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gloria domenica 16 marzo 2008 15:36 | 1/45 |
Trascorri 5 ore al tavolo operatorio, 5 ore con una concentrazione decisamente superiore al solito, non perchè sia un intervento complesso, no di sottodurali ne hai strumentati già centinaia, non è quello... Stai li impiegando, tempo, risorse, energie, la tua professionalità e la tua vita... ""Già la mia vita, spesso nel lavoro ci si mette in gioco, vuoi per la situazione emozionale, vuoi per l'impegno psico-fisico che comporta...ma ieri era diverso..."" Hai sul tavolo un uomo di 36 anni, un uomo che ha deciso di drogarsi, che ha messo a rischio la sua vita, e non gli ha detto bene, si è infettato con hiv ed epatite C (per dovere di cronaca, infezioni virali mortali per cui non c'è vaccino e non c'è terapia che porti a guarigione). Lo operi perchè il ssn garantisce cure a tutti senza distinzione di razza, lingua e religione. Fai il tuo dovere, il tuo lavoro, con coscienza ed impegno... Il pz. non ha alcuna speranza di riprendersi, non per il sottodurale, ma per la condizione generale... Così hai trascorso 5 ore al tavolo, il tuo neurochirurgo si è tagliato (quindi c'è la remota possibilità che si infetti), ed il pz cmq è spacciato. ""E mi chiedo perchè... Che ci si droga a fare? Perchè devo mettere a rischio la mia vita per colpa di qualcuno che non ha tenuto alla sua..Perchè il ssn ha dovuto spendere milioni di euro per operare una persona "inutilmente"... Sono amareggiata, triste... Hai visto gli effetti della droga sul cervello...hai visto quell'organo tanto nobile e misterioso consumato, deteriorato..."" Dovevo sfogarmi un pò! zia glò |
angelsy giovedì 20 marzo 2008 20:58 | 3/45 |
hai scelto una professione nn semplice.forse ti capiteranno anche casi di fegati spappolati ,gente che si ubriacava dalla mattina alla sera, io conosco tanti nonni per cosi' dire che al mattino al bar bevono un bianco..io nn vedo degli alcolisti sai vedo solitudine, e ho avuto amici ,avevano tutti 17,18 anni , capita uno spinello ,poi arrivarono quelli piu' grandi ,ti capita di nn riuscire a dire di no..poi si sono sposati volevano vivere ma nn hanno fatto i conti con il virus ..e chi si rende conto a cosa si va' incontro a 18 anni? hanno avuto figli,io ho incontrato un mio amico dopo che era andato in comunita' mi ha detto una frase :la ricordo tutt'ora ,mi ha detto che aveva l'ago nel cervello.nn sapeva come togliere l'ago capisci ..nn la roba..avevano tutti voglia di vivere .ora quando vado al cimitero sono tutti la',e credimi tenevano alla vita .ma sai dirmi chi a 17 18 anni sa' che le (stupidate)prima o poi si pagano? io sono una fortunata,quella roba mi faceva vomitare.. e me ne sono andata via da loro,ma nn pensare che quando hai ha che fare con loro nn meritano un po' di compassione..forse tu nn hai mai conosciuto la loro realta'..e' come una 16enne che fa' l'aborto.perche' il ssn spende soldi per chi ha avuto un informazione insufficente?penso che anche la 16enne nn sapeva a cosa andava incontro,penso che se hai scelto la tua professione dovresti avere anche un po' di comprensione nn penso che sei come quelle che vedo ..fredde che pensano solo a uno stipendio sicuro alla fine del mese.. io ho avuto la figlia in ospedale ..ho dovuto litigare e farmi dare le medicine pk' si scordavano di fare il giro..e il termometro nelle orecchie nn funzionava dava sempre 36'6 aveva 39 di febbre.ero nel reparto della gola e orecchie,e per mandare a casa dopo due giorni quelli operati di tonsille andavano bene i termometri che nn segnavano la febbre..hanno siringato e inciso l'ascesso a mia figlia in una stanzettina senza farmi firmare l'intervento.poi mi hanno detto di firmare ..se volevo potevo fare una causa di quelle..ringrazio Dio che e' andato tutto bene..ma ho avuto una paura folle.. se il ssn e' questo che ho visto ..spero di nn averci piu' nulla a che fare...e senza dire di quel che ho visto .. |
