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Sono presenti 35 poesie. Pagina 2 di 2: dalla 21a posizione alla 35a.
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categoria: poesie
x Audino mio
È lontano da te che vorrei scappare..
Ma così lontano mi accorgo che non potrei stare..
Quel che sento è la mancanza di piacevoli sensazioni,
dolci brividi e continue emozioni …
I nostri sguardi rubati tra le onde del mare
ci facevano sognare …
Ma ora che il tempo sta passando
Qualcosa sta cambiando …
questo grande sentimento dentro di te sembra sparire,
ti prego piccolo non farlo morire …
Perché da quando ho guardato dentro ai tuoi occhi grandi
che ho capito che senza di te non ce la farei ad andare avanti …
Ti sento vicino anche quando sei lontano,
e quel che più desidero è tenere la tua mano
per me un tuo abbraccio vale più dell’oro,
per non parlare dei tuoi baci che per me son d’oro …
il tuo modo di essere mi fa impazzire
anche se molte volte non ti riesco a capire …
Cerco di capire se per te sono importante
Ma non ci riesco e questo è davvero stressante …
chissà se nella tua testa ci son soltanto io
Ma tu ricorda una cosa, che adesso sei MIO!!!
segnalata da Ka... venerdì 28 novembre 2008
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categoria: poesie
x papà
Te ne sei andato
hai lasciato il vuoto dentro i sogni miei
mi hai scaraventato in pasto alla realtà:
vi sentivo urlare tutte le sere
tra di voi non c'era più amore.
E te ne sei andato per una stupida avventura
hai rovinato una famiglia
e i sogni di una figlia che crescerà senza di te.
Ci vedevamo poco, eri sempre impegnato
e sentivo la tua mancanza.
Sognavo che un giorno saresti tornata
portando un po' di luce nel mio cuore
ma erano i sogni di una bambina
che credeva ancora nelle favole.
L'odio per te è tanto
ma l'amore è più forte.
E se tu tornassi da me
potremmo riprendere il nostro viaggio
da dove l'avevamo lasciato.
tatunzio - tratto da scritto da me
segnalata da tata domenica 10 febbraio 2008
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categoria: Poesie
Mi addormenterò pensandoti
e cosi nello stesso modo mi risveglierò..
Ma in questa notte...
In questa notte fredda
che cosi sola che sono mi spaventa
perchè tu non ci sei,
lascerò vagare la mia anima e il mio cuore tra i sogni
cosi che possa ancora una volta
smettere di avere paura...
Perchè sapere che in quel mondo,
io là posso trovarti
e stringerti come ancor non ho fatto..
E inizierò da subito
perchè se questi occhi
ancor per un minuto resteranno aperti
le mie lacrime scenderanno senza mai smettere
per quanto è forte e immensa
la tua mancanza...
ALESSANDRA - tratto da SOLO ED ESCLUSIVAMENTE SCRITTE DA ME...
segnalata da ALESSANDRA... martedì 12 febbraio 2008
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categoria: Poesie
AMORE ETERNO
Siamo da 8 mesi insieme e
la mattina quando,
mi sveglio la prima persona a cui
penso sei tu.
A scuola faccio fatica a
seguire la lezione xchè tu mi offuschi
le idee,
dopo la scuola non vedo l'ora
che arrivi il momento
in cui noi due ci baciamo come se
non ci vedessimo da una vita.
Però poi dopo una serata meravigliosa,
mi tocca lasciarti per poi
rivederti il giorno seguente.
Di te mi mancano sopratutto:
i tuoi baci;
le tue carezze molto coinvolgenti;
ma la cosa di cui sento di più la mancanza
sono i tuoi abbracci,
che nei momenti più difficili
mi danno voglia di vivere.
Per questo non ti lascierò mai sei
il mio angelo custode, ti amo!!!!!!!!
ALESSIA - tratto da l mia storia d'amore attuale
segnalata da ALESSIA venerdì 27 gennaio 2006
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categoria: Poesie
Ma che colpa ho?
