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categoria: Poesie
Canzone : Il ricordo di un amore
Sentirsi infondo un po' cambiati
difronte alle persone che s'incontra
difronte ai problemi di questo mondo
trovare un nuovo sguardo per il futuro.
Avere un progetto per la vita
un hobby o, che ne so,una passione
un po' di coraggio per realizzarlo
trasformare i sogni in realtà.
Ma io che volevo un sorriso
e parole di conforto
l'aiuto da un po' d'amore
per condividere la mia libertà,
e tu che sorrisi già ne avevi
e parole di conforto quante ne vuoi
l'eterna lotta fra terra e paradiso
ci ha portato solo un po' di guai.
Ricordo quando ci consolavamo
un viaggio all'avventura e poi l'amore
nudi sopra il nostro letto
sul divano o sul tavolo di sala.
Forse facevamo del peccato
ma per me era peggio non vederti
pensarti con quell'altro uomo
che fa il duro con i soldi di papà.
Ma un giorno tornasti con un addìo
"..è giunto il momento di partire
il mio matrimonio è ormai vicino..
..smettiamola dài,ognuno per la sua via..."
Ma tu scoppiasti in un pianto
ed io che non smettevo di imprecare
"..QUELL'UOMO PIENO D' ORGOGLIO SENZA FANTASIA
NELLA VITA COSA MAI TI POTRA' DARE!"
Da quel giorno sono passati dieci anni
e solo ora me ne rendo conto
che quell'addìo era persempre
e chissà mai se la rivedrò.
Ma ora che infondo son cambiato
ma i pensieri in testa ancora ne ho
con la voglia di riprovare amore
quello vero pieno di felicità!
E adesso che mi trovo solo
in riva al mare o in cima ad un monte
a scrutare l'orizzonte
rivedendo te e il tuo sorriso,
e adesso che mi trovo solo
testardo e duro come pietra
pronto a sgretolarmi al sol pensiero
di poterti amare ancora un po'.
segnalata da Daniele mercoledì 27 febbraio 2008
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categoria: Poesie
Mercoledì........A Lei!
Spesso si sogna ad occhi aperti...s'immaginano momenti o situazioni...
...aspetti l'istante per viverlo, ma riesci solo a rovinarlo caricandolo di aspettative...
Spesso si crede di poter controllare le emozioni...i sorrisi o le delusioni,
nascondendole dietro alla maschera che fino a qualche istante prima era su misura,
mentre poi non riesce nemmeno a contenere l'espressione degli occhi...
...paura di guardarti dentro,mentre dalla gola escono suoni strani che assomigliano sempre più a richieste d'aiuto...allora inizi a pensare che la vita non è ciò che si "prova",
ma ciò che và di dare in un preciso momento...e torna la maschera stavolta però cerchi di farla aderire alla pelle...fino al punto di confondere quale sia realmente...un barile nel quale forse è rimasto solo l'odore e sembra inutile "raschiare" il fondo...ma poi..una luce .. abbaglia per un istante ...seguita dal buio...freddo...però ha una scadenza e sai che la prossima volta sarà diversa o magari sarò diverso...dove mi porterà...riuscirò almeno a trattenermi nel chiamarti Amore!
Spesso si sogna ad occhi aperti...
... ma sarebbe meno doloroso vivere ad occhi chiusi!
Paolo - tratto da ...passi...di vita
segnalata da BloodRayne venerdì 23 ottobre 2009
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categoria: Poesie
Al mio dolce arcobaleno
Se non dormo e sono ancora sveglio
è perché sono pazzamente innamorato di te...
Amore, ricordi il giorno in cui i nostri
cuori si sono incontrati la prima volta?
In cui i miei occhi chiari guardavano
i tuoi occhi scuri con la forza d'un uomo
e con l'ingenuità di un bambino?
Amore, ricordi il tuo primo sorriso,
il primo giorno di primavera?
io ti amo, ti amo, ti amo!
