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gloria martedì 6 maggio 2008 12:49 | 62/77 |
Ma per parlare di omicidio il soggetto in questione non dovrebbe essere nato? E per legge una persona si può dichiarare vive se compie almeno un atto respiratorio, se viene completamente espulso dal canale del parto, ed un'altra condizione se non erro che non ricordo. Quindi se vogliamo filosofeggiare... Se un feto viene abortito non è nato, e se non è nato non si può parlare di omicidio! |
mia89 martedì 6 maggio 2008 18:30 | 64/77 |
premetto di non aver letto tutte le vostre risposte.. e di aver seguito la discussione fino ad un certo punto.. .. non so se sn contraria all'aborto oppure se sn favorevole.. credo che si debbano valutare tutte le situazioni, ammetto in passato di essere stata superficiale riguardo a questo discorso.. e solo ora me ne sto rendendo conto.. ..è da ieri sera che non faccio altro che pensarci.. sono venuta a sapere che una persona a cui tengo molto, tra poco meno di 9 mesi sarà padre.. e questa persona ha la mia stessa età.. un figlio è impegnativo, è responsabilità.. e io mi chiedo.. alla mia età forse non sn totalmente responsabile di me stessa, posso esserlo di un'altra persona?.. no sono convinta di questo.. un figlio mi cambierebbe totalmente la vita, e io nn sarei pronta per crescerlo.. .. sono daccordo anche io che abortire sia uccidere una vita umana.. ma in certi casi credo sia la soluzione migliore.. .. e forse da oggi imparerò che non bisogna essere superficiali, che proteggersi è un bene.. per noi stessi e per gli altri.. |
nau_ martedì 6 maggio 2008 19:15 | 65/77 |
Il 06/05 18:30 mia89 ha scritto:questo è uno dei tranti pensieri che ha in testa una donna quando fa questo tipo di scelta. prima di giudicare tutti quanti dovremmo provare e porci le domande che si è posta mia... per quanto riguarda il battesimo e l'anima.. sì, dante ne parla... "il limbo", le mie conoscenze al riguardo derivano dalla divina commedia... |
Ulllallah martedì 6 maggio 2008 20:48 | 66/77 |
Credo che sia la società ad essere sbagliata. Voglio dire: ci dovrebbe essere più informazione. Pensateci,i manifesti e le pubblicità che incitano a fare sesso sicuro ci sono ma con che fine,per evitare cosa?Le malattie sessualmente trasmissibili. Nel 99.9 per cento di volte che ho sentito "usate contraccettivi" è sempre stato per far sì che non venissero trasmesse malattie.Mai o quasi il messaggio è:usate contraccettivi per evitare gravidanze indesiderate. Fateci caso...guardate la tv,le campagne pubblcitarie.. E questo perchè???Prchè purtroppo lo Stato di un popolo malato non se ne fa nulla,anzi rappresenta un costo (spese mediche ecc ecc). Per quanto riguarda le gravidanze indesiderate,scioccamente si sa che possono essere "risolte". Si,ma a che prezzo???? Perchè semmai ci sono pubblicità di aiuto per chi ha appena scoperto di essere incinta (consultori,sedute psicologiche gratutite) e non c'è tanta pubblicità per far si che vengano evitate?????? |
DottCacchiuc mercoledì 7 maggio 2008 13:12 | 67/77 |
Il 06/05 09:56 Ulllallah ha scritto:il Battesimo ( “Baptismus est sacramentum regenerationis per aquam in verbo) ha un altro significato, quale 1° sacramento dell'essere umano... ....poichè l'uomo nasce in carne e in spirito e la carne è impura, quest'ultima necessita di un lavaggio (immersione simbolica) con l'acqua della fonte battesimale (che è benedetta e rappresenta la purezza del Cristo). Si riallinea così l'uomo alle esigenze di Dio e della sua Chiesa, quindi il battezzando diventa cristiano a tutti gli effetti. L'insegnamento successivo del battezzato competerà poi alla stessa Chiesa (come comunità), ai genitori e in assenza di questi ai padrini.. spero di essere stato chiaro! ciao ..preciso però..non sono un prete, ne mai lo sono stato, ne mai lo diventerò e non sono praticante, seppur cattolico... |
danut mercoledì 7 maggio 2008 14:04 | 68/77 |
