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Sono presenti 336 poesie. Pagina 14 di 17: dalla 261a posizione alla 280a.
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categoria: poesie
Due vite separate,
due mondi diversi che si son scontrati in un giorno qualunque,
senza accorgerci che questa amicizia sarebbe durata, amico mio.
È notte fonda e chissà perché ti scrivo, chissà perché ti penso…
Forse perché questa sera mi è sembrato quasi di toccare la tua anima nonostante la lontananza..
Forse perché sentivo sussurrare le tue parole piano al mio cuore!
Eppure sono qui Pietro, che scrivo di te….della nostra amicizia capitata così improvvisamente
Su un semplice monitor e su di una fredda tastiera.
Non posso vederti, ma so che ci sei x ascoltarmi,
non posso toccarti ma mi sento più serena sapendo che fai parte di questa Terra.
……….Se alzi gli occhi e vedi la stessa luna, forse non siamo poi così distanti!!!!......
Oh piccolo mio, non mi importa la gente cosa possa pensare…io sono felice di aver conosciuto
Una persona come te in una chat così folle….è strano portare avanti un’amicizia su di un filo…
Che forse si potrà spezzare a momenti o forse non si spezzerà MAI!
Anche se ti sembrerò pazza,
mi piace renderti felice…sentirti sorridere….
E mai avrei creduto di scrivere queste parole ad una persona mai vista prima d’ora….
Ma è come se ti sentissi sempre accanto,tutto il tempo…..
Dovunque andrai ragazzo, io sarò con te…
Qualsiasi cosa farai ti penserò….
Buona notte angelo d’oro. Spero che polvere di stelle cadrà sul tuo volto sognante
X farti vivere la realtà più impossibile che ci sia!
Spero che il vento ti porterà il mio bacio….che forse domani mattina ti sveglierà….
Grazie x esser entrato nei miei pensieri,
grazie per le tue parole, x la tua bontà….e x la tua voglia di vivere.
Grazie Pietro x aver ascoltato il mio cuore….ricorda che persone come te, oggi son ben poke…
E quando le trovo sul mio stesso cammino cerco di non farle andare via….
Sei speciale…non c’è bisogno che tutto il mondo te lo ricordi…
Bastano solo tre parole x sapere che sorriderai anche stavolta: Ti Voglio Bene!
segnalata da hilary giovedì 5 luglio 2007
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categoria: Poesie
“Io fui ciò che tu sei e tu sarai ciò che io sono!
Io risiedo in cimiteri solitari,
in sepolcri pieni d'ossa e senza suono.
Il tuo cuore adesso attraversa un tunnel d’oblio:
come naufragando in una tempesta tuonante,
come annegando in un mare senza limiti,
come cadendo dalla pelle all'anima.
Vi sono cadaveri nella fredda terra,
v'è la morte ove risiede il silenzio,
quindi non rimanere muto
urla, piangi e disperati
scrivi la storia con il tuo sangue.
La fine è simile all’apatia,
la morte invece a un suono puro,
a un latrato senza cane,
che forse viene da campane.
Essa cresce fradicia nelle tombe,
come un viso rigato dal pianto
come la terra bagnata dalla pioggia.
Io da solo vedo bare
a vela salpare
con pallidi defunti, con donne dai capelli morti,
con giovani pensose sposate con grassi notai.
Esse sono navi luride risalenti il verticale fiume dei morti,
trasportati inesorabilmente dalla livida corrente,
sempre più addentro nell’Ade.
segnalata da andrea rossi venerdì 5 ottobre 2007
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categoria: Poesie
...E se fosse una poesia
la notte mi porta
un'immagine di te
quando comincio a perdermi un pò
che la notte sia corta
lo sappiamo, ma lo sarà ancor di più se
sarai vera quando ti sognerò
…..E se fosse una poesia
A farti innamorare di me?
