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Duke79 martedì 26 giugno 2007 02:19 | 1/8 |
Ciao a tutti... Vi racconterò una storia e vi ringrazio sin da ora delle vostre impressioni e riflessioni in argomento.... Ho un gruppo di ex compagni di università (ora come ora fatico a definirli amici, capirete in seguito...)con cui talvolta esco assieme. Due miei compagni (un lui ed una lei ben intesi) stavano assieme ed ora si sono mollati da circa 6 mesi, o meglio lui ha mollato lei... Non si vedono +, non si sentono +. Sembra siano persino usciti un'utima volta subito dopo la rottura ed abbiano parlato civilmente della cosa. Forse sono andati anche oltre x' nei loro discorsi siamo rientrati anche noi amici, e lei abbia ottenuto di vederci ed uscire con noi, mentre lui no ed abbia accettato/scelto di non vederci, x un periodo (forse si sentiva colpevole... di cosa poi? Di aver capito di non stare con la donna della sua vita ed avere avuto il coraggio di dirlo? Oppure non essere ancora pronto x il matrimonio? Boh) Già questa cosa a mio modo di vedere è intollerabile in quanto non mi sembra un loro diritto il tirare in ballo anche gli amici in una questione privata (sembra una sorta di ripicca personale, una sorta di causa x l'affidamento dei figli) ed è stata x me una grandissima mancanza di rispetto da parte di entrambi nei nostri confronti. Personalmente non ho mai rinfacciato a nessuno dei 2 questa storia, anche se era mio sacrosanto diritto e forse anche dovere farlo. Non lo farò in futuro x' so benissimo che i contorni sono molto + sfumati di come li stò sintetizzando quì io, tuttavia la realtà mi dice che x 6 mesi abbiamo visto solo lei. Tuttavia ultimamente abbiamo iniziato a frequentare entrambi, ma mentre lui è consapevole del fatto che frequentiamo pure lei, lei non lo è altettanto, anzi suppongo che pensi di avere un rapporto privilegiato con noi. Forse ne è consapevole e l'ha già messo in conto che noi si esca con entrambi, forse no, ma io non sono nella sua testa e non posso saperlo. Dunque non posso ragionare su ipotesi ma solo sulla realtà. La cosa importante è che io mi sento in dovere di dirle, anche solo a scopo informativo, che frequentiamo entrambi, che vogliamo bene ad entrambi, senza fare distinzione alcuna, e che le loro questioni personali sono solo loro, non di tutti. Tuttavia sono l'unico a pensarla in questo modo e sebbene tutti siano in accordo con me sul fatto che è giusto dirglielo, nessuno lo fa o lo farà mai, anzi ho dichiarato apertamente di volermi assumere questo onere, ma becco pure dello stro*** insensibile senza alcun rispetto x le sofferenze altrui. Non è così, posso immaginare le sofferenze altrui, ma è anche vero che non mi potrò + reputare suo amico se le nascondo la realtà dei fatti, anche se x lei magari questo sarà un rivangare un dolore passato. Il fatto è che se voglio e pretendo lealtà e correttezza dagli amici, sono io il primo a doverle dar loro. Il tacerle questa cosa, me la vogliono far passare come una gentilezza, un proteggerla (da chi o da che cosa? da se stessa? X' forse non riesce a farsene una ragione?), ma io ci leggo solo una grande ipocrisia di fondo. Ok abbiamo modi diversi di intendere l'amicizia ma questo x quanto mi riguarda oramai non si può + definire un gruppo di amici in quanto non è in grado di affermare e far rispettare regole di correttezza morale e lealtà che i fatti mi dimostrano non possedere. Aspetto vostri commenti, x' questa faccenda mi ha lasciato davvero un gran amaro in bocca. Non so come si concluderà, probabilmente aspetterò un po x' spero sempre che cambino idea in argomento, magari anche x il motivo sbaglaito e cioè che abbiano paura che io dica qualcosa, ma sono anche + che consapevole che ciò non avverrà mai, e mi vedrò costretto a fare altre scelte. |
DragonSpirit martedì 26 giugno 2007 09:23 | 2/8 |