Me ne rendo conto ogni secondo della mia vita,
me ne rendo conto quando non sei con me,
quando ti penso e ti sogno,
quando faccio le mie follie d'amore...
Con te non ho paura di niente, il mio amore per te
non conosce ostacoli e difficoltà.
Sei la mia febbre, la mia droga, la mia ossessione.
Non capisco più niente da quando mi sono innamorato di te!
No, non è vero, c'è una cosa che capisco e che so bene:
tu su questa terra che sei la ragazza più dolce che io abbia mai conosciuto
e che ti amo da impazzire, sei l'unica acqua che può dissetarmi,
il mio caldo raggio di sole,
il fiore che sboccia nel mio cuore
e la stella che brilla in me…
Grazie di esistere, grazie per avermi fatto capire il significato
della parola più bella del mondo: AMORE!
Senza di te non potrei più vivere, senza di te sarei morto.
Tu sei la mia vita, a volte mi domando se sono proprio
io che ti sto amando te, se non è qualcun’altro.
Mi basta pensare ai tuoi meravigliosi occhi per capire
che sono perdutamente innamorato di te,
che amarti è stato facile ma dimenticarti sarà impossibile…
Dove mi trovo io? Non mi sento su questo mondo...
E in effetti non lo sono, non sono sulla terra,
non sono nemmeno in cielo, non sono da nessuna parte
perché perso nei tuoi sguardi, nei tuoi dolci occhi,
due stelle brillanti più dei diamanti.
Ti adoro, sei il tesoro che tutti i pirati invidiano!
Ma vorrei che fossi solamente mia, non permetterò a nessuno
di portarmi via l'unica cosa che è importante per me al mondo,
il mio amore e il mio affetto per te sono chiusi nella
cassaforte del mio cuore innamorato…
Mi dai così tanta ricchezza, tanta gioia e tanta forza!
Amore mio, grazie per avermi dato tutte queste bellissime sensazioni.
Grazie per avermi fatto innamorare.
Grazie perchè ogni mattina io mi sveglio e so che ci sei…
segnalata da Vallant giovedì 14 gennaio 2010
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categoria: Poesie
Ossigeno
Respisare quel tuo profumo
Respirare quel tuo gesto
Respirare quel tuo modo di fare
Ha dato ossigeno ad un motore spento da ormai molto tempo.
Respirare quella tua sensualità
Respirare quel tuo essere come diversa
da tutte le altre
Ha ridato voce ad un cuore ormai muto d'amore......
Ma l'ombra del tuo corpo si fà più opaca quasi fosse miraggio di un sogno che ha cambiato il corso di della mia vita!
segnalata da nico domenica 14 luglio 2002
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categoria: Poesie
San Valentino
I miei pensieri corrono impazziti
e finiscono sempre con il cercare te.
Il mio amore come il vino
migliora con il tempo
ed io prego che acquisti valore
ed il suo sapore non svanisca mai.
Sei riuscita a prendere il mio cuore,
a dare un senso alla vita.
Ogni giorno che passa ti amo di più,
il mio futuro è con te.
segnalata da gIOVANNI venerdì 12 settembre 2003
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categoria: Poesie
Una notte come questa
Oggi è iniziato il freddo.
Non volevo ammetterlo
neanche con me stesso:
la gente s'è incappottata...
Altro che maniche di camicia
d'appena tre giorni prima!
Un freddo intenso, capace
d'evocare l'aria dei morti...
ma sì, quel vento glaciale,
che a Napoli, a dire il vero,
non s'era avvertito manco
durante il 2 novembre...
con tanto sole che pareva
fosse giorno di primavera...
Ora, stò gelo, fora l'anima
come 1 coltellone da cucina.
Anke le mie paure rifanno
capolino, insieme al freddo.
Ma ci metto uno stop, sennò
sai che sfracello... lasciarsi
trascinare dai pensieri cupi.
Nò, gliel'ho già detto
all'uomo nero d'andar via
con tutte le sue angosce...
