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danut giovedì 1 ottobre 2009 14:27 | 1/20 |
Inizio a pensare che unabomber non sia un criminale del cavolo, un pazzo squilibrato, ma una persona che per colpa di altre persone è stato portato a dover fare quello che fa. Non sapete quanto l'indifferenza della società posso provocare un odio incredibile che se legato ad un altro odio può diventare causa scatenante di cose atroci. Mi chiedo allora chi è questo uomo e perchè agisce in questo modo e chi lo ha spinto a vendicarsi in qquesto modo così vveemente contro tutta la società senza alcuna distizione. |
Miki [Amministratore] giovedì 1 ottobre 2009 16:35 | 2/20 |
E' semplicemente un vigliacco, ovvero: 1 agg., s.m., che, chi per mancanza di coraggio evita ogni occasione di pericolo e subisce sopraffazioni senza reagire: quel v. è scappato invece di combattere | agg., estens., che denota viltà, codardia: azione, comportamento v. 2 agg., s.m., estens., che, chi si comporta da prepotente con chi non può difendersi Fonte: Dizionario De Mauro Entrambe le definizioni secondo me si addicono a unabomber. |
fabioMD1960 giovedì 10 dicembre 2009 15:53 | 4/20 |
Il 10/12 13:54 DottCacchiuc ha scritto:Giustificare il comportamento di uno squilibrato monomaniaco con il fatto che le vessazioni che puo' aver subito possano giustificare il suo comportamento delinquenziale mi sembra veramente eccessivo e fuori luogo. Tutti subiamo sopraffazioni, anche psicologicamente violente, in questa societa' sgangherata. Ma tra il reagire con rabbia e il fare disastri danneggiando dei poveri innocenti ci corre in mezzo non solo un mare, ma una galassia intera. Ergo consiglierei al soggetto della nostra discussione una bella psicoterapia a base di spaccamento di pietre, possibilmente in zona impervia e ben sologgiata, finche' morte per vecchiaia e usura non lo colga. |
danut giovedì 10 dicembre 2009 16:09 | 5/20 |
Non sono daccordo, ho parlato con una persona competente su questioni psichiatriche ed alla fine ne è venuto fuori che le persone reagiscono tutte a modo loro e tutte a ragione! La colpa è nella società che non considera questi mali come tali, ma che li considera sotto la capacità di volontà personale, quindi certe persone sono cattive e malvage mentre in realtà è solo uno specchietto che mettono gli ignoranti in materia. Così tante persone hanno latenze omicide che non avete idea, tante persone sono potenziali killer e solo certe piccole cose li possono far scattare ed è tutta colpa nostra, della insensibilità e delle scuse che il mondo è fatto così! Menti più progredite della nostra sono anche più deboli in un certo senso, solo esimi stupidi sanno con certezza le cose. |
fabioMD1960 giovedì 10 dicembre 2009 16:47 | 6/20 |
Fermo restando che rispetto quanto esposto da danut, io vedo le cose in modo assai diverso. Non nego che il fatto che chi ha dei disagi mentali debba essere capito, aiutato e possibilmente curato. Su questo non ci piove. Il mio ragionamento verte sul fatto che e' troppo facile scaricare sempre sugli altri i nostri problemi. Soprattutto quando poi giustifichiamo anche i comportamenti piu'dannosi per la societa'(come in questo caso). Capiamoci bene: nessuno ha le fette di salame sugli occhi e sono io il primo a essere convinto del fatto che il 90% dei nostri problemi derivano dal dover interagire con altri esseri umani. Quindi e' vero che per colpa del comportamento degli altri tante volte viviamo male e tante volte la nostra mente ne risente, anche pesantemente. Questo pero' non puo' puo' giustificare, in nessun modo e in nessuna forma, l'uso della violenza. Mai. Troppo facile dire (come sempre piu' spesso succede): "poverino qui, poverino la', ha fatto una vita da schifo, ha i suoi motivi, capiamolo ...". Troppo facile non assumersi le proprie responsabilita' e, con il meccanismo della proiezione, attribuire agli altri le nostre zone oscure. Quindi aiutiamo chi chiede di essere aiutato perche' e' un suo diritto ed e' un nostro preciso dovere di esseri umani. Chi non chiede di essere aiutato, e diventa oltretutto pericoloso, come va trattato ...? Direi che il buon senso, l'onesta' intellettuale e l'etica non lasciano adito a una pletora molto vasta di risposte ... |
Exergo giovedì 10 dicembre 2009 19:13 | 7/20 |
Un birroccio senza una ruota che si ritiene un avanzatissimo bolide di Formula Uno. Un ammasso di legni malamente inchiodati che rotea continuamente su sè stesso, incapace di capire il verso dei cammini altrui. Solo questo troverebbe il temerario avventuriero che praticasse un foro abbastanza grande sulla sommità della testa di danut e, munito di una fiaccola, si calasse nell'ampia cavità sottostante servendosi di una robusta corda di juta. Davvero una bella mente! Capace di sublimi pensieri superiori! Un paradiso per il frenologo dilettante! Piacevole come un volto ingentilito dal vaiolo! Solida come un ponte ferroviario di plastilina! Piena di colpi di genio come una partita a dama tra due marmotte! Credi che cercando similitudini tra te e altri disadattati farai rivolgere sguardi carichi di riprovazione sulla bambina che ti ha rubato il giocattolino? Se non sei capace di vivere, cosa continui a provarci a fare? Non hai niente da dare a nessuno. Chiunque si avvicini a te riceve 1000 punti danno. Sorridi pure mentre guardi le fotografie di Stalin e Hitler... Loro qualcosa l'hanno combinata... Tu neanche questo... Al più potrai essere il veicolo dell'epatite tra chi te l'ha attaccata e chi la prenderà da te... Farai meno morti di un film sulla principessa Sissi... Ora rimettiti in posizione fetale e continua a cullarti da solo come un alienato... |