La penna ce l'ho e la fantasia
Quella arriverà da sè
Quanti mari hai attraversato
Quanto freddo t'ha colpita
Per fuggire da quel restare giù
Quante volte hai fotografato
La stessa immagine sbiadita
Perché questa vita sia come vuoi tu
…..E se fosse una poesia
A cambiare qualcosa in noi
Ho qui dei fogli e la fantasia
Dovrà venire prima o poi
Quando cominciavo a sognare un po troppo
Per non accettare la realtà
E sei arrivata tu vestita dei sogni miei
Hai girato una vecchia pagina
E per quanto durerà
Se potessi, piccola, io non morirei
…..E se fosse una poesia
Ad accompagnare noi
Ho tutto pronto e di fantasia
Ora ne ho quanta ne vuoi
LucaG - tratto da MyLirics
segnalata da LucaG venerdì 15 settembre 2006
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categoria: Poesie
Qui ti amo.
Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.
La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui ti amo.
Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
I moli sono più tristi quando attracca la sera.
La mia vita s'affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarrni.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.
Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico
segnalata da Giulia sabato 29 ottobre 2005
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categoria: Poesie
a chi
A chi
A chi è solo e è consapevole della sua solitudine
A chi non piange perché non ha più lacrime
A chi non ride perché non ne vede il motivo
A chi non festeggia una ricorrenza perché un giorno vale l’altro
A chi non sa più vedere l’arcobaleno a colori
A chi non vede più il cielo azzurro perché c’è sempre la nebbia
A chi non canta perché non ha più voce
A chi non ascolta un pianto perché non ha più cuore
A chi non prende la mano a chi la tende perché ognuno per sé e Dio per tutti
Dico
Da soli la strada è troppo lunga e noiosa
Piangere aiuta ad accettare gli ostacoli
Ridere distoglie dai dolori
I giorni devono essere tutti diversi
L’arcobaleno è bello solo a colori e i colori sono il bello della vita
La nebbia è momentanea e poi deve tornare l’azzurro del cielo
Se proprio non vuoi cantare almeno parla, che tiene svegli
Il pianto lo devi ascoltare, e farlo smettere, con dolcezza
Se ti tendono la mano, accoglila nella tua
Non costa nulla
Camminare in compagnia
Guardare il sole negli occhi di una donna
Sentire il calore in un sorriso
Apprezzare il vento nei capelli
Gioire al freddo di un’alba
Riflettere alla serenità di un tramonto
Bere le lacrime di un amico ricambiandole con un abbraccio
Stringere una mano scambiandosi emozioni
Fallo, ti sentirai meno solo, e, soprattutto, vivo.
bigbruno - tratto da pensieri
segnalata da bigbruno sabato 31 dicembre 2005
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categoria: Poesie
Mattina Sbagliata
Un suono secco, metallico,
Un'agonia di lamiere.
Nero, soltanto nero
Là fuori, le nubi
Sono in bilico
Fra il grigio
E il nero.
Poche lacrime
Mi bagnano, ancora
C'è speranza;
Ma poi la rabbia,
La rabbia di numeri mancati,
La rabbia di una strada
Che non può essere la mia.
Devo correre, correre,
Il mondo non aspetta...
Ma i miei passi diventano
Freddi e pesanti.
Ora guardo con tristezza
La nebbia che mi avvolge;
Ripenso ancora
Ai giorni di sole,
Prima di affogare
Nel pianto del cielo.
segnalata da Niso sabato 20 maggio 2006
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categoria: poesie
dal silenzio di un cortile
Di un cielo chiaro
che scalpita al sole
mi ricordo il profumo,
l'odore di strada
che s'infila nelle tasche
nel primo mattino.
Mi piace ancora
mordere le nuvole
con lo sguardo assonnato
e abbandonare il fiato
tra i rami di fico.
Anche se vivo
in una terra lontana
la mia mente attraversa
ogni istante la fredda pianura
e fissa muta la gente
che rincorre il tempo.
Guardo l'aria bussare
al seno della terra
e l'azzurro bruciare le ciglia
di una nebbia sottile.
Sembra che l'inverno
sieda luminoso tra i cipressi
e che le pietre si dipingano
le mani con la brina.
