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Sono presenti 407 barzellette. Pagina 17 di 21: dalla 321a posizione alla 340a.

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categoria: Barzellette

La Nasa ha programmato un esperimento
per provare la resistenza dell'uomo in totale solitudine nello spazio.
Per l'esperimento vengono scelti tre uomini: un noto play boy svizzero,
un famoso lettore di gialli e un accanito fumatore. Tutti e tre, secondo
il progetto Nasa, dovranno essere spediti nello spazio su tre navicelle
separate, dove dovranno rimanere in solitudine per ben sei mesi!! Viene
concesso loro solo di portare con se' qualcosa che li possa aiutare a
passare il tempo durante il periodo di permanenza nello spazio. Arriva
il giorno della partenza. Il play boy entra nella sua navicella con un'enorme
borsa contenente filmini sexy... e parte. Il lettore di gialli porta con
se una mezza biblioteca di gialli di tutti i generi... e parte. Il fumatore,
ovviamente, si presenta con qualche migliaio di sigarette e sigari di
vario genere, sale sull'ultima navicella... e parte. Passano i sei mesi
e le tre navicelle tornano sulla Terra. Il primo ad uscire e' il play
boy... che sembra piuttosto soddisfatto dell'esperienza. Ringrazia e se
ne va. Si apre poi il portellone della navicella su cui era il lettore
di gialli, anch'esso sembra soddisfatto dell'esperienza fatta. Ringrazia
e se ne va. Infine si apre il portellone della navicella sulla quale era
il fumatore e appare una figura sconvolta, con gli occhi a palla, otto
sigarette in bocca due nelle orecchie e due nel naso. Ad un tratto apre
la bocca e fa: - FIAM... MI... FE... RIIIII!!

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categoria: Barzellette

Un uomo di nome John vive una vita tranquilla, ha una bella moglie ed un buon lavoro. Ma da circa un anno soffre di terribili giramenti di testa e fitte allo stomaco.
Si decide ad andare dal medico che dopo un attenta visita gli dice che i suoi guai sono dovuti all'altra pressione sui testicoli e deve operarsi d'urgenza per asportarli.
John cade in depressione e dopo una settimana si decide ad operarsi.
Dopo una settimana esce dall'ospedale confuso ma saldamente deciso nel ricostruirsi una nuova vita.
Passeggiando vede un bel negozio di abiti e vi entra.
Gli viene incontro un commesso sulla quarantina ben vestito e sorridente.
John gli chiede un abito elegante ma sportivo nello stesso tempo.
Il commesso gli da un occhiata e dice :"46 di pantalone e 50 di spalle" John rimane stupito e gli chiede come abbia fatto ad indovinare al volo le sue taglie ed il commesso:"è il mio lavoro".
John dice al commesso vorrei anche una camicia ed il commesso:"lei ha una quaranta di collo e preferisce le camicie button down", john rimane sempre più stupito ed il commesso ribatte:" è il mio lavoro".
John chiede anche un bel paio di scarpe ed il commesso :"mi lasci indovinare lei porta un42 e mezzo pianta larga!" john si complimenta con il commesso e lui :"è il mio lavoro".
John chiede al commesso un paio di boxer ed il commesso "le prendo subito una quarta".
John risponde: "no mi spiace porto la terza da quando ho vent'anni" ed il commesso :" mi spiace ma con una terza lei rischia di premere troppo i testicoli e potrebbe avere forti dolori!"

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categoria: Barzellette » politica » Berlusconi

Berlusconi va a visitare una scuola elementare, ed entra in una classe proprio nel corso di una discussione sul significato delle parole. La maestra chiede al Presidente del Consiglio se la vuole aiutare a spiegare il significato della parola 'tragedia'. Lui accetta e chiede a uno dei ragazzi che gli faccia un esempio di tragedia. Questo si alza e dice: "Se il mio migliore amico gioca in mezzo alla strada e una macchina lo investe, questa è una tragedia!" "No," replica Berlusconi, "non proprio, questo sarebbe un 'incidente'!". Una bambina alza la mano: "Se un autobus con cinquanta bambini cadesse da un burrone, uccidendo tutti, questa sarebbe una tragedia!" "No, nemmeno questa," risponde il Presidente del consiglio, "questa sarebbe una 'grande perdita'!". La sala resta muta. Nessun volontario. Berlusconi chiede: "Non c'è nessun altro qui che può darmi un esempio di tragedia?"; finalmente un bambino, dal fondo della sala, alza la mano e con voce tranquilla dice: "Se l'aereo presidenziale, trasportando lei e la sua famiglia, fosse colpito da un missile, uccidendo tutti i passeggeri, questa sarebbe una tragedia!" "Ottimo!" esclama Berlusconi "Giusto! E potresti anche dirmi perché sarebbe una tragedia?" "Certo... Perché non sarebbe un 'incidente' e neppure una 'grande perdita'...".

