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categoria: Poesie
nel ricordo di un giorno lontano, con mio padre.
nel pieno di un estate lontana, il sole scintillava
sulle acque del mare, mentre un vento caldo,
faceva rotolare le onde schiumose, carezzando corpi abbronzati,
io e te, papa, abbiamo raggiunto la spiaggia romana,
mentre l'altoparlante cantava, una canzone estiva,
e le note parevano danzare sulle onde, nel caldo del cielo estivo,
io avevo quattordici anni! E stavo sempre nell'acqua
mentro mio padre seduto, sulla sdraia, leggeva tranquillo
un giornale sportivo, io lo osservano da lontano, nell'acqua
e sorridevo, poi mi tuffavo tra la schiuma con vigore,
sentivo le spalle bruciare, dai raggi bollenti del sole,
tutto sembrava magico! Io, il mare, la mia esuberante età!
correvo tra le onde come per sfidarle! Avevo tanti sogni,
tante emozioni, tante sensazioni, tutta una vita da vivere,
e mio padre sembrava, indistruttibile!
Insieme sulla spiaggia fino al tramonto, nella quiete del cielo rossastro
nella serenità di un giorno, con mio padre, che non ebbi piu.
è vero che bisogna godere, la nostra vita, giorno dopo giorno,
perchè gli attimi non si ripetono piu.
segnalata da DANIELA CESTA giovedì 19 marzo 2015
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categoria: Poesie
Il natale
Il natale
Come ogni anno
Arriva il natale
Mentre quel povero Cristo
Scende dalle nuvole
per scendere à valle
Mentre giù in Palestina
Giuseppe il falegname e
Maria la crocerossina
Intonano un canto di gelida manina
Tra la mucca e il bue e l'asinello
Riscaldando la grotta
sotto Il vento gelido
Si tra loro c'è una grande intesa lì
Si pone
la prima ripresa
Guardando la stella cometa la sù
Che indica il camino del bambin Gesù
Angeli e santi arrivan di corsa
Ma non per zigar a briscola o a scopa
Guidati dalla stella cometa
E per magia il natale è arrivato
E assieme a voi hò con il papa
Io ci canto.
Radames.Papalone - tratto da da me è diretto
segnalata da Radames venerdì 20 dicembre 2013
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categoria: poesie
Lettera Al Padre
Lettera Al Padre
E dove andare, Padre,
Cosa tentare piu per riscoprire
Il lumicino della fiaba antica,
Se trove sempre un muro che mi ferma ,
E mi tiene in esilio
Appena ad un passo prima d’arrivare?
La vita m’ha legato a queste pietre
Ed una spina m’e rimasta nel cuore,
Ma tu forse non sai la triste storia
Dei miei silenzi, non ne posso piu
Di consumare I giorni inutilmente,
Di chiudere le sere in amarezza,
Di sognare partenze e mai partire.
Ho tanti lupi attorno e piu non trovo
Il talismano per salvarmi.
Vedi, non basta nemmeno la tua voce
A mettermi coraggio, e resto solo
Nell’insida del tempo, e non so come
Ritrovare la strada che ho perduto
Nie giorni spensierati, mentre tu
Seminavi speranze.
Ma andavo in cerca di qualcosa
Da portanti ridendo, nella piccola casa
Dove Mamma non canta piu, ne ride.
La vita mi ha falciato le speranze, e
Non credo piu a nulla.
Al mio adorato Papa,
Con tutto, tutto l’affetto
Vittorio Ricciardi
Vittorio Ricciardi - tratto da Da Figlio a Padre
segnalata da Fab mercoledì 28 gennaio 2009
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categoria: Poesie
Teneri ricordi.
Teneri ricordi
Un raggio di sole, su vellutata pelle,
rendea dorate le tue tenere braccia,
a due farfalle, facean da culla,
tanto era il tuo profumo di bambina,
da cui eran attratte,
Tra le tue rosee guance, una fragolina di pelle a forma di labbra,
tra le mie braccia, stretto ti tenevo, a me adagiata sorridente,
felicità di padre, nutrivi costante.
