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danut sabato 29 marzo 2008 18:14 | 21/28 |
La vita è strana, ti sbatte da una parte all'altra ma alla fine o ti tira giù oppure ti rialzi più forte di prima, non cambiato, semplicemente più forte. Sotto si vede che sei sempre te, ma decisamente più temprato, più capace e la persona stessa può scoprire doti di se che mai avrebbe pensato. Quanto più si cade nel baratro tanto più c'è bisogno di forza per uscirne e questa forza ci rimarrà sempre e comunque. |
gloria sabato 29 marzo 2008 20:25 | 23/28 |
Il 29/03 18:14 danut ha scritto:Forse l'essenza del "crescere" "maturare" è proprio questo. E lo trovo molto stimolante accorgersi che, anche se soffrendo, si riescono a superare limiti e ad acquisire una nuova forza. zia glò |
Coraggio sabato 29 marzo 2008 22:06 | 24/28 |
C'è sempre bisogno di un'inversione di polarità...se siamo troppo lontani dal nostro centro è necessaria una scossa, un evento che ci riporta più vicini a noi...la legge dell'equilibrio è inviolabile...fino a quando l'uomo non sarà integro sarà costretto ad oscillare come un vecchio pendolo...da una parte e da un'altra senza sosta, senza capirne il senso, esistono dei bagliori a volte in cui ti sembra di avere tutto chiaro ma sono come dei lampi nella notte. Una volta stavo ad una mostra di un pittore locale che veniva lodato da tutti per la sua bravura, tutti lodavano i suoi quadri...c'erano gli intenditori...e chissa perchè esiste sempre un intenditore...colui che sta lì a lodarsi di sapere...tutti ammiravano con stupore un quadro e l'intenditore ne spiegava la bellezza e il senso quando ad un certo punto arrivo il pittore e disse:"Aspettate!!Il quadro è appeso a testa in giù!" Nessuno l'aveva notato! |
danut martedì 29 aprile 2008 14:53 | 27/28 |
Alla mi chiedo, cosa siamo se non pura coscenza e conoscenza? Alla fine è la conoscenza a darci la coscenza delle cose e ci può rendere liberi dai baratri che non sono altro che buchi di ignoranza (nel senso non conoscenza delle cose). Molta gente non è daccordo con me su questo, molta gente è fatalista e non gli importa la conoscenza delle cose per avere coscenza dei fatti, ma purtroppo esistono condizioni per cui non si può fare altrimenti, bisogna conoscere a tutti i costi anche perchè sapere è anche l'inizio di una presa di coscenza personale. Sembrerà assurdo come discorso, ma tranne che eventi fortuniti tutto ha un motivo di esistere o di essere e a volte è necessario per comprendere al meglio la cosa sapere anche da dove proviene. |
Zenborg martedì 29 aprile 2008 16:53 | 28/28 |
Il 29/04 14:53 danut ha scritto:Il tuo discorso, che pare ragionevole, è in realtà potenzialmente pericoloso: pensa all'asino di Buridano. |
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