Perché adesso parlo io
e voglio inventarmi la vita
diversa ogni giorno
che passa e più bella,
anche se ci faccio a botte
con lui di tanto in tanto ...
Quel diavolo ingannatore,
stesse attento anche lui
alla pretesa di vincere
sulla nostre debolezze,
privandoci della speranza
in un destino migliore...
Infatti se l'è data a gambe,
il vigliaccone! Aveva scordato
che lo Spirito Consolatore,
superato il primo panico
ci dà la forza di reagire,
così da fargli lo sgambetto
proprio quando lui vorrebbe
già proclamarsi vincitore.
Ma ora sono tranquillo,
benché persista il freddo...
Dopo una cenetta con due
boccaletti di vin sincero,
cosa ci vieta di godere
della dolcezza ritrovata,
e di brindare alla vita,
alla faccia del freddo,
degli smorti colori,
degli spenti sapori
e di tutti i dolori...?
Viva la gioia di vivere
conquistata ogni volta!
Non arrendetevi mai
& brindate con me...
felicissima notte
dal vs. fe;*)fè
FernyMax - tratto da pensierini notturni al freddo & al gelo
segnalata da FernyMax domenica 20 novembre 2005
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categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, I parte (Omaggio a Israele)
Qualunque sia il mistero
del tuo fascino antico...
e la ragione della tua forza
spirituale immensa,
che resta evocata dai templi
e dall'unità dei tuoi figli...
Ovunque la voce giunga
del Signore al popolo orante,
sulle rovine di un passato
ancora tremante di storia
e di incendi di guerre...
Fino a dove lo sguardo
si getti incontro al futuro,
per l'umanità e la civiltà...
Al vertice dei pensieri
miei ammirati, ci sei tu...
Israele! Stella del mattino
e anelito dell'Occidente,
dopo i lutti e le rovine
di infinite guerre...
Amore e speranza
di vita rigenerata,
vincente sugli abomini
e sulle sofferenze...
Tu, benedetta da Dio
sei per sempre, Israele.
Eppure odo un vento,
continuamente...
sibilare impetuoso
e gelido da Oriente,
come per sconsacrare
quelle fragili spoglie
cui non si è potuta
nemmeno dare
pietosa sepoltura...
Il nuovo oltraggio
incombe minaccioso.
Come evitarlo
e come far cessare,
per sempre, l'orrore?
Me lo sto chiedendo
e rimedito il passato,
perché anch'io, Israele,
sono stato tuo nemico.
Anch'io, contro di te,
da giovane ho peccato...
Me lo ricordo, sì,
l'errore di un ragazzo,
dalla poca vita fuori
e tanti sogni dentro...
La vita di un tipo
un pò controcorrente...
ed era quasi per riscatto
dalla routine uggiosa
delle cose insignificanti
di tutti i santi giorni,
che l'orizzonte s'infiammava
allora improvvisamente...
Fine della prima parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
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categoria: Poesie
La mia vera amica d'un tempo...
Un tempo avevo un amica,
mi sapeva sostenere nei
momenti di bisogno e
come ben sai era
sempre in mia compagnia...
Ricorderai che lei sapeva
sussurrarmi dolci frasi alle
mie orecchie, da tirarmi
su nei momenti di
disperazione più acuta,
ma anche all'apparenza
"cattive" parole, ma che
infondo servivano solo a
farmi alimentare pensieri
non sempre benevoli, ma
lei nello stesso tempo
era sempre li con
me ad allargare i
miei pensieri fino a
trovare il lato bello
delle cose, di ogni
piccola cosa che mi
donava questa splendida
vita che mi appartiene.
Così, in sua compagnia
ho assorbito che ogni
cosa, anche se povera
ha in se un
patrimonio immenso che è
la vita.
Ora che ho smascherato
ancor di più la
mia amica, sento nella
mia testa il rimbombo
della Solitudine, che da
buna amica mi è
tornata a far visita
non molto tempo fa...
