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categoria: Aforismi
"Anna ha solo voglia di scappare"
"Anna era solo una bambina Anna e un’altalena piccolina
Anna in una stanza chiusa a chiave è cresciuta con la paura di sbagliare
Anna e quelle guance troppo rosse Anna e quelle lacrime troppo bianche
Anna e quel carattere introverso
E tutti a dire è una donna è ovvio..
E scusaci scusaci
Per tutti quei momenti in cui ci siamo accontentati dei tuoi si
Per tutti quei giorni in cui sei rimasta sola con i tuoi ni
Per tutte quelle notti in cui c’era solo la luna a proteggerti
Scusaci scusaci scusaci
anna ha solo voglia di scappare…anna ha solo voglia di morire…anna e quell’uomo maledetto le ha portato via ogni forma di rispetto…
anna e quel dolore sordo e muto l’ha consumata fino all’ultimo saluto
anna bisbiglia ora alla luna e sua figlia la guarda ogni sera…."
4tu (Fortunato Cacco) - tratto da https://youtu.be/A4mOV8KfwP8
segnalata da 4tu lunedì 19 novembre 2018
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categoria: Aforismi
TEMPORALE D'AUTUNNO
il temporale di autunno è scuro e tetro,
tuoni e lampi si alternano
mentre il cielo piange con forza,
le foglie scosse dal vento,
cadono sulla terra con dolcezza
baciandola e abbracciandola,
guardando in alto il ramo dove sono cresciuti
con un poco di nostalgia, il loro peniesro
prima che la morte arrivi definitivamente,
dal basso hanno nostalgia del loro albero
che con amore le ha tenute strette a se..
non torneranno piu lassù!
quanti ricordi.... l'allegria della primavera,
piccoli e verdi germogli erano,
mentre il cinguettio degli uccelli
passa loro davanti come una visione,
e il caldo dell'estate bollente,
lo scintillante sole e la brezza calda
che giocavano con loro...
la piccola foglia sta per esalare l'ultimo respiro
tornerà polvere nella sua polvere.
segnalata da daniela cesta lunedì 30 settembre 2013
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categoria: Aforismi
l'amore è la mia energia
il mio cuore ne è pieno,
a volte pare che scoppi!
e piu passano gli anni e
piu l'amore cresce nel petto!
lo spirito ha forgiato me
attraverso gli impulsi del cielo
e lo spirito di Dio dalle radici degli alberi,
l'acqua della terra ha parlato a me
io ho ascoltato e l'energia di amore
è entrata dentro me,
avvolgendomi interamente,
Noi tutti siamo amati da Dio,
perchè ognuno di noi
è importante agli occhi suoi,
Dio dobbiamo chiamarlo Amore,
perchè lui è solo Amore!
segnalata da daniela cesta martedì 19 febbraio 2013
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categoria: Aforismi » comportamento
...E RITORNO BAMBINO..
Ritorno ormai cresciuto
nel cortile ove bambino ho vissuto.
La casa da anni abbandonata
ricoperte di muschio ed incrostata
ha rattristato di molto la mia giornata.
L'immagine racconta di abbandono,
assordante quiete e desolazione,
che ha non di poco offuscato
il ricordo del bel tempo vissuto.
Poi.."d'incanto".. scompare il presente
e nitidi, i vecchi ricordi tornano in mente,
ecco gli antichi rumori venire,
ecco il razzolare degli animali da cortile,
ecco l'apparir di figure amiche
ormai nei ricordi sbiadite...
e.. i giochi.. e.. le corse in quel cortile
il tardo giorno prima di dormire.
son rumori che non hanno eco
"disincanto" al presente mi piego.
Ricordo un ricordo mai "sopito"
il ritorno di un bambino al vecchio nido.
segnalata da Roberto C. lunedì 6 maggio 2013
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categoria: Aforismi
cinguettio
sotto il mio tetto
c'è un cinguettio d'amore!
una mamma rondine è indaffarata
a sfamare i suoi piccoli sempre con la bocca aperta
loro non saziarsi mai!
mentre il sole di primavera
scintilla con leggiadria!
l'erba verde smeraldo cresce rigogliosa
miriadi di insetti, coccinelle
farfalle e mosconi,
svolazzano allegramente!
look il falco!
splendido nella sua alterigia
orgoglioso e sicuro di se
sembra padrone del cielo!
vola a cerchio nel pezzo del cielo
poi improvvisamente scende
in picchiata veloce verso la terra.