gloria giovedì 20 marzo 2008 22:44 | 4/45 |
Il 20/03 20:58 angelsy ha scritto:Compassione.... No, mi spiace ma compassione proprio no. Mi fanno piuttosto tanta rabbia. Questo non toglie che sia assolutamente professionale sul lavoro. E credimi non è facile comportarsi normalmente difronte ad un pz arrestato per pedofilia... Trovarsi difronte a situazioni così difficili fa riflettere. Non credere ne ho viste tante in pochi anni di lavoro, dal ragazzo ubriaco che si schianta in moto, al ragazzino che non allaccia il casco viene operato e dopo 2 giorni diventa donatore d'organi, agli incidenti stradali perchè si fanno le corse clandestine con le macchine, ai ragazzi che vengono operati d'urgenza e perdono parti di fegato per colpa della droga, ecc... Proprio per questo capita, dopo giornatacce di riflettere un pò, non solo sul lavoro, ma sulla vita e sulla condizione della società. Brucia, brucia da morire sapere che risorse utilizzabili diversamente vengano impiegate per operare casi disperati senza alcuna possibilità di salvezza che vanno ad occupare posti letto magari indispensabili a pz che possono salvarsi. (e mi riferisco al caso specifico, non faccio il fascio d'erba. Ma mi rendo conto che non vivendole e stando fuori dal discorso sia difficile riuscire a capire il senso che vorrei dare al discorso). Mi sono persa...non so bene neanche cosa abbia scritto zia glò |
magicamari giovedì 20 marzo 2008 23:34 | 5/45 |
Ci sono persone ke nn hanno nemmeno il coraggio di entrare in un ospedale x paura di vedere cos'è la sofferenza e pensano ke le persone ke lavorano li stiano solo facendo un mestiere...nn pensando ke tante di quelle persone dopo il lavoro si portano a casa tante angoscie e domande come tu ora. La tua sensibilità ti porta a guardare oltre...le esperienze ke vivi sono tremende... Penso di capire ciò ke hai voluto dire, ma il discorso mi sa ke sia molto complesso. Il riskio di operare pazienti pericolosi, perkè basta un niente per infettarsi, e incurabili, è un riskio veramente grosso, ma prova a immaginare di dire alla famiglia del povero tossicodipendente: "non lo operiamo perkè tanto nn c'è più niente da fare, morirebbe cmq perkè la morte se l'è provocata da solo" sarebbe come togliere ogni speranza...e in un paese religioso, come dicono sia il nostro, qsto nn è ammissibile. La speranza è quella ke ci porta avanti anke se in qsti casi nn c'è più niente da sperare... Non so cosa sarebbe giusto fare, ma se mi mettessi nei panni di ki sta vedendo morire una persona cara in qsto modo penso direi ai medici di fare qualsiasi cosa e con ogni mezzo pur di tentare l'impossibile perkè in quel momento nn vorrei veder svanire la speranza... Il tuo è un lavoro difficile...Coraggio e tanti auguri di cuore |
roadwolf giovedì 20 marzo 2008 23:58 | 6/45 |
Il 20/03 22:44 gloria ha scritto:Già, ci si brucia di rabbia e si va a finire che prendiamo in considerazione le persone quasi fossero pezzi meccanici, di cui alcune conviene ripararle, altre no.... Non fraintendermi, non voglio assolutamente dare contro a nessuno, vorrei solo fare presente le tendenze all'assurdità di questa società. Tu ti chiedi: che ci si droga a fare? mentre l'altra interlocutrice fa l'esempio dei vecchi alcolizzati cronici all'osteria. Qualcuno una volta diceva: "l'alcool è il latte dei vecchi" intendendo che una persona anziana, afflitta da acciacchi, magari sola e che si sente prox alla morte, deve infliggersi del veleno che le impedisca di pensare ed essere cosciente, una sorta di cloroformio per non impazzire d'angoscia. Ma a questo punto viene da chiedersi: che cosa spingerebbe a tendenze simili giovani adolescenti con tutta la vita davanti a distruggersi in questo modo? Quali minacce, quali fobie, quali angosce e se anche queste non ci fossero che c***o ci hanno in quell'organo tanto nobile e