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categoria: Barzellette

Siamo nel paese della frutta... c'è un uva cativissima arabbiatissima che và in giro... L' uva incontra una mela... U: mela spostati, senno' ti sparo... M: sisisi.. scusami sucusami passa pure.. l' uva continua e va oltre... dopo un po' incontra una pera... U: pera spostati senno' ti faccio nera... P: per l'amor del cielo ecco mi sposto subito scusami... e cosi' avanti.. tutta la frutta e gli ortaggi si spostano al procedere di questa uva cativissima e presuntuosa... fino a che'... U: fico spostati altrimenti... il fico che voleva fare il fico: -) F: no non mi sposto, non mi fai paura uva.. U: vuoi fare a botte? Levati di mezzo! F: no, non mi fai paura... U: guarda che ti sparo! -estraendo un pistolone- F: non ci credo... non mi prenderai in giro come gli altri.. U: ah si...?!! B a n G!! F: aaaaahhhhaaa..... U: Fico secco, Uva passa...

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categoria: Barzellette » carabinieri

In una caserma di carabinieri arriva un fonogramma al comandante. Questo legge il messaggio, spalanca gli occhi, ma poi alla fine dice tra sé e sé: "Gli ordini non si discutono mai!". Esce di corsa dall'ufficio e chiama l'adunata generale dei militari. -Ragazzi... Sta arrivando il generale dell'arma. Mettetevi in tenuta da combattimento. Tra mezz'ora vi voglio vedere sul piazzale. Dopo un'ora, sul piazzale. -Toglietevi i pantaloni della mimetica! I carabinieri si guardano tra loro perplessi, pero' poi si denudano senza stare a pensarci troppo. Un ordine è un ordine. -Sfoderate le baionette! I soldati, sempre più incuriositi, estraggono le baionette... -Ed ora afferratevi con l'altra mano i testicoli! Dopo aver detto così, il comandante, per accertarsi degli ordini, rilegge il fonogramma. Si stropiccia gli occhi, legge l'ultima frase e, tirando un sospiro di sollievo: -Aaaaahhh... "sc-A-glio-na-rsi nel piazzale"!

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categoria: Barzellette

Nel rifugio dei vampiri è l'ora del ritorno dalla caccia e lentamente iniziano arientrare tutti. Ne arriva uno che ha ancora un filo di sangue che gli cola dal bordo della bocca. "hai fatto buona caccia?" chiedono i compagni e lui, invitandoli ad avvicinarsi alla finestra dice "vedete quel convento in fondo alla vallata?" e tutti "Sì!"
"Era pieno di suore, me le sono succhiate tutte". Nello sbigottimento generale arriva un'altro vampiro con la bocca completamente insanguinata. "E' andata bene anche a te, stasera!" esclamano i compagni. Anch'egli li invita alla finestra e dice "Vedete quell'abbazia sulla cima della collina?" Sì, la vediamo" "C'erano cento Frati li ho seccati tutti" si alza un brusio di invidia che viene interrotto dall'arrivo di un'altro vampiro con la faccia copletamente coperta dal sangue, le ali inzuppate. "Per te è sicuramente andata ancora meglio, racconta!!" Anch'egli chiama i compagni alla finestra e dice "Vedete quel campanile in mezzo al paese?""Certo, lo vediamo"
"Beh, io non l'ho visto!!!!"

