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categoria: Aforismi
mattino di giugno
mattino di giugno, nello stridio dei gabbiani
sul mare tranquillo, respirando freschezza,
nella mente e nel cuore, tra gioia e dolore
nell'orizzonte lontano, brilla l'amore
evanescente, reale, così forte
scorre nel sangue arterioso, di passione
nel pensiero, del mattino che brilla
nello scorrere sull'acqua, che rotola
nell'onda schiumosa che s'infrange sulle rocce
nel grido del gabbiano, nel cielo limpido
nell'amore nel cuore, che spinge la mia volontà
e grida nel profondo, respingendo ogni cosa.
segnalata da daniela cesta venerdì 13 giugno 2014
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categoria: Aforismi » religione
In ogni essere umano, in atto e in potenza, alberga tutto il bene e tutto il male del mondo, inferno e paradiso, angeli e demoni. Perciò il male più rovinoso per l’uomo è… di supporre di essere immune dal male. La nostra capacità di odiare, di amare e di creare è sconfinata: ogni possibilità dipende dalle nostre libere scelte e decisioni.
I conflitti più aspri e duraturi, gli amori e gli odi più tenaci e travolgenti, il sadomasochismo, la volontà omicida e suicida si stabiliscono nel nostro mondo primigenio famigliare e poi si riversano pari pari nella vita adulta dappertutto, in specie nei rapporti di coppia.
Per questo il male combattilo dentro di te, il bene condividilo con il prossimo.
Le persone non sono buone perché si comportano da buone o perché suppongono di essere buone; le persone diventano buone quando stanano, assumono e si liberano, con il perdono, del proprio odio e male e della colpa fin dalle loro origini della vita nel seno materno.
Il male che l’uomo compie è sempre tale, sia esso conscio sia inconscio: cambia solo il peso della colpa. Per questa ragione, se vogliamo scoprire tutto il bene che è dentro di noi, ci bobbiamo dare il coraggio di esplorare anche tutto il male.
Non è l’oscurità della notte che ci incute timore ma il buio dell’anima.
L'uomo ha la percezione del bene e del male, al di là e oltre i condizionamenti che ha subito e oltre quanto s’inventa per negarla perché il SE’, fonte della verità, è presente in ciascuno di noi fin dalle origini della vita e per tutto l’arco vitale.
Tutto ciò che è il prodotto del libero arbitrio e dello spirito umano – in pratica tutto il bene e tutto il male che l'uomo immette nel mondo nel corso della sua esistenza –, oltre che a riflettersi nel suo arco vitale, lo lascia in eredità anche alle future generazioni.
In ogni caso abbi sempre cura di coltivare il bene negli altri; se puoi, aiutali affinché essi scoprano e si assumano il proprio male, dato che ogni essere umano porta dentro di sé tutto il bene e tutto il male del mondo: dipende da ciascuno di noi stimolare di più l’uno o l’altro.
Gabriele Palombo
gabriele palombo - tratto da saggi di antropologia esistenziale
segnalata da Gabriele Palombo giovedì 28 agosto 2014
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categoria: Aforismi » religione
Buona parte del pensiero e dell'agire occidentale, sia quelli d'origine filosofica sia, soprattutto, quelli d'origine teologica, sono viziati perché è la loro stessa origine a essere viziata. Perciò confondere la spiritualità e il misticismo con la religione, può rivelarsi un tragico errore.
Ciò che mantiene in essere e alimenta di più la mitologia religiosa è la volontà di dominio e di potenza dell’istituzione clericale e la paura della vita e l’angoscia della morte della gente. Promettete al popolo il paradiso e vi seguirà fino all’Inferno!
La colpa più grande delle istituzioni religiose, del potere religioso, è di avere manipolato e stravolto di continuo la spiritualità e il divino per fini materiali, narcisistici e soprattutto di potere, ottenendo così, per quelli che cercano veramente, il contrario di quello che loro si prefiggono: allontanarli dall'una e dall'altro.