misterioso che potrebbe essere la migliore delle risorse ed invece..... Ma oggi tutto ciò, droga, corse clandestine, alcool a fiumi fa tanto figo; nella società di domani farà tanto figo la pedofilia, lo stupro di gruppo e l'essere assassini facendola franca (! sarà proprio così? chi vivrà....) Personalmente mi sento "una cosa a parte" nel mondo di oggi, un tempo ciò mi deprimeva ma non ho mai ceduto alla tentazione dei paradisi artificiali. Oggi invece pur essendo esteriormente integrato mi compiaccio di sentirmi interioramente distaccato, anche se esprimendo anonimamente quello che penso (qui) vengo magari preso pè pazzo.... |
gloria venerdì 21 marzo 2008 00:09 | 7/45 |
Il 20/03 23:34 magicamari ha scritto:C'è da distinguere molte cose. Pz. infetti se ne operano moltissimi, è tra i "rischi" della professione. Quello che non mi va giù è il come, un discorso è infettarsi perchè ti è stato trasfuso sangue positivo, un discorso è avere l'HIV perchè nostra madre era siero positiva e ci ha contagiata, altro è trovarlo in quel modo. Nel caso specifico il pz. non aveva più di 2 settimane di vita, a prescindere dall'intervento. Quelle infezioni se lo sono mangiato piano, piano...come succede a chi le contrae. Passare tutta la notte al tavolo, trascorrere 10 ore per cercare di salvare il pz ha senso se c'è qualcuno da salvare. In quel caso si che dai l'anima con il sorriso (per stare, almeno personalmente, in primis, a posto con la coscienza) e per poter dire ai familiari che "Abbiamo fatto tutto il possibile". Si, in questo caso si.... Ma non è un lavoro così terribile, qui ne esce solo la parte negativa, perchè era quella che mi ha spinta a lamentarmi. Regala molte emozioni positive, soddisfazioni che trovi da solo che ti evidenziano gli altri. Amo il mio lavoro...non facciamolo così pessimistico questo post! zia glò |
Masterkruel venerdì 21 marzo 2008 16:49 | 11/45 |
L'argomento è delicato. Ne ho parlato direttamente con te ieri sera in chat, perchè appunto “delicato”. Capisco il tuo punto di vista e capisco anche quello di chi è contro il tuo pensiero. La verità a mio avviso è come sempre in mezzo e dipende molto dalle situazioni. Entrano in campo almeno due fattori: Economico ed umano e aggiungerei anche quello etico/professionale. Umanamente credo sia giusto salvare qualsiasi vita, mi metto nei panni dei famigliari di un paziente simile ma mi chiedo cosa fosse successo se contemporaneamente si fosse presentata una situazione come la tua e nella sala a fianco un mio conoscente in fin di vita perchè coinvolto in un incidente stradale causato da uno in stato di ebrezza. È giusto salvare lui, è giusto salvare il mio parente ma nel caso per motivi estremi si fosse dovuto scegliere? Lui o il mio parente? Perchè salvare uno che per ha scelto la strada di distruggersi fino a portarsi ad un punto a quel punto e lasciar morire uno che non ha scelto di farlo? Umanamente chi ne ha piu diritto? Il tossicodipendente che in pratica se l'è cercata o colui che se l'è trovata per un tragico destino? Ieri abbiamo parlato anche che non è giusto salvare chi ha tentato di togliersi la vita, e non mi hai trovato concorde con te, Gloria, e ti ho portato l'esempio di Pessotto, il calciatore della Juventus, che in un attimo di debolezza ha cercato di togliersi la vita ed ora, vivo, se ne pente, ma ti potrei portare l'esempio anche dell'amica di cui parlo nel mio diario, che ora sta uscendo da tutto. Anche lei cercò di mettere fine a tutto ed ora sta tornando alla normalità. Ma un tossicodipendente che non ne vuole uscire, che rifiuta un aiuto, è da considerarsi come un malato terminale, ma di una malattia che si è cercato. È brutto e chiedo perdono a chi sta vivendo situazioni simili, e li invito però a pensare a quanto ho detto: 2 sale, una con il loro famigliare che se l'è cercata (si è consapevoli di dove facilmente si va a finire) ed una dove si trova