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categoria: Barzellette

Siamo nel paese della frutta. C'e' un'Uva cattivissima e molto prepotente che và in giro. L'Uva incontra una Mela: - Mela spostati, senno' ti sparo... - Si, si... scusami, passa pure... L'Uva continua e va oltre. Dopo un po' incontra una Pera: - Pera spostati senno' ti faccio nera... - Per l'amor del cielo! Ecco mi sposto subito, scusami... e così avanti tutta la frutta e gli ortaggi si spostano al procedere di questa Uva cattivissima e prepotente, fino a che... - Fico spostati altrimenti... Il Fico che voleva fare il fico: - No non mi sposto, non mi fai paura Uva.. - Vuoi fare a botte? Levati di mezzo! - No, non mi fai paura... - Guarda che ti sparo! - estraendo un pistolone. - Non ci credo... non mi prenderai in giro come gli altri... - Ah si? B a n G! Aaaahhhh... Morale: Fico secco, Uva passa!

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categoria: Barzellette

Gesu’ gioca a golf con San Pietro. San Pietro colpisce la palla e questa arriva sul green vicino alla buca. Gesu’ tira e la palla finisce in mezzo ai cespugli. Una lepre che passa di li’ la prende in bocca e scappa. Un’Aquila si precipita sulla lepre e se la torta in alto. Un cacciatore vede l’aquila e le spara. L’Aquila colpita lascia andare la lepre, la lepre lascia andare la palla che cade dall’alto centrando la buca del campo di golf. Gesu’Entando pensieroso). "E... cosa faceva questo figlio?". "Eeeeh! Mi dava un sacco di grattacapi. Era sempre via insieme a persone sconosciute. Ma io lo sapevo che un giorno o l'altro lo avrebbero tradito!". Gesù sussulta un attimo, poi gli fa ancora una domanda: "E... senti, com'era il suo rapporto con... la gente?". "Mah, qualcuno gli voleva bene, altri no. Ha avuto problemi con le forze dell'ordine... Eppoi, tutta quella gente che lo voleva mettere sempre in croce!". Gesu', con gli occhi pieni di lacrime alza le braccia al cielo e grida: "Papa'!". E il vecchietto: "Pinocchio!".

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categoria: Barzellette » animali

Un giorno in un vicolo di Napoli passa un uomo ed un pappagallo, da un balcone al terzo piano, gli urla:
- Ricchio', Ricchio'!... Femmnell'!!... - (facendo gesti con le ali alle orecchie, per scherno).

L'uomo non crede ai suoi occhi ed arrabbiato se ne va. Il secondo giorno la cosa si ripete ed l'uomo se ne va ancora piu' arrabbiato.
Il terzo giorno la cosa si ripete ancora, ma stavolta l'uomo e' deciso ad andare in fondo. Sale per le scale del palazzo e, dopo aver bussato alla porta del relativo appartamento, chiede alla persona venuta ad aprirgli se il volatile fuori sul balcone fosse il suo. Il signore conferma e, dopo aver sentito le lamentele dell'uomo, riempie di botte il suo pappagallo in sua presenza.
Il quarto giorno l'uomo ripassa dal vicolo e guarda in direzione del famoso balcone e nota che il pappagallo e' mezzo spennacchiato, ha un occhio nero, una zampa ingessata ed un'ala fasciata, ma non proferisce alcuna frase. l'uomo a quel punto (per sfottere il pennuto) gli chiede:
- Allora, come va?... Ti vedo un po' giu' oggi...

Il Pappagallo con distacco fa un verso di superiorita' senza rispondere se non con un noncurante "Ttss...".
Ed il'uomo insiste:
- Come mai non parli oggi?
A quel punto il pappagallo, sentendosi veramente sfottuto, sfiorando piu' volte l’orecchio con la sua unica ala integra risponde:
- Io con i ricchioni non ci parlo!!!

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categoria: Barzellette

Un signore è restato senza capelli, e ne soffre assai. Ma mentre è in vacanza un mago brasiliano gli dice che lui ha un segreto per far crescere i capelli: deve dormire 15 notti con la testa in mezzo alle gambe della moglie. I due ci provano: dopo la prima notte non si vede niente, dopo tre notti niente... la penultima notte nasce un po' di peluria, e l'ultima notte si trova con una bellissima chioma. Tutto contento porta la moglie a teatro, e vede davanti a lui un signore con una testa che sembra una palla da biliardo. Dice alla moglie: "Glielo dico?". E lei: "Ma dai, è uno che non conosci...". "Eh, ma tu non sai quanto si soffre...". Fanno un po' a tira e molla, finche' il marito batte sulla spalla del signore davanti a lui e gli dice: "Scusi signore, se mi permetto, ma...". Pero' nel vedere che il signore (girandosi) porta un paio di magnifici baffi alla Francesco Giuseppe il marito si interrompe e dice: "a lei non lo dico perché è uno sporcaccione!".

