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categoria: Poesie

scuro autunno

tenebroso, scuro, zuppo di acqua,
il tramonto scuro d'autunno
silenzio armonioso, note accompagnate
dal ticchettio sui vetri, di pioggia consistente
mentre i rami degli alberi, vengono strapazzati da un forte vento
le foglie sbattute in alto, svolazzano per l'ultima volta,
un addio leggero e profondo nel buio autunno
le nostre anime confuse e tacite,
come piccole luci sperdute, nel vuoto inspiegabile
dove andremo con le nostre paure terrene..
nessuno di noi lo può sapere,
ci aggrappiamo, disperatamente a ogni cosa
senza pensare a vivere ogni attimo prezioso
della nostra miracolosa vita.

DANIELA CESTA

segnalata da DANIELA CESTA domenica 5 novembre 2017

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categoria: Poesie

vivere l'autunno

tramonto d'autunno rosso sanguigno,
sussurra nel bosco, tra la caduta delle foglie,
in un carosello di colori che, scuote gli occhi e la mente,
incanta lo spirito, dona gioia senza tempo.

ascolto la melodiosa armonia, delle foglie,
accarezzate dal vento e dal cielo per l'ultima volta,
le foglie sembrano farfalle delicate, osservare la natura in autunno
fa bene al nostro cuore e alla mente, il nostro profondo sarà in simbiosi

con l'equilibrio della nuova stagione, gustare questo cambiamento,
vivere l'autunno è impressionante, con i suoi aromi e sapori,
le foglie rappresentano i nostri cari, che lasciano noi per sempre,
ma la terra è la nostra rinascita, un giorno non lontano.

i colori struggenti delle foreste, rosse, gialle, viola, marrone,
sono la gioia della terra, sotto il cielo fragrante, mentre tutti si preparano
alla futura stagione più fredda. L'autunno è saggezza e verità,
momenti silenziosi, pensieri e ricordi intorno all'anima,

sensazioni preziosi vicino alla natura, sotto un cielo grigio o chiaro,
io non voglio perdere, neanche un attimo di questa
meravigliosa stagione, malinconica e importante,
dolcezza infinita e opportunità, di crescere nello spirito.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta mercoledì 4 novembre 2015

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categoria: Poesie

GUERRIERO

la mia terra era meravigliosa, infinità
praterie che brillavano, sotto raggi cocenti di sole
una vita molto dura, ma vivevo libero.

non ero soggetto a nessun dominio o autorità
come ora:oppresso, soggiogato, sottomesso
rispettavo le regole della natura, avevo cura di lei

mi chiamavano selvaggio, perchè vivevo indipendente e sovrano
odiavano me, perchè appartenevo, a una civiltà arretrata
ero per loro un animale, la peggio delle bestie.

il vento della prateria è mio amico, come l'acqua dei fiumi,
le radici degli alberi, sono piantate nel mio cuore
le stelle del cielo si specchiano nei miei occhi

un tempo ero un guerriero, adesso non lo sono, piu
sono diventato l'ultimo uomo del mondo,
non ho piu una prateria, un cavallo

non vedo piu il sole che scompare all'orizzonte
non sento piu il vento che dava energia e spronava
con le sue infinite sensazioni misteriose

adesso non ho piu, neanche una lacrima da versare.

daniela cesta

segnalata da DANIELA CESTA sabato 27 maggio 2017

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categoria: Poesie

Bisanzio

Fra me e gli orizzonti
battelli d'ambra, alteri
declinavano inviti.
Seducenti isole
fuggivano la solenne impresa,
coltello di labbra e zenzero
piantato nella gola.
Bisanzio restò un gioco
una reputazione,
per salvarla
bastava un mercante d'oro.
Di pregiata seta si vestì il tramonto
venerato suddito ogni mio respiro.
Fu l'ultima volta che
mi piegai al volere degli dei;
andai poi per il mondo
sino a stancarmi i sogni
riposando infine
sulle spighe del perdono.