la vittima di una fatalità. Economicamente dico che oggi, tutto ha un costo, anche la vita umana e mantenere una vita umana. Un paziente come ne parli tu, è stato ed è un costo elevatissimo per la società, per il ssn, per tutti noi. Se fosse possibile lo salverei, ma perchè io devo pagare più o meno direttamente i suoi costi? E perchè non mi si dà la possibilità di scegliere se pagare per lui o per un bambino vittima di un incidente stradale? Perchè devo mantenere un invalido da incidente stradale perchè si è schiantato contro un platano dopo che si era fatto una canna e bevuto una bottiglia di vodka? Pagherei il doppio per salvare e mantenere anche l'80enne che travolge, ma non lui. Anche questo è brutto da dire, da pensare, ma i fattori sono da considerare tutti. Fattore etico e professionale. Non sapevo che lavoro facevi, fai uno di quei lavori che andrebbero premiati con una medaglia, il tuo, come quello degli assistenti, le maestre d'asilo, pompieri, forze dell'ordine, tutte quelle professioni che con sacrificio aiutano me e chi come me vive una vita normale e che molto spesso sono messe in cattiva luce per alcuni deprecabili episodi e subito si parla di malasanità, di dipendenti pubblici fannulloni ed altro ancora. Ci sono e ci saranno, ma quando si scoprono loro mettono in cattiva luce tutto un sistema che in realtà è difficilissimo da gestire ed in fondo funziona. Il nostro ssn è invidiato da molti, a livello mondiali ma questo non è valutato. Personalmente ho avuto a che fare col ssn e ne sono rimasto contento e ringrazio sempre chi ho avuto a che fare. Penso al medico di cui parli, che ha rischiato la vita o l'ha compromessa con un banale taglio, un incidente sul lavoro, e questo per salvare uno che magari per un vita non ha fatto altro che bucarsi, magari ha contagiato altre persone innocenti, ha rubato per procurarsi soldi e poi dici che già è in una fase terminale. Nessuno pensa alla famiglia di questo dottore? Quando rischia lui e le persone che gli sono accanto nel suo lavoro, persone come te? Si pensa solo a salvare una vita, ovvio, ma non a salvaguardare un'altra. Eticamente e professionalmente vi sentite obbligati ad agire, ed è una cosa encomiabile, la vostra come quella dei pompieri o forze dell'ordine ed io capisco ogni vostro sfogo perchè cerco di mettermi nei vostri panni. La vita è fatta di scelte, condivisibili o meno ed io non vorrei mai trovarmi nei vostri panni, quando vi troverete a dover scegliere se salvare due persone come ho detto prima. |
napulitanboy venerdì 21 marzo 2008 17:12 | 12/45 |
E' lo stesso discorso che può fare un avvocato qualora si ritrovi a dover difendere un criminale, magari un pedofilo che ha molestato e violentato bambine piccole... ...Etica vs. Lavoro Morale vs. Legge... mmmm... sono situazioni difficili da gestire, a livello personale... Da una parte i tuoi valori, i tuoi insegnamenti... dall'altro il tuo lavoro... Non so cosa farei io... non ancora... |
Ile92 venerdì 21 marzo 2008 17:17 | 13/45 |
Il 21/03 12:48 napulitanboy ha scritto:io no nn mi sono fermata e sai xkè' perchè credo che certe persone vadano capite e auitate non c'è dubbio che ci isnao anche molti cretini che alla fine si ritrovano messi male per stare cn gli amici o robe del genere..ma secondo me persone con problemi che si "rifugiano" nella droga vanno aiutati e in un certo senso capiti..anche perchè io parto sempre dal presupposto che nessuno può giudicare nessuno se non si trova in quella situazione |
gloria venerdì 21 marzo 2008 19:35 | 14/45 |