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categoria: Barzellette

"Come è successo?" chiede il dottore al contadino di mezza eta che gli si è presentato con una gamba rotta. "Dottore, 25 anni fa'...". "Non importa partire da cosi' lontano, mi dica semplicemente come si è rotto la gamba stamani". "Come stavo dicendo... 25 anni fa', quando avevo appena iniziato a lavorare alla fattoria, la prima notte, appena sono andato a letto, la figlia del fattore (ragazza stupenda, mi creda..) è entrata nella mia stanza e mi ha chiesto se volessi qualcosa. Io le risposi che no, andava tutto bene. "Sei sicuro?" - mi chiese di nuovo. "Sono sicuro" - le dissi. "Non c'è proprio *niente* che io possa fare per te?" - continuo' a chiedermi. "Credo proprio di no..." - conclusi. "Mi scusi, " - chiede il dottore al contadino - "ma cosa ha a che fare questa storia con la sua gamba?". "Beh, stamattina, quando mi sono finalmente reso conto di che cosa volesse dire quella ragazza, sono caduto dal tetto...".

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categoria: Barzellette

Attorino semiraccomandato in cerca di primo lavoro... Dopo sbattimenti vari trova una particina in una rappresentazione. Il capocomico gli consegna il copione: "devi studiare a memoria la tua parte. Hai una settimana, comunque vedrai che non ci saranno problemi". L'attorino va a casa e cerca, e ricerca non trova un tubo fino al secondo atto, dove deve entrare in scena, dire "mi è parso di udire un tonfo", sparire dalla scena e non farsi vedere più fino agli applausi finali. Mancano sei giorni, si sveglia la mattina e comincia a studiare la parte. "mi è parso di udire un tonfo", "mi è parso di udire un tonfo", "mi è parso di udire un tonfo". Va a far la spesa e intanto ripete a bassa voce "mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo"... In cucina e "mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo"... Passa il pomeriggio a dire "mi è parso di udire un tonfo" La sera non la smette e fino a che non si addormenta ripete sempre "mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo"... Ormai arriva il giorno della prima e lui è pronto dietro le quinte. Anche qui continua a ripetere "mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo"... Si, si, la so, "mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo" "mi è parso di udire un tonfo"... L'attorino entra in scena, si ferma in mezzo al palco ed intanto continua a pensare: "mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo"
"mi è parso di udire un tonfo". ad un tratto si sente un forte "Stunf!" e lui preoccupato: "'zzo è stato?"

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categoria: Barzellette » animali

Un giorno in un vicolo di Napoli passa un turista ed un pappagallo, da un balcone al terzo piano, gli urla:
- Ricchiò, Ricchiò!... Femmnell’!!...(facendo gesti con le ali alle orecchie per scherno). 
Il turista non crede ai suoi occhi ed arrabbiato se ne va. Il 2° giorno la cosa si ripete ed il turista se ne va ancora più arrabbiato. Il 3° giorno la cosa si ripete ancora, ma stavolta il turista è deciso ad andare in fondo. Sale per le scale del palazzo e, dopo aver bussato alla porta del relativo appartamento, chiede alla persona venuta ad aprirgli se il volatile fuori sul balcone fosse il suo. Il signore conferma e, dopo aver sentito le lamentele del turista, riempie di botte il pappagallo in sua presenza. Il 4° giorno il turista ripassa dal vicolo e guarda in direzione del famoso balcone notando che il pappagallo era mezzo spennacchiato, aveva un occhio nero, una zampa ingessata ed un’ala fasciata, ma non proferiva alcuna frase. Il turista a quel punto (per sfottere il pennuto) gli chiede: 
- Allora, come va?... Ti vedo un po’ giù oggi....
Il Pappagallo con distacco fa un verso di superiorità e non risponde. Ed il turista insiste : 
- Come mai non parli oggi?
A quel punto il pappagallo, sentendosi veramente sfottuto, sfiorando più volte l’orecchio con la sua unica ala integra risponde :
- Io con i ricchioni non ci parlo!

