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magicamari giovedì 10 luglio 2008 01:36 | 1/25 |
Stavo per kiudere la finestra e andare a dormire quando purtroppo ho sentito persone ke gridavano...d'estate si sente tutto visto ke col caldo, abbiamo quasi tutti le finestre aperte...Un mio vicino di casa stava sgridando il figlio 12enne. Non so cos'abbia combinato il ragazzino, so solo ke nn avrei voluto sentire quante botte gli ha dato suo padre. Gliene ha date tante e sentirle io dal mio appartamento vuol dire ke gliele ha date parekkio forte...Mi viene quasi da piangere se penso alla scena. Mi sento impotente e nn so ke fare...Quel povero ragazzino ha perso la madre 1 anno fa e credo ke il padre nn riesca a gestirlo...So ke è un ragazzino con parecchi problemi psicologici soprattutto dopo la disgrazia di sua madre...ma perkè pikkiarlo così? Per quanto grossa possa averla combinata sono convinta ke quel ragazzino più ke di botte avrebbe solo bisogno di un abbraccio, di una carezza e comprensione. Io so ke in tutto qsto nn posso farci niente, ma in qsto momento ci sto male... |
nau_ giovedì 10 luglio 2008 09:56 | 4/25 |
a mio parere dovresti conoscere meglio la loro situazione per giudicare... magari ci ha provato il padre a dargli le carezze e la comprensione di cui tu dici aver bisogno. magari l'ha fatta veramente grossa... ci sono troppe variabili, non me la sento di dire "che padre di m###a" sapendo così poco. |
danut giovedì 10 luglio 2008 10:21 | 5/25 |
Nau, purtroppo credo che esistano botte e botte e qua se ne parla di tante davvero. Quando manca un genitore in quella età ci si sente colpiti da un'enorme ingiustizia, forse il ragazzino avrà fatto qualcosa di grave, ma mi sa che dovrebbe più che altro essere aiutato con supporti adeguati come ad esempio uno psicologo. La cosa triste è che il ragazzino in questione sarà segnato per tutta la vita perchè il tempo non fa nulla, non guarisce per nulla le ferite, le fa solo essere meno dolorose per un periodo, poi arrivano le persone che ti fanno ricordare l'evento e tutto è esattamente come prima. |
danut giovedì 10 luglio 2008 13:02 | 7/25 |
Di certo non ci va, una delle prime cose da non fare mai ad un ragazzino in queste condizioni è menarlo forte, un conto è uno scappellotto un conto essere picchiati troppo! Se va dallo psicologo il padre è semplicemente scemo e meriterebbe ben altro che una bella vita, se invece non ci va il genitore è semplicemente stupido e non puoi fare nulla contro la stupidità! |
magicamari giovedì 10 luglio 2008 13:34 | 8/25 |
Stamattina ho parlato con la signora ke è stata vicina al ragazzino e diciamo gli ha fatto da babysitter quando il padre ha avuto necessità di assentarsi per problemi di lavoro e durante il periodo della malattia e della morte della madre. La signora mi ha detto ke il ragazzino è ingestibile, nn dà retta, nn ascolta nessuno se nn se stesso, è convinto di essere sempre nel giusto e ke siano gli altri a sbagliare, insomma, problemi ne ha. Per quello ke mi è stato detto il padre ha rifiutato l'aiuto di assistenti sociali, in ogni caso nn mi sento di dire ke è un padre di m...a perkè chissà poveretto in quali situazioni di esasperazione lo ha portato il figlio, però tutte quelle botte penso nn fosse il caso. Se c'è un problema, e qui il problema mi sa ke c'è veramente, nn si risolverà ammazzandolo di botte... Provo dispiacere per il ragazzino, per la sua situazione e per il padre ke, come ho scritto qsta notte, noto ke nn riesce a gestire il figlio. Sono mamma, ho due figli e nn riesco a rimanere impassibile di fronte a qsta situazione. Forse qualcuno potrebbe dire: "fatti gli affaracci tuoi"... la mia sensibilità nn me lo consente. |
