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clacla domenica 9 maggio 2010 17:45 | 1/5 |
Ciao a tutti...3 anni fa, in un momento della ma vita in cui tutto era assolutamente nero, ho cominciato a scrivere qui, e devo dire che molti mi sono stati di aiuto...il semplice sfogarmi e l'ascoltare dei consigli fa molto bene...per questo oggi mi ritrovo qui..nella speranza che qualcuno anche questa volta sappia ascoltarmi e magari aiutarmi. Comincio nel descrivere "brevemente" la mia storia, dato che non pretendo che andiate a leggere le mie discussioni aperte 3 anni fa... 10 anni fa mi sono fidanzata con un ragazzo...dopo 6 anni è cominciata una crisi...lui mi diceva di non sapere più se quello che provava per me fosse amore, ecc...siamo andati avanti per circa 1 anno e mezzo con vari lasci e prendi (chi è curioso di sapere i dettagli può andare a leggere le discussioni da me aperte 3 anni fa)..fino a quando un bel giorno lui ha cominciato a rendere pubblica una sua nuova relazione con una ragazza. Da quel giorno la mia vita è cambiata ( o meglio stava per cambiare). Nonostante il dolore fosse tremendo, mi ha dato la forza per guardare avanti... Dopo un paio di mesi (giugno 2008), lui ritorna alla carica in un modo mai fatto prima...giorno e notte a piangere disperatamente, pregandomi di dargli un'altra possibilità, dicendomi di volermi sposare, ecc... Mi ha anche confessato che in questi anni ha avuto una relazione con la famosa tipa con cui poi è uscito allo scoperto, ed era questo che lo metteva in crisi...ma che ora aveva capito che con lei era stata solo una sbandata, ma che la donna della sua vita sono io...Ridargli la fiducia è stato un lavoro che ho dovuto fare su di me faticosissimo, ma lo amavo ancora, cosi ho deciso di riprovare... Non è stato semplice ma insieme siamo riusciti a superare, vivendo un anno e mezzo la nostra storia in modo sereno e felice, progettando il nostro futuro insieme, fino a quando arrivaimo agli inizi di gennaio 2010...accenna una piccola crisi..ma ritorna subito sui suoi passi. Purtroppo però la settimana scorsa ho cominciato a notare della freddezza, cosi abbiamo discusso e proprio 2 giorni fa mi ha detto che non si sente abbastanza legato a me, non sa cosa vuole, ed ha paura che il futuro con me non è in realtà ciò che vuole...credetemi mi è crollato il mondo addosso!!!!! Ora non ci sentiamo da 2 giorni... Come fa a non sentirsi legato a me dopo tutto quello che abbiamo vissuto e superato insieme? E' ovvio che alla luce del passato la prima cosa che mi viene in mente è che anche stavolta ci sia un'altra nel mezzo, nonostante giuro non mi abbia dato alcun segnale...fino a 2 settimane fa era tutto perfetto... Cosa dite? Mi sento male..mi sembra di rivivere tutto di nuovo..questa volta non reggo...nonostante ho già vissuto un dolore cosi, ogni volta è sempre peggio...mi sento pugnalata, dopo tutto quello che ho fatto per ricucire il nostro rapporto. Aiutooo!!! |
Exergo domenica 9 maggio 2010 20:32 | 2/5 |
Cara clacla, gli uomini non cambiano, mai. Se qualcuno ti dicesse che il dolore più forte, l'esperienza più lancinante o la paura più tremenda siano riusciti, in qualche caso, a far mutare il cuore di qualche persona, sarebbe solo un gran bugiardo!
Solo perchè un cane per qualche tempo smette di abbaiare, non per questo si è trasformato in uno scoiattolo!
Tu sei stata forte, sei stata brava e coraggiosa perchè lo hai tenuto, lo hai spronato e lo hai perdonato! Gli hai dato il mano le chiavi del tuo cuore, chiavi fragili come il vetro... Chiavi che lui aveva già gettato a terra, rompendole in mille piccolissimo pezzi... E tu gli hai dato una possibilità ancora, ed ancora ed ancora...
Il tuo animo è grande e bello e luminoso!
Il suo è meschino, egoista e crudele! O forse solo inetto, incapace a voler bene. E le persone che non sanno voler bene fanno danni, tanti danni.... E il dolore e la rovina che producono è tanto più grande quanto migliori sono le persone che fanno tribolare e rattristano e rendono sterili all'amore!