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categoria: Barzellette » carabinieri

Un carabiniere cerca un mago che sia capace di fare il numero della donna tagliata in due. Cerca e ricerca, alla fine ne trova uno, e gli chiede: "Conosci il numero della donna tagliata in due?". "Si', certo, è uno dei miei numeri migliori!". "e ti serve per forza una donna?". "No, si può fare con chiunque... ma sai, la donna... l'effetto scenico... ma perché ti interessa?". "Beh, perché io vorrei essere tagliato in due!". "Come? Tagliato in due? Tu? e perché?". "Perché non riesco mai a trovare parcheggio per la macchina...". "Embe? E che c'entra?". "Vedi, il fatto è che sotto casa mia c'è un posto sempre vuoto che mi fa gola...". "e allora?!?". "e allora... sotto c'è scritto... eccetto mezzi carabinieri!!".

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categoria: Barzellette » uomini e donne

Un operaio un giorno va a fare un viaggio a Londra con la ditta, di una settimana circa. L'ultimo giorno, dedicato allo svago e allo shopping, entra in un sexy shop. Vede subito un paio di occhiali a raggi infrarossi che promette di fare...miracoli. Infatti, come il commesso gli mostra, con gli occhiali vede tutti completamente nudi! Tuttavia costano cari: 1.500.000 di lire. Ma ad un certo punto, entra una bella stangona, con vestito attillato e tacchi alti: giù gli occhiali, vestita, su gli occhiali, nuda; giu', vestita, su, nuda... che sballo, funzionano davvero! Decide quindi di comperarli convinto che affittandoli gli potessero fruttare dei soldi. Torna a casa, e vuole farli vedere subito alla moglie. Entra con su gli occhiali e vede lei e il postino sul divano nudi. Toglie gli occhiali, e sono ancora nudi... se li rimette, e sono nudi... li ritoglie... nudi! -Maledizione- dice l'uomo -ho speso un milione e mezzo e non funzionano già piu'!-

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categoria: Barzellette

Tre coppie, una anziana, una di mezza età e una giovane, vogliono entrare a far parte di una setta. Il capo li informa che per entrare nella setta bisogna astenersi da rapporti sessuali per 15 giorni. Dopo 15 giorni le tre coppie si presentano al capo che chiede alla coppia anziana: "Allora, ci siete riusciti?". La coppia anziana risponde: "Certo! Nessun problema". "Bene, siete ammessi alla setta". Poi si rivolge alla seconda coppia: "e voi ci siete riusciti?". E questi dicono: "All'inizio nessun problema, ma poi abbiamo dovuto dormire separati; comunque ci siamo riusciti". "Bene siete ammessi anche voi". Infine alla coppia più giovane: "e voi, che mi dite?". E questi: "Per la prima settimana abbiamo dormito separati, ma un giorno della seconda la mia ragazza si è chinata per raccogliere una latta di pomodori, io non ci ho visto più e... abbiamo trombato". "Mi dispiace, ma allora non potete più venire da noi". E la ragazza: "Cacchio, è la stessa cosa che ci ha detto il gestore del supermarket!".

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categoria: Barzellette

Una signora va in banca di un paesotto con un grosso borsone zeppo di contanti, e dice che vuole depositare trecento milioni di lire. . L'impiegato vedendo una grossa borsa di banconote si insospettisce, e la fa parlare col direttore. Quello dice che è possibile, certo, ma -a titolo di precauzione- chiede con circospezione e delicatezza come mai tutte quelle banconote tutte insiee.
la signora "oh. ma non è un problema, non è mica un segreto: questa cifra è il frutto di un paio di scommesse".
il direttore (davvero incuriosito) " se non sono indiscreto, di che scommesse?"
la signora: "mah, vede, io sono abituata a fare delle scommesse forti, con forte rischio e forti somme... ad esempio, io potrei scommettere questa intera cifra sul fatto che lei ha le palle quadrate..."
il direttore guarda i trecento milioni, pensa che sono anni di stipendio anche per lui, e dopo un po' di esitazione accetta la scommessa... La signora dice: va bene, vengo qui domani mattina con l'avvocato tal dei tali (noto in paese) che faccia da testimone, e se lei ha le palle quadrate mi dara' altri 300 milioni, se no io le daro' questi..."
La notte il direttore della banca non riesce a dormire: ha scommesso una bella somma. Ma si alza due o tre volte, va in bagno, si abbassa le mutande e verifica: no, non sono quadrate!
Al mattino la signora si presenta in banca con l'avvocato.
Si chiudono tutti e tre nello studio del direttore, e la signora chiede (come d'accordo) di vedere le palle. Il direttore abbassa le mutande. La signora sembra perplessa, e chiede: "scusi, posso toccarle per verificare? " il direttore è un po' imbarazzato, ma davanti ai 300 milioni cosi' vicini dice: "vabbe' faccia pure".
In quel momento l'avvocato inizia a battere la testa contro il muro.
La signora si gira appena verso di lui e dice al direttore:
"Lo deve capire. Sa. stamattina sono stata da lui e ho scommesso con lui mezzo miliardo che entro mezzogiorno le avrei preso le palle in mano..."