Miki [Amministratore] giovedì 10 luglio 2008 15:19 | 9/25 |
Il 10/07 12:56 nau_ ha scritto:sappiamo che gli ha dato un sacco di botte, e per me è sufficiente. non c'è nulla che lo giustifichi, sopratutto se lo fa un padre nei confronti di un figlio, perché gli insegna che le cose si risolvono con la violenza. è vero che un tempo era quasi normale, e addirittura pure i professori potevano dare punizioni corporali agli allievi, ma per fortuna come società ci evolviamo. |
napulitanboy giovedì 10 luglio 2008 15:25 | 10/25 |
questi papà di oggi... mmmmm cmq io ho preso tante di quelle mazzate...pure a scuola :SSSS con la bacchetta mi picchiavano... la bacchetta sulle mani... na volta addirittura delle scodellate in testa... :S qualche neurone deve essere andato a farsi benedire... per questo forse sono così... per i prox interventi, quindi...prendetevela con le mie maestre delle elementari... |
danut giovedì 10 luglio 2008 15:27 | 11/25 |
Su questo devo dare ragione a Miki, non possiamo sempre nasconderci dietro al fatto che sono fatti altrui, ci sono cose in cui non ci si può e non ci si deve immischiare, nella violenza invece abbiamo il diritto e dovere di essere parte attiva perchè finisca tutto. Ovviamente capisco anche il padre che si trova in una situazione addirittura assurda, ma se non accetta l'aiuto che gli vien dato non ha nessun diritto di fare quello che fa, il futuro di suo figlio deve stargli più a cuore del suo orgoglio. |
EvilEky giovedì 10 luglio 2008 18:47 | 12/25 |
Per quanto sia insopportabile un ragazzino comunque non lo si può picchiare con violenza. Probabilmente il padre ha agito d'impulso, affidandosi anche ai metodi del passato, i primi che gli sono venuti in mente, e questo un pò per la rabbia del momento, e un pò perchè, come il figlio, sente il peso della morte della moglie. Sta di fatto che ha sbagliato, è vero, ma non sapeva come comportarsi! E' sbagliato picchiare un bambino soprattutto se questo è già violento e scalmanato di suo, poichè ciò gli insegna ad usare la violenza, e lo incentiva nel farlo. Picchiandolo, il padre è come se lo stigmatizzasse come "bambino cattivo che merita la violenza", e il bambino percependo questo sarà ancora peggio di prima. Le persone (quindi non solo i bambini) alle quali viene dato un marchio dalla società, accorgendosi di assumere un certo stigma, e di conseguenza un ruolo, nell'insieme sociale, si comporta come se quel ruolo fosse veramente il proprio, noncurante di essere davvero come gli altri l'hanno stigmatizzato. Ad esempio, se si guarda con diffidenza un bambino o lo si allontana poichè figlio di un carcerato, il bambino sarà più portato a delinquere. Lo stesso bambino in una città in cui nessuno sa nulla di lui, e nella quale viene trattato con normalità riduce questa tendenza. Anche in carcere si sviluppa questa cosa.. |
magicamari giovedì 10 luglio 2008 19:39 | 13/25 |
Vedo ke la pensiamo più o meno tutti allo stesso modo: la violenza è sbagliata. La domanda ke mi pongo ora è se è giusto che sapendo una cosa come questa, io, ke nn sono nè una parente, nè ho un'amicizia con qsta famiglia, devo rimanere al mio posto e lasciare che le cose x loro vadano avanti , sperando in un miglioramento, o se dovrei in qualke modo fare qualke cosa... |
napulitanboy giovedì 10 luglio 2008 21:33 | 15/25 |
Il 10/07 19:39 magicamari ha scritto:potresti pure fare qualche cosa... ...però poi nn campi 100 anni... |
magicamari giovedì 10 luglio 2008 22:00 | 16/25 |