Questa volta tornata, con
la sua solita delicatezza
mi ha sussurrato parole,
che hanno saputo dare
la forza di plasmarmi,
perchè cambiare quello che
si è non è
possibile, ma forgiarsi è
possibile a chiunque, basta
trovare la forza per
farlo. La cara Amica
mi ha svelato il
segreto suo più grande.
Diceva che bisogna essere
come l'acqua, l'essenza più
soffice e delicata al mondo.
Adattabile a qualsiasi recipiente
ma nella sua delicatezza
cela una forza da
poter penetrare la più
dura delle sostanze... Questo
è stato il suo segreto,
il resto è venuto
da se, e avviene
ancora in ogni momento.
Basta solo trovare la
forza di mostrarsi come
acqua. E quella forza
me l'hai trasmessa tu
mia piccola "PantuffLe"!
Ti amo!
enjoy - tratto da enjoy
segnalata da Nicola mercoledì 22 marzo 2006
voti: 17; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Una Lettera Mai Scritta
Ehy Fabry..ti ricordi? Tu vivevi cn la nonna e unavolta mi6venuto a trovare e mi hai portato come regalo il tempio di Sailor Mars..sapevi ke Sailor moon era il mio cartone animato preferito.. Ti ricordi? quando io pizzicavo il gomito di mamma tu pizzichellavi il suo orekkio?..Ti ricordi?qnd la mattina ti svegliavo xkè volevo andare al mare e tu anke se eri così stanco a avevi sonno, sorridendo mi ci portavi?...Ti ricordi qnd papà si è arrabbiato cn te xkè avevi fatto arrivare il megabollettone del telefono e siccome avevi 25anni ha detto ke era meglio se te ne andavi di casa? e io mi sdraiai affianco a te sul letto e piansi tanto xkè nn volevo ke te ne andassi?...Ti ricordi qnd tornasti da Roma..drogato..ma i tenevi lontano cn dolcezza x paura di potermi far male?...Ti ricordi qnd poi, qualke giorno dopo mi dissi ke ti drogavi x VEDERE..e ke tutta intorno a me avevi visto l'Aura..la luce ke solo poke xsone possiedono..e mi dissi ke eri così contento xkè la xsona ke aveva l'Aura ero io..Tua Sorella. Ti Ricordi?..qnd l'ambulanza ti venì a prendere e tu nn volevi andarci...la zia m portò sotto casa a fare1passeggiata x nn farmi vedere la scena.Ti ricordi ke qnd tu uscisti dal'ospedale andasti avivere in quel lurido appartamento trovato da papà x te?..ke skifo..Ti ricordi?qnd mi venivi a trovare una volta a settimana..anke x prendere i soldi ke mamma ti dava?..T ricordi qnd un giorno pioveva..mamma nn era ancora tornata e noi stavamo seduti sul muretto sotto casa..e mi parlavi della Vita..mi dicevi ke x imparare a Vivere x davvero la separazione del Bene e del Male nn doveva esistere..bensì si doveva trovare l'Equilibrio tra il Bene e il Male?..Ti ricordi?Eri seduto sulla poltrona davanti la mia..e mi leggevi quel libro ke io ti dissi ke non riuscivo a capire..e scoprimmo ke era un libro ke parlava di una ragazza cn l'Aura..ke coincidenza strana..Ti ricordi?qnd tua zia telefonò e disse ke tuo padre era morto...sì eravamo fratellastri ma alla fine sia tu ke io ci siamo sempre comsiderati fratelli carnali..Ti Ricordi?Qnd di tua spontanea volontà te ne andasti all'ospedale?..mamma piangeva così tanto. Ti Ricordi? io entrai nella tua stanza in ospedale..sai io nn ci potevo entrare nel reparto infettivo ma dato le circostanze.. Ti Ricordi?Ero seduta sulla sedia e ti guardavo..dicevi ke nn riuscivi a respirare e mi hai fatto alzare lo skiena del letto..."Grazie Sorellina"...Ti Ricordi?qnd mamma ti posò sul tavolo la spilla d'oro della madonnina?..Ti Ricordi qnd io invece venni da te in silenzioe ti posai nella mano la mia collanina cn il Pentacolo?..e qnd mamma lo vide e kiese cosa fosse tu risposi : "E' un segreto mio e di Susanna."..Ti Ricordi? ke quel giorno l'unica parola ke dissi fu "Ciao Fabrì!"qnd mamma mi portò via.. "Ciao Susy!!" urlasti sorridente...Ti Ricordi?..ma cosa? ..io da lì nn ti vidi più.