La maggior parte degli esseri umani non cerca la verità: vuole imporre la propria. La peste peggiore sono i dogmi, perché possono paralizzare e imbruttire la vita all’infinito. Perlopiù sono i dogmi religiosi che ci fanno girare in tondo da secoli (unitamente al disconoscimento della vita prenatale). I guasti provocati da errate o inconsistenti visioni dell’uomo e del mondo, richiederanno parecchi secoli per essere riparati a livello collettivo. Tutto ciò che non è stato compreso dalle religioni, sia in alto sia in basso, è stato o idealizzato, o divinizzato e posto fuori dall’uomo, o demonizzato. In ogni caso il risultato è stato quello di opprimere e paralizzare l’uomo per secoli.
Il crimine più orribile contro l’uomo lo compiono coloro che usano la spiritualità per fini di potere, perché la schiavitù spirituale è la peggiore di tutte. Le religioni tradizionali, per come si sono strutturate finora, non aiutano gli esseri umani a sviluppare la loro dimensione spirituale, li confondono e li espropriano per soggiogarli al loro credo.
Chi vuole indottrinare, spesso nasconde l’intenzione di colonizzare e di dominare il prossimo. Le religioni nel voler mantenere al guinzaglio l’umanità per le loro bramosie di potere, l’hanno condotta sull’orlo dell’abisso. Ovviamente con la complicità di tanta gente che cerca delle scorciatoie per quesiti esistenziali che facili non sono.
Gli uomini di religione, quando si stupiscono degli interminabili conflitti e scempi etici, che in questa nostra travagliata e folle epoca nessuno riesce più ad arginare, dimenticano che questo mondo, per la maggior parte, l’hanno edificato e continuano a mantenerlo in essere loro stessi con i loro dogmi, dottrine e sfarzose cerimonie. Liturgie – tra l’altro perlopiù auto celebrative! –, all’interno delle quali si manipolano potenti simboli archetipici, mitici e spirituali posti nell’inconscio collettivo, per suggestionare e intimorire la gente al fine di continuare a esercitare il potere su di essa.
Non c'è bisogno né di templi né tanto meno d’intercessori per vivere la spiritualità.
gabriele palombo - tratto da Aforismi e pensieri
segnalata da Gabriele Palombo martedì 21 luglio 2015
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categoria: Aforismi » stati d`animo
Inconcepibile tramonto di gennaio
Siamo a gennaio e oggi sul web ho visto postare
infiniti tramonti, spettacolari, sanguigni, cieli infuocati,
che sembrano rubarti l'anima! Tempo di un inverno strano
e incomprensibile, non appartiene a gennaio, quel cielo
affascinante, quel cielo profondamente rossastro che
abbraccia chiunque, abbaglia gli occhi con il suo forte colore vermiglio quell'orizzonte che ha conquistato tutti, non appartiene a questo mese è un cielo malato e sta sopra di noi! Un cielo che gli abitanti di questo pianeta hanno fatto ammalare! E' un cielo traditore
cattivo, che sussurra presagi catastrofici, quel rosso cremisi
tendente al viola con paramenti d'oro, ha un aspetto di una dignità
regale! Ha conquistato gli esseri umani, io l'ho guardato e ho sentito il
lamento di un agonia della natura sofferente che chiede aiuto
e che nessuno cura. Non mi fido di questo tramonto profondo
di gennaio, non mi ha conquistata, il mio spirito si è rifiutato
di fotografare questo immane tramonto, sento che appartiene al male. Non fidatevi, non gioite, perchè siamo al mese di gennaio
e l'inverno non è ancora arrivato. E nel cielo rosso sangue io
leggo ostilità, malvagità, volontà di fare del male.
segnalata da Daniela Cesta mercoledì 24 gennaio 2024
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categoria: aforismi
x te..lavi
la nostra storia è incominciata alle elementari....
k bei ricordi...
anke se tu avevi una situazione difficile e cmplicata alle spalle tutti ti volevano bene...sopratutto io...poi arrivarono le medie...
e un po ci dividemmo..ma nn tanto e continuammo così la nostra grande amicizia...
