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MaestroPaolo martedì 4 novembre 2008 16:11 | 1/6 |
Le ragioni di una iniziativa. L'azione del Governo dispiegatasi sin dal suo insediamento in materia di istruzione ha determinato una generale situazione di impoverimento di tutto il sistema, sia per quanto attiene alle risorse umane ed infrastrutturali, sia per quanto riguarda la qualità dell'offerta. E’ sufficiente leggere le recenti norme approdate in Parlamento per valutarne appieno gli effetti negativi su un sistema già sofferente per iniziative di riforma intraprese negli anni e mai pienamente completate. Basti pensare al travagliato percorso della Legge Moratti segnatamente per quanto riguarda la scuola secondaria superiore. Oggi, con il Decreto Legge 137/2008, si interviene pesantemente sull'unico segmento dell'istruzione che manteneva organicità ed efficienza, quello della scuola di base, producendone un drammatico appiattimento in termini di contenuti e qualità dell'offerta. A ciò si aggiungano i pesanti tagli agli organici che hanno determinato perdita di tempo scuola. Ma l'azione governativa si spinge ben oltre, in quanto interviene anche con il taglio degli organici – senza tener conto delle competenze primarie delle Regioni in materia di programmazione della rete e dell'offerta formativa, competenze, peraltro, chiaramente definite dal quadro normativo vigente e da connesse sentenze giurisprudenziali, ma che, tuttavia, stentano più che mai ad essere riconosciute nella prassi – andando a modificare la fisionomia del sistema territoriale dell'istruzione, prevedendo pesanti interventi di razionalizzazione della rete che si traducono in una secca riduzione di autonomia ma, soprattutto, di contrazione dei centri di erogazione del servizio. Né va tralasciato come tale operazione, fortemente invasiva delle titolarità di Regioni ed EE.LL., sia stata definita in maniera unilaterale, non tenendo nel debito conto che, sugli aspetti del decentramento amministrativo e della riforma costituzionale è attivo, da tempo, un tavolo di confronto istituzionale che, tuttavia, non riesce a pervenire a conclusioni definitive circa la piena e concreta allocazione delle competenze. In tale contesto appare ancor più sconcertante l'esito dell'iter parlamentare con il quale l'approvazione della Proposta di Piano Programmatico di cui all'art. 64 del D.L. 112/2008 è stata ottenuta mediante il ricorso al voto di fiducia, vanificando le previste fasi di concertazione in sede di Conferenza Unificata, prescindendo da un corretto processo di confronto istituzionale. Tutti gli effetti negativi ora descritti assumono carattere di particolare nocumento per le Regioni meridionali in cui il sistema dell'istruzione pubblica già lamenta carenze sul piano organizzativo e strutturale. Acclarato che le Regioni del Mezzogiorno risultano fortemente penalizzate, sia in termini di distribuzione degli organici, sia più in generale in termini di distribuzione dei finanziamenti occorrenti al normale svolgimento dell'attività didattica e al sostegno dell'esercizio del diritto allo studio, le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia hanno concordato di attivare una comune strategia che, pur tenendo conto delle specificità di ogni singola Regione, rappresenti al meglio le esigenze di sviluppo del sistema educativo formativo del Mezzogiorno rivendicando per esso l'attenzione e il sostegno necessario alla crescita dei singoli e dei territori. Da qui la necessità del confronto sulle politiche regionali nell'ambito dell'istruzione sia per migliorare e potenziare la portata degli interventi, sia per costruire una piattaforma comune necessaria ad un auspicato confronto con il Governo, nelle diverse sedi istituzionali, che si possa tradurre in una più attenta lettura dei bisogni delle