Ha visto la sua preda!
segnalata da daniela cesta venerdì 19 aprile 2013
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categoria: Aforismi » comportamento
Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perché non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal
basso in soggezione, perché quella piccola persona presto
crescerà, e lascerà il tuo fianco.
Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a
fianco, perché e' l'unico tesoro che puoi dare con il cuore,
e non costa nulla.
Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo.
Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal
profondo dell'anima.
Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti,
perché un giorno quella persona non sarà piu' lì.
Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e
dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.
E RICORDA SEMPRE: la vita non si misura da quanti respiri
facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro.
segnalata da marines lunedì 10 settembre 2012
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categoria: Aforismi » stati d`animo
COS'E' LA VITA?
COS'E' LA VITA?
- Papà cos'è la vita?
- La vita è.......ma infondo è così difficile descrivere la vita.
- Provaci Papà.....
- Vedi la vita è un cammino, un percorso, una rotta, una strada più o meno grande...più o meno lunga e intorno a questa strada ci sono molti viottoli. C'è chi non cambia mai rotta e continua a camminare per la grande strada e c'è chi invece imbocca i piccoli viottoli.
- Perchè papà?
- Perchè la grande strada è più comoda è come un'abitune.... una consu...etudine.... una sicurezza, mentre i viottoli sono tortuosi...è difficile percorrerli e bisogna fare molta attenzione. Laggiù la vegetazione è sempre folta ...l'uomo si potrebbe anche perdere o farsi del male.
- Come quel giorno che sono caduto dalla mia bici e mamma mi ha messo un cerotto sul ginocchio e così il sangue ha smesso di uscire e il dolore è passato?
- Proprio così! Ma tu...cos' hai imparato?
- Papà ....ho imparato che in bici bisogna andarci con tutte e due le mani.
- Già!
- Imboccare la strada grande è come andare a scuola e studiare la matematica anche quando non piace, perchè prima o poi ti potrebbe servire.
- Grande Pà.....Me lo dice sempre anche la prof...ma non credo di poter crescere studiano solo la matematica.
- Vedi alla fine della grande strada e dei piccoli viottoli c'è sempre un muretto che ogni essere vivente inevitabilmente, prima o poi, dovrà saltare per andare oltre.
- Cosa c'è papà dietro quel muro?
- Non sono sicuro....ma credo ci sia un'altra vita dove nessuno si può fare del male.
- Papà...nell'altra vita bisogna studiare anche la matematica?
- Ah..ah..ah!!! No, credo proprio di no.
- Sai papà credo di aver capito cos'è la vita..........la vita è una corsa ad ostacoli.
- Proprio così', amore mio.....la vita infondo è una corsa ad ostacoli.
segnalata da LaurA domenica 10 giugno 2012
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categoria: Aforismi
Il cuore di un uomo è un terreno brullo e sassoso,
difficilmente ci cresce qualcosa...
Ma quando una pianta vi attecchisce,
mette radici dure, cocciute e profonde...
E se quella pianta poi deve essere estirpata,
bisogna tirare con tutte le proprie forze...
Rivoltando la terra fino agli abissi,
scavando fino a quando, da quel terreno scuro,
non esce un liquido denso come sangue...
Rivoltando le zolle la terra respira e diventa più fertile...
Aprendo la nuda ferita ed esponendola al sole
il sangue la pulisce e si rinnova...
Ogni rinnovamento chiede prima un prezzo in sofferenza...
E per rinascere, prima devi morire un po'...
E non esiste nessuna morte che sia indolore,
soprattutto quella del cuore...
Ma quando ti laverai via il sangue,
nuova carne sarà nata dai lembi della tua ferita.
E, quando le lacrime avranno finalmente terminato di lavarti gli occhi,
il sole ti sembrerà brillare di una luce nuova e più intensa...
Perchè quando riacquisterai la forza di guardare il cielo, dopo avere fissato in basso per troppo tempo, sarà come se il sole brillasse per te soltanto...
segnalata da daniele martedì 17 febbraio 2004
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categoria: Aforismi » vita
Donare la Luce
La mia vita va avanti e tutto intorno finisce,
natura vuole che il vecchio lasci spazio
al nuovo,al giovane.
Muore l'albero bruciato dal vento,
marcito dall'acqua,
mangiato da insetti e funghi
e più accanto cresce un germoglio verde smeraldo
nutrito dal sole che filtra
dove prima i rami del vecchio albero
non permettevano.