ma poi ci fu la tua adozione...e ti dovevi trasferire...mi ricordo il giorno prima della tua partenza...io ero venuta alla casa famiglia dove stavi e avevamo passato la notte assieme rivivendo ibei momenti paxati...
oi tu andasti via...anke contro la volontà di tutti....xk sn gli assistenti sociali k decidono...non noi...
cmq fattostà k nn ti vidi +...
ci telefonammo solo un paio di volte prima k i tuoi genitori adottivi staccassero la linea telefonica incuranti di quali potessero essere i tuoi sentimenti...
ma io lo so cosa provavi...xk mi scrivesti una lettera allìoscuro di tutti...
tu nn ti trovavi bn...ma noi nn capivamo il xk...
ma poi la notizia sconvolgente arrivò...era su tutti i giornali...tu lavi eri stata stuprata da quelle persone(se si pexono chiamare così) con cui avresti dovuto ricostruire una famiglia...ma era con noi k l'avevi trovata...
ma poi ti portarono via da lì...e da allora nn si ebbero + tue notizie...e ankora nn si sa dove sei:
è da + di un anno k nn ci sei +...
ma ti voglio solo dire k
se anke tuvedi la stessa luna....
allora nn siamo poi così lontane!!!!!
TVUKS8DBSDSQ
(ti voglio un casotto di bene solo dio sa quanto!!!)
pepe95 - tratto da la mia vita_purtroppo
segnalata da pepe95 sabato 30 agosto 2008
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categoria: Aforismi » destino
Chi crede nel destino??
Chi crede che nella vita sia tutto già predefinito da un'entità esterna e superiore?
Chi crede che QUESTA entità possa decidere della nostra esistenza a suo piacimento?
Chi crede, invece, che tutto sia dovuto al caso, tutto fondato sul Caos?
Chi crede che questa sequenza di eventi sia davvero inevitabile?
Io credo a entrambe le cose...é un paradosso, lo so, ma è così.....
Quando vedi che il filo rosso della tua vita va ad incrociarsi con un qualsiasi evento o persona, pensi che era destino, o magari il tuo destino era un altro e tu semplicemente lo hai cambiato, padroneggiandone caratteristiche e modellandolo a tuo piacimento, anche magari non accorgendotene..."FABRUM ESSE SUAE QUEMQUE FORTUNAE"....ciascuno è artefice del proprio destino...
Oppure quando, per una serie di casi fortuiti, ti ritrovi a destreggiarti in situazioni che non avevi previsto, non programmate, pensi che alla fine sia tutto frutto di un caso, che, vada come vada, tu non avresti potuto fare nulla per cambiarle.
Una ragazza dopo 3 anni con il suo ragazzo, tra alti e bassi (molti..) decide di mollarlo... era destino o si poteva evitare o è andata così per caso?
Dopo una prova importante, si accettano gli eventi per partito preso, accettando cioè quello che verrà; oppure si cercano scuse e attenuanti, oppure ancora "è andata così e basta"?
Quante volte ho detto la famosa frase " la ruota gira per tutti", ma per me non ha mai girato...
Quante volte ho sperato che il caso, la Fortuna (se così lo si può anche chiamare), mi sorridesse, guardasse da me e dicesse "Guarda che non sono bendata, vedo anche te.." ....
Quante volte ho creduto di padroneggiare con le MIE mani la MIA vita, ben decisa sul da farsi, e invece mi è sfuggito tutto come un'anguilla...
Quante volte mi sono arresa senza lottare per i miei obiettivi convinta che il mio destino fosse quello, o altre volte ho detto "o la va, o la spacca" che la fortuna mi assista... (mai successo)
Anche adesso sono scettica riguardo queste cose, ma continuo a crederci...
Pensare o credere che ci sia già il proprio destino scritto da qualche parte dà la sicurezza di non doversi sforzare più di tanto, ma allo stesso tempo la sensazione di impotenza rende tutto stretto, e con questo la volontà di prendere e mollare, lasciare che il caso mescoli le carte e giochi con noi...anche con gente che vale come il 2 di picche a canasta.