Michele Gentile

segnalata da Sara venerdì 8 gennaio 2016

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categoria: Poesie

Carpe diem

Non andar cercando quale sorte
il destino ha asseganato a me, a te;
non consultar i maghi d'Oriente.
E' meglio - vedi- non sapere;
è meglio sopportare quel che verrà.
Forse molti anni ancora
stanno davanti a noi;
forse quest' inverno,
che le onde del Tirreno fiacca
su la scogliera, è l'ultimo.
Ma tu ragiona, vivi felice,
e, poichè breve è la nostra vicenda,
non inseguire i sogni
di un futuro lontano.
Ecco, mentre noi parliamo,
il tempo invidioso se ne va.
Cogli questo giorno che fugge,
e non fidarti mai del domani.

Orazio - tratto da Odi, I, 11 ( non è la versione letterale)

segnalata da EL11100568 giovedì 29 luglio 2004

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categoria: Poesie

Come fare a vivere?

Sono quasi passati dieci anni
da quando quel maledetto giorno
ho sentito pronunciare dalla bocca di un perfetto sconosciuto le parole:
"La tua amica è morta"..
da quel momento in me quancosa è cambiato,
non sono più la stessa anche perchè avevo solo 12
anni e quei 12 anni li avevo trascorsi
con te...
Sai ricordo l'ultima volta che ci siamo viste
eravamo sulla spiaggia e camminavamo mano nella mano,ci stavamo raccontando le cose che accadevano a delle ragazzine di tredici anni..
poi abbiamo anche pianto pensando a quanto bella
era la nostra amicizia...forse le tue ultime lacrime...
il giorno seguente sono stata catapultata in un altro mondo...sono passata dall'infanzia al mondo adulto in pochi attimi ho capito che da quel momento dovevo contare solo su me stessa e che il mio lungo cammino lo avrei dovuto affrontare da sola...anche se ho sempre saputo che accanto a me c'è un ANGELO che mi sorveglia e che mi impedisce di fare le cose sbagliate...
Da quel dicembre del 1996 il mio cuore è rimasto vuoto,ho provato a colmare questo immenso deserto che mi ha lasciato la tua morte...ma non ci ancora riuscita...
Ho paura,ho molta più paura adesso che dieci anni fa..
Quel giorno la mia maturità si è sviluppata improvvisamente in quella fredda mattina...
Ho sbagliato dovevo esserci io accanto a te quel giorno non dovevi essere sola forse se ci fossi stata tutto sarebbe diverso...vivo nel rimpianto e nella disperazione perchè tu sei morta senza di me...
Mi manchi tanto ANGELO mio...

un amica disperata - tratto da il mio cuore

segnalata da cato' domenica 12 febbraio 2006

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categoria: Poesie

Più nulla ancora...

Labbra senza vesti
rompono muri di silenzi
tra le tue parole tremanti,
racchiudendo inesplicabili spazi
prigionieri d'ordinaria follia...

Occhi forgiati a carne
librano per te nell'aria
sguardi d’incontrollata passione,
mentre frecce tese di piacere
colgono in fretta
il frutto d'una straordinaria intesa...

Mani di sangue e sudore
colgono l'ultimo sale
da te copiosamente cosparso
sul mio capo chino.

Più nulla ancora...

Se non un pozzo senza fondo
fissante un cielo irraggiungibile,
senza sfondo…

Gaspare Serra

segnalata da GaspareSerra giovedì 15 settembre 2011

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categoria: Poesie

Ancora una volta

Ancora una volta lacrime amare
cadono al suolo, in silenzio e nel silenzio,
<sola> come una foglia al vento
nè ieri nè domani, ma solo un eterno
istante, travolge l'anima...
lasciando lo sguardo morire nel vuoto.

E poi, il buio di una luce spenta,
lascia cadere una lacrima...