Usiamo le lacrime come sfogo
per non piangere persempre
e pensiamo che chi muore l'ha fatto
per donarci quella luce che da vivo
non riusciva a fare.
Aiutiamo noi stessi a star bene
cosicché da essere in grado ad aiutare gli altri
ed i nostri cari dall'alto dei cieli
ci vedranno brillare di luce propria,
Luce che doneremo ai nostri figli
ed ai figli dei nostri figli ..... ecc ecc....
memmedesimo - tratto da una notte in Sardegna
segnalata da Daniele mercoledì 15 agosto 2007
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categoria: Aforismi » amore
amore
CIAO PRINCIPE ANCORA TI CHIAMO COSI
DOPO IL MALE CHE MI HAI FATTO
MI HAI LASCIATA POI RIPRESA MOLTE VOLTE
E, IO STO MALE PER TE
NON TI SEI COMPORATO BENE CON ME
ORA SEI SPARITO
LASCIANDO UN VUOTO NEL MIO CUORE
IO VIVEVO PER TE
ORA SONO MATURATA , CRESCIUTA
NON SONO PIU, ASSILLANTE
HO CAPITO MOLTE COSE
DOPO TUTTO QUELLO CHE MI HAI FATTO
MI MANCHI MOLTO
DI ME NON TI INTERESSA PIU, NIENTE
TU ERI LA MIA ALLEGRIA ,LA MIA VITA
ORA MI SONO RITROVATA DA SOLA
NON CE LA FACCIO SENZA DI TE
PERTE CI SARO SEMPRE OGNI MOMENTO
NON POSSO DIMENTICARTI
SCUSA SE TENGO DEI SENTIMENTI VERI PER TE
DA ME - tratto da ME
segnalata da susanna sabato 10 gennaio 2009
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categoria: Aforismi » vita
“Tu non sei piccola,
Perché già sei cresciuta:
Sei grande e giochi con il tempo
E con la vita
- Come tutti facciamo -
Per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno,
Perché sei sempre vissuta;
Non sei mai nata,
E mai morirai.
Non sei figlia di coloro che tu chiami papà e mamma,
Bensì loro compagna d'avventure,
In viaggio alla scoperta delle cose del mondo,
Per capirle...
Vola libera e felice,
Al di là dei compleanni,
In un tempo senza fine,
Nel per sempre.
Di tanto in tanto noi c'incontreremo
- Quando ci piacerà -
Nel bel mezzo dell'unica festa
Che non può mai finire”.
segnalata da marines mercoledì 2 febbraio 2011
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categoria: Aforismi » vita
AMANDO I FIGLI
Figli non voi li crescete, ma essi crescono voi.
Sono essi i vostri educatori, perché attendono che voi siate nel bene prima di imitarvi.
E quando dite: Daremo la vita a un figlio, sapete quale vita state dando? Non la loro, ma la vostra.
E quando dite: I nostri Figli ci tolgono un mucchio di tempo,
domandatevi se tutto quel tempo che vi viene tolto sarebbe impiegato meglio.
Nella loro infanzia ascoltate i vostri Figli, perché sui loro visi è ancora impigliato qualche frammento del sorriso con cui li hanno rivestiti gli angeli.
Nel tenerli per mano, non date loro fretta,
ma camminate al loro passo, perché vogliono guarirvi dal vostro correre.
Non fate ad essi doni, ma donate voi stessi. I doni sono il vostro alibi per non regalare voi a loro.
Consegnatevi nelle loro mani, perché hanno quella saggezza che voi avete perso.
Chiamateli per nome, ed essi chiameranno il bimbo in voi,
quello che da soli non siete riusciti a rianimare,
e lo faranno giocare nel giardino della Vita.
E nella loro adolescenza ascoltate i vostri Figli. Gran parte del muro che in quei giorni spesso vi oppongono non l’hanno costruito coi loro mattoni ma coi vostri.
Non chiedete ad essi cose che già voi non fate. Se siete saggi, vi basterà essere voi stessi.
Voi siete i seminatori dei loro campi, non i raccoglitori delle loro messi.
E la vostra missione consiste nel donare sempre,
anche quando la lama della loro libertà vi taglierà le mani.
Stefano Biavaschi - tratto da Il Profeta del Vento
segnalata da marines lunedì 10 gennaio 2011
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categoria: Aforismi » vita
Ama l'anziano!
Lascialo parlare
perché nel suo passato ci sono tante storie vere.