Il 10/07 21:33 napulitanboy ha scritto:Insomma dovrei fregarmene e farmi i cavolacci miei? Ok. Posso farlo. Ma so già ke quello ke è capitato ieri sera capiterà di nuovo se quel padre nn deciderà di prendere provvedimenti. Scusate la mia sensibilità, ma le botte ke ho sentito nella notte, date a quel ragazzino, nn mi hanno lasciata indifferente.... |
napulitanboy giovedì 10 luglio 2008 23:19 | 17/25 |
Il 10/07 22:00 magicamari ha scritto:mica ho detto questo.... io camperei volentieri 50 anni, e me li farei di prigione se lui fosse recidivo e drammaticamente violento... |
nau_ giovedì 10 luglio 2008 23:30 | 18/25 |
ma è ovvio che la violenza è sbagliata. non ho mica detto che ha fatto bene. magicamari, sarò insensibile, cosa ti devo dire... ma mi impongo sempre di guardare tutte e due le facce della medaglia. perchè denunciare il fatto che magari è SINGOLO e ISOLATO e togliere così al ragazzino anche il genitore rimasto? non è ancora più traumatizzante? perchè "stigmatizzare" (rubo il termine all'eky) un uomo per un (??) singolo evento? e poi ancora... ma quante botte gli ha dato effettivamente? quanti gridi? è possibile che qualche colpo l'abbia dato al muro o a una sedia o che ne so io? io non riuscirei a giudicare una situazione sentendo solo dei rumori dalla finestra, ma magari hai anche visto qualcosa, non lo so... tutti bene o male abbiano reagito male almeno una volta nella vita, no?... |
danut venerdì 11 luglio 2008 00:27 | 19/25 |
Il 10/07 23:30 nau_ ha scritto:Nau, io avevo un padre che una volta per fatti suoi si è sfogato su di me. Mi ricordo ancora che perchè non gli piaceva la mia scrittura mi prese per la testa e me la inizò a sbattere più e più volte sulla scrivania. Voglio bene al ricordo di mio padre, ma io mai farò una cosa del genere ad un figlio o figlia, se a 29 anni, circa dopo 22 anni, mi è rimasto un ricordo così forte vorrà dire che mi ha segnato la cosa. Adesso penso al bambino, penso a quello che prova e personalmente anche dall'altro lato della medaglia vedo meno colpe si, ma le vedo sempre. QUando un bambino ha problemi da psicologo queste cose non fanno altro che accrescere il suo problema, e come dice eky il suo problema non sarà mai risolto anzi verrà accentuato. |
magicamari venerdì 11 luglio 2008 01:03 | 20/25 |
Il 10/07 23:30 nau_ ha scritto:Dunque io nn voglio denunciare proprio nessuno. E cerco pure io di vedere oltre le botte... Quello ke vedo io è un padre ke nn sa più come fare a gestire suo figlio e qsto figlio da ciò ke ho sentito in giro (nel mio paese ci conosciamo bene o male tutti e la gente parla) è un fututo delinquente, qsto lo ha anke confermato la "babysitter". Un ragazzino ke vive come se fosse abbandonato e fa tutto ciò ke nn si dovrebbe fare, ma nn per colpa di suo padre, ma per tanti problemi ke ha. Se il padre è arrivato a tanto, di sicuro il figlio lo ha fatto imbestialire, ma nn con le botte riuscirà a domare il figlio! Un errore di qst'uomo secondo me è di nn seguire il percorso ke stava facendo la moglie, insieme al figlio, di una terapia da uno psicologo o ki di dovere. I problemi del figlio qsto padre li conosceva bene, perkè trascurare qst'aspetto proprio quando il figlio ha subito il trauma della perdita della madre? Non ha pensato ke magari avrebbe avuto, più di prima, bisogno di un aiuto psicologico? So ke ha pensato di mandare il ragazzino a studiare in un collegio, ma sempre dalla voce della babysitter, ha cambiato idea per paura del giudizio della gente. Sempre secondo me, nemmeno allontanandolo gli farebbe del bene... ma quale sarebbe la soluzione giusta x entrambi? |
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