E tu sembri davvero una persona che vale, merita e dovrebbe essere felice!
Non hai ancora perso troppo se farai tesoro di quello che è accaduto e lo userai per amare e più profondamente le persone che ti meritano, e, nel contempo, starai ben lontana da chi non è degno neppure di alzare gli occhi verso di te!
Lascia che chi ti fa del male viva distante da te!
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clacla domenica 9 maggio 2010 21:13 | 3/5 |
Le tue parole mi hanno fatto crollare in un pianto inconsolabile...forse era l'ultima cosa che avrei voluto sentirmi dire però probabilmente è la cosa più vera che potessi dirmi. Nonostante questo non posso accettare che lui sia realmente una persona "meschina, egoista e crudele"...mi fa troppo male dipingerlo cosi. Molti mi dicono che lui ha semplicemente paura, perchè gli anni avanzano e i progetti nostri si fanno sempre più vicini nel realizzarli... Ti ringrazio comunque per le belle parole che hai usato nel descrivermi, anche se non credo di meritarle tutte...forse la mia è solo debolezza...forse per questo l'ho perdonato, non so veramente se è più facile perdonare o guardare avanti... |
fabioMD1960 mercoledì 9 giugno 2010 14:32 | 5/5 |
Il 09/05/2010 21:13 clacla ha scritto:Non entro nel merito sulla situazione in se' stessa, in quanto presumo che solo i diretti interessati possano prendere le opportune decisioni e attuare le conseguenti scelte. Ritengo comunque che la valutazione di Exergo, che reputo ben ponderata, andrebbe presa in considerazione come ingrediente base per una concreta e necessaria discussione tra te e il tuo fidanzato. L'aspetto sul quale vorrei invece mettere l'accento, come spunto per una discussione di piu' ampio respiro, e' la sempre piu' diffusa incapacita' e - soprattutto volonta' - di assumersi e di mantenere a lungo termine delle responsabilita' verso gli altri. A maggior ragione se poi questi 'altri' sono persone a noi in qualche modo vicine, come nel vostro caso specifico. Non sono sicuramente in una posizione di rettitudine etico-morale assoluta tale da poter tranciare giudizi e dispensarli alle masse, e quindi mi limito a rilevare che, leggendo quanto da te scritto - da spettatore esterno alla situazione - mi sono trovato di fronte a due attori che stanno vivendo un piccolo dramma. O perlomeno, per uno dei due partecipanti - la scrivente - la storia e' diventata un dramma, mentre per l'altro attore, la situazione si sta risolvendo in una farsa. E la farsa deriva proprio dal fatto che sta emergendo, nella persona in questione, un aspetto caratteriale che voglio stigmatizzare, ovvero l'incapacita' di mantenere la propria responsabilita' personale, costi quel che costi, verso l'altro. Noto infatti che questa caratteristica perniciosa del comportamento umano e' sempre piu' diffusa e sta anzi diventando uno dei canoni di base del comportamento a tutti i livelli, dai rapporti affettivi a quelli professionali e verso la res pubblica. Sono ovviamente consapevole del fatto che sto mettendo sul piatto, in due parole, un argomento che spazia ben al di la' della vostra situazione (che rimane sicuramente per voi, o almeno per te, di primaria rilevanza emotiva) e mi limito quindi ad evidenziare, in modo necesariamente stringato, il nocciolo dell questione che mi preme rendere evidente. Gli effetti di questo egoismo - che si spinge fino all'egocentrismo piu' becero quando suffragato dall'ignoranza culturale - si notano ormai in tutti gli aspetti del nostro convivere quotidiano con gli altri, e la regola che mi sembra di estrapolare da tutto cio' e' il seguente aforisma stile 'pane al pane e vino al vino': "Finche le cose van bene, tutto e' bello, e questo mondo e' il migliore dei mondi possibili. Al primo piccolo problema, cominciamo prudentemente a pigiare i pedali del freno. Quando poi le difficolta' aumentano, ci diciamo di comune accordo che abbiamo scherzato e addio, ognuno per se' ". Invito i lettori, se lo ritengono opportuno, a scansionare con onesta' nel proprio vissuto personale per vedere se quanto propongo sia o non sia cosa veritiera. |