Lascialo vincere
nelle discussioni, perché ha bisogno di sentirsi sicuro di sé.
Lascialo andare
tra i suoi vecchi amici, perché è lì che si sente rivivere.
Lascialo raccontare
storie già ripetute, perché lui vuole vedere se stai alla sua compagnia.
Lascialo vivere
tra le cose che ha amato, perché soffre di sentirsi spiantato dalla propria vita.
Lascialo gridare
quando ha torto, perché lui e i bambini hanno diritto alla comprensione.
Lascialo salire
nell'auto di famiglia quando vai in vacanza, perché l'anno prossimo avrai rimorso se lui non ci sarà più.
Lascialo invecchiare
con lo stesso paziente amore con cui lasci crescere i tuoi bambini, perché tutto fa parte della natura.
Lascialo pregare
come vuole, perché l'anziano è uno che avverte l'ombra di Dio sulla strada che gli resta da compiere.
segnalata da marines giovedì 16 dicembre 2010
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categoria: Aforismi » religione » angeli
“ SE TU SAPESSI “
"Se tu sapessi con quanto amore seguo i tuoi passi
Se tu sapessi con quanto amore asciugo le tue lacrime
Se tu sapessi con quanto amore
ti prendo per mano affinché tu non cada
Se tu sapessi con quanto amore ti guardo mentre annaspi nel caos della vita
E ogni istante, minuto, ora della giornata ti sono accanto.
Se tu sapessi con quanto amore guardo il tuo sguardo
che a volte è così triste e non ce la fa a vedere la luce.
Se tu sapessi con quanto amore stringo la tua mano
quando scrivi parole che non riesci a condividere
Se tu sapessi con quanta gioia mi stringo al tuo cuore quando regali un sorriso.
Se tu sapessi.. che ti sono accanto sempre
in ogni istante e maggiormente nei momenti difficili.
Raccolgo i ricordi più belli che a volte tendi a dimenticare
raccolgo l'amore seppellito nel tuo cuore e te lo ripropongo attraverso gli incontri casuali
attraverso il tuo stesso sguardo riflesso su di uno specchio.
Se solo sapessi quanto soffro insieme a te dell'amaro della vita
Vorrei accarezzarti con mani di carne..ma lo sussurro a chi ti sta accanto..
vorrei dirti le parole più vere dell'amore,ma lo suggerisco a chi ti regala una parola.
Vorrei vederti raccogliere tutto l'amore che semini per sentirti soddisfatto della tua vita
ma come ogni cosa.. il tempo lascerà crescere il frutto che tu stesso hai fatto nascere.
Gioisci perché attraverso le tue mani io regalo l'amore a chi ha la fortuna di incontrarti.
Tu non lo sai forse ma
io sono il tuo angelo..
quello che mai ti abbandonerà e che è qui solo per te
e grazie a te può amare il mondo"
segnalata da marines lunedì 13 dicembre 2010
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categoria: Aforismi » religione » dio
Tenerezza per i figli
Signore Gesù,
hai detto un giorno ai tuoi discepoli:
«Lasciate che i bambini vengano a me, perché a loro
e a chi assomiglia loro appartiene il regno dei cieli».
Ti affidiamo i nostri figli.
Custodiscili con la tua Grazia.
Insegnaci ad amarli e a rispettarli
in tutto ciò che sono, per aiutarli
a crescere in pienezza, non secondo i nostri desideri,
ma secondo il tuo progetto di amore.
Negli occhi dei bambini scopriamo ogni giorno
un raggio del tenero amore del tuo Volto.
Sappiamo che essi ci sono stati dati in consegna.
Non siamo i padroni della loro vita.
Aiutaci a non essere possessivi.
Rendici capaci di prepararli alla vita
con la sapienza e l’intelligenza del cuore,
per lasciarli partire poi con libertà interiore,
senza alcuna pretesa di dominio.
I nostri figli sono tuoi, Signore della Vita.
Rendici segno per loro della tua forte Tenerezza.
Educare è difficile,
ma tu ci hai insegnato che «tutto è possibile»
se rimaniamo uniti a te, come i tralci alla vite.
Trasfiguraci con il soffio del tuo Spirito Santo
perché dalla nostra tenerezza di coppia
i figli possano risalire alla tua Tenerezza
e rendano gloria al Padre.
