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danut mercoledì 23 aprile 2008 21:31 | 1/15 |
Papà, a 18 anni dalla tua morte ho preso il coraggio e sono andato da tua sorella per esternare il rancore ormai maggiorenne che mi avevano cagionato allontanandomi e non cercandomi quando ero più piccolo e con il bisogno di te. Una serie di fraintendimenti di allora che io bimbo ancora non potevo comprendere mi hanno portato via tutta la famiglia che avevo mentre te non c'eri più. Ieri c'erano tutte e due le tue sorelle, ho visto due anziane signore che hanno pianto vedendomi, ero arrivato il giorno dopo il funerale di mio zio ed io non lo sapevo. Papà a volte penso che il destino ci metta davanti ad una strada voluta basta solo avere la volontà per prenderla e seguirla senza paura, io ho avuto paura di questo momento per 18 anni, adesso ho sconfitto tutto questo. Io ora ho ritrovato le mie zie a 18 anni dalla tua morte, il Daniele bambino di allora sorride finalmente, tuo figlio si è fatto grande ed alla fine quella paura era il nulla. Papà, spero che te sia orgoglioso di me per quello che ero, e per quello che sono diventato, sappi che, anche se non ci sei più, ti ho sempre voluto bene, ti ho sempre voluto con me e mi sei sempre mancato ed ora almeno posso dire di aver rivisto il mio passato nelle tue amate sorelle, posso dire di avere una parte di te con me e posso sapere tante cose di te che mi mancano, posso sapere cose sulla tua vita che mi avresti dovuto raccontare te con la tua voce, posso finalmente avere nei miei ricordi ancora il padre che mi mancava. Fialmente il buco che avevo dentro è stato chiuso, finalmente io posso essere in pace con me stesso come un uomo nuovo, migliore di prima con tutta la mia forza d'animo e volontà che però proveniva dagli altri. Papà sono 18 anni che sei morto, ma per me sei sempre vivo nel cuore mio! Daniele |
DottCacchiuc giovedì 24 aprile 2008 10:14 | 4/15 |
A mio Padre (morto il 27/02/97) In un istante sei caduto Padre mio, fragile preda di irriverente vecchiezza, come una rondine stremata nel primo giorno di primavera. Ora la mia immagine riposa con Te per sempre sul Tuo nobile cuore. L’ho lasciata lì per non lasciarti solo Padre, nel lungo viaggio di questa tua iniqua notte che ogni notte mi dispera. da Raptor poeta ..a mio padre!! |
roadwolf venerdì 25 aprile 2008 12:07 | 7/15 |
Il 23/04 21:31 danut ha scritto:Sei stato davvero grande a sconfiggere le ombre in te stesso. La tua parte che ho citato è un principio molto forte che dovrebbero prendere tutti in considerazione ed è basato sul fatto che spesso il male viene "costruito" su paure o fraintendimenti senza fondamenti reali, oscurità nate dalla nostra sfiducia (o mancanza di fede). Ed è un principio cristiano (puoi mettere tranquillamente la parola Dio al posto di "destino") Nella linea della vita tuo padre è ora "dentro" di te e, insieme a te, continuerà a vivere "dentro" tuo figlio, in una catena continua di cui noi siamo uno degli anelli. |
danut venerdì 25 aprile 2008 13:49 | 9/15 |
Sono grato a chi su questo sito mi ha spronato di scappare da una catena che mi stringeva e mi legava in un posto che non era il mio, che mi ha aiutato e spinto a dare i meglio nel momento in cui avevo molta poca forza e che alla fine mi ha aiutato a ritrovare me stesso...con qualcosa in più! Ringrazio gli amici cari che mi stanno sempre accanto e che comunque sia mi aiutano nel momento del bisogno, perchè lo so che alla fine un carattere come il mio è particolare, ma spero di aver inziato un bellissimo viaggio per un futuro stupendo. Grazie papà di essere stato sempre dentro a me, non ti vedevo a volte e sentivo la tua mancanza, ma mi sono accorto che nei ricordi e nei racconti te rivivi sempre e c'è sempre un bel insegnamento che posso trarre dall'uomo che eri. Adesso la via è spianata...deve solo essere percorsa! |