E dal silenzio di un cortile
non riesco a trattenere
le lacrime,
per la mia assenza.
segnalata da michela zanarella martedì 7 ottobre 2008
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categoria: poesie
Farfalle
Docili creature
che vagano per il mondo,
anche se troppo spesso
catturate e racchiuse
in vetrine, fredde e senz’ anima…
troppo spesso
eliminate e sterminate…
pensando alle farfalle
si pensa siano solo insetti,
ma sono esseri magici…
che con la magia dei loro colori
donano gioia e felicità…
a chiunque le veda
guarisce dalla tristezza
e dalla solitudine…
tutti noi siamo soli
anche se abbiamo
qualcuno accanto
siamo tutti soli
ma loro…
le farfalle
fanno tornare
il sorriso
e la voglia di ridere…
Le farfalle fanno sentire nuova vita nell’anima di chi le vede…
segnalata da Roxy6130 martedì 7 ottobre 2008
voti: 12; popolarità: 0; 2 commenti
categoria: poesie
Elegia alla follia
Oggi ho alzato gli occhi al cielo
Ed il freddo sole quadrato
Mi intiepidiva l’animo come
Quando mi butto dentro
Alle slienti acque di un lago,
il ricordo dei tuoi occhi
gemme preziose che odorano di buono,
gemme preziose che parlano di te,
mi sovviene e mi perdo
in ricordi che ammirano il futuro,
ma che si rivolgono al passato,
Mi guardo allo specchio e sento
Questi pensieri riaffiorare come incudine,
ed un sorriso compare sul quadro
del mio viso a darmi un senso a tutto.
La vita è una follia che va vissuta,
Dentro le sue speranze e le sue delusioni.
La vita è una follia che va vissuta,
nella interezza della sua parte inconcepibile,
il rombo magnifico del silenzio
che si spande nel profondo
Dell’animo mio e mi pervade con
I suoi odori e sapori magnifici.
Daniele - tratto da me medesimo
segnalata da danut giovedì 15 maggio 2008
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categoria: poesie
La vita è
La Vita è
La vita è un altalena andante tra il tutto e il niente,
tra l’ardore ardente e il vuoto latente.
La vita è bocca piena e vuota,
è occhio acceso e spento,
è ascolto e diniego,
è credere nel pentimento.
La vita è fiamma fredda e calda,
la vita è ciò che ora ti riscalda.
La vita è il tuo credere in poco e niente,
la vita è il tuo sperare o no nella gente,
la vita è ciò che ora ti prende.
La vita è melodia e silenzio,
la vita è diniego e assenso,
la vita è ciò che sembra non aver senso.
La vita è tra il dire e fare,
la vita è tra il monte e il mare,
la vita è ciò che ora appare.
La vita è nei cuori adulti e nei cuori piccini,
la vita è dei grandi come dei bambini,
la vita è ciò che ora vi fa più vicini;
La vita è fuoco sacro è fuoco profano
che si prendono per mano.
La vita è…
segnalata da Cleopa mercoledì 17 ottobre 2007
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categoria: Poesie
LE FOGLIE D’AUTUNNO
Le foglie verdi ingialliscono
ai primi geli dell’autunno:
cadranno in un ultimo volo
dai rami semispogli
degli alberi in giardino.
Dormiranno gelidi sonni,
fortemente abbarbicati alla terra,
con radici profonde
diramate nel freddo terreno,
al riparo di forti tempeste.
Vivranno un’altra vita,
con nuovi germogli,
nuove fioriture variopinte,
nuovi frutti indorati
dal caldo sole di primavera.
Come in un ciclo vichiano,
le foglie verdeggianti
sull’albero maestoso
compaiono e scompaiono
nell’alternarsi delle stagioni.
All’ultima fioritura,
sancita da madre natura,
foglie e fiori scompariranno,
ed anche l’albero rinsecchito,
inutile ornamento, verrà reciso.
Catello Nastro
segnalata da Catello Nastro mercoledì 22 febbraio 2012
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categoria: poesie
Sono attratto
dalla
desolazione e
dall'abbandono.
Una fabbrica o
una casa
deserta
in mezzo ad un
branco
di vegetali.
La paura di scoprire
che là dentro
cè
qualcosa di+
che
solo cemento
e vetri spezzati.
Vetri spezzati....
Una grande fabbrica
Rampicanti pendenti
Una sceneggiatura d
Ex vita operaia,
che mette a nudo inutili ansimi di fatica.
Gocce di sudore freddo
Inutilmente versate.
Antichi mostri
Più terribili
diquelliconcreti
Più duri d'accettare
per la mente così.....
prima donna.
segnalata da jeff venerdì 7 ottobre 2011
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categoria: Poesie
Può...