Tu che vivi e regni nei secoli eterni. Amen.
segnalata da marines venerdì 4 febbraio 2011
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categoria: Aforismi » vita
l'araba fenice
muore e rinasce dalle sue ceneri ogni volta
che il male bussa alla porta
E' l'uccello Sacro del fuoco e secondo la tradizione è originario dell'Arabia
Vive più di cinquecento anni e quando si accorge di stare per morire prepara una pira funeraria
con dei rami di erbe aromatiche fra cui la Mirra e al tramonto, rivolta verso il sole calante con le ali aperte,
da' fuoco alla pira, lasciandosi consumare dalle fiamme.
Nove giorni dopo l'uccello risorge dalle sue stesse ceneri.
Il fuoco è un simbolo molto ambiguo...
Può significare calore, vita... o sviluppo,
evoluzione... o male,
dolore e sofferenza... o amore, piacere...
Di lei Ovidio disse:
«... si ciba non di frutta o di fiori, ma di incenso e resine odorose.
Dopo aver vissuto 500 anni, con le fronde di una quercia si costruisce un nido
sulla sommità di una palma, ci ammonticchia cannella, spigonardo e mirra,
e ci s'abbandona sopra, morendo, esalando il suo ultimo respiro fra gli aromi.
Dal corpo del genitore esce una giovane Fenice,
destinata a vivere tanto a lungo quanto il suo predecessore.
Una volta cresciuta e divenuta abbastanza forte, solleva dall'albero il nido
(la sua propria culla, ed il sepolcro del genitore),
e lo porta alla città di Heliopolis in Egitto,
dove lo deposita nel tempio del Sole.»
L' Araba Fenice nutrendosi di Perle d' Incenso viveva per 500 anni
per poi ardere sul rogo e quindi rinascere dalle sue stesse ceneri più Pura e più Bella.
Cosa rara e quasi impossibile a trovarsi
la Fenice divenne per gli scrittori cristiani il Simbolo della Resurrezione
così come nel linguaggio popolare un qualcosa
di tanto straordinario da sembrare inverosimile,
una specie di PORTAFORTUNA per le persone buone,
un qualcosa di magico, senza età e senza tempo.
segnalata da marines giovedì 21 ottobre 2010
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categoria: Aforismi
i RE MAGI
dopo due anni di cammino,
viaggio profondo, seguendo la cometa
i re Magi sono arrivati, nella povera capanna del Signore
il Divino Bambino è cresciuto, ha due anni
sorride a loro che si prostano ai suoi piedi,
la luce negli occhi del piccolo Gesu è immensa,
seduto in terra, gioca con un piccolo giocattolo di legno,
costruito da suo padre Giuseppe, bravo falegname,
in quella misera e povera casa, regna pace e tranquillità,
Giuseppe silenzioso e pieno di bontà,
abbassa il suo capo, all'arrivo di questi re,
capisce che l'Eterno è stato affidato alle sue cure
e la sua responsabilità è grande agli occhi del suo Dio,
Maria e il piccolo Jesus, sono la luce del creato
e il dono ricevuto è immenso, una lacrima scende silenziosa
dai suoi occhi timidi, sorride a Maria, per il suo sguardo preoccupato,
i re Magi sono intorno al piccolo Gesu,
e depongono ai suoi piedi: oro, incenso, e mirra.
Una visione lampo, negli occhi della giovane madre,
sconvolge il cuore di Maria,
in un attimo vede tutta la vita di suo figlio
l'oro: perchè Jesus è il re dei re!
incenso: che purifica il suo altare e le sue parole
la mirra, che verrà spalmata sul suo corpo morto!
un coltello nel cuore di Maria
ma gli occhi del bambino Divino
gli sorridono, donando a she , forza e coraggio.
Tutto è iniziato.
segnalata da daniela cesta lunedì 6 gennaio 2014
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categoria: Aforismi » vita
NON POSSO DARTI SOLUZIONI
Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
pero’ posso ascoltarli e dividerli con te
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro
Pero’ quando serve staro’ vicino a te
Non posso evitarti di precipitare,
solamente posso offrirti la mia mano
perche’ ti sostenga e non cadi
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei
Pero’ gioisco sinceramente quando ti vedo felice
Non giudico le decisioni che prendi nella vita
Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
Pero’ posso offrirti lo spazio necessario per crescere
Non posso evitare la tua sofferenza,
quando qualche pena ti tocca il cuore
Pero’ posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere
Solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico
in quel momento sei apparso tu...
