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danut giovedì 5 marzo 2009 22:17 | 81/269 |
Nap, convinto tu, quella è l'analisi delle persone superficiali, le stesse persone che mi hanno detto che con una donna sarebbe passato tutto...bhe a nulla serve visto che volente o nolente i mei atteggiamenti stanno cambiando. Se la conviznione è questa allora per chi lo pensa gli consiglio di perdere il padre assassinato ad 11 anni e gli consiglio anche il tradimento di tutti i parenti più vicini. La vita di chi ha subito solo tradimenti non è bella. |
danut venerdì 6 marzo 2009 11:59 | 83/269 |
Perchè quasi tutte le persone a me care dalla età di 11 anni mi hanno voltato le spalle, perchè io di peersone care nella mia vita ne ho solo 2 ed una non è mio parente. Ho un padre morrto assassinato, il suo killer è libero e so chhi è e dove abita, le sorelle di mio padre che tanto sembrava mi volessero bene me ne hanno voluto così tanto che non hanno fatto altro di tentare di far fare la fame a me e a mia madre per invidie loro, grandi amici di mio padre non hanno aspettato per fare gli ssciacalli di quello che rimaneva a disposizione ed alla fine io ho vissuto una vita sapendo di essere solo in mezzo ad una moltitudine, senza sentire nulla e nessuno. Ho passato 10 anni di finzioni per uscirne fuori, ho passato 10 anni a fare l'attore per sembrare in un certo modo se no mi sarei isolato per sempre, con quello che è successo ho capito che avrei fatto bene ad isolarmi definitivamente allora e mi spiace dirlo, sono ancora in tempo per farlo. Purrtroppo i miei sogni non possono essere realizzati se mi difendo, quindi devo decidere di essere sereno con me stesso e fallito oppure tentare di fare quello cche volevo subendone di giorno in giorno i danni. nap non ha capito l'entità ddel mio dolore e da cosa è provocata, il puro dato di fatto che la mia vvita è cambiata e le decisioni che mi si pongono davanti sono tra lo schifo e lo schifo perchè una peersona non ha avuto l'accortezza di lasciarmi andare quando doveva ma usarmi anche dopo, perchè dopo che mi ha fatto del male non ha capito che era suo dovere per quello che aveva fatto farmela passare, ma invece mi ha fatto capire che io nella vita veerrò solo usato per i bisogni altrui. Dai su chi non mi direbbe che lei non ha fatto bene a chiamarmi quando suo nonno è morto chiedendo aiuto a me, in fin dei conti lei aveva bisogno, che mi abbia ttradito e che dopo abbia giocato con i miei sentimenti e che abbia risvegliato cose che dovevano rimanere li dove erano alla fine non importa a nulla, se una donna ha bisogno è una poverina e basta, ma quando un bisogno di una persona segna la vita di un'altra allora mi spiace c'è qualcosa che va male. |
theIdealBoy lunedì 9 marzo 2009 13:47 | 84/269 |
Il 06/03 11:59 danut ha scritto:quindi hanno vinto loro... o no? Il 06/03 11:59 danut ha scritto:MA VA?!? DAVVERO?!? "A volte, un vincitore e' un sognatore che non ha mai smesso di sognare" Il 06/03 11:59 danut ha scritto:...in lei od in te? |
danut lunedì 9 marzo 2009 15:13 | 85/269 |
In lei ideal, in lei, perchè se una persona non si reputa una merd.a non dovrebbe basare il suo stare bene sul far stare male gli altri, lo so che il mondo non va così, ma con ciò vuol dire solo che molte persone sono mer.dacce. Dire ad una persona che gli vuoi bene vuol dire anche volere il suo bene, vuol dire fare in modo che la sua vita non sia danneggiata dal tuo operato ed invece mi sento dire che mi si vuole bene ma i fatti non sono congrui con le parole. Dopo avermi fatto del male, dopo aver toccato la persona, buona a detta di molti, e rovinato poteva aver l'accortezza non solo di capire di aver fatto male ma che se si vuole comunque del bene ad una persona non le si fa del male. Ma si vede che io abito in un mondo tutto mio, fatto di persone mediamente oneste, si vede che le persone che hanno ragione sono quelle che fanno valere le loro ragioni con la violenza, quindi che ci sto a fare io? |
danut martedì 10 marzo 2009 13:57 | 86/269 |
Ok, ho capito una ccosa, che si è soli al mondo e non conviene mai fare qualcosa per qualcuno se non fargli solo del male per il proprio bene, ho visto che è così e siccome a me non va bene posso comprendere che l'unica via di scampo è il mio totale distacco da tutti, il chiudermi in un mondo tutto mio. Lavoro, studio? ma ditemi a che serve se tutto è dentro a noi. |
theIdealBoy martedì 10 marzo 2009 15:47 | 87/269 |