danut domenica 11 gennaio 2009 17:12 | 12/15 |
papà, quest'anno è stato il mio inferno e si apre davanti un'altro anno di inferno...sperando che il prossimo non sarà lo stesso. Ti ho in troppi miei sogni, sei sempre li ed ogni volta è sempre quella, quando mia madre mi ha detto della tua morte, in quest'anno troppi flash continui di ricordi che avevo superato sono riemersi, sono tornato a quando a 11 anni dopo la tua morte non riuscivo ad avere amici! Non ne sono più capace, in pratica vorrei chiudermi in camera mia e starmene li. Nessuno è più capace di comprendermi, nessuno vuole farlo ed ormai l'anima in pena che ero è tornata ad essere me. Nonostante specialisti ed altre cose i ricordi miei esistono e mi fanno vedere chiaramente chi ero e chi sono e quello che vedo non mi piace e fidati non piace a nessuno. Il rancore è terribile, soprattutto quando è verso se stessi. Ti ho sempre voluto bene ma avrei preferito averti con me nella mia vita affianco, non perderti così presto ed avere persone che per spronarmi a stare bene non hanno fatto altro che dimostrare di non capire nulla di me, la solitudine del mio io è divenuta grandissima! papà, io usato sempre perchè unico ma mai cpaito in quanto tale e soprattutto non mi si è mai voluto capire. Bella la vita di chi usufruisce della mia persona ignorando che poi dopo non mi si può trattare come una persona comune, ma si dai, in fondo le soluzioni standard idiote per tutti devono andare bene anche a Daniele, se no cavoli suoi. Purtroppo adesso sono arrivato alla fine di quello che posso fare, da solo non ce la faccio più,la mia solitudine è troppo grande e non è lo stare in mezzo alle persone che mi aiuterà, tanto io non le percepisco, solo i bambini posso capire, riesco a comprendere bene e mi fanno stare bene, il loro sorriso mi fa dimenticare lo schifo dei loro genitori. |
DottCacchiuc domenica 11 gennaio 2009 19:03 | 13/15 |
CMQ spero, nonostante, tutto che mio padre non torni...dovrei raccontargli una cosa che lo farebbe sicuramente piangere...allora è meglio che resti dove stà da quasi 11 anni...(irrigidito, nella sua lunga notte senza fine..) non ti preoccupare papà ce la farò..(almeno spero)... ciao |
Coraggio martedì 13 gennaio 2009 23:51 | 15/15 |
nuvole...solo nuvole, pioggia tanta pioggia...un pò si...prenderla sul viso, prenderla sui capelli, sentirla per ore e ore...per giorni e giorni...ma poi un pensiero! se lui fosse presente sarebbe contento di questo dolore? di certo no...ma le nuvole passano, il giorno risorge...e il dolore resta, è un vuoto che è diventata voragine, non ha confini ne profondità perchè è presente ovunque...chi riesce a vincerlo è colui che si accorge che il vuoto non esiste...è colui che si ACCORGE che non esiste, che sente che non esiste perchè la sua presenza non cambia nulla...perchè la sua presenza non porta da nessuna parte...ma essere consapevoli di questo non è una cosa semplice...è come se da dentro un palloncino gonfio si debba cercare il punto dove è stato gonfiato...se il pallone è grande devi perlustrarlo tutto prima di trovare quel piccolo punto da dove far scoppiare la bolla...se il dolore è stato grande ed è durato per molto tempo è difficilissimo trovare la valvola...la quando scopri dove ti trovi ovunque se ti basta uno spillo! ovunque SEI ti basta uno spillo! |