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categoria: Poesie
Fragile Crepuscolo
Dolce aranciato,
il crepuscolo timido
nelle sfumature rosse ovattate,
una mappa d’amore incomparabile
in quella ardente fiamma
che lentamente,
originandosi nel cielo, svela.
Sono io, sognatrice naufragante,
nel profluvio dei miraggi
che fluiscono nelle emozioni.
Acque salmastre
bagnano i miei desideri
quando poso le mie labbra
nell’etere riflesso sull’oceano
mentre provo a baciarti immaginandoti.
E il mio cuore afflitto
canta malinconia
mentre la tua immagine deforme
ondeggia, svanendo fulminea.
La tua figura indistinta
arriva come un baleno
nella burrascosa calma
nel baldacchino dei miei sogni,
come una coltre
che scalda l'anima.
Un raggio di sole
sul candido tappeto di neve
tra esili bucaneve
a donare incanto puro ai miei occhi.
Mi perdo nei meandri
dei tuoi panegirici,
pulsanti d'amore quando lo vivi
sulla falesia del tuo cuore,
carezze lievi sulla mia pelle.
Sono io, vento solitario,
che sospira per poter quietarsi
nel tempio del tuo plenilunio!
Effimera sospensione,
percettiva, resiste all’inevitabile,
quel respiro che
non darà vita nei giorni avvenire!
Le sfumature dell’animo
danzano come dolci falene,
come un’aurora boreale
nel pensarti incessantemente.
Ed io, chiusa
in questa sfera di cristallo,
continuo a vivere questo sentimento
che, come un bel souvenir,
tu agiti e ammiri per poi adagiarlo
nell’angolo dell’indifferenza,
ignaro del mio amore per te
che, quasi come una fragilità,
nascondo ancora con remore
ogniqualvolta sono con te.
segnalata da Laura Lapietra martedì 17 settembre 2024
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categoria: Poesie
Rugiada Aeriforme
Rugiada Aeriforme
Poserò le mie labbra
col bacio più dolce
sui petali di crocus
ai primi raggi di sole,
e tu coglierai con baldanza
l'estratto d'emozione
del cuore accogliendolo
nel buon giorno che svecchia
il fato tra le nostre radici d'amore estasiandoti, annusando l'essenza
del karma che trascrive
nuove formule per noi
sul leggio della vita
nella carezza del vento
sulle spighe di grano
già recise nel celebrare
quel tramonto d'autunno senza fine che verrà,
dove la dolce rugiada
non consuma tempo
nel pianto di quel che sarà,
aeriforme ma consapevole respira il momento
che si interrompe solo
al risveglio della lenta
e lunga accorata cupidigia
accanto al bianco delle pietre dei muretti a secco dei trulli, ove si fanno testimoni origliando nel segreto
di quel che i nostri nembostrati sveleranno coartamente sui petali
del sogno quando
rinnegando nel disgregare completamente un punzone, che effige la speme
mentre fugge sbigottito
dalla sua falce di luna calante per finire poi anche noi
col palmo della pece fine preannunciata con scroscio,
e poi guazzi sul terreno noi disarmi sparsi coi viola petali calpestati dal cruccio
nel dissolverci sfiniti
evaporando con essi,
anche quell'ultima goccia
che bacerai sul ciglio di fiore
che nascerà nella mite aura
come germoglio per vivere
di luce d'anima ubbia,
riluttante nel combattere
l'amor che non si vuole,
ma tutto è disposto a dare
per poter vivere
davvero d'amore,
ma d'amore davvero
si ha solo timore
di sentir decantare il cuore
quel cuore che non crede più,
ma in cibrei parole
d'amore vuol cantar
come sole scottante
a mezzodì d'estate accesa.
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra giovedì 6 ottobre 2022
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categoria: Poesie
Instabile Clima
Nel vasto politeama del mondo
il clima pavonesco danza
come orchestra di vento,
che incanta nello sgomento!