Danut, da quanto durava la storia? Perche' sai, bisogna nutrire MOOOOLTO affetto per una persona, prima di lasciarla sola qualora abbia dei problemi. In genere, come ribadito qua piu' volte, una persona aiuta l'altra solo se abbia da guadagnarci nell'aiutare. Tal vantaggio puo' avere numerose sfaccettature: economiche, politiche, caratteriali, umorali ecc ecc. Sono rarissimi quei casi dove una persona aiuta l'altra sapendo che per questo ci rimettera' qualcosa, o forse addirittura molto (vuoi l'esempio in casa? Tua madre con te sotto il profilo economico e magari anche psicologico sta pagando dazio di brutto, l'hai detto tu) Mi sembra di capire che tu davi per scontato che tal persona nutriva un affetto per te tale da portarla ad aiutarti anche se nel farlo ci avrebbe rimesso. Non era cosi'. E come non ti aiutava allora, non ti aiutera' adesso, in primis perche' non sa come stai, in secundis perche' appena lo verrebbe a sapere ti starebbe ancora piu' lontano. Tuttavia, dai tuoi posts tu mi sembri avere una mente ancora ben piu' che lucida, quindi dovresti trovare la via. Magari smussando quel lato del tuo pensiero che vede lei come Colpevole&Traditore Indiscusso... Forse e' cosi', ma finche' LA PENSI cosi' ti aiuti poco. |
danut martedì 10 marzo 2009 16:32 | 88/269 |
Ideal, io non mi fido di nulla e di nessuno, so che chiunque mi colpirà se la cosa gli può portare vantaggio e siccome io non voglio essere colpitom o mi isolo oppure attacco direttamente. Purtroppo quando le nostre peggiori paure vengono a galla non c'è quasi nulla che si possa fare, io ci sto provando in tutti i modi e sia con una terapia psicologica che con una farmacologica non sono arrivato a nulla, la pura lugica mi mette in un blocco totale, un ragionamento freddo e glaciale mi mette davanti alle bugie e da quello io mi ritraggo come non mai. |
danut martedì 10 marzo 2009 21:26 | 90/269 |
Io inzierò a percorrere la strada giusta quando avrò fatto pagare a chiunque mi ha fatto del male il giusto, io sarò sulla strada giusta solo dopo aver fatto del male per la prima volta nella mia vita ed essermi liberato finalmente di quella bestia che mi tengo dentro, ormai non mi frega più nulla, ne di essere denunciato ne di morire per mano dell'assassino di mio padre, è ora di fare quello che bisogna fare e basta! |
dolce77 mercoledì 11 marzo 2009 02:25 | 95/269 |
non credo proprio che l'eliminazione dell'assassino di padre (impunenente) ti farebbe stare meglio in via definitiva. Devi lavorare su altri versanti. ...........e funggire da quei luoghi appena possibile. "Parenti serpenti" dicono dalle mie parti....e' vero, non avrai nulla dai parenti... come non ho avuto nulla io... in 8 zii uno solo e' sano di mente e il figlio lo considero il padre che non ho avuto...e' quello ch emi ha savato dalla depressione. Elimina le persone negative dalla tua vista...e spariranno in brevissimo tempo anche dalla tua mente. fidati. Ora, -stringi i denti e prendi quel casso di pezzzo di carta, lasciando perdere il punteggio, che non conta una mazza -cerca il primo stupido lavoro vagamente attimente ad almeno 100 km da dove sei adesso e stabilisciti li per uno o due anni in affitto.Non badare ai soldi, bada solo di campare. QUesto ti fara' respirare aria sanissima e ti riempira' il cuore di stima in te stesso. In questro periodo troverai anche una donna, una brava donna, ma non immediatamente. -quando avrai piu' coraggio cambia lavoro (uno dei trucchi di tutti gli ingegneri e ' cambiare lavore spesso), e se necessario spostati ancora. Sarai praticamente un uomo nuovo. a questo punto la tua vita sara' profondamente cambiata. ALcuni lupi ce li portiamo dietro a vita, ma questo vale per TUTTI. TUtto sta nel riuscire a conviverci. buona fortuna, e guarda che la tua disavventura per molti aspetti e' simile alla mia esperienza.. |
danut mercoledì 11 marzo 2009 10:47 | 96/269 |
Non voglio prendere la mia laurea tanto per fare, ho faticato fino ad ora per avere un voto finale alto, perchè certe aziende che interessano a me scremano anche in base a quello (voti sotto il 107/110 non vengono considerati). Non voglio avere una vita mediocre perchè una persona mi ha messo davanti ai miei demoni, non voglio pagare così tanto per la incapacità di una ragazza che magari dalla sua vita avrà tutto quello che vuole. Per me prendere quel pezzo di carta come se fosse nulla sarebbe un insuccesso totale della mia vita, un suicidio interiore delle mie aspirazioni e delle mie fatiche, sarebbe uccidere la parte di me che si è impegnata lavorando duramente anche vista l'assenza di lezioni e di professori (io alla fin fine sono uno studente autodidatta totalmente), varrebbe la pena riprendersi a scapito della propria vita? Varrebbe la pena avere contatti umani decenti a scapito di quello che si è? Non accetto compromessi, non li ho mai accettati e mai lo farò per poi ripensarci e pentirmi,ricorda Dolce che per me diventerebbe fonte di odio e non sai che odio io posso provare per certe persone. Quest'anno pensi che io mi sia chiuso in casa? Ma ti pare? sono