industria si è passati ai servizi, l'evoluzione del commercio si inserisce in questa scia, e fra X anni ce ne sarà un'altra in un altro settore, perché un mondo che evolve suggerisce dei cambiamenti, poi ognuno è libero di non accettarli e continuare a produrre vasi a mano, ma poi sarà ovvio che farà fatica a ricavarne un reddito decente. Ci sono ancora tante altre liberalizzazioni da fare, spero che bersani le faccia tutte facendomi dimenticare le tasse e gli indulti dei colleghi, e che l'opposizione prenda appunti. Dimenticavo fra le cose che questo governo dovrebbe farmi dimenticare pure il recente ddl mastella che introduce un ulteriore reato di opinione, per le idee razziste, credo che in uno stato democrativo ognuno dovrebbe essere libero di pensare e dire idiozie senza essere punito con la galera. |
Miki [Amministratore] sabato 27 gennaio 2007 19:00 | 7/31 |
Il 26/01 12:55 napulitanboy ha scritto:Mi accorgo adesso che hai dimenticato di scrivere la fonte: Corriere della sera http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/01_Gennaio/25/scheda.shtml |
napulitanboy sabato 27 gennaio 2007 19:44 | 8/31 |
Il 27/01 19:00 Miki ha scritto:hai ragione, scusa |
Pedana85 domenica 28 gennaio 2007 19:34 | 11/31 |
Il 28/01 01:33 napulitanboy ha scritto:Non è che non lo so...ma è che proprio non mi interessa scherzo...lo so lo so!!! |
napulitanboy domenica 28 gennaio 2007 19:49 | 12/31 |
Il 28/01 19:34 Pedana85 ha scritto:ihihih.. io continuo ad avere qualche dubbietto |
Coraggio lunedì 29 gennaio 2007 13:30 | 14/31 |
...mi sono mal spegato !!non intendevo dire che le economie di agglomerazione non fossero una forte attrattiva! Anzi...proprio l'opposto!!è uno cavallo di t###a della nuova economia essendo punto di attrazione sia di attività che di investimenti! il fatto è che quando si parla di economie di aggregazione si vuole intendere quei luoghi o edifici dove sono concentrate più attività credo! per intenderci se tutti vendessero lo stesso cavolo sarebbe difficile potersi arricchire costingendo ad una lotta al ribbasso...con il che noi siamo tutti felici e contenti perchè risparmiamo ma quelli no! E' evidente che la "via del cavolo" attrarrebbe in maggior misura rispetto al singolo fruttivendolo e probabilmente esiste chi ha seguito più corsi di economia di me ma credo sia opportuno stabilire più criterio nel fare scelte radicali (vedi indulto) l'era della globalizzazione porta anche a questo. Ma a mio parere sarebbe da evitare,in futuro di diventare tutti dipendenti di grandi centri commerciali che gestiscono i nostri orari, il nostro salario,la nostra vita solo perchè più ricchi,privatizzati, proprietari, e imbattibili di concorrenza...ed ora? ora che anche loro possono commerciare merce destinata ai piccoli come faranno loro a mantenere una famiglia?si badi che a volte anche se levi 200€ ad una famiglia la metti in crisi e questo non andrebbe sottovalutato. ...il popolo che ha paura dei cambiamenti...il popolo che diffida del nuovo...ma anche il popolo che osserva, critica e ascolta...che vuole un futoro stabile ...mi ha censurato cavalloditroia.. |
kevin84 lunedì 29 gennaio 2007 14:49 | 15/31 |
GUARDA SINCERAMENTE SPERO SIA COME DICI TU... ma credo proprio che sia solo un piccolissimo passo in avanti... i problemi da risolvere sono altri... sono giovane e mi posso ritenere fortunato perchè ho un lavoro sicuro...ma il problema di oggi per quanto se ne dica è proprio il lavoro per i giovani..contratti a progetto (ex co.co.co.) a tempo determinato, prestazione occasionale,ecc...non credo sia una bella realtà... non credete? e non ne parliamo delle pensioni!!! |
Miki [Amministratore] martedì 30 gennaio 2007 07:14 | 16/31 |
Il 29/01 13:30 Dario_79 ha scritto:No, io non intendo attività diverse ma stessa attività, parlavo infatti di DISTRETTI INDUSTRIALI, per esempio a Carpi (MO) ci sono tantissime aziende concorrenti che si occupano solo di maglieria, a Vigevano solo di calzature, ecc. altri esempi li puoi trovare elencati qui http://www.aaster.it/territorio/rapporto/distretti2.htm Credo che le stesse economie oltre che nella produzione possano esserci pure nel commercio esempio: gli outlet, i mercati rionali, le fiere, ecc. Secondo me, in linea di principio, le regole dovrebbero essere uguali per tutti, ed invece purtroppo spesso abbiamo a che fare con leggi ad categoriam. Perché solo ad alcune categorie sono applicabili divieti di vicinanza, contingentamento delle licenze e altre limitazioni alla concorrenza, e alle altre categorie no? Se il principio è giusto (io dico di no), dovrebbero applicarlo a qualsiasi categoria produttiva, oppure ci dovrebbe essere un valido motivo che giustifichi tale discriminazione. E se per ristabilire l'equità fra le categorie si estendessero i criteri corporativi a qualsiasi categoria, il risultato sarebbe una paralisi dell'economia, hanno già provato a pianificare l'economia dall'alto e il risultato è stata la disfatta dell'impero sovietico. Come Adam Smith insegna, milioni di teste pensanti che decidono liberamente nel loro interesse sono più efficienti di una dirigenza che dall'alto decide per loro (697 taxisti a roma, 1 panificio a cannicatti, quel negozio lontano dall'altro ...) |