Ancora una volta lacrime amare
cadono al suolo, in silenzio e nel silenzio
grigie notti d'inverno,
scimai di mille lamenti,
divorano sogni nascosti...
Sempre più vere, lontane figure,
spettri di vecchie paure.
Solitudine, disperazione, follia
cena per l'ultima farsa,
di chi ha perso l'amore in Dio...

Ancora una volta lacrime amare
cadono al suolo, in silenzio
e nel silenzio...si spegne un sorriso...

Luigi capitano - tratto da me

segnalata da luigi capitano domenica 4 ottobre 2009

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Addio Sean

Avrei voluto dirti addio,
piangere sul tuo corpo freddo,
toccarti per l'ultima volta
il tuo musino triste.
Te ne sei andato, così.....
in silenzio.
Nella tua solitudine, hai chinato il capo
a sorella Morte,
stringendoti a sè ti ha portato via.
Tu Sean sei andato con Lei,
voltandoti indietro,
rammaricato, triste per la tua partenza inaspetata

Sean,
ti ho rivisto piccolo,fragile
eri il mio peluche,
il compagno ideale nei momenti bui.

Ora non trovo le parole,
le uniche che conosco sono queste:Addio Sean tu sei e sarai il mio unico amico speciale.

sonja - tratto da il mio amico Sean

segnalata da sonja calogera sabato 19 marzo 2011

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categoria: poesie

La tua musica…oh! Renato zero La tua musica…oh! Renato zero

Brilla come una stella
l'ultimo sussulto di note
sulle pareti dell’anima
del mio cuore,
e le emozioni si trasformano
in melodia che scivolano sulla pelle,
come gocce di rugiada.
Nel grigio viale della sera
le tue note,
trovano rifugio tra le mura
del cuore,
specchiandosi timide
nei miei occhi.
Il cuore sfinito freme
intaccato nella vibrante attesa,
dei miei pensieri
che vagano smarriti,
in dolci malinconie,
e fantastici affanni,
che ancora m’inebriano l'anima di te.

naida santacruz

segnalata da naida santacruz giovedì 16 dicembre 2010

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categoria: Poesie

Le mie lacrime
sono la pioggia che cade
sullo specchio della tua vita
durante una notte di tempesta d'amore
e nelle gelide sere che passi a guardare la luna...
I tuoi sorrisi
sono la forza che mi nasce dentro
e mi fa vivere ogni giorno
come se fosse l'ultimo tra i più belli...
Privarmi del tuo sguardo
sarebbe come morire dolente
sdraiata su una tavola di spine di una dolce rosa rossa
che col suo colore disegna il contorno delle tue labbra
piene di passione...
Abbracciami
e il mondo esterno
verrà isolato da un gesto pieno d'affetto
che per me significa tutto...

ALESSANDRA - tratto da SOLO ED ESCLUSIVAMENTE SCRITTE DA ME...

segnalata da ALESSANDRA... mercoledì 13 febbraio 2008

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categoria: poesie

QUANDO ARRIVA LA SERA

Quando arriva la sera
tutto è così silenzioso e tranquillo

con la pioggia d'autunno
che ticchetta sui vetri

e il vento smuove le foglie morte
le fa volare in aria,

carezzandole per l'ultima volta,
io sento i miei piedi gelati

e mi raggomitolo su me stessa
accanto al fuoco,

rosicchiando una castagna arrostita
mentre il crepitio del fuoco è sicuro e riposante

oh respiro dell'anima mia!
oh spirito ribelle che si riposa,

nella quiete della sera che copre ogni cosa,
la luna è nascosta, al di la delle nuvole

io immagino la sua lucentezza,
scintilla silenziosa alzando le maree

con potenza!