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categoria: Barzellette

Un generale della Legione Straniera decide di andare a controllare un fortino in mezzo al deserto. Appena arrivato lo accoglie il capitano che è al comando del forte.
- Ben arrivato signor generale! Abbiamo in forza 150 legionari che presidiano questo avamposto.
- Molto bene signor capitano... vorrei ispezionare il forte.. dopodiché vorrei che mi fosse assegnato un alloggio perché ho intenzione di rimanere qui due mesi per vedere come procedono gli addestramenti.
Come ordinato il capitano accompagna il generale ad ispezionare il forte. Passano in un lungo corridoio...
- Signor generale, quella porta alla sua destra è la porta delle cucine.
Il generale apre la porta, si affaccia ed esclama soddisfatto:
- Benissimo... un ordine ed una pulizia mai viste... complimenti!
- La stanza successiva è l'aula mensa!
- Bene... bene! Anche qui tutto in ordine!
- Quest'altra stanza sulla sinistra è la sala ricreazione...
Il generale apre la porta e vede alcuni legionari che giocano a biliardo e altri che leggono delle riviste. Prosegue il giro di ispezione, ma il generale nota che il capitano non gli ha dato notizie su di una porta stranamente chiusa...
- Capitano! Questo giro di ispezione mi ha soddisfatto in pieno! Però mi deve levare una curiosità... lei ha saltato una porta... non mi ha detto cosa c'era...
- Vede generale... è un discorso imbarazzante... quella è la porta che da alle stalle dove c'è la CAMMELLA... sa com'è io ho qui 150 legionari che devono passare diversi mesi in completa solitudine... allora per tenere alto il morale delle truppe...
Il generale ammiccando:
- Capisco benissimo capitano! Se è per tenere alto il morale delle truppe...
Passa un mese e anche il generale comincia a sentire l'astinenza da sesso! Va dal capitano e in confidenza gli fa:
- Senta capitano... verrò subito al sodo... io sono qui da un mese e i miei bisogni si fanno sentire... non potrei avere le chiavi della CAMMELLA?
- Ma certo signor generale... la capisco perfettamente! Ecco a lei le chiavi!
Il generale va nella famosa stanza e ne esce venti minuti dopo con aria molto rilassata tirandosi su la lampo dei calzoni. Il capitano lo vede e gli fa:
- Ma come signor generale? Solo 20 MINUTI?
- Perché solo 20 minuti? I legionari quanto ci mettono?
- Beh... il villaggio più vicino è a un'ora di cammella... un'ora per andare... un'altra per tornare…

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categoria: Barzellette » politica » Berlusconi