Può
amor che fu, impetuoso
nobile, ricco di passione
nutrito dall'amor tuo,
in solari giorni,
di stenti perire
in miseri momenti?
Può,
come il sole,
venire oscurato
da minacciose
nubi,
un amor
che certo si diceva
caldo come lava,
venir raffreddato
con fredde
parole
e gelidi pensieri?
Può
risalir da fondi oscuri,
nuovamente,
un amor che brillò
di luce propria,
e ridare senso
ad un cuor
più senza vita?
Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccolta di poesie
segnalata da wolf23 lunedì 21 marzo 2011
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categoria: Poesie
arriva Natale
arriva leggero l'umore natalizio
dolce e silenzioso
nel vento freddo dell'inverno,
avvolge noi stretto
il crepitio del fuoco,
il cielo bianco ghiaccio,
nella piccola capanna
c'è il bue e l'asinello,
loro attendono impazienti,
chi sarà mai questo bambino
tanto atteso?
poverello e indifeso,
splendido cuore che
illumina l'universo intero,
sangue immacolato,
una giovane madre semplice
inconsapevole della
grandiosità del mistero,
aspetta l'arrivo del suo bambino.
Mentre le renne si preparano
per portare i doni a tutti i
bambini di questo mondo...
ebbene, quasi a tutti...
segnalata da Daniela cesta martedì 4 dicembre 2012
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categoria: poesie
via mostro di falsità
la sincerità non ci appartiene,
viviamo per volere sempre di piu,
in questo universo in espansione,
noi diciamo bugie e bugie,
per divertimento?
per amore di conquista?
per apparire quello che non siamo?
io amo un cuore semplice e puro,
un cuore sincero e umile,
io amo il cuore e il suo istinto,
amo la melodia che esce
dal pulsare del sangue,
amo il cuore caldo che ama.
Le bugie e le falsità appartengono
a chi ha il cuore chiuso,
freddo e pungente,
lontano da me mostro superficiale!
buio come la notte senza stelle
in un assenza di luce,
io vivo tra le stelle
non in un cuore ghiacciato
incostante e indifferente,
piatta, dove non scorre vita
io vivo nel pulsare dell'amore
perchè io sono viva!
segnalata da Daniela cesta martedì 27 novembre 2012
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categoria: poesie
Una viola e un bacio
Naufragare.
Essere un relitto in balia del mare,
solo, nella sua vasta immensità.
Approdare su una sperduta isola deserta,
abbandonarsi sulla soffice sabbia calda
e lasciare che un'indefinita stanchezza t'avvolga.
La notte è scura, le gocce d'acqua dure e pungenti.
Ti ridesti e cammini silenziosamente,
senza temere le ombre,
senza sentire la pioggia.
Sei perso nei tuoi pensieri,
sei perso nelle tue riflessioni...
più oscure della notte,
più fredde dell'acqua,
non vedi nulla, non odi nulla.
Leggerissima, la brezza della baia
spazza l'isola come un silenzioso fantasma.
Le foglie stormiscono, piccoli uccelli
danzano fra gli alberi...e nell'aria
mattutina l'isola si anima.
Volti lentamente la testa
avvertendo le dimensioni degli alberi
intorno a te, vedendo i sentieri che
s'allontanano sulle colline intorno...
Quasi impercettibile un sorriso
fiorisce sulle tue labbra e sai che finalmente
hai trovato un posto che puoi veramente chiamare casa.
Un pò di tempo è passato e tu, ti sei innamorato
di quell'isola che adesso conosci e non lascerai più.
Una viola è venuta a legare ancora di più il vostro
grande amore...una viola e un bacio...
segnalata da vincenzo corsaro venerdì 14 settembre 2012
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categoria: Poesie
La mia vita
Quando penso alla mia vita
non so spiegarne il suo valore
l'esatto impatto con il mondo esterno
e quella parte di mondo interno
che mi appartiene da quando
sono nata.
I miei valori...i miei pensieri
le mie angoscie e le tante risorse
che mi hanno permesso di rialzarmi
ogni volta che cadevo
ed ogni volta che piangevo.
Univo le mie mani
come per recidere un fiore
e riprovavo quel calore
che mi faceva ancora sperare.