danut giovedì 10 dicembre 2009 21:55 | 8/20 |
Credete che chi ha problemi di rabbia non abbia provato a risolverli prima? Credete che sia semplice superarli quando il mondo ti gira le spalle e ti prende per il sedere? Alla fine che fai? Semplice, te la prendi con il mondo tutto, perchè alla fine sono tutti stupidamente colpevoli di questo atteggiamento di m###a, questa bellissimo ignorare le realtà per poi piangere le reazioni terribili che ne verranno. La realtà è che unabomber siamo noi tutti, siamo gli scemi che lo hanno creato e giudicandolo uno schifo non possiamo che giudicare noi stessi come tali, i mostri di una società non sono altro che uno specchio della stessa, quindi siamo vigliacchi, senza p###e, uomini e donne che valgono due monete da 1 cent null'altro. Io non giudico un uomo che distrugge la sua famiglia per un raptus un mostro, vedo la disperazione sua che chiedeva aiuto e veniva puntualmente rigettato con soluzioni stupide, ma alla fine cosa aspettarsi da una società composta da stupidi ed ebeti |
danut lunedì 14 dicembre 2009 18:40 | 11/20 |
Semplicemente è il fatto che quando si dice che uno è un mostro è una spiegazione veloce per dire che non si è capito un cazz0 di una persona. Quando il mondo ti sbatte in faccia non una porta, ma tante porte l'unico modo per vincere è distruggere il mondo tutto, senza distinzioni di sesso, religione, stato e via dicendo. La rabbia che ne consegue non nasce dalla pazzia, ma dalla indifferenza e la cosa peggiore è per me scoprire che per la gente quella indifferenza del mondo moderno è giusta e necessaria. Pensate, mi ha salvato la non indifferenza di una persona, una sola persona ha capito ed è riuscita in questo modo a tirarmi fuori da una condizione che avrebbe portato morte di certo, che avrebbe distrutto la vita a gente ed uno psichiatra mi disse chiaramente che non sarebbe neppure stata colpa mia! L'indifferenza ed il buonismo prendono il sopravvento, io non ingnorerò mai una persona che sta male, ma del resto vivrò la mia vita ringraziando di avere una forza molto maggiore della norma dei ben pensanti, perchè sono quelli che uccidono bambini appena nati o persone inermi. |
DottCacchiuc martedì 15 dicembre 2009 11:26 | 13/20 |
con questa logica Hitler (10 milioni di morti) e Stalin (almeno 20 milioni di morti) sono state due bravissime persone... ce ne fossero...altre!! ma come disse il "buon" Stalin....se uccidi un uomo sei un assassino, se ne uccidi 20 milioni passi alla storia... gulp!! |
roadwolf venerdì 18 dicembre 2009 18:06 | 16/20 |
Ma effettivamente chi se la prende con il mondo intero se la prende con se stesso, visto che nessuno non può essere completo nella sua personalità se non facente parte ed interagendo con il mondo intero. Quindi chi vuole colpire il mondo vuole colpire una parte di sè... questa è la mia opinione: condividete? |
danut domenica 20 dicembre 2009 18:03 | 19/20 |
Quando il mondo da più parti attacca una persona in maniera eccessiva la fiducia di un essere umano viene messa a dura prova, quando gli attacchi diventano ancora più gravi è logico pensare che tutto il sistema di fiduce già incrinato si spezzi del tutto creando una persona che diffida di tutti e che magari disturbato da questo sentimento di sfiducia che non sarebbe proprio attacca pesantemente l'umanità tutta senza distinizioni. Un serial killer senza alcun modus operandi, una persona che vuole solo distruggere il mondo come sua ultima risorsa di vita. L'odio degli altri può diventare un ottimo catalizzatore per l'odio personale verso tutti, basta solo avere l'odio di molte persone verso di sè per arrivare ad odiare il mondo intero. Attenzione, io ho solo detto che li capisco quelli che chiamiamo mostri, perchè come mi disse una persona molto ma davvero molto autorevole in Italia diamo troppo atto alla psicologia spiccia che alle disfunzioni che la vita moderna può davvero dare ai neurotrasmettitori, tanto che molte persone in galera sono state definite capaci di intendere e volere quando non lo erano affatto! |
roadwolf domenica 20 dicembre 2009 18:54 | 20/20 |
Il 20/12 18:03 danut ha scritto:devi fare un netto distinguo tra una persona attaccata e una persona che si sente attaccata... Nel secondo caso se il tipo non è più capace di distinguere tra il mondo esterno e il mondo interiore reagirà anche quando l'attacco... non c'è. Per quanto riguarda la psicologia spicciola sono d'accordo con te, ma molti pazzi sono capaci d'intendere e volere, quello di cui non sono capaci è distinguere, discernere. Sono convinti che il pensiero proprio è assolutamente verità, invece che una semplice visura confrontabile e discutibile, ma qui stiamo tornando a disputare sul relativismo... |