Anima o non anima, qua forse è meglio parlare di vita e forse è meglio non andare a parlare di religione, perchè assurdamente in queste scelte la religione conta...ma fino ad un certo punto. Secondo me la legge attuale è giusta, perchè lascia libera la donna a fare una scelta, se vuole seguire le sue idee morali può non abortire anche contro tutto e tutti, se vuole sarà una cosa tra lei e la sua coscienza. Posso solo dire che una mia amica è rimasta alquanto sbigottita nel vedere che una sua amica ha abortito come nulla fosse ed il giorno dopo si è recata a fare un esame universitario riedendo e scherzando, ecco queste sono cose che fanno pensare che a volte certe cose sono prese con troppa leggerezza! |
danut mercoledì 7 maggio 2008 14:26 | 70/77 |
Cioè quella è una cosa che ha turbato la mia amica. Ecco almeno ci vorrebbe nella vita informazione e basta, perchè comunque queste cose si possono evitare e se capitano sono incidenti. Tale ragazza se l'è cercata con un rapporto non protetto così tanto per fare...non è bello vedere questa spensieratezza in certe cose importanti! |
danut mercoledì 7 maggio 2008 20:54 | 74/77 |
Nau, la mia amica è rimasta sotto shock solo per il modo con cui lei è andata e ne è uscita, come andare a fare una cosa normalissima (la mia amica l'ha accompagnata), è rimasta davvero terrorrizzata per il suo comportamento successivo negli anni, un conto è una finzione, ma il giorno stesso credo che si sia un poco scossi no? |
nau_ mercoledì 7 maggio 2008 21:25 | 75/77 |
io non ho potuto accompagnare mia sorella, perchè ero picolina. quello che so è che quando è tornata a casa si è mangiata un pacchetto di cracker e quando le ho chiesto come stava ha solo alzato le spalle. non me lo dimenticherò mai lo sguardo che aveva. eppure ha passato notti piangendo... magari sbaglio e la ragazza che conosci è solo particolarmente fredda... ma secondo me è ci sono troppe variabili in gioco per poter riuscire a capire bene il cosa succede in quei momenti... |
gloria mercoledì 7 maggio 2008 22:52 | 76/77 |
Non credo si possa fare un discorso del genere. Ognuno di noi reagisce in maniera diversa. Probabilmente la via di fuga (psicologica) più rapida è il convincersi di non essere li, e che il corpo non è il proprio. Una volta abortito non si può tornare indietro, e se da una parte diventa una liberazione dall'altra rimane a vita il senso di vuoto ed il chiedersi come sarebbe oggi quella creatura se fosse venuta al mondo. Ritengo che assolutamente non si può giudicare un comportamento del genere! |
roadwolf domenica 11 maggio 2008 07:44 | 77/77 |
Il 01/05 21:14 nau_ ha scritto:beh, cara Naù (mi dispiace di esserti antipatico, ma in un forum ritengo regola prima discutere le idee, non le persone), praticamente tu sfondi una porta aperta poichè conosco bene una persona che lo ha fatto e, siccome la conosco da tanto posso dire di sapere anche i retroscena che la hanno portato a ciò. So bene che il dolore c'è sempre, anche quando la persona non lo vuole accettare (resta sempre dentro) ma in questo caso è stato doppio poichè per lei è stata anche l'ultima chanche per avere un figlio. Disgrazia ha voluto che causa l'età non più giovanissima il nascituro avrebbe avuto seri problemi e... il coraggio non è da tutti. Poichè conosco anche persone che hanno coraggio, tanto coraggio da dedicarsi completamente ai loro figli disabili tanto da sacrificare la propria carriera e tutto il tempo a loro disposizione. Sì, si può umanamente comprendere queste scelte che vengono fatte. Tornando alla mia amica non posso non ricordare che da ventenne sosteneva che comunque una gravidanza non desiderata non l'avrebbe portata avanti poichè "non si sentiva ancora di prendersi la responsabilità". Oggi il risultato è che ha perso il treno della vita. Se sei una persona responsabile di te stessa devi prendere PRIMA le cosiddette PRECAUZIONI. Poichè per me è principio essenziale che nessuno può decidere di morte per un altro. Ah, dimenticavo: non credo che la vita deva essere considerata solo dopo che il pupo abbia fatto cucù dal buchetto e prima no (anche se legalmente l'ordinamento dello stato civile testa proprio così). |
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