Che colpa ho se il giorno della nostra partenza dal
cielo siamo stati mandati in posti diversi sulla terra,
Che colpa ho se il mio si chiama Africa.
Che colpa ho se il giorno del mio arrivo sono stato
ricevuto da un allevatore di bestiame anziché
da un ginecologo,
Che colpa ho se la mia sala parto si chiama
campo profugo.
Che colpa ho se i primi suoni che ho sentito nella vita erano quelli di bombe, mitra e fucili,
Che colpa ho se la prima parola che ho imparato
è stato 'nemico'.
Che colpa ho se per dissetarmi devo fare dei buchi
nella terra per cercare qualche goccia d'acqua,
Che colpa ho se per sfamarmi devo aspettare il giorno
fortunato in cui qualche pannocchia e fagioli vengono lanciati da un aereo amico.
Che colpa ho se i miei giocattoli sono proiettili, bombe a mano e mine inesplose,
Che colpa ho se l'unica giostra che conosco si
chiama 'bunker'
Che colpa ho se i miei amici inseparabili si chiamano dissenteria, malaria e colera. Gli amici che fanno di tutto per non lasciarmi solo neanche per un giorno.
Che colpa ho se la parola vaccino per me esiste solo
nelle favole.
Che colpa ho se mi hanno convinto che per vivere
qualcuno (il nemico) deve morire da qualche altra parte.
Che colpa ho se nonostante la mancanza di cibo
e d'acqua sono 'cresciuto' molto in fretta ugualmente, diventando un adulto solo a quattro anni.
Che colpa ho se io sono un bambino africano!!!
blessing sunday osuchukwu - tratto da "Le lacrime degli angeli"
segnalata da Blessing S. Osuchukwu giovedì 26 ottobre 2006
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categoria: poesie
Rinchiuso
In queste quattro mura /
ma anche fuori, in verità, /
come una tigre relegata in gabbia, /
ma tranquillo, non rabbioso. /
Consapevole della situazione, /
avrei tanto bisogno d’affetto /
ma non ne cerco, /
forse per paura o per pigrizia. /
Ho tanto detto… /
ma di più avrei da dire. /
Sull’onda della riflessione, /
memore degli errori commessi, /
prodigo nell’elargire la mia esperienza /
anche se modesta, innocente, /
scevra dagli eccessi ormai ricorrenti. /
L’amore, qualora vi fosse, /
bisogna coltivarlo nel quotidiano, /
anche se fra il dire e il fare… /
Non credevo, ma mi manca… /
L’amore! /
Non so neppure cosa sia, in effetti, /
da quel che dicono è stupendo, /
e vorrei, per una volta, /
provare l’ebbrezza del perdere la ragione, /
anche solo per un momento! /
Ma ormai forse è tardi, /
non pretendo nulla, /
anche perché chi non fa non falla, /
e quindi ok, rimango consapevole /
di questa mia mancanza, ma tant’è, /
esiste, ed io non posso fare altro che /
tamponarla. /
Nell’attesa del risveglio… /
e dello schiudersi di nuove porte. /
segnalata da bigbruno sabato 9 giugno 2007
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categoria: poesie
Ricordo...
Quando un giorno la porterai nel letto dove con me ci hai fatto l'amore
e ci farai del Sesso
lì mi penserai, e tanto t pentirai,
di avermi persa per sempre...
Il tuo cuore ha battuto per davvero insieme a me
come il mio ha battuto con te..
Ma niente riuscirà mai ad aggiustar le cose,
nonostante la mancanza,
nonostante la tristezza,
nonostante il dolore...
Non riuscirei mai a perdonarti
di tutto quel male che mi hai fatto
e che continui a farmi...
Insieme abbiamo riso,
Insieme abbiamo pianto...
Insieme abbiamo vissuto quasi 3 anni della nostra vita...
Ma ora...
Ora è tutto distrutto in mille pezzi...
Tutto è volato via come la sabbia in mezzo al vento...
Irraggiungibile...
Tutto è cambiato...e tutto ormai sarà irrecuperabile...
Ma nonostante tutto ciò c'è sempre quel ricordo...
Quel ricordo straziante...