Il 21/03 09:40 Ile92 ha scritto:A volte... Ma quanti si drogano perchè il gruppo lo fa, quanti bevono in discoteca, quanti dalla canna passano a qualcosa di più pesante perchè c'è il "genio" di turno che la porta nel gruppo...e sia mai ragionare con la propria testa e rifiutare... Sono discorsi difficili, pieni zeppi di sfumature. Nappolo ci ho pensato tanto anch'io, e non credo riuscirei a difendere un soggetto del genere. Se non sbaglio però come avvocato si può rinunciare alla nomina, o sbaglio? Per l'esempio delle 2 sale....può succedere, capitano urgenze in contemporanea, e solitamente si decide di operare il più grave. Se entrambi sono in condizioni estremamente critiche decide il chirurgo chi ha la precedenza. E' capitato, e quando le condizioni lo permettono viene altro personale da qualche altra camera operatoria dell'ospedale, o veramente alle brutte i chirurghi operano senza strumentista. Ma sono rischi enormi... (vedi il discorso che si faceva di leggi, denunce ecc...). zia glò |
LaCiceNew venerdì 21 marzo 2008 21:02 | 15/45 |
la vita è difficile ci sono persone deboli e persone forti ci sono persone sole e persone con qualcuno affianco ecco io credo che ognuno abbia la sua situazione a cui far riferimento io la sto vivendo non perchè mi drogo ma la sto vivendo e e e.... non ci sono motivazioni giustificazioni per una persona che si droga non ci sono e non ci devono essere perchè se inziamo a giustificarli anche solo un minimo è la fine ....la droga, la droga oggi è quotidianità la canna come la cocaina come l'eroina sono alla portata di tutti ricchi o meno adulti, giovani, bambini e io dico dico solo che nel mio caso la persona di cui parlo lo fa per sfuggire ad una realtà in casa per ridere per sentirsi figo a 16 anni con gli amici per attirare le mie attenzioni che può avere solo quello ed è dura e non sai cosa fare di fronte alla droga hai il vuoto perchè una volta che un tuo caro c'è entrato è dura durissima .... sto accennando alla mia storia perchè comunque non voglio essere giudicata ma perchè vivo l'argomento in prima persona e voglio essere la prima io a dire che ognuno ha ciò che si merita e si cerca nella vita l'importante è sapere la differenza tra bene e male ... io una canna me la sono fatta più di una volta ma non mi sento dipendente lo sono dalla sigaretta ma comunque non sono mai arrivata oltre come questa persona di cui parlo e... vedere una persona che ami star male chiuderla nella tua camera perchè non avresti le forze per trattenerlo è dura sentirlo battere la porta dimenarsi ti si strugge il cuore .... ci sono due film che ora faccio vedere un giorno si e la'ltro anche a questa percona lo chiudo in camera e c'attacco trainspotting e radiofreccia due film molto centrati sull'argomento droga ... ed ora? ora sto cercando un centro di riabilitazione per lui .... e voi come me direte mna chi da i soldi a questo centro? noi ed è giusto che noi paghiamo per loro? è giusto? no, non è giusto magari razionalmente pensandoci ma umanamente si io ora capisco che loro hanno bisogno ne hanno perchè un ragazzo di 16 anni non sa distinguere il bene dal male, non sa capire e si ritrova a fare cose che non avrebbe mai fatto mai ... il mondo è duro, ma se hai qualcuno affianco tutto sarà più accettabile e risolvibile ... il problema è che al giorno d'oggi tutto è lecito nulla è giusto, o quasi e i ragazzi non sanno con cosa divertirsi, droga, sesso sfacciato, gare di velocità ..la genuinità non c'è più o comunque c'è ma poca. Io abito in un piccolo paese ed ho già due parenti giovani intrappolati nel circolo vizioso che è la droga, uno ormai finitoci dentro l'altro agli inizi(e spero di riuscire ad aiutarlo), alla fine della mia stradina abita uno spacciatore ...non immagino le grandi città ... a scuola vengono fatte delle campagne contro la droga vengono fatte lo so ma sta ai genitori tenere d'occhio i proprio figli sta aloro insegnare il giusto chi è padre o madre stia molto attento a ste cose a dare troppi soldi al figlio/a a vedere che posti e chi frequenta a fargli apprezzare la vita il più possibile e a fargli capire che la vita non è un dono con cui scherzare, nè da disprezzare perchè la vita è bella ma non bisogna confondere il bello col facile. Chi