Toccare l'acqua fredda
di un mare in tempesta
ed era una festa scoprire
di voler vivere ancora.
Quando penso alla mia vita
non so darle un valore
ma so che, se sono ancora viva
è per quell'amore così grande
universale e per la tenerezza
che mi assale ..quando odoro
il profumo di un fiore
e osservo la bellezza del creato..
Ed è allora che capisco di avere tanto amato.
segnalata da Laura Pasquinelli lunedì 15 ottobre 2012
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categoria: Poesie
forza interiore
nella mia forza interiore,
tutti hanno timore,
perchè io sono come le quercie,
la montagna e il bosco
hanno forgiato me
così come io sono.
io devo essere forte
per tutti...
io no perdere tempo
a piangere su me stessa,
nel buio e nel freddo
trovo la luce e la raggiungo,
il sentiero impervio di montagna
ha insegnato questo a me,
la fatica tra le roccie
e il buio pesto della notte
non hanno mai vinto.
io so affrontare tutto
solitudine
malattia
disgrazia e povertà.
Ma io non so affrontare l'amore.
io non ho fiducia nell'amore,
ho timore dell'amore di un uomo,
forse io non sono capace
ad amare un uomo,
per questo io
allontano tutti.
segnalata da Daniela cesta martedì 16 ottobre 2012
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categoria: Poesie
Estate 2012
ESTATE 2012
Pure ‘o palummo
‘ ngoppa ‘a ringhiera
sente ‘nu cavere
ca chiamasse ‘e pumpiere.
Tutte ‘e fforze
ca’ teneve stanotte,
songo fernute,
ma chi se ne fotte.
Mo’ metto ‘a capa
sott’à funtana
e pe’ me rinfrescà
me sciacquo ca’ mano.
Cu’ l’auta mano
me tengo appuggiato
ca’ po’ calore
me sono stancato.
Fernesse ambresse
chesta staggione,
ca’ po’ cavere e ‘e tasse
s’è squagliata ‘a penziona!!!
Catello Nastro
TRADUZIONE
Anche il colombo sulla ringhiera del balcone sente un caldo che chiamerebbe i pompieri per farsi rinfrescare. Tutte le forze che tenevo stanotte, al fresco, sono terminate: ma non importa. Metto la testa nel lavandino sotto il rubinetto dell’acqua fredda e con una mano mi rinfresco e con l’altra mi tengo appoggiato, perché per il caldo mi sento frastornato. Finisse presto questa estate 2012, perché per il troppo caldo e le troppe tasse, si è squagliata pure la pensione.
Catello Nastro - tratto da Nuove poesie napoletane
segnalata da Catello Nastro giovedì 23 agosto 2012
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categoria: Poesie
epifania
la grande stella brilla in cielo,
illumina il firmamento, come non si era mai visto prima,
brilla magicamente nel buio, del vuoto siderale,
tre uomini seduti, in groppa al loro cammello
la osservano estasiati, la seguono da due anni,
e straordinariamente, la magica cometa, illumina Betlemme
i tre uomini, tre re, vestiti con vesti sgrargianti,
riccamente adornati, capiscono di essere arrivati,
silenziosi piangono lacrime di gioia,
il Creatore ha donato a loro, un grande regalo, in questa terra,
di vedere il Verbo Incarnato, nella semplicità di uomo in carne,
quella cometa li ha guidati, nel loro lungo cammino
che sembrava interminabile ed estremamente faticoso!
osservano le misere vie e le case di Betlemme,
piccola città insignificante, Dio ha scelto una povera città,
ed ecco il raggio scintilla, sopra una povera capanna, di pastori,
semi buio, fredda, c'è una giovane donna, dal volto infantile,
sorride al suo bambino, seduto sulle sue ginocchia,
mentre un giovane uomo silenzioso, sistema la paglia
e ravviva la fiamma di alcune braci, tra i sassi,
Maria, la giovane alza i suoi occhi brillanti,
nel vedere quei tre uomini, riccamente adornati,
quasi un tremito di paura, stringe a se suo figlio,
e Giuseppe, in piedi si avvicina alla sua famiglia
in segno di protezione.
segnalata da DANIELA CESTA lunedì 5 gennaio 2015
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