Si scomoda il destino quando qualcosa va male, e il caso quando invece va bene...ma provare l'esistenza di entrambi e come cercare l'Araba Fenice posata su un Unicorno...
Contare su se stessi è l'unica cosa da fare per non essere delusi...come dice Morpheus: " Non pensare di essere qualcosa, CONVINCITI DI ESSERLO"....... solo così si taglia la testa al toro e si evita di credere a tutto questo.
Il problema è trovare la lama per farlo....
segnalata da icefox sabato 27 settembre 2008
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categoria: Aforismi » società » politica
Credo nel valore supremo dell'individuo e nel suo diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità.
Credo che ogni diritto comporti una responsabilità; ogni opportunità un obbligo; ogni possesso un dovere.
Credo che la legge sia fatta per l'uomo e non l'uomo per la legge;
che il governo sia al servizio della gente e non il padrone della gente.
Credo nella dignità del lavoro, sia con le mani che con la mente;
che nessuno abbia il diritto di essere mantenuto
ma che tutti abbiano il diritto a un'opportunità per mantenersi.
Credo che la parsimonia sia essenziale alla vita bene ordinata e che l'economia sia il prerequisito
di una struttura finanziaria sana, nel governo come nel business o negli affari personali.
Credo che la verità e la giustizia siano fondamentali per un ordine sociale duraturo.
Credo nella sacralità di una promessa che la parola di un uomo dovrebbe essere solvibile come la sua cambiale: che il carattere - non la ricchezza o la posizione - è il valore supremo.
Credo che servire sia dovere universale del genere umano e che solo nel fuoco purificatore del sacrificio l'anima umana si liberi dalla scoria dell'egoismo.
Credo in un Dio tutto saggio e tutto amore, chiamato con qualunque nome,
e che l’appagamento più alto dell’individuo,
la felicità più grande e l’utilità più ampia
siano da essere trovati nel vivere in armonia con la sua volontà
Credo che l'amore sia la più grande cosa al mondo;
che solo l'amore possa vincere l'odio;
che il diritto possa trionfare sulla forza e che trionferà.
segnalata da marines sabato 16 ottobre 2010
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categoria: aforismi » amore
Mio padre
Sembra giovane ma è vecchietto,
non per colpa sua, ma del suo tempo vissuto e del
nuovo che incalza.
Vuole essere un duro, ma nonostante tutto è adorabile.
Sono nato dal suo seme, dalla sua forza, dalla sua volontà,
dal suo amore. Vivrà sempre nella mia mente, nel mio
cuore, nella mia casa, nella mia vita...la sua ombra mi seguirà
ovunque, in ogni dove troverò il suo fantasma, ovunque
sentirò il suo odore, sempre udrò la sua voce. Sempre vedrò
il suo aspetto preoccupato, serio, triste, felice, e tutto ciò
per amor mio...perchè io arrivassi dove lui non ha potuto,
perchè io avessi ciò che lui non ha avuto, perchè io fossi
ciò che lui non è stato.
E' strano, penso sempre come mi comporterò, cosa farò e se
piangerò quando lui morrà. Lo vedo disteso su di un letto di
ghiaccio, immobile...
Ma perchè le penso queste cose? Lui adesso è qui, è vivo,
cammina, mangia, beve, si muove, legge, mi sgrida e questo
perchè...è mio padre.
(1973)
segnalata da vincenzo corsaro sabato 16 marzo 2013
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categoria: Aforismi
l'estate se neva
l'estate se ne va! ed io grido, la chiamo
lei si gira qualche attimo e sorride..
mentre la malinconia autunnale, invade il mio cuore
il tempo è inesorabile, non si ferma mai,
come la terra, come le galassie e l'intero universo,
come il nostro cuore, quando si ferma noi siamo morti.
sole scintillante, che luccichi sugli oceani
giochi con le foglie degli alberi
fai brillare i fiori, maturi i frutti e abbronzi la pelle,
brezza del vento estivo, che carezzi la pelle nuda
spargi il profumo dei fiori, e riscaldi le acque del mare
prendi la mia lacrima, portala con te
non sprecare la mia lacrima,
mettila dentro, il mare con amore
e falla rotolare con le onde.