non ha i genitori presenti dev'essere molto molto fortunato a trovare le amicizie giuste ad entrare in carreggiata ad avere persone a lui care al suo fianco perchè la droga ti trasforma e i tuoi amici diventano un ago oppure un biglietto da dieci euro con cui tirar su la coca ...e sentirsi chiamare la notte da un tuo caro che ti dice "ciao, la vita è bella sono qui disteso a terra" e andarlo a prendere vederlo irriconoscibile che ti vomita ovunque che il giorno dopo si alza come nulla fosse ed hai paura perchè davvero dici ma se un ragazzo a 16 anni ha bisogno della droga per essere normale in che mondo viviamo? ... vabbè ho scritto in modo un pò confusionario forse perchè ne son preesa a livello sentimenatle e quindi in cervello va un pò per i fatti suoi.. concludo dicendo che i deboli ci sono i forti pure e nella vita vince la legge del più forte come sempre se però poi è un nostro caro ad essere debole allora una persona cambia prospettiva .... c'è chi ha più bisogno e chi meno io accetto questa legge del più forte e la condivido però penso che in questo modo andremo a finire davvero in malomodo ... la soluzione? magari aumentare centri di accoglienza per queste persone che hanno bisogno senza genitori e senza una persona che stia loro affianco e poi? poi più controllo ora la droga gira come vuoi ed è normale? no affatto! |
gloria venerdì 21 marzo 2008 21:39 | 16/45 |
Un abbraccio alla Cice! Mi sono quasi venuti i brividi e sono d'accordo con te! Non ricordo bene i miei 16 anni, ma sono sicura che ero più che consapevole che la droga facesse male. Inizia a fumare, sigarette, per gioco, come molti credo. Quasi tutta la mia comitiva fumava, così un tiro oggi un tiro domani in poco ti ritrovi a fumare. Per la droga è la stessa cosa, la comitiva il gruppo... Quando cresci sei più consapevole, ho amici che saltuariamente fanno uso di coca...ti ritrovi in mezzo a loro....non ho un carattere forte, ma so bene (ora anche meglio) come ti riduce la droga... Ah però... ps. tra i film se lo trovi aggiungi anche "Noi i ragazzi dello zoo di Berlino" sono quasi coetanei, e fa pensare molto. zia glò |
Masterkruel venerdì 21 marzo 2008 22:10 | 17/45 |
Cice parla di centri. Io appoggerei questi centri come si appoggerebbero i centri di sviluppo contro ogni malattia, perchè sono nati ed esistono per aiutare chi ne vuole uscire, chi si è reso conto della propria situazione e va aiutato. Poi, magari, ci mangiano dentro altri ma è un problema tipicamente italiano. |
roadwolf sabato 22 marzo 2008 12:20 | 18/45 |
Il 21/03 21:02 LaCiceNew ha scritto:... posso rigirare il dito nella piaga e chiedervi se sapete dare una risposta al PERCHE' di tutto questo? |
Ile92 sabato 22 marzo 2008 13:50 | 19/45 |
Il 22/03 12:20 roadwolf ha scritto:anche se so che io come età sono nella fascia "presa di mira" io non ho mai fumato ne sigarette ne altro..Non perchè non abbiano mai offerto ma perchè ragiono con la mia testa..Mah credo che per rinunciare per non seguire il gruppo e quindi molte volte prendersi della sfigata/o ci volgia coraggio ma soprattutto un carattere forte e deciso. Perchè seocndo me un ragazza/o debole facilmente influenzabile è più facile che segua gli altri..Ma (parlo sempre x me) credo che molte volte sia difficile non seguire la massa (dei c######i) che per fare i fighi bevono e fumano come non so cosa..Infatti io detesto molti coetanei e non ho molti amici perchè secondo me il mondo di adesso per certi versi fa schifo scusate tanto..Ma per me è cosi.. |
LaCiceNew sabato 22 marzo 2008 14:06 | 20/45 |