Forse non sono la persona più adatta per darti un consiglio , (non so perché la penso così ) non ci conosciamo in real , però da i post che hai fatto e ho letto, dalla risposte che mi hai dato , credo tu sia sia un persona corretta, che rispetta molto gli altri ; credo che in questa situazione tu debba dirle tutto per il motivo che hai detto tu stesso " Il fatto è che se voglio e pretendo lealtà e correttezza dagli amici, sono io il primo a doverle dar loro. " Credo che in questa frase tu abbia già detto tutto.... Ps: A me è capitato di dover dire ad un amico che la sua ragazza -si dovevano sposare dopo 2 mesi e stavano insieme da 8 anni - lo aveva iniziato a tradire da un bel po' , ovviamente me ne sono accertato insieme ad altri amici e con le prove in mano sono andato da lui per dirglielo.... vabbe questa è un altra storia e forse so andato off-topic ma cmq ti posso capire e confermo quanto ti ho detto sopra. |
Duke79 martedì 26 giugno 2007 09:49 | 3/8 |
Ops ... l'ho postato mille volte, era notte tarda ed avevo fatto errori grammaticali che poi ho corretto... solo non mi sono accorto di averli corretti postando mille volte... Richiedo la chiusura degli altri post, e tengo solo questo x' è l'ultimo, quello editato senza errori, non me ne voglia gloria e chi in futuro risponderà. Comunque si la conclusione a cui sono giunto è proprio quella di dirglielo ma solo a titolo personale, del tipo... sai ho incontrato "lui" ed ora in poi ho deciso di frequentare entrambi... senza nemmeno fare alcun accenno agli altri. Naturalmente tutto ciò non lo faccio x' se "lei" lo scoprisse si arrabbirebbe o cosa, ma x' è corretto dirglielo. Se poi altre persone decidono di fare altre scelte, in base ad altre motivazioni, non posso entrare in merito. |
gloria martedì 26 giugno 2007 10:23 | 4/8 |
Bhe un pò me la prendo...ma poco! Cmq ho fatto copia incolla Credo anch'io che sia la decisione più giusta farle presente che non era corretto da parte loro decidere a chi dovessero essere affidati i figli, e quindi avete ricominciato a vedere anche lui. Se i tuoi "amici" non vogliono dirglielo niente ti vieta a farlo da solo. Considera che potrebbe scoprirlo da sola e rimanerci ancora più male, e sentirsi tradita da quelli che considera i suoi amici. glò |
Duke79 martedì 26 giugno 2007 14:42 | 6/8 |
Detto.... fatto. Ho detto a lei della cosa, come accennavo solo a titolo personale (non mi verrà mai + in mente di parlare a nome di un gruppo in cui non mi riconosco +) e guarda caso.... abbiamo risolto tutto in un baleno! Ok non lo vuole vedere, posso capirlo, non la posso obbligare e rispetto i suoi desideri, ma x il resto ha capito le mie intenzioni e la mia esigenza di correttezza ed ha apprezzato. Eliminato il mio problema personale, (gente meditate le cose è meglio dirle subito, come si suol dire patti chiari amicizia lunga. Non ne vale davvero la pena di far crescere i problemi come piccoli mostri sintantoche non diventano giganteschi e si inizia a dubitare di poterli mai sconfiggere. ) rimane comunque il fatto che i miei cosiddetti amici non hanno fatto altrettanto. Beh ora è una gatta da pelare tutta loro, naturalmente se intendono pelarla! Se invece preferiscono vivere nella loro ipocrisia facciano pure, che però siano consci di doversene assumere le conseguenze di questo loro comportamento. Può darsi che conseguenze non ve ne siano in questo ambito (anche se personalmente ho perso fiducia in loro), ma se applicano questo modo di fare ad ogni rapporto personale.... |
Duke79 mercoledì 27 giugno 2007 00:46 | 8/8 |
Certo Leroi, quello che mi dici è sacrosanto, tanto che ora faccio un po di mea culpa pure io... non sono perfetto, ne sono consapevole e mi rendo conto che a volte sono davvero troppo intransigente con gli altri, ma mi rendo anche conto che questa è la mia natura, con il tempo potrò smussare gli spigoli del mio carattere quanto vorrò ma di base io quello sarò e quello rimarrò.... Quella che x me è un'esigenza fondamentale x altri non lo è, la vita è fatta così e x fortuna altrimenti ci ammazzeremmo dalla noia. Il fatto è che io sono un idealista nato, ed ogniqualvolta sbatto contro la realtà è sempre uno shock x me. Che questi shock mi servano di lezione x accettare in modo + sereno la realtà in futuro. |