L'autunno arriva e abbraccia me
contro la mia volonta.
segnalata da daniela cesta domenica 14 settembre 2014
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categoria: Aforismi » vita
Per gli uomini non esiste nessunissimo dovere,
tranne uno: cercare se stessi, consolidarsi in sé,
procedere a tentativi per la propria via ovunque essa conduca.
Ciò mi scosse profondamente e questo fu il risultato di queste esperienze:
molte volte avevo fantasticato sul mio futuro,
avevo sognato ruoli che mi potevano essere destinati,
poeta o profeta o pittore o qualcosa di simile.
Niente di tutto ciò.
Né io ero qui per fare il poeta, per predicare o dipingere, non ero qui per questo.
Tutto ciò è secondario.
La vera vocazione di ognuno è una sola,
quella di conoscere se stessi.
Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente,
non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente.
Il problema è realizzare il suo proprio destino,
non un destino qualunque, e viverlo tutto fino in fondo dentro di sé.
Tutto il resto significa soffermarsi, è una mezza misura,
è un tentativo di fuga, è il ritorno all’ideale di massa,
è adattamento e angoscia di fronte a se stesso.
Terribile e sacra sorse davanti a me la nuova immagine mille volte intuita,
forse già espressa, eppure soltanto ora vissuta.
Io ero un parto della natura lanciato verso l’ignoto,
forse verso qualcosa di nuovo o forse anche verso il nulla,
lasciare che si sviluppasse dal profondo, obbedire al mio destino
e far mia la sua volontà, questo era il mio compito. Nient’altro.
Avevo già assaporato molta solitudine.
Ora ebbi l’impressione che ne esistesse una più profonda e forse inconfutabile.
segnalata da marines mercoledì 2 febbraio 2011
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categoria: Aforismi » vita
Essere o non essere, questo è il problema.
che cos'è piu' nobile, soffrire nell'animo per i sassi e i dardi scagliati dall'oltraggiosa fortuna, o impugnare le armi contro un mare di affanni e combatterli fino a farli cessare?
Morire, dormire...niente piu'.
E con il sonno dire che poniamo fine al dolore della carne
e alle mille afflizioni naturali a cui la carne è destinata?
Questa è la fine che bisogna desiderare ardentemente!morire,
dormire.., forse sognare. Ecco il difficile.
Perchè quali sogni potranno visitarci in quel sonno di morte,
quando saremo usciti dalla stretta di questa vita piena di affanni mortali?
E’ un pensiero su cui ci si deve fermare a riflettere .
e sono proprio pensieri siffatti a prolungare la durata della sventura.
Perchè, chi sopporterebbe le sferzate e le irrisioni del tempo,
i torti dell'oppressore, le offese dei superbi, le pene di un amore respinto,
i ritardi della legge, l'arroganza dei potenti,
gli scherni che il meritevole pazientemente subisce da parte di gente indegna,
potendo trovare pace da se stesso con la semplice lama di un pugnale?
Chi sarebbe disposto a portare carichi sulle spalle,
a gemere e sudare per le difficoltà della vita,
se non ci fosse il timore di qualcosa dopo la morte,
questa terra inesplorata dai cui confini nessun viaggiatore è mai tornato indietro,
timore che, confondendo la nostra volontà ci induce a sopportare i mali di cui siamo afflitti, piuttosto da spiccare il volo verso altri a noi completamente ignoti?
Cosi' la riflessione ci rende tutti vili.
segnalata da marines venerdì 12 agosto 2011
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categoria: Aforismi » vita
Non dimenticare mai che l’amore che provo per te è come il vento: non potrai mai vederlo, ma potrai sempre sentirlo… Ovunque sarai.
*
Il segreto di un’esistenza felice e realizzata dipenda dalla direzione che si sceglie.
E la chiave, figlio mio, è imboccare la tua strada,
nessun’altra, solo quella che ti detta direttamente il cuore.
*
La vita è breve…Perdona in fretta, bacia lentamente, ama davvero, ridi sempre di gusto…
E non pentirti mai di qualsiasi cosa ti abbia fatto sorridere, oppure piangere.