domanda da un millione di dollari eh? per ciò che posso dire io una delle due persona lo faceva per essere accettato dagli amici per sembrar figo per sentirsi grande .... l'altra persona quella a me più cara lo fa perchè non ha una situazioni facile a casa un genitore violento, distruttivo, insensibile e l'altro in depressione a causa del primo ... e lui lo fa per sfuggire alla realtà ognuno ha i suoi modi c'è chi scrive chi legge chi si da via e lui dice che non vuole vivere che la sua vita la cederebbe ad una persona che la saprebbe sfruttar al meglio .... lui no poi la droga ti fa quell'effetto che al momento dell'assunzione ti fa sentire immortale un dio ... e poi crolli e lui quando crolla chiama me ma ora lo sto aiutando i risultati ci sono ma purtroppo io vivo da sola e non riuscirei a mantenerlo sennò l'avrei preso con me ... ognuno ha la sua situazione in cui è nato o è vissuto c'è chi si fa forza ne trova il senso e magari come me dice "ciò di brutto che ho fatto, vissuto, dubito, passato mi porta oggi ad essere una persona migliore ed una bella persona" ci sono altri che non riescono ad aprire gli occhi e vogliono tenerli chiusi per pigrizia per debolezza ma non è giusto ... bisogna scrollare queste persone è difficile ma lo si può fare ci vuole forza di volontà e tanto tanto amore ... ogni creatura del mondo ha diritto alla vita ognuna e se c'è chi non riesce ad apprazzerla bisogna aprirgli gli occhi e fargli vedere l'amore la gioia della vita ... non è facile a volte vorrei mollare tutto scappare all'estero fregarmene ma no non lo farei mai l'idea mi balnea per la testa forse per egoismo ma poi il cuore mi dice altro ... bisogna esserci dentro certe situazioni per poter parlare bisogna viverle non è facile no ma è la realtà .... salvare una persona che si droga o una malata di una qualche malattia? io le vedo comunque come due vita chi si droga ha cominciato per una malattia mentale chi è malato fisicamente ha una malattia a livello fisico entrambi malati entrambi con bisogno di aiuto ... siete proprio sicuri che preferireste salvare il malato fisico? non so magari da esterni è facile da dire ma vivendole certe situazioni capisci il perchè capisci che non è colpa del ragazzo di 16 anni ma che lo è dell'ambiente in cui è nato dei suoi genitori di sua sorella o degli amici sbagliati che ha .... è che colpa ne ha direttamente lui? è un debole deve aprire gli occhi ma se nessuno glie l'ha insegnato è da condannare? può sembrare una persona triste insulsa inutile ma non è così lui è una persona sensibile dolce buona un pezzo di pane che ha avuto un passato difficile e sta vivendo un presente pessimo ...quand'è nato gli era appena morta la nonna la madre della madre il padre severo la madre in crisi per la morte appena avvenuta una sorella piccola ed è nato così e poi di lì in peggio ... l'ambiente in cui nasci cresci vivi ti condiziona tanto ... è colpa sua da un lato ma dall'altro no ... ma se sapeste che ha passato che sta passando e ciò che passerà finchè non sarà maggiorenne lo capireste ... questa è la mia opinione sulla mia esperienza sembra facile esprimere opinoni dire che drogarsi è sbagliato( e concordo eh?) e dire che i drogati non meritano la vita ma probabilmente non sanno cos'è la vita ... insegnamoglielo! e non abbandoniamoli così al loro destino scelto da terzi no non è giusto ps. Grazie zia Glò pps. Ile non è questione di essere c######i....! è che la società in cui viviamo basti guardare i film la tv i giornali ci mostrano che fumare fa figo che non mangire ed essere secchi fa bene non è da c######i....non credo è da deboli e allora? pensiamo a noi, ai nostri figli ai nostri nipoti che verranno vogliamo farli crescere in un mondo così? in una società così? del tipo " io faccio il mio e del resto chissene.." è la realtà l'ammetto ma deve cambiare lo spirito di comportarsi delle persone deve cambiare non tutti riesco a camminare con le proprie gambe un disabile ha la sedia a rotelle perchè un ragazzo non può avere una spalla? è facile parlare molto facile e con questo non accuso nessuno perchè so che da esterna probabilmente direi la stessa cosa o peggio ma non è il mio caso ... |
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