theIdealBoy sabato 17 febbraio 2007 00:03 | 17/31 |
Non trovo giustissimo al 100% il decreto in quanto molti piccoli non reggeranno, ma d'altro canto si vanno a colpire molte di quelle categorie di piccoli artigiani che, guarda caso, sono i maggiori evasori fiscali del panorama italiano. Mi viene il dubbio che lo abbiano fatto per questo... Ora, però, ridurre gli sprechi: privatizzare in parte le Spa a capitale pubblico e togliere dalle P.A.L.L.E. tutte quelle cooperative che "esternalizzano" i lavoratori nel settore pubblico, ovvero che vincono i bandi per fornire personale pubblico ottenendo contratti grazie ai quali percepiscono somme pari agli stipendi dei dipendenti pubblici che "procacceranno" più una percentuale di guadagno. Peccato però che le persone che le cooperative piazzano come "esterni" nelle strutture pubbliche siano assunti con contratti ULTRAPRECARI che a descriverli mi vergogno e che prendono al massimo 800 euro al mese. Quindi, riassumendo, ecco come guadagnano le cooperative: RICAVO = STIPENDIO DI UN DIPENDENTE STATALE + PERCENTUALE DI UTILE per ogni dipendente SPESE = CONTRATTO PRECARIO ogni dipendente piazzato nelle strutture pubbliche per le quali hanno vinto il contratto di fornitura personale Ma quanto MAAAAAAAAAZZZO ci lucrano queste coop sulla pelle della povera gente?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!? ...e lo Stato PAGA PIU' di quanto costi un dipendente diretto!!! Tutto perchè così si possono licenziare persone più comodamente... Bello... |
danut sabato 17 febbraio 2007 00:16 | 18/31 |
Il 17/02 00:03 theIdealBoy ha scritto:QUesto è un discorso pienamente sbagliato, tanto per fare due calcoli, una azienda famigliare con fatturato di 35000 Euro adesso ha le maggiori spese non deducibili, in pratica il riccone prende meno di un dipendente normalissimo che guadagna 1000 Euro al mese, ma con magari 12 ore di lavoro al giorno!!! Questo governo adesso utilizza questi provvedimenti come specchietto per le allodole per gli italiani, dato che sono provvedimenti a spese 0, ma con la ultima finanziaria menderà nel giro di 2 anni a p#####e une bella fetta di autonomi che lo sono diventati per non essere disoccupati del cavolo. E' noto che tutti vorrebbero lavorare poco, guadagnare bene ed essere sicuri, ma non per tutti c'è questa possibilità ed il governo ha colpito questi rei di non essere dipendenti. Se questi provedimenti fossero stati preceduti non dico da una finanziaria di regali, ma da una più equa verso tutti avrebbe avuto senso, ora come ora è come ho detto lo specchietto per le allodole per nascondere il disastro che hanno creato nella unica classe lavorativa che no ha e non può avere una base sindacale. SI potrà essere non concordi con me, ma spiegatemi come fa una persona che quando paga l'affitto e tutto il resto si trova 0 in tasca ed alla fine dell'anno si trova a dover pagare 5000 Euro di tasse in più rispetto all'anno prima senza averli in tasca??? Come si fa??? Non si pagano così si finisce per fallire ed entrare in un limbo di impossibilità per un tepo variabile dagli 8 ai 18 anni??? No, mi spiace ma questo lo devo dire ora che noto che la realtà rimane nascosta. Ciao ciao |
theIdealBoy sabato 17 febbraio 2007 21:44 | 19/31 |
ciao Danut; i tuoi commenti mi sembrano un pò una fotocopia di alcuni commenti politici dell'opposizione più che una tua spontanea opinione; comunque sia bisogna partire da una base: è IMPOSSIBILE far contenti tutti. Non esiste la Legge Perfetta come non esiste la Economia Perfetta. Un mio BRAVISSIMO professore di economia un giorno ha tenuto una interessantissima lezione, incentrata sul fatto che non importa quali legge si facciano: per quanto si cerchi di redistribuire le risorse, ci sarà SEMPRE almeno un settore prospero ed almeno un settore in crisi. Premetto che il seguito del mio discorso sarà cinico. Orbene, il Governo ha dichiarato Guerra Totale e Tolleranza Zero verso gli evasori fiscali. Addirittura il