Che non ti fa dormire...
Che non ti permette di amare nessun'altro...
Ma appunto...è solo un lontano ricordo...
E lo resterà per sempre...
segnalata da MaryPink martedì 18 settembre 2007
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categoria: Poesie
NOVEMBRE
crepitio dei ceppi avvolti nella fiamma,
silenzio religioso nel vespro crepuscolare
novembre tacito e riservato,
mese delle anime che sono passate...
che ormai lontane seguono la luce eterna
lasciano a noi questa vita tuortosa
in questa terra piena di violenza,
di odi, sopprusi, guerre.
Loro non desiderano tornare
perchè amano la loro dimensione
di pace, d'amore, nel chiarore di Dio
nella bellezza della vera vita futura,
aspirano nell'abbraccio divino
nella eterna felicità, del paradiso,
i dolori sono un ricordo molto lontano.
E noi che siamo ancora su questa terra,
in un nuovo autunno è bello avvolgersi
nel silenzioso buio di questo mese
godere del tepore delle fiamme,
del loro scoppiettio, mentre la pioggia cade
picchiettando dolcemente sui vetri,
e il sibilo del vento, continuato fa rabbrividire,
l'atmosfera abbraccia, la nostra anima o forse
sono i piccoli spiriti celesti, che mandati da Dio
cercano di dare a noi una fede forte,
confortando, con il tenero amore le nostre mancanze
dandoci coraggio, fino alla fine dei nostri giorni
Amiamo novembre, pochi lo amano,
la luce veloce si ritira, ma nel suo buio
sono racchiusi i nostri pensieri.
segnalata da DANIELA CESTA lunedì 6 novembre 2017
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categoria: poesie
ti amo tanto davide
In questo momento le nuvole
stanno trovando di nuovo il loro posto su nel cielo...
Il loro pianto cade su questa terra
bagnata dalle mie lacrime ascigate dal vento
perchè ho scoperto un'altra di quelle dure verità
E allora ciò che vorrei in questo momento
sei tu
sei l'unica cosa che vorrei in questo momento
vorrei che tu mi stessi vicino
perchè sento ancora la tua mancanza
E sento ancora che tu non arriverai
non arriverai da me a terermi stretta come facevi prima
anche se sei distante vorrei
che anche solo per un attimo
tu ti ricordassi di me
di me, la ragazza che avevi vicino
vicino quando percorrevi la strada per tornare a casa
in quella strada io sono caduta nelle tue braccie
e ho cominciato a sorridere
a sorridere insieme a te
Ma tu ancora non torni e questi ricordi
ora possono solo farmi male...
nel lungo viaggio che stai percorrendo
ricordati di me, non dimenticarmi
non tralasciare ogni pensiero di me
ogni mio sogno
ogni tuo ricordo di me
perchè io sto accanto in ogni momento
E intanto penso a te...
e il cielo ancora è scuro e piange come me
alessia altomare - tratto da creata da me
segnalata da alecicciola martedì 17 giugno 2008
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categoria: Poesie
malinconia
Eccola,eccola che arriva,triste e solitaria.
Carica di ricordi e ricca di desideri....con le sue speranze,con i suoi dolori,col suo modo di essere...
Ha un vestito da sposa...dal magnifico aspetto.
Sul suo capo,è posata una corona.
Fatta di gigli,e incastonata di non-ti-scordar-di-me.
Era giovane e bella,ma ora il suo bel viso è reso logoro e vecchio,simile a un albero ormai stanco ed abbattuto, da un triste e lungo inverno.
I suoi occhi sono di un verde acceso,accesi come la speranza che la illumina.
Quella speranza che la fà vivere...
I suoi capelli invece,sono di un bianco candido come la neve...come la neve che cade.
Cammina sempre da sola... per luoghi deserti e rocciosi,ma che nella sua giovinezza ricorda verdeggianti e rigogliosi... come il più bello di tutti i giardini.
Qui viveva felice, assieme al suo sposo.
Ma col suo presente oramai in frantumi,lei ora piange, pensando al passato...che mai più ritornerà.
Soffre per il suo amore.