Non sei né sopra né sotto né in mezzo
non sei né in testa né alla fine della lista
Non sei ne il numero 1 né il numero finale e
tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista
Basta che mi vuoi come amico
NON SONO GRAN COSA,
PERO’ SONO TUTTO QUELLO CHE POSSO ESSERE
segnalata da Marines lunedì 23 settembre 2013
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categoria: Aforismi
pensiero in un tramonto di giugno
sensazione del tramonto di giugno,
uggioso, incerto, silenzioso,
giornate di luce lunghe in questo tempo
dove, sembra, il virus ha finito di colpire..
e nel silenzio la mia mente si domanda
dove è finita l'Italia, dove sono nata e cresciuta
un Italia amata e imitata dal mondo intero!
Era un capolavoro artistico, espressione di vita e cultura italiana!
un paese di luce, dove regnava l'amore, un icona di storia che affascinava il mondo intero! una fonte ispiritrice per gli altri
avevamo tutto cio che serviva, sopratutto l'allegria,
serenità, gioia nel carattere! Una fiducia nel futuro incredibile
i genitori la inculcavano a noi nel profondo.
Noi giovani avevamo le comitive, la domenica
scendevamo nelle spiagge, lunghe, calde, infinite,
I'Italia è piena di spiagge interminabili, dove migliaia di giovani
con le proprie comitive passavano, le domeniche, tra risa,
tutti insieme, sotto il sole e l'estate lasciava spazio, alle passioni strepitose!
Ricordate la “Alfa Romeo Giulietta Spider 1960?"
nessuna casa automobilistica, del mondo è riuscita a fare
un auto di quella bellezza!
ingraziamo Dio di aver vissuto quei tempi passati e meraviglosi!
Ma che cosa è successo ? Oggi è un tempo di rabbia, violenza,
anche la musica è cambiat, tutti i migranti asiatici e africani, e non solo,
sudamericani ecc, vorrebbero venire in Italia. Ma L'Italia non è piu la nazione di ieri....Europa, globalizzazione, povertà, guerre, nulla è andato bene.
Comunque oggi l'Italia è aperta, tra sanificazioni, distanziamenti,
mascherine, con il futuro buio.
segnalata da daniela cesta giovedì 4 giugno 2020
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categoria: Aforismi » ricordo
ricordo, immagini, fantasia
Quando cominciai a capire
salivo le scale a quattro, zampe,
nella vecchia casa dei miei nonni,
tutto scricchiolava, e le pietre antiche erano fredde,
quando sono cresciuta, dall'alto scivolavo sulla lunga scalinata
partivo come un razzo per scivolare e le pietre erano diventate
lisce, levigate, lucide, ma nelle giornate di pioggia, non mi bastava piu
una intera casa per giocare, scendevo nelle cantine a guardare le botti
gli attrezzi di campagna, oggetti antichi, prosciutti appesi,
e un giorno cominciai a risalire le vecchie scale,
sempre piu su, fino all'ultima camera e capii che
la scala continuava a salire nel buio..
avevo tra le mani la mia piccola bambola
e una piccola porta scorticata, io vidi
diedi una leggera spinta e come per magia la porta si spalancò,
un bagliore giallo verde, arrivava da una piccola finestra,
una soffitta mai visitata, pensai, bauli vecchi di secoli
in un angolo, spalliere di un letto di ferro battuto,
una specchiera di, chissà, quale trisnonna
vecchie lettere con una calligrafia svolazzante ed elegante,
mi tolsi le scarpe e le poggiai sul davanzale della finestrella
gli ultimi raggi del sole scomparivano dietro la montagna
e la luna spuntava, sembrava cantare dolci armonie celestiali,
ascoltai il sussurro del vento, valutavo che chiamasse me,
sentii lo sgocciolare della rugiada sugli steli di erba, nel prato
e notai un sentiero verso il bosco, attraverso i vetri, lo reputavo cosi misterioso,
immaginai elfi, fate, gnomi, su quel viottolo erboso
immaginavo loro che danzavano sotto la luce della luna!
E il bosco che sorrideva e tutti gli animali che facevano festa,
lasciai la mia bambola e chiusi gli occhi mentre dentro le mie piccole narici
entravano aromi e profumi di fiori ed erbe aromatiche
farfalle che svolazzavano sopra la mia testa, e i folletti che
chiamavano il mio nome....
la mia immaginazione non aveva limite,
abbandonai la mia bambola alla soffitta....per sempre,
il bosco aspettava me, per ogni avventura nella natura.
segnalata da daniela cesta lunedì 9 novembre 2015
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