Ministro dell'Economia ha detto che su questo aspetto "l'Italia si gioca la faccia nei confronti dell'Europa" Vero è che c'è una MINORANZA di imprese con un fatturato MODESTISSIMO. Ma vero è anche che la mia famiglia, monoreddito, pagava le rette di asilo per me e mio fratello mentre i commercianti che risiedono nella mia traversa avevano ottenuto TUTTI la frequenza gratuita per i loro figli per motivi di reddito (motivi FASULLI, a giudicare dalle loro case e dalle loro automobili) Vero è anche che una piccola azienda agricola presso la quale lavoravo DOVEVA chiudere i bilanci in rosso perchè a lei conveniva di più incassare vendite e pagare dipendenti entrambi in nero piuttosto che fare utili dichiarati e pagarne le tasse. Ma in fondo dò ragione anche a TE, Danut: molte delle categorie che saranno colpite sono a loro volta "vittime" di lobby internazionali POTENTISSIME che regolano i prezzi a loro piacimento. Vedi editoria, tabacchi, filmografici, petrolio... in fondo, con queste liberalizzazioni l'utente finale pagherà un niente di meno, diversi autonomi falliranno mentre queste lobby incasseranno esattamente quanto incassavano prima, cioè TROPPO. Le tanto menzionate "Commissioni Antitrust" parlano tanto e stringono poco: i prezzi alla base rimangono ALTI. Ora mi chiedo: perché colpire i "pesci piccoli" quando sarebbe più giusto fare in modo che le lobby la smettano di praticare prezzi selvaggiamente altissimi? Che razza di situazione... che razza di governo... COMUNISTI SERVI DEI PADRONI?!? Poi questa Sinistra Radicale ha un pò rotto le [] con le loro utopie... ora, privatizziamo un altro pò di società a capitale pubblico e smettiamola di "esternalizzare" il personale... ok? |
danut sabato 17 febbraio 2007 22:24 | 20/31 |
Il mio discorso è dovuta a vita vissuta e non discussioni di professori di economia, in poche parole loro saranno laureati, ma hanno il loro culetto ben riparato. Posso solo dire che è una bella scusa la frase detta che si può scontentare qualcuno, ma un conto è scontentarlo, l'altro e obbligarlo ad agire illegalmente, nel mio caso è impossibile lavorare in nero perchè se avessi avuto adesso l'opportunità di farlo lo avrei fatto grazie a tutte le bellissime cose varate dal governo che a fine anno mi porteranno a pensare come cavolo fare a trovare 5000 euro in più da dare allo stato, una soluzione illegale l'ho trovata e sarebbe quella di fare intascare per stretta di mano un anticipo per vendere la mia macchina, tanto una stretta di mano non è vincolante e via. Adesso mi si potrebbe dire che questa è truffa ed è illegale, ma se alla fine dell'anno togliendo ogni idea non solo di lusso ma di spesa aggiuntiva rimango senza soldi per pagare le tasse devo pur trovare un modo per pagare no??? Questa cosa è la goccia che ha fatto trabboccare il vaso ormai, ogni governo di centrosinistra dice di voler redistribuire eccetera eccetera, allora vi dico bene quanto sono state giuste le cose in 17 anni, ebbene da quando mio padre è morto per colpa dello stato ho perso tutto quello che avevo, pian piano pezzo per pezzo e quando la mia famiglia si sta riprendendo da una vicenda terribile che fa quel fess0 di Prodi, butta un'altra felicissima mazzata, decisamente sapere che me ne frega dello scontento delle persone quando in casa mia ormai si bada a riuscir pagare l'affitto ogni mese??? La verità è un'altra e cioè che chi governa non ha la saggezza di comprendere che tutti i cambiamenti devono essere graduali e non rivoluzioni complete, è come se si decidesse dall'oggi al domani che l'età pensionistica sale a 65 anni con valore retroattivo di un anno, come se la prenderebbe la gente??? Fino a che questo governo non darà segno di comprendere che comunque sia ogni scelta fatta può non solo creare disagi ma anche terremoti non considererò ogni suo componente degno di essere definito essere umano e come tale non accetto di stare sotto ad amebe. Mi spiace ma un conto è un disagio, un altro è vedere tutto il proprio futuro svanire, un futuro non di ricchezze ma di una calma che avrei cercato a tutti i costi. Aggiungo una cosa, semplicemente se si potesse dedurre qualcosa dal proprio reddito di molte delle spese avute, come l'idraulico, l'elettricista, l'imbianchino ecc. e quindi se ci fosse un ritorno economico forse ci sarebbero molte più fatture di quello che ci sono e come voglio sempre dire, è ladro chi non fa la fattura ed è suo complice chi accetta di non prenderla pur di risparmiare, perchè in questo si spartiscono un simpatico bottino dovuto allo stato, chi non lo ha mai fatto??? |
◄ indietro |
| avanti ► |