Si,per quell'amore, che è tutta la vita che cerca...quell'amore che non ha mai conosciuto,ma che ne sente tristemente la mancanza.
Lei,lo conosce bene...certo!
Perchè infatti, è proprio quell'amore che scorre nelle sue vene... che impetuoso passa attraverso i rivi del suo cuore.
Lei è figlia del tempo,ma il tempo, suo padre,gli ha portato via tutto ciò che aveva:felicità e vigore,salute e bellezza,orgoglio e prosperità, letizia e profumo.
Ma soprattutto gli ha rubato lui... il suo amato sposo!
-Dove sei amor mio,torna!
-oh me infelice.
-se solo potessi fermare l'attimo,quell'attimo che sempre sfugge,e che mi scivola di dosso...!
E'sempre questa è la sua preghiera,e il suo gridare!
-Vieni o eternità,poni fine al mio dolore,e fammi incontrare colui che amo,affinche la parola fine mai più vincerà.
-Unisci le nostre vite,sposaci!
-Si...laddove la vita è più forte della morte!
-Solo allora avrò pace,solo lì,potremo stare insieme.....per sempre(pausa)
Eccola,è già arrivata.
In un attimo mi siede affianco.
Non l'avete riconosciuta?
Il suo nome è Malinconia....
Malinconia... figlia del tempo.
Lei vuole essere compatita,ma non c'è nessuno che possa consolarla.
Quando la incontri vuol sempre abbracciarti....
Compatiscila pure se vuoi,abbracciala.
Ma se la bacierai,il suo bacio ti congelerà,ti trafiggerà il cuore,trasportandoti via.
Entrerai nella sua vita,nei suoi ricordi,nei suoi pensieri,vedrai le sue speranze,proverai il suo dolore!...lei ti farà volare nel passato,rendendo il presente non degno di essere vissuto.
Perchè ciò che ha perso, per lei ,ha più valore di ciò che ha.
Lei è malinconia,mia triste e fedele compagnia... la sola ed unica persona che resta al mio fianco,quando tu non ci sei!
Alessio
Alessio - tratto da Alessio
segnalata da Asso847 lunedì 16 maggio 2011
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categoria: poesie
sul sentiero delle querce
il respiro dei giganti rugosi, arrivano fino a me,
sussurri da lontano, mormorano il mio nome,
chiamano, invocano, il mio spirito che dorme,
le querce sussurrano il mio nome,
sorridono, cantano, melodiose sinfonie di foresta
sul sentiero vivo e verde, dalla primavera
è tutto una immensa sinfonia magica,
i fiori ondeggiano, con la loro corolla,
i rami rinverditi, frusciano come impazziti
il vento scivola sul sentiero, come un grande maestro
gnomi, folletti, elfi, saltano e cantano a squarciagola
tra l'erba alta, con le rane accanto al ruscello
i riganti rugosi, gonfiano il loro tronco
mandano il loro alito di vita,
raggiungono la mia finestra
e io tra le lacrime, non ancora guarita,
sento il mio spirito che scalpita,
il mio nome trasportato dal vento
il sentiero delle querce è in festa
aspetta me, ha bisogno dei miei piedi
che calpestano la morbida terra,
il sentiero ha bisogno delle mie mani
che accarezzano tronchi, rami, foglie, fiori
ha bisogno dei miei occhi, del mio sguardo d'amore
il bosco canta il mio nome, con tutto l'ardore
sente la mia mancanza e io piango
fa festa per il mio ritorno..
ascolto la loro allegria potente
la felicità tra il cielo e la terra
l'amore incondizionato
arriva al mio cuore, lo circonda di calore
l'energia entra nel mio sangue
trasportandola, per tutto il mio corpo
le lacrime scendono turgide
sulle mie guancie, arrivano alle mie labbra
sento il salato del mare,
mentre la musica della foresta
lentamente calma tutto il mio essere
gli occhi si chiudono, umidi di lacrime.
segnalata da daniela cesta martedì 6 maggio 2014
voti: 16; popolarità: 0; 2 commenti
categoria: Poesie
La mia unica Lei
La mia donna non è di questo mondo...