stato in giro, per periodi mia madre manco mi vedeva visto che tra cavoli miei e vacanze mi sono passato mesi fuori, tra Pontedera e la Spagna ed altro, tutt'oggi io sto almeno metà settimana altrove e metà a casa mia. In 1 anno ho seguito tutti i consigli dati, consigli sicuri per riprendermi perchè così altre persone avevano fatto, psicologa, una vita semplice senza troppe preoccupazioni, tentare di studiare anche se non ne avevo voglia, non starmene in casa ed uscire quasi tutte le sere per stare meglio, ma ti chiedo Dolce, come si fa a distrarsi quando si possono avere 2 pensieri paralleli? Io posso scrivere le equazioni differenziali della fluidomeccanica integrale e nel frattempo pensare a come aggiustare il computer della mia amica che ha tali problemi, tutto nello stesso tempo e posso arrivare a soluzioni plurime nel medesimo istante, come posso bloccare quel parallelismo che mi sta distruggendo ora? che sta rendendo la mia vita un disastro visto che anche quando fatico come un mulo spostando mobili (fatto questo fine settimana) ripenso al mi dolore mentre tiro su con sforzi assurdi un frigorifero grande come un americano? Solo quando dormo posso avere pace da questo, solo quando sono adormentato, quindi la soluzione sarebbe andare forse in coma per un periodo più o meno lungo sprando che il mio cervello si dimentichi di tutto? Soluzione idiota assai, ma assurdamente valida visto che io non vivo la mia vita fermo ma continuo a fare sempre qualcosa ma allo stesso tempo a stare male e soffrire di atacchi di angoscia incredibile. |
danut mercoledì 11 marzo 2009 12:08 | 97/269 |
Posso però dire una cosa che la mia psicologa mi ha detto, che il mondo è un labirinto stupido, bisogna muoversi in esso anche se illogico, fuori da esso c'è solo la pazzia di chi non accetta la stupidità. Quindi normale è stupido, chi è perfettamente integrato e non è conscio della stupidità dell'essere tale è perfettamente stupido. Triste la vita di chi è conscio che tutto quello per cui si affanna la gente è il nulla eterno, che la norma è stupidità e che chi si ribella finisce in manicomio. |
danut lunedì 23 marzo 2009 20:38 | 99/269 |
vivo con due pensieri per la testa, due pensieri opposti, uno mio, l'altro alieno a me e creato dai 2 decenni di rabbia repressa. Uno di essi vorrebbe guardare al domani con fiducia, l'altro invece fa notare che non bisogna fidarsi di nessuno, che tutti vogliono usare le persone pur di stare meglio anche se non si accogono e che l'ipocrisia regna sovrana. Uno dice di perdonare, l'altro dice di sfogare tutto quello che provo addosso quella persona e questo dolore che mi muove mi fa sfogare su me medesimo rendendomi quello che sono. Ci sono giorni che guardo alla giornata con un poco di ottimismo, cioè non penso tanto al mio dolore, ci sono giornate come oggi in cui vorrei non avere nulla da farema una fortuna che insegno ad usare il computer a degli anziani, in assurdo li quando insegno mi sent felice, trattato per quello che sono e non per quello che si vuole da me perchè tanto io sono. Purtroppo è partita la mia fiducia nel prossimo visto da me come un nemico da aggredire e sotterrare piuttosto che perire io stesso e questo comportamento anche se mascherato in lungo termine si vede sempre, medicine no che posso prendere. In effetti sto valutando di farmi ricoverare in psichiatria, almeno li posso forse guardare altre persone stare male e pensare tra me e me "ma guarda che cul0 che ho, non sono come quelli!". Purtroppo con il tempo sto perdendo la mia umanità e mi rendo conto che i film comici non m fanno più ridere, come i film horror non mi fanno più paura, sto entrando in un totale intorpidimento delle sensazioni che spero possa fermare il dolore che provo dentro. |
PulcinaRosa lunedì 23 marzo 2009 21:05 | 100/269 |
Il 23/03 20:38 danut ha scritto:Se pensi questo, non stai soffrendo veramente. Mia nonna capì che era giunto il momento di concludere le sue sedute psichiatriche (fatte per ben 3 anni..) quando vide una donna che aveva una sofferenza molto più grande di quella che provava lei (a detta di mia nonna ovviamente...la sofferenza non si misura, ogni persona ha la sua e la vive a modo suo).. ..invece di dire "x fortuna non sono come loro" pensava "dovrei vergognarmi di continuare a venire dallo psichiatra quando c'è gente che sta peggio di me". Io Dan sono sicura che tu stia soffrendo, però il tuo modo limpido di ragionare, di creare discorsi, di pensare alla vendetta mi lascia sempre in dubbio sul fatto che tu sia davvero in depressione..o almeno in una depressione incurabile.. Secondo me tu provi solo rabbia, rabbia e rabbia... è diverso. Con questo, ripeto, non dico che non soffri. |
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