daniela cesta

segnalata da daniela cesta venerdì 26 settembre 2014

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

quando arriva la sera

quando arriva la sera
tutto è così silenzioso e tranquillo

con la pioggia d'autunno
che ticchetta sui vetri

e il vento smuove le foglie morte
le fa volare in aria,

carezzandole per l'ultima volta,
io sento i miei piedi gelati

e io mi raggomitolo sue me stessa
accanto al fuoco,

rosicchiando una castagna arrostita
mentre il crepitio del fuoco è sicuro e riposante

oh respiro dell'anima mia!
oh spirito ribelle che si riposa,

nella quiete della sera che copre ogni cosa,
la luna è nascosta, al di la delle nuvole

io immagino la sua lucentezza,
scintilla silenziosa alzando le maree

con potenza!

daniela cesta

segnalata da daniela cesta giovedì 24 ottobre 2013

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Il cambiamento...

Ho camminato su per le colline......
C'erano mille margherite bianche,
un tappeto di fiori steso sul prato,
un cielo limpido trasparente come l'olio
c'erà il profumo della primavera
e l'ultima rondine che si attardava.
Ho camminato puntanto il mio sguardo in alto
verso quel sole che abbagliava gli occhi
e scaldava il mio viso ormai pallido.
Ho osservato ogni cosa, ogni colore, ogni fiore
e l'ho chiusi nel mio cuore.........per sempre.
Forse chissà diventerò un fiore
o un filo d'erba verde
o una rondine che allarga le sue ali
o magari un albero.... domani.
Domai non andrò su per la collina
non avrò nè il tempo...nè la forza
.....e si prepara l'ora.
Ricorderò quei fili verdi sulla terra
le margherite bianche di Gibilterra
...la piccola rondine che si attardava
e in un ultimo volo spiegava
le sue ali verso l'eternità del sole.

Laura

segnalata da Laura.P mercoledì 16 gennaio 2013

stelline voti: 19; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

TRISTEZZA MIA

Ogni goccia che bagna

è una mia lacrima..

Cerco tracce dei miei giorni

mentre si allertano

i respiri ed il pensiero

per lenire i ricordi...

I miei occhi,

sono limpidi come l’acqua,

e le speranze accumulate

si dissolvono in pensieri oscuri

petali di margherite

appaiono nell' anima

come larghe ferite

Ogni goccia che si fa strada

riga il mio viso

cancellando il sorriso..

Dolore

che di notte alzi il capo

e guardi il mare

la tua calma assoluta

non posso scordare.

Cerco le ore

che richiami il sole

nel deserto dell'animo

che lentamente muore..

Con mani tremanti

colgo il vuoto oscuro

perché non sia silenzio

il mio l'ultimo muro...

GIULIA GABBIA

segnalata da GIULIA GABBIA lunedì 20 dicembre 2010

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categoria: Poesie

L'arduo volo di una rondine

Volavi sempre più in alto,
nel cielo infinito,
di giorno azzurro e di notte cobalto;
quando un dì ti si conficcò una spina in un'ala
ed il volo divenne più pesante
ed il cuor piùansimante:
ogni nuovo giorno che vedevi, risvegliandoti,
pensavi fosse l'ultimo,
la spina era sempre più profonda,
quasi,non si vedeva più
talmente era scesa giù.
E i gemiti che facesti di dolore,
rondinella,
non li sentì nemmeno una sentinella.
Ti presero per pazza,
per demente
e fosti isolata dalla gente.
Nessuno più volle sentir parlar di te
perchè aveva timor di morire,stando dietro a te.
Non sapeva e neppur volle saper
che in te c'era
voglia di vivere,
che ti differenziavi dalla massa
sol perchè eri più fragile e più bisognosa
dell'amor altrui.