*
Se cadi, rialzati, affronta le avversità e trova sempre il coraggio di proseguire.
Fai della tua esistenza qualcosa di spettacolare.
*
La sola battaglia che non puoi vincere è quella che non vuoi combattere.
*
Abbandona il tuo guscio di certezze, esci dal coro: parti, va’ lontano.
Abbatti tutte le pareti che hai innalzato intorno a te.
Sii libero, lascia che il tuo spirito voli verso il tuo destino.
*
Posso confidarti un segreto? Non importa quanti anni vivrai, ma come li vivrai.
Dai valore al tuo tempo.
Se in futuro, per esempio, ti troverai a percorrere giorno dopo giorno
il tragitto casa-ufficio al volante di un’auto,
con gli occhi incollati sulla distesa d’asfalto di fronte a te,
trova ogni tanto il coraggio di spezzare la routine e
ritagliati un istante per goderti le piccole meraviglie della Natura:
soffermati ad ammirare un tramonto, stupisciti davanti al volo di un colibrì…
*
Vivere in pace, figlio mio, è rispettare le opinioni altrui e dare molto, molto di più di quanto si prende.
*
Puoi sentirti vecchio pur essendo soltanto un ragazzino se non vivi un giorno per volta, se smetti di sognare, se vendi il tuo spirito in cambio del conforto della sicurezza.
*
Un’ultima cosa prima di concludere questa lettera: cerca sempre di scoprire il mondo con i tuoi occhi, e non attraverso quelli degli altri. Solo così potrai trovare la verità.
*
Le uniche cose che ti appartengono davvero sono i tuoi sogni e la libera volontà di vivere la vita nel modo in cui desideri farlo. Tutto il resto lo prendiamo soltanto in prestito.
Sergio Bambarèn - tratto da da Lettera a mio figlio sulla felicità
segnalata da marines lunedì 22 agosto 2011
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categoria: Aforismi » vita
Io ho visto degli orrori, orrori che ha visto anche lei. Ma non ha il diritto di chiamarmi assassino.
Ha il diritto di uccidermi, ha il diritto di far questo, ma non ha il diritto di giudicarmi.
E' impossibile trovare le parole per descrivere ciò che è necessario a coloro che non sanno ciò che significa l'orrore. L'orrore a un volto e bisogna farsi amico l'orrore.
Orrore, terrore morale, dolore sono i tuoi amici.
Ma se non lo sono, essi sono nemici da temere. Sono dei veri nemici.
Ricordo, quand'ero nelle forze speciali, sembra migliaia di secoli fa.
Andammo in un campo, per vaccinare i bambini.
Lasciammo il campo dopo aver vaccinato i bambini contro la polio.
Più tardi venne un vecchio a richiamarci, piangeva, era cieco.
Tornammo al campo, erano venuti i Vietcong e avevano tagliato ogni braccio vaccinato.
Erano là in un mucchio, un mucchio di piccole braccia e, mi ricordo che ho pianto come, come, come una madre.
Volevo strapparmi i denti di bocca, non sapevo quel ce volevo fare.
E voglio ricordarlo, non voglio mai dimenticarlo.
Poi mi sono reso conto, come fossi stato colpito, colpito da un diamante:
una pallottola di diamante in piena fronte e ho pensato:
"Dio mio, che genio c'è in questo! Che genio! Che volontà, per fare questo!
Perfetto, genuino, completo, cristallino, puro!"
E così mi resi conto che loro erano più forti di noi, perche loro lo sopportavano.
Questi non erano mostri, erano uomini, quadri e addestrati.
Uomini che combattevano col cuore, che hanno famiglia, che fanno figli che sono pieni d'amore,
ma che avevano la forza, la forza di far questo.
Se io avessi dieci divisioni di questi uomini,
i nostri problemi qui si risolverebbero molto rapidamente.
Bisogna avere uomini con un senso morale e che, allo stesso tempo,
siano capaci di utilizzare i loro primordiali istinti di uccidere senza emozioni, senza passione, senza discernimento.