La terra,
palcoscenico mutevole
ospita quel cambiamento,
come musical commedy,
una tranche di tormento.
L'oceano,
come un pittore abile
ma distratto
dipinge ornamenti di frastagli
contro imprudenti scogli
a inabissarli nelle sue acque
col suo nuovo stile,
ameni sfide!
Le correnti,
come tersicoree in scena
avvicendano ritmo
e movimenti senza pena,
pericolosa avanscena!
Il sole,
come signore dorato
un altero regale
dirige il suo calore,
senza uguale!
Mentre la pioggia,
spruzza e crea a catinelle
come folle artista
i suoi schizzi bagnati
dal petricore che affonda,
nel volume che esonda!
L'aria,
come compositore
di flauto traverso,
senza una fine
scrive nuove note
nel suo vasto confine!
E le verdi montagne,
come giganti imponenti
scolpiscono il paesaggio
con gesti possenti.
Ma l'uomo,
come un intruso smemorato
altera questo equilibrio
tutto sconcertato!
Col suo sregolato progresso, inarrestabile
lascia il pianeta
in uno stato instabile!
Così il clima,
come un'opera bizzarra
si trasforma per noi
in un nuovo dramma dato in arra!
E mentre la natura
cerca di resistere,
l'uomo dovrebbe
agire per non disperdere!
Oh, al bivio di questa storia,
una scelta memorabile
dobbiamo affrontare
e ritrovare saggezza
che ci ha abbandonato,
dobbiamo ammantare!
Oh, per salvare questa Terra
bisogna agire con coscienza
con la mente e con il cuore,
bisogna liberarla dall'anteguerra
che poi scivola in guerra!
Rispettare la natura
che ci ha generato,
affinché possa ancora
regalare quel futuro ben sperato!
Dare voce alle voci
di chi è stato oppresso,
per proteggere gli esseri
che sono stati messi
a rischio espresso!
Perché il clima
come fiore delicato,
ha bisogno di cure
per non soccombere abbagliato!
E come sinfonia, uniti,
dobbiamo suonare,
per onorare la bellezza
che il mondo sa creare!
Il finale è nelle nostre mani.
Noi siamo gli autori,
dovremo scrivere una storia
che cancelli gli orrori!
Rinveniamo in armonia
la vera essenza della vita
senza quella sporca ipocrisia,
in questo marasma consunto
del consumismo esaltato
alterando quel clima ammalato,
in questo vasto politeama
del mondo,
dove il clima pavonesco
danza in discordanza
una fievole baldanza
che pian piano sbiadisce
la sua dolce fragranza.
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra venerdì 17 novembre 2023
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categoria: Poesie
Ultimamente
Ultimamente molti ricordi
sono nemici per me
io mi difendo scrivo
qualcosa per te
Solo un incontro
solo un momento
mi rendo conto chi sei
nel tuo respiro il mio destino sarà:
Chi ti può amare più di me,
chi ti conosce più di me
non mi dimentico lo sai
come potrei
chi ti può amare più di me,
chi ti conosce più di me
se questa notte sognerai
io sto pensando a te
Ultimamente
scrivo più forte
sto convincendomi che
nelle mie storie
ho dato la vita per te,
e passano i giorni
cambiano i sogni
ma tu rimani perchè
sei l'unica fame
l'unica sete che avrò
Chi ti può amare più di me
chi ti conosce più di me,
non mi dimentico lo sai
come potrei
Chi ti può amare più di me
chi ti conosce più di me
se questa notte sognerai
io sto pensando a te.
Non importa tutto quello
che farai grido forte
la mia voce arriverà
non importa quanto tempo ci vorrà
so che ti ritroverò
Chi ti conosce più di me ,
chi ti può amare più di me,
se questa notte sognerai
io sto pensando a te
se questa notte sognerai
io sto pensando a te!
Alex Baroni - tratto da Alex Baroni
segnalata da Gabriella C. venerdì 5 aprile 2013
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