Crescevi ed il tempo passava,
i tuoi capelli biondi come l’oro del grano,
liberi sulla tua spalla, mossi dal vento, splendean.
Cosi ti ricordo, come t’amai dal primo istante della tua vita.
In braccio più non stai, cresciuta velocemente sei, troppo velocemente,
perché possa rincorrerti con la mia mente.
Pulcino mio, dove sei,
cosi sembrano udir ancora le orecchie ed il cuore,
quando il gioco ci teneva ancora insieme,
ed intanto, il tempo ci rapiva le ore più belle,
quelle della spensieratezza a te,
e a me della giovinezza.
Il tuo papà
Antonio(dedicato alla mia primogenita)
Antonio de Lieto Vollaro - tratto da inedite
segnalata da Antonio lunedì 28 marzo 2005
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categoria: Poesie
un angelo
Ho visto un Angelo .
Un Angelo caduto da lassù
per allietare i nostri giorni quaggiù.
Questo Angelo si chiama Arianna
ed assomiglia tutto a mamma.
Anche se c'è qualcuno che dice
che sei identica a me
io comunque tu sia son felice come un Re.
Un Re con mamma Reggina contenti di avere
questa bella bambina .
L'aspettavamo da qualche tempo
ed è arrivata zitta,zitta come il vento.
Questo vento non fà rumore
ma mi cambierà la vita a tutte le ore.
Non mi lamento perchè questo evento
lo aspettavo da tempo.
Sarà buona ? sarà brava ? sarà bella ?
Comunque tu sia
sarai sempre la mia stella .
Una stella che brilla di notte
e di giorno come il sole a mezzo giorno.
Ora che sei qui in questa culletta
sognando chissà forse quel che ti aspetta .
Di certo una cosa c'è ..........
un Papà felice di avere te .
"Grazie Gesù"
per aver mandato questo Angelo quaggiù !!!
Tuo Padre
ADG
segnalata da adg mercoledì 14 aprile 2004
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categoria: Poesie
Arriverà
Amore fra di noi, qualcosa sta cambiando sai,
fra poco arriverà, il frutto del nostro amore,
quando l'hai detto sai, mi son sentito male per davvero,
dall'immensa gioia che, ha circondato tutto il mondo intorno a me.
Passo dopo passo, anno dopo anno,
cresceremo insieme, e fra paure e gioie,
io ti difenderò da questo mondo che non sa, cosa vuole,
io ti seguirò, e tra le incomprensioni che supereremo,
grandi ostacoli di muri di cemento,
scardinati dall'amore,
che c'è in noi, dentro noi.
Cosa succederà, fra nove mesi un bimbo nascerà,
mi chiamerà papà, e con me giocherà,
quando la notte poi, nel sonno piangerà,
con me si calmerà, e poi sorriderà.
Fatti dire amore, sono l'uomo più felice e nel mio cuore,
e già splendente quella piccola stellina, che sarà la nostra bambina,
il nostro piccolo tesoro, che riempirà i nostri giorni,
e ringraziando ancora il cielo io ti dico, io ti amo mio grande amore,
na na na na na, na na na,
na na na na na, na na,
na na na na na, na na na,
passo dopo passo, anno dopo anno,
cresceremo insieme e ringraziando ancora il cielo io ti dico,
io ti amo mio grande amore.
segnalata da Gianfranco mercoledì 26 maggio 2004
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categoria: Poesie
Coincidenza o destino?
Se né io né il mio lui fossimo
entrambi due ragazzi gay,
non avremmo mai incrociato
in quel modo i nostri way.
Ma così diversi e uguali...
siamo stati sempre insieme,
così come due naufraghi...
che si vogliono tanto bene.
Per coincidenza o per destino,
ci siamo proprio incontrati...
e come nei sogni di ragazzino,
ci siamo diventati fidanzati.
E se un giorno ci sposeremo...
non potrà mai esser in chiesa.
Se Dio lo voi...Lui, almeno,
per il Papa sarà sì un'offesa.
La testimone sarà la mamma,
e gli invitati saranno voi...
perché lei è madre e ci ama,
e voi avrete tifato per noi!