Perchè è il voler giudicare che ci sconfigge.
COLONNELLO KURTZ - tratto da APOCALYPSE NOW
segnalata da marines venerdì 24 agosto 2012
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categoria: Aforismi » vita
CREDO
Credo nel valore supremo dell'individuo
e nel suo diritto alla vita,
alla libertà e alla ricerca della felicita.
Credo che ogni diritto implichi una responsabilità,
ogni opportunità un impegno, ogni possesso un dovere.
Credo che la legge sia stata fatta
per l'uomo e non l'uomo per la legge;
e che il governo sia il servitore del popolo e non il suo padrone.
Credo nella dignità del lavoro,
sia intellettuale che manuale;
e che il mondo debba ad ogni uomo non un'esistenza,
ma un'opportunità di farsi una vita.
Credo che la parsimonia sia essenziale al corretto vivere e che l'economia
sia il requisito primario di una sana struttura finanziaria, sia nel governo,
che nel commercio, che negli affari personali.
Credo che la verità e la giustizia
siano fondamentali per un ordine sociale duraturo.
Credo nella sacralità di una promessa che la parola di un uomo
dovrebbe essere valida quanto il suo impegno e che il carattere,
non la ricchezza o il potere o la posizione, sia di supremo valore
Credo che il rendimento di un servizio utile
sia il dovere comune del genere umano,
e che solo nel fuoco purificatore del sacrificio siano consumate le scorie dell'egoismo
e liberata la grandezza dell'animo umano.
Credo in un Dio onnisciente e sempre amorevole,
con qualsiasi nome venga chiamato,
e che l'adempimento più elevato, la felicità più grande
e la più profonda utilità dell'individuo
si ritrovino nel vivere in armonia con la Sua volontà.
Credo che l'amore sia la cosa più grande al mondo;
e che solo esso possa sopraffare l'odio;
e che il diritto possa trionfare e trionferà sull'autoritarismo
segnalata da marines lunedì 13 dicembre 2010
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categoria: Aforismi » stati d`animo
1 Mi chiedo perchè
Tormentato da mille patemi d’animo, con il sangue acido,
mi alzo dal letto sudato fradicio.
Rimurgino sopra ogni singolo problema
e anche se la mano trema scrivo questo tema.
Vorrei sapere qual e’ il prezzo da pagare,
quanto ancora ci vuole per ottenere un posto al sole.
Come Don Quichotte mi avvento contro i mulini a vento,
ho acceso un fuoco, ma subito dopo l’hanno spento.
Mi chiedo perché? Mi e’ tutto contro.
Perché? Butto giù un muro e subito ne trovo un altro.
Stufo di vedermi passare di fronte gente che non merita
con il loro rap della domenica.
Tutto resta un rompicapo senza soluzione
ma combatto per accaparrarmi la mia posizione.
Stanco di non essere premiato,
sentendomi rispondere: ritenta sarai piu’ fortunato.
Mi chiedo perche’? Do anima e corpo ma tutto gira storto.
Perche’? Non c’e’ giustizia in questo mondo
Perche’? Rimango a peso morto dopo aver dato tutto quel che posso
senza che nulla sia successo.
La testa pesa come i miei pensieri, mi ritrovo curvo sopra un foglio
con la faccia nelle mani;
a corto di entusiasmo manca la forza per concludere il percorso
devo affrettare il passo.
Il campo e’ minato, sapessi quante volte mi sarei fermato
eppure non ho mai mollato (mai).
La mia volontà va al di là del pessimismo,
non so se il mio organismo reggerà ancora per molto questo ritmo.
Autolesionista, masochista, non riesco a stare dentro al coro,
cerco un futuro da solista;
so quello che voglio, ho tutto il necessario,
ho il pane … ma non ho i denti per mangiarlo.
Non ottengo in proporzione malgrado dedizione e impegno
la fortuna bacia chi non ne ha bisogno.
Tutto va al contrario ed e’ difficile,
di colpo un amico intimo diventa estraneo, sembra impossibile.
segnalata da marines lunedì 10 gennaio 2011
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