La mia Lei ha la mia anima nel sangue.
Ed io la sua... al di là di queste ombre
siamo l'un per l'altra solamente luce!
Soltanto ora la riconoscerei fra mille,
perché ho sofferto per la sua mancanza...
Ho amato tante donne nel frattempo
e anch'io da loro sono stato amato,
ma no allo scopo, che Dio le aveva dato
di starmi accanto, perché le stessi accanto.
La mia Lei non l'ho ancora conosciuta...
ne ho avute tante, ma come Lei nessuna.
E aspetto, aspetto in tutti i chiari di luna
che il mio Angelo si presenti immacolato
dopo un volo digradante dalle stelle...
e mi si posi a carezzar la pelle, il fiato
e il pigolìo di un cuore lancinato,
che invoca il Paradiso a noi creato...
Ma non m'importa ora Lei con chi sia,
con chi abbia condiviso questa vita...
La nostra vita è oltre mille anagrafi
ed oltre questo tempo così ingrato...
Non contano i suoi uomini, o i suoi figli,
le proprietà, o i suoi titoli di studio...
Conta invece che al di là di queste vite
ci ritroviamo tutt'e due nell'Assoluto...
In questa fede m'addormento la notte.
So che possiamo rinascere assieme,
riappartenerci l'un l'altra come è stato
quando ci conoscevamo già in passato,
perchè la Storia delle nostre anime
innamorate non debba aver mai fine.
Siamo le due metà di una stessa vita
e il nostro Amore oltre ogni vita vivrà...
Così è scritto, Amor mio... e così sarà!
FernyMax - tratto da una fantasia sotto il cielo stellato
segnalata da FernyMax giovedì 18 maggio 2006
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categoria: Poesie
Il caldo a spezzare i sogni,
l'acqua a scivolare sulla pelle
goccia dopo goccia
tracciando un percorso ogni volta diverso.
Ma è pioggia o sono lacrime?
Tutti quei perchè nella mia mente continuano ad inseguire te
che vedi il mondo come io non lo vedrò mai
eppure sento
che qualcosa ci ha tenuti lontani
per poi riportarci a scrivere a quattro mani
tutte quelle emozioni.
E mi ripeto che non piango più
che è la pioggia legera dell'estate.
Che non spero e non attendo.
Ma mento
mi confondo
Nascondo molto di me
per non dirti che non c'è stato giorno
in cui
nel mio cuore
la mancanza di te non abbia lasciato un segno,
un solco,
un graffio prepotente.
Non c'è stato
un ricordo
che si sia scolorito con il tempo
Un'emozione che non vorrei
a qualunque prezzo
poter vivere ancora con te
Ma questa volta in modo diverso
perchè avendo visto il futuro
so che tu sei arrivato per non restare,
per non cercare la quiete nella mia anima.
Solo per accarezzarmi,
sfiorarmi ...
forse a volte desiderare di farlo
ma sempre nel silenzio dei giorni
che lasci susseguirsi uno dopo l'altro
lontano da me....
segnalata da luisa sabato 19 dicembre 2009
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categoria: poesie
Voglio viverti
Perché il sonno non arriva?
Mi sento spossato,eppure le palpebre si chiudono solamente se glielo ordino.
Inutile.
Troppi pensieri affollano la mia testa.
Eravamo assieme poche ore fa,ti ho accompagnata sotto casa,ti ho seguito con lo sguardo fino a che la porta non si è chiusa alle tue spalle.
Dovrei sforzarmi di dormire ma abbraccio il cuscino immaginando di averti qui accanto a me.
Quante cose che vorrei dirti,una sola sera non sarebbe sufficiente.
Non abbiamo tutto questo tempo a disposizione.
Ecco perché ti dico,semplicemente,grazie.
Non puoi sapere quanto mi hai reso felice con il tuo invito ad uscire.
Mi mancavi terribilmente e una magica telefonata mi ha fatto battere forte il cuore.
Ci sono emozioni impossibili da descrivere.
La gioia infantile al pensiero di rivederti.