Allora come marito e marito,
proveremo in noi la virtù...
ed alla fine avremo capito
ch'esser gay non è un tabù.
Jean-Paul Malfatti - tratto da poesia personale
segnalata da Jean-Paul Malfatti venerdì 27 luglio 2007
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categoria: poesie
CONFESSIONI
CONFESSIONI
Mamma e papa’
han pitturato
sogni di malinconia
e quando torno
chiedono
com’è che va
inventano
Parole belle
mi cantano
coi loro stili vecchi
ma mai abbandonati
Io racconto loro
la verità
assassina,ma
l’ addolcisco un po’
Non so se è giusto
oppure no
Donne belle
mi amano
mi cercano
domandano
autografi
Spingo oltre
I limiti
della fantasia
Le bimbe di un’età
che non conosco
invocano
Confessioni di un poeta
esistono
ad immagine
Ogni sera invento
una scusa nuova
qualunque sia
e poi, si puo’ ricominciare
Quante donne
si sono offerte
al mio destino
ma le ho perse
nei vicoli
della mia incoscienza
Solo lei,sempre lei
di lei non riesco
a fare senza
Come potro’
dimenticare
Storie nuove
mi guardano
imponenti entrano
nella mia fantasia
Non mi spingo
oltre
basta un cielo
due mani
che si toccano
e quegli occhi
che mi fissano
chiedondo amore
finalmente
un po’ d’ amore
ma di quello vero
che mi libera
il cuore
da paura
dolore
e antiche passioni
segnalata da MIMMO lunedì 7 gennaio 2008
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categoria: Poesie
Canzone : Il ricordo di un amore
Sentirsi infondo un po' cambiati
difronte alle persone che s'incontra
difronte ai problemi di questo mondo
trovare un nuovo sguardo per il futuro.
Avere un progetto per la vita
un hobby o, che ne so,una passione
un po' di coraggio per realizzarlo
trasformare i sogni in realtà.
Ma io che volevo un sorriso
e parole di conforto
l'aiuto da un po' d'amore
per condividere la mia libertà,
e tu che sorrisi già ne avevi
e parole di conforto quante ne vuoi
l'eterna lotta fra terra e paradiso
ci ha portato solo un po' di guai.
Ricordo quando ci consolavamo
un viaggio all'avventura e poi l'amore
nudi sopra il nostro letto
sul divano o sul tavolo di sala.
Forse facevamo del peccato
ma per me era peggio non vederti
pensarti con quell'altro uomo
che fa il duro con i soldi di papà.
Ma un giorno tornasti con un addìo
"..è giunto il momento di partire
il mio matrimonio è ormai vicino..
..smettiamola dài,ognuno per la sua via..."
Ma tu scoppiasti in un pianto
ed io che non smettevo di imprecare
"..QUELL'UOMO PIENO D' ORGOGLIO SENZA FANTASIA
NELLA VITA COSA MAI TI POTRA' DARE!"
Da quel giorno sono passati dieci anni
e solo ora me ne rendo conto
che quell'addìo era persempre
e chissà mai se la rivedrò.
Ma ora che infondo son cambiato
ma i pensieri in testa ancora ne ho
con la voglia di riprovare amore
quello vero pieno di felicità!
E adesso che mi trovo solo
in riva al mare o in cima ad un monte
a scrutare l'orizzonte
rivedendo te e il tuo sorriso,
e adesso che mi trovo solo
testardo e duro come pietra
pronto a sgretolarmi al sol pensiero
di poterti amare ancora un po'.
segnalata da Daniele mercoledì 27 febbraio 2008
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categoria: Poesie
2 aprile 2005, ore 21,37
Carissimo padre,
o dovrei chiamarti
Santità?
Invece no...
ti chiamerò soltanto
Giovanni Paolo,
come tu
ci hai insegnato,
nella semplicità
dell’amore,
della giovinezza
e del candore...
Tu,
padre santo
e buono,
che hai sofferto
nella vita
e ci hai guidato
col tuo esempio
e con le parole,
forti e dolci,
di una grande
ispirazione...