Alcuni documenti del SISDE, recentemente resi pubblici, affermano che, dopo le affermazioni di Berlusconi secondo cui la civiltà occidentale sarebbe superiore a quella islamica, Bin Laden diede ordine di organizzare un attentato aereo in Italia. Due terroristi, provenienti da un Paese del Medio Oriente, arrivarono a Napoli con la ferma determinazione di eseguire "il castigo di Allah per gli infedeli italiani". Segue la ricostruzione dell'itinerario e delle azioni dei due uomini, effettuata dai nostri servizi segreti. Lunedì, 3:45: giungono all'aeroporto internazionale di Napoli, via aerea dalla Turchia; escono dall'aeroporto dopo otto ore perché gli hanno perso le valigie; la società di gestione dell'aeroporto non si assume la responsabilità della perdita, e un impiegato consiglia i terroristi di provare a ripassare il giorno dopo: chissà, con un po' di fortuna...; prendono un taxi; il tassista (abusivo) li guarda dallo specchietto retrovisore, e vedendo che sono stranieri, li scarrozza per tutta la città per un'ora e mezza; dal momento che non proferiscono lamentela, neanche dopo che il tassametro raggiunge le 374.000 lire, decide di fare il colpo gobbo: arrivato alla rotonda di Villaricca, si ferma e fa salire un complice; dopo averli derubati dei soldi e coperti di mazzate, li abbandonano esanimi nel Rione 167. Lunedì, 8:30: al risveglio dopo la mazzata, entrambi i terroristi raggiungono un albergo sito in zona piazza Borsa; decidono quindi di affittare un'auto presso la "Hertz" di piazza Municipio; poi si avviano in direzione aeroporto, ma giusto prima di arrivare a piazza Mazzini, rimangono bloccati da una manifestazione di studenti, uniti alle tute bianche anti-global e ai disoccupati napoletani, che non li fanno passare. Lunedì, 14:30: arrivano finalmente in piazza Garibaldi, e decidono di farsi cambiare i loro dollari in lire; vengono rifilati loro biglietti da 100.000 lire falsi. Lunedì, 16:45: arrivano all'aeroporto di Capodichino con la ferma intenzione di dirottare un aereo per farlo cadere sulle torri dell'ENEL del centro direzionale; però i piloti dell'Alitalia sono in sciopero, perché chiedono la quadruplicazione del salario e vogliono lavorare meno ore; stessa cosa per i controllori di volo, che pretendono anche la pinza obliteratrice per tutti ("altrimenti che controllori saremmo", hanno dichiarato); l'unico aereo disponibile è uno della Maradonairlines con destinazione Sassari, e ha 18 ore di ritardo; gli impiegati e i passeggeri sono accampati nelle sale d'attesa, intonano canti popolari, gridano slogan contro il governo e i piloti...; arrivano i celerini, che cominciano a dare manganellate a destra e a manca, contro tutti, e si accaniscono in particolar modo sui due arabi. Lunedì, 20:05: finalmente si calmano un po' gli animi; i due figli di Allah, coperti di sangue, si avvicinano al banco della Maradonairlines per acquistare i biglietti, dirottare l'aereo e farlo schiantare contro le torri dell'ENEL; il responsabile della Mar

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categoria: Barzellette » religione

Preti di campagna

Il nuovo curato di una parrocchia, alla sua prima omelia era così nervoso che quasi non riuscì a proferire parola. Allora, prima di iniziare la seconda messa, si consiglia con il vescovo per sapere come rilassarsi in quelle occasioni. Questi, saggio come pochi, gli suggerisce di mettere un po' di vodka nel calice e dopo un sorso tutto gli sarebbe sembrato molto più facile. Il curato segue il consiglio e al momento di iniziare il sermone è così tranquillo che sente di poter predicare anche in mezzo ad una tormenta. Al ritorno in sacrestia trova una nota:
"Caro Padre,
1. La prossima volta sorseggi, invece di scolare
2. Non ci metta anche il limone dentro
3. Il messale non è un sottobicchiere
4. Il manto dell'immagine di Nostro Gesù Cristo non è un tovagliolo
5. I comandamenti sono 10, non 12
6. Gli apostoli erano 12, non 10
7. Non si riferisca alla Croce come a "quella specie di T"
8. Non si riferisca a Nostro Salvatore Gesù Cristo e ai suoi apostoli come a "GC e la sua ghenga"
9. Davide uccise Golia con una fionda, non a calci nel cosiddetto
10. Non si riferisca a Giuda come al "fetentone"
11. Non si riferisca al Santo Padre come al "grande capo che sta a Roma"
12. Giuda ha venduto Gesù nel Sinedrio, non in un "localaccio malfamato"
13. E il prezzo erano 30 monete d'oro, non "3 deca"
14. Si ricordi che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono "il Papi, Junior e il Fantasmino"
15. Ed infine, soprattutto, non si riferisca a me come a "quel travestito in sottana rossa"
Firmato: Il suo Vescovo"


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