Vita Galatioto

segnalata da Vita venerdì 21 ottobre 2005

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categoria: Poesie

Il tempo che se ne va
come una goccia nel mare cos'è
il tempo è una persona
che incontri e che non rivedrai mai.
E l'allarme suona
un lungo sonno senza sogni cos'è
ma adesso che ho te
è una pioggia di acqua fresca dentro me.
Io non so cos'è non resisto
è una storia che anima l'anima mia
io non so cos'è io non resisto
è una storia che, una storia che scivola via.
Faccio del mio meglio
ma la paura che ho di perderti
è un veleno da bere
mi fa morire il suo sapore amaro.
Il mio primo sbaglio
non sarà l'ultimo è così che va
e più ti tengo stretto
e più il passato mi rincorre e mi raggiungerà.
Io non so cos'è non resisto
è una storia che anima l'anima mia
io non so cos'è io non resisto
è una storia che, una storia che scivola via.
Mi manchi sei l'aria per me io respiro per te
ti respiro
e poi quel che sarà sarà
ma che vita, che vita sarà
io muoio per te.

segnalata da Nausica martedì 15 novembre 2005

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categoria: Poesie

butta fuori il tuo amore

Quanti cieli pesanti
Piovono su di te
Finchè l'ultima nuvola non scomparirà

Le tue mani tremanti
Parlano di me
Non smetteranno finchè una carezza non arriverà

Butta fuori il tuo amore
Nelle strade che chiedono aiuto
Butta fuori il tuo amore
Per dare speranza a chi ha solo perduto

Sei uscito dalla parte scura
E la luce ti accecava gli occhi
Ma non sentivi più quella vergogna

L'incertezza e la paura
Le trovi in quelle notti
In cui la gente si perde e sogna

Butta fuori il tuo amore
Come fosse una cosa nuova
Butta fuori il tuo amore
Verso chi cerca ma non trova

Quanto tempo ti han cercato
Ma per un po sei sparito
E in quel viaggio hai trovato un po di te

Se sei stato invitato
Ma non puoi fare un invito
Quella persona arriverà da sè

Butta fuori il tuo amore
Come il cielo quando si divide
Butta fuori il tuo amore
Come la tua faccia quando se ne frega e ride

LucaG. - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG lunedì 11 settembre 2006

stelline voti: 9; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

il viaggio

t'invito ad'un viaggio...
in un paese che t'assomiglia tanto..
sguardi di occhi limpidi annebbiati..
danno x lo spirito un'incanto..
ed una dolce brezza nei tuoi occhi..
dove brillano offuscati..
laggiu tutto e ordine e bellezza..
calma e volontà..
il cielo s'addormenta in un calda luce..
e di giacinto e d'oro..
dormono i vascelli vagabondi..
arrivati da ogni confine..

x soddisfare i tuoi desideri..

dove nessuno immagina di cogliere
xké di desiderio rimane uno solo..
quello x poterti pensare,
e farti sopravvivere..
xké, é grande il tuo amore..
x permettersi di affogare...
e l'ultimo x morire..
allagando con la brezza dei tuoi occhi..
fino ad arrivare a galla il tuo sguardo.
sono li..t'affero x la mano....
ti tiro fuori, angelo..
é,vola lontano...

angelo - tratto da franco. B.

segnalata da angelo martedì 13 marzo 2007

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categoria: poesie

FUOCHI D'ARTIFICIO

Una miriade di colori esplode
nel firmamento, una cascata
di gioia ruba
le tristezze;
libero
da ogni apprensione
l'uomo, rinasce
ai tripudii.
Con l'occhio assorto
non vuole che
l'incanto
gli chiuda le porte.Continua
a dileguare tutte le sue
paure nelle luci
scintillanti
del cielo.
Spera che quella meraviglia,
gli rapisca, tutti i suoi
pensieri.
L'ultimo fuoco non gli sembra vero,
le sue inquietudini
gli vengono
restituite,
mentre ormai con lo sguardo assente,
avrebbe voluto abbracciare
tutti i suoi colori...

autrice Maria Caputo - tratto da SPRAZZI

segnalata da maria caputo giovedì 26 febbraio 2009


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