Tu ci hai dato
l’entusiasmo
per sostenere
le nostre prove
e per credere
nella novella
di Gesù
Cristo Signore.
Tu, caro Karol,
questa sera
sei tornato al Cielo,
donde eri venuto...
e in cui s’è accesa
una stella
intestata a tuo nome,
che ci fa
l’occhiolino,
come a volerci
rassicurare,
che tu ancora
ci pensi
e ci vegli di lassù,
perché ci vuoi
sempre bene
e ci vuoi confortare
di tutte
le nostre pene...
Caro
padre santo,
che hai segnato
la storia
e le nostre vite,
come nessuno
avrebbe osato
nemmeno immaginare...
Resta con noi,
caro papa,
almeno in spirito.
Continua a guidarci
nell’impervio cammino...
Solo con te
riusciremmo
a sentirci meno soli
e più sicuri
e vicini a Gesù
Nostro Signore.
Addio Santo Padre...
anzi arrivederci,
Giovanni Paolo,
in Paradiso.
FernyMax - tratto da 1 pensiero x S.S. Karol Woitila
segnalata da FernyMax domenica 3 aprile 2005
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categoria: Poesie
Angelo Radioso
Angelo Radioso
Brillano
le melanconie vive
in questa sera
dai malesseri
di un cuore trafitto
dai dispiaceri,
e tristi ormai
sono gli effluvi
che ne respira l'anima
ai ricordi del bel tempo,
con te...dolce presenza
dove carezze e sorrisi
sospirati nell'anima,
si mescolavano
tra i silenzi
e le profonde parole
taciute
ma profondamente sentite
nei teneri abbracci
dentro nel cuore
nei desideri che resteranno
lì immobili,
paralizzati,
dove non potranno
mai più realizzarsi
a colpi di battiti di cuore,
quel cuore ora
ormai piangente,
il mio,
in questa livida sera inconsolabile!
E in quei ricordi
che ormai vaganti
nel vento dei sentimenti
aleggiano in questo tempo
che mi investe colpendomi
alle spalle,
gelandomi il respiro!
Morsi nella notte
mi infliggeranno
mentre tenteranno
di approdare
sui terreni fertili
della mia fragilità,
pronta a sprofondare
per non combattere lucida,
ma insistenti e prepotenti
nel porsi soli,
quei morsi di dolore
solo per tentare
di afferrare anche
ormai l'inafferrabile,
i ricordi d'amore
di una figlia, la tua.
Solo per tentare
di riabbracciare
nei segreti profondi
chi,
ormai con un paio d'ali
ha vestito il suo essere,
per esser oltre la terra
della mia vita diventando
Angelo Radioso!
Solo per riabbracciare
chi,
ormai non c'è più,
ma quel flusso d'amore
che ci ha legati,
potente e sconfinato
sigillato nel
profondo dell'essere mio,
vivrà per sempre!
Solo unicamente
per esso,
un ricordo dolce
che ha combattuto
per tutta la sua vita
e tanto amato
la sua famiglia
nel suo meraviglioso
animo radioso
come un angelo
sempre allegro
silenzioso, tanto umile
nelle sue malinconie,
senza far pesare mai
a nessuno le tristezze
dell'anima sua sensibile,
proprio come me!
Nel cielo del mio cuore,
riposerai e sorriderai sempre,
libero dal male
che lentamente ti ha divorato le viscere
e la luce dei tuoi occhi,
e tu in silenzioso
ti spegnevi
nei tuoi sguardi consapevoli
che quel mostro
presto ti avrebbe strappato
dalle mie, dalle nostre braccia
impreparate e impotenti,
ma mai dal mio cuore,
dal nostro cuore.
E io
caro dolce papá ...
Ti avrò sempre dentro
di me e
ti amerò per sempre,
non salutandoti mai
con un addio
ma con un"Arrivederci"
in quella certezza vera
in cui noi
abbiamo salda fede,
che un giorno ritorneremo
a essere nuovamente
insieme per sempre
nel verde giardino della pace, eterno regno celeste
sempre radioso come te.
segnalata da Laura Lapietra venerdì 29 ottobre 2021
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