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PXlab mercoledì 8 agosto 2007 06:57 | 1/9 |
LOGICA MASSIMA Sin X = Cos X --> inesistenza del riferimento cartesiano LOGICA MINIMA Sin X diverso Cos X --> posizionamento del riferimento assiale ciò che voglio dire e su cui far riflettere: se disegno una linea qualsiasi e disegno un'altra linea qualsiasi... le 2 linee sono la stessa cosa se non pongo un riferimento cartesiano, diventano 2 oggetti differenti se pongo un riferimento... non fatevi trarre in inganno dal fatto che ho scritto sen cos, sono 2 linee --- dovrebbe far riflettere sul fatto che la scienza attuale cade in errore non appena fissa un arbitrario riferimento cartesiano, perchè si va a finire nella relatività che è aprossimazione... invece per avere legge assoluta (che è la legge veritiera) occorre partire dalla teoria degli insiemi concentrici, dell'infinito, del tot, del non, dell'arbitrarietà soggettiva che è assenza di riferimento... percezione è assoluta... --- LINEA=LINEA disegnale come ti pare ma senza riferimento sono indistinguibili, rappresentano la stessa concettualità... esempio: immagina la linea del tempo... la disegni dritta? adesso disegnala sghemba... è pur sempre la linea del tempo... piegala e attorcigliala... è sempre lei se invece poniamo una terna di assi cartesiani allora ogni linea ha una sua identità personale |
Duke79 lunedì 24 settembre 2007 13:12 | 3/9 |
Le 2 linee non sono indistinguibili Piglia uno spazio reale ad n dimensioni.... Una linea potrebbe essere ad esempio una linea continua e derivabile con continuità infinite volte, mentre l'altra potrebbe essere anche lei continua ma avere dei punti in cui non è derivabile infinite volte. |
DottCacchiuc martedì 25 settembre 2007 13:24 | 4/9 |
Il 24/09 13:12 Duke79 ha scritto:data la banalità della dissertazione ..non capisco dove vuoi arrivare con le tue linee derivabili e non... come disse Einstein ...e allora?? |
Duke79 martedì 25 settembre 2007 13:43 | 5/9 |
Si ok magari la discussione è semiseria però... Con il mio esempio volevo solo far comprendere che il punto da cui partiva Pxlab è errato cioè non è vero che due linee sono indistinguibili senza un sistema di riferimento mentre con un sistema di riferimento... diventano distinguibili. Sono distinguibili anche senza un sistema di riferimento per via delle loro proprietà intrinseche... E l'esempio + banale che mi è venuto in mente sono le cuspidi. |
PXlab sabato 29 settembre 2007 15:57 | 6/9 |
Il 24/09 09:15 Raptor ha scritto:Cartesio avrà capito quel che ha capito, io ho capito ciò che ho capito... tu che hai capito? Il 24/09 13:12 Duke79 ha scritto:le due linee sono la stessa cosa se non poni riferimento... il fatto che mi dici di prenderne una e poi un'altra non permette di distinguerle in assenza di riferimento Il 25/09 13:43 Duke79 ha scritto:con proprietà intrinseche intendi ad esempio la derivazione... |
Duke79 giovedì 4 ottobre 2007 10:41 | 7/9 |
Grazie, ma è ovvio che se pigli in considerazione solo il concetto di linea in base alla sua definizione, le linee sono tutte uguali ed indistinguibili. Però il passaggio dall'astrazione matematica alla realtà fisica è davvero un altro paio di maniche! Tieni presente ad esempio che quella che tu dici essere la linea del tempo fisicamente è solo una semilinea, perchè tu puoi andare solo dal passato al futuro non il contrario (a meno che tu vada + veloce della luce nel vuoto) E questo avviene x' nel mondo fisico esistono delle costanti come appunto la velocità della luce nel vuoto, che nell'astrazione matematica invece non esistono. |
PXlab giovedì 4 ottobre 2007 16:06 | 8/9 |
Il 04/10 10:41 Duke79 ha scritto:Andare dal passato al futuro è possibile perchè dal futuro si va al passato: il tempo è a metà Il passato è reale. Il futuro è immaginario. Ogni volta che immagino il futuro vado nel reale passato. Linea del tempo è cerchio, che sono infiniti punti. L’azione gravitativa va dal futuro al passato, la reazione temporale va dal passato al futuro. |
EvilEky domenica 7 ottobre 2007 12:23 | 9/9 |
Ma di solito si da un nome alla retta.. quidni non è uguale a un'altra retta.. Si sa che r è diversa da s.. e se esse sono sovrapposte (ciuncidenti) su un piano sono sempre diverse.. Un sistema di equazione (poichè un'equasione rappresenta una retta su un piano) indeterminato rappresenta delle rette COINCIDENTI... Però è anche vero che per due punti passa una e una sola retta..mmm.. Mi sorge un dubbio.. |