realtà meridionali e in una diversa e migliore allocazione di risorse che, sommate all'impegno che ciascuna Regione già profonde nell'azione di governo del proprio territorio, ne potenzino l'efficacia. In questa particolare congiuntura normativa appare più che mai urgente e indifferibile una riflessione condivisa sui riflessi delle recenti determinazioni del Governo sulla struttura complessiva del sistema di istruzione delle Regioni meridionali e la messa a punto di una politica di sviluppo dei sistemi educativo formativi dei territori che possa, con autorevole interlocuzione, presentarsi e contrattare ai differenti livelli di confronto istituzionale a salvaguardia delle specificità e delle esigenze delle Regioni meridionali. E' quanto le Regioni del Sud intendono fare in tre giornate di incontri, da realizzarsi con la modalità e l’intento propri di Stati Generali sulla scuola, che si terranno a Castelvolturno nei giorni 7-8-9 novembre 2008 presso il Centro Congressi Holiday Inn Resort. La scelta di Castelvolturno non è casuale: si tratta, infatti, di una località emblematica, rappresentativa di un mancato processo di sviluppo e di integrazione culturale e sociale, oltre che del fallimento di qualsivoglia politica di integrazione e di convivenza civile tra etnie diverse. “Stati Generali delle Scuole del mezzogiorno” Castelvolturno (CE) 7/8/9 Novembre 2008 Centro Congressi Holiday Inn – Km.35 Via Domiziana Venerdì 7 novembre Ore 9.30/10,00 registrazione dei partecipanti Ore 10,30 Interventi di saluto Adam Mahmoud Associazione Africani di Castelvolturno dott. Francesco Nuzzo Sindaco di Castel Volturno on. Sandro de Francisciis Presidente della Provincia di Caserta Ore 11,00 Introduzione on. Antonio Bassolino Presidente della Regione Campania Interventi: Domenico Pantaleo – segretario nazionale FLC CGIL Francesco Scrima - segretario nazionale CISL scuola Massimo di Menna - segretario nazionale UIL scuola Cristiana Coppola – vice presidente nazionale Confindustria Alberto Bottino – Direttore scolastico Regionale della Campania Ilenia Guida – presidente Consulta provinciale degli studenti e membro UDS Sofia Toselli – presidente nazionale CIDI Jean René Bilongo – mediatore culturale Castel Volturno Ore 15,00 Per una scuola pubblica di qualità nel Sud ed in tutto il Paese. Emanuele Barbieri– Esperto, già Capo Dipartimento Risorse Ministero Istruzione, Augusto Cavadi – docente di filosofia a Palermo fondatore scuola “Giovanni Falcone” Domenico Cersosimo – Vice Presidente Regione Calabria Khaled Fouad Allam – docente Università di Trieste e giornalista Domenico Lo Melo – Assessore Istruzione Regione Puglia Walter Moro – Cidi Milano Luigi Nicolais - Vice Presidente Commissione Cultura Camera dei Deputati Toni Nocchetti – Associazione Tutti a Scuola don Tonino Palmese – Associazione Libera Marco Rossi Doria – esperto in progettazione per l’inclusione sociale ed educativa l’ On. Fausto Bertinotti - Presidente della Fondazione Camera dei Deputati - terrà una relazione sul tema “La scuola come presidio dei valori della Costituzione Repubblicana” Ore 16,30 Sala Acquarius Nell’ambito della manifestazione il Forum Terzo Settore della Campania e della provincia di Caserta presentano il libro: “L’impero dei casalesi” di Gigi Di Fiore - edizioni Rizzoli Coordina Pasquale Iorio del Forum Caserta, con l’autore intervengono Francesco Nuzzo Sindaco di Castel Volturno, Imma Fedele Vice Prefetto di Caserta, Sergio D’Angelo Forum Campania, Corrado Gabriele Assessore Regionale Campania, Giovanni Conzo Magistrato DDA Napoli. Partecipano i presidenti delle associazioni di volontariato e di promozione sociale del comitato promotore: ACLI – AISLO - ARCI – AUSER – Agrorinasce- Capuanova - Cittadinanzattiva – Comitato Don Diana – Libera – UISP – Lega Coop - Confcooperative - MOVI |