Lo stare con te.
Tenerti goffamente la mano per qualche minuto.
Il tuo sorriso.
I tuo sguardo.
Ed ecco che tutto inevitabilmente finisce.
Ti ho mandato un messaggio augurandoti la buonanotte.
In realtà avrei voluto dirti di non riuscire più a sopportare la tua mancanza.
Di sentire un tremendo vuoto dentro di me.
Non l’ho fatto.
Mi hai chiesto cosa significhi vivere una persona.
Non ho saputo risponderti o,meglio,non ho voluto risponderti a freddo.
Vivere una persona significa sfiorarle l’anima.
Significa imparare a conoscerla e rispettarla.
Significa crescere e maturare con lei al tuo fianco.
Significa essere accolto nel suo mondo di esperienze.
Significa condividere gioia e momenti difficili.
Significa non perdersi nemmeno il suo più flebile respiro.
Significa stringere una mano quasi a volerla nascondere da tutto il resto.
Significa guardare i suoi occhi e non aver bisogno di proferire parola.
Significa aiutarla ad affrontare le sue paure.
Significa farle sentire che non è sola,che stai percorrendo la stessa identica strada.
Quanta strada che abbiamo fatto insieme.
Quante volte abbiamo rischiato di sbandare.
Quante volte ci siamo fermati indecisi su che cammino prendere.
Davanti a me c’è un grosso ostacolo fatto di dubbi ed incertezze.
Non ho scelta.
Devo superarlo.
Dall’altra parte c’è la strada che ho deciso di seguire.
Dall’altra parte c’è la persona con cui voglio percorrerla.
Se mi fermassi ora tutto ciò che ho fatto non sarà servito a nulla.
Dall’altra parte ci sei tu amore.
Ora cammina e non preoccuparti di me.
Rimango dietro questo muro con i pugni chiusi.
Prendo il tuo sorriso e lo nascondo in un cassetto del mio cuore.
Lo lascio socchiuso così potrò guardarlo e coccolarlo tutte le volte che vorrò.
In questo modo sarà come averti al mio fianco.
In questo modo mi darai la forza di abbattere il muro.
Di restituirti quel sorriso.
Di continuare a viverti.
Sogni d’oro mia dolce stella.
Ti Amo.
segnalata da Giulio81 domenica 11 maggio 2008
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categoria: Poesie
Il Povero Ricco
Il Povero Ricco
Nell'ampio solco dell'aspra vita
in penuria di gratificazioni
tra scalogne e malanni
un pover uomo a stenti
tenta di arrabattarsi.
E quando un radioso lampo
della propizia sorte
nel distendere le sue pianure
gagliarda lo ammenda
rendendolo arpagone
d'oculatezza negli agi
dei suoi mille appagamenti,
in quel infiammante mondo
ove il lusso ha il suo flusso,
l'altra faccia della medaglia,
attanaglia!
L'abbondanza
misura l'importanza
del denaro in danza
che baciando ambasce
che il bisogno creava
metamorfosando il suo cuore
palpitando sotto piogge
di monete suoi fedeli amici
in gabbia dorata ove dignità
seppelliva in sgargianti eccessi.
Caligini d'illusioni nel percepire
reali confini nello stile
di vera vita lo inducevano
in effimeri incantesimi di mali!
Ma ahimè la sete
di sinceri sorrisi
delle perdute amicizie
e la calda luce dell'amore
ne svela la sua mancanza,
cosicché il povero ricco
si destò dal sonno
con saggio coraggio
e fremente ripercorse
antichi giorni nella nostalgia
quando autentico
era il suo affetto scaturito
dalla foce dell'anima,
ove nessun sentimento
si può vendere o comprare
col potete del denaro.
Concepì che
il suo patrimonio
era nel suo cuore purificato
dalle lacrime del suo
ridimenzionamento,
poiché da falsi idoli
che lo celebrava idiota
sbloccato era ormai,
smaliziato dal denaro
che nonostante si manifesta
potente e allettante
non può essere
unico e autentico
tesoro vincente!
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra lunedì 10 luglio 2023
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