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PXlab venerdì 30 gennaio 2009 06:10 | 1/10 |
Il metodo scientifico quasi sempre studia la psiche come punto culminante della carne, come se fosse una produzione della carne, una risultante delle cellule, delle molecole, della materia. A me pare una strategia di studio gravemente sbagliata. Chi avrebbe dato origine alla carne, quale sarebbe la base di appoggio materiale? La situazione va studiata come punto di contatto di materia e spiritualità. La psiche è il punto da cui partire, intendendola come metà sistemica contrapposta alla carnalità, quindi come parte prettamente numerica che contiene e sempre conterrà la parte materiale. La mente è la numericità esistenziale che fa da bacino contenitore alle cellule. Con una interpretazione tale dell’esistente si riescono a trovare spiegazioni al perchè il sistema bio-percettivo molte volte si trova ad affrontare situazioni di avversità nei propri confronti. La morte è il caso limite. Se ad esempio mangio dei funghi velenosi la psiche emetterà una reazione per bilanciare il disequilibrio che si è venuto a creare nell’organismo, motivo per cui starò male. Lo stare male è la reazione ad un equilibrio che deve essere costantemente mantenuto. Starò male perchè il sistema complessivo deve stare bene. Se prima di ingurgitare i funghi ero in una situazione di perfetto equilibrio bio-percettivo, dopo averli mangiati il corpo subirà una alterazione e la mente interverrà con una reazione opportuna per impedire che l’equilibrio venga a mancare. La reazione psichica è lo stare male, ma l’equilibrio non verrà intaccato. Potrebbe apparire come un controsenso naturale. Ma così non è. Il punto da cui partire è la situazione di costante equilibrio, che è un punto di contatto percettivo di metà. La mente e il corpo. Due sistemi a formare una unica risultante sistemica. La psiche che tenta l’autoeliminazione va interpretata come beneficio del sistema. |
Plank mercoledì 20 maggio 2009 20:13 | 5/10 |
conosciamo forse meno di un deecimo di quel mirabile miccrocosmo che è il cervello. ma certamente si intuisce che il pensiero ,il talento ,le emozioni ecc. sono precisa conseguenza di quanto migliaia di correlazioni neuroniche possono creare e totalmente cambiare ,nello stesso individuo ,quando un trauma o altro cambia il comportamento dei neurotrasmettitori cereebrali ,.la spiritualità come effetto della mirabile biochimica cerebrale? |
PXlab martedì 24 novembre 2009 05:07 | 6/10 |
Il 20/05 20:13 Plank ha scritto:Si, la spiritualità come numericità emotiva. Non è il corpo che contiene la mente, è la mente che contiene il corpo. La mente eterna è il bacino contenitore, la mente non è una risultante cellulare. |
DottCacchiuc martedì 24 novembre 2009 09:51 | 7/10 |
la mente non è una risultante cellulare. nell'uomo, affermazione probabilmente vera al 50%...se per mente intendiamo lo spirito.. ....non c'è software che possa funzionare senza un hardware.. ...a meno che lo spirito non sia un software di tipo olografico auto-organizzatosi a priori (il famoso fantasma dentro la macchina di Artur Koestler).. ...mah!! |
PXlab mercoledì 25 novembre 2009 21:04 | 8/10 |
Il 24/11 09:51 DottCacchiuc ha scritto:punterei, quotando, su questa affermazione: "...a meno che lo spirito non sia un software di tipo olografico auto-organizzatosi a priori " |
Plank martedì 8 dicembre 2009 10:46 | 9/10 |
E' una vecchia diatriba, che non ha più ragione di essere, lo spirito è energia (quindi materia per le attuali leggi della fisica) il vuoto non esiste( fisica quantistica). Il pensiero la filosofia, la psicanalisi, opportunamente con sedute che, rimuovono l' inconscio, in realtà riescono a riallacciare circuiti emotivi, disconnessi che correlano il cervello emozionale con la corteccia prefrontale. Già Spinoza, Nietszche, e altri cominciano molto prima della neurofisiologia , a unificare spirito e materia. L' universo è energia e materia. Il pensiero, la mente razionale, sono energia che scaturisce da coerenza cerebrale, che il grande fisico Penrose, rende equivalente alla coerenza quantistica, per cui tutte le aree cerebrali più sofisticate contemporaneamente eccitate, possono realizzare coscienza, pensiero e quant'altro. |