Ciao Ciao Fratellone Ti vorrò x sempre bene,GRAZIE DI TUTTO.
La Tua Sorellina,Susanna
Fabrizio 04.06.76 - 18.12.03
Susanna - tratto da me
segnalata da Ombra lunedì 12 luglio 2004
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categoria: Poesie
l'amore profondo
Alla tua vista le gambe tremano
contrario il replicar da parte mia
il sogno da bambino ha perso un senso
quello della vita e di riuscire in desideri irreali
la bellezza di chi sogna e sà apprezzare
un inutile gesto assai più reale
del tuo dire ti amo solo per rispetto
dell'affezionamento dato dal tempo
l'amore in silenzio da profondo del cuore
non dice parole ma dona solo amore.
alberto fertillo - tratto da il mio libro " overniente oltre il limite "
segnalata da alberto fertillo sabato 4 settembre 2004
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categoria: Poesie
2 aprile 2005, ore 21,37
Carissimo padre,
o dovrei chiamarti
Santità?
Invece no...
ti chiamerò soltanto
Giovanni Paolo,
come tu
ci hai insegnato,
nella semplicità
dell’amore,
della giovinezza
e del candore...
Tu,
padre santo
e buono,
che hai sofferto
nella vita
e ci hai guidato
col tuo esempio
e con le parole,
forti e dolci,
di una grande
ispirazione...
Tu ci hai dato
l’entusiasmo
per sostenere
le nostre prove
e per credere
nella novella
di Gesù
Cristo Signore.
Tu, caro Karol,
questa sera
sei tornato al Cielo,
donde eri venuto...
e in cui s’è accesa
una stella
intestata a tuo nome,
che ci fa
l’occhiolino,
come a volerci
rassicurare,
che tu ancora
ci pensi
e ci vegli di lassù,
perché ci vuoi
sempre bene
e ci vuoi confortare
di tutte
le nostre pene...
Caro
padre santo,
che hai segnato
la storia
e le nostre vite,
come nessuno
avrebbe osato
nemmeno immaginare...
Resta con noi,
caro papa,
almeno in spirito.
Continua a guidarci
nell’impervio cammino...
Solo con te
riusciremmo
a sentirci meno soli
e più sicuri
e vicini a Gesù
Nostro Signore.
Addio Santo Padre...
anzi arrivederci,
Giovanni Paolo,
in Paradiso.
FernyMax - tratto da 1 pensiero x S.S. Karol Woitila
segnalata da FernyMax domenica 3 aprile 2005
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categoria: Poesie
A mio cugino fratello
Caro Paolo,
al di là di questa scrittura,
che forse nemmeno leggerai...
vale il mio pensiero,
che è energia e spero
ti aiuti a restare in vita
dopo due infarti.
Infatti non vorrei
perderti, mai e poi mai...
Grazie di esserci,
ho bisogno di saperti
ancora su questo mondo...
gli è che la vita
non riesco proprio
a immaginarla
neanche per un attimo
senza che tu ci sia...
Caro da sempre,
mio compagno
di giovinezza e di giochi.
Piccoli entrambi
a farci le scarpe
nella considerazione
di nonno Costantino,
che mi domandava...
perché mai
io mi lamentassi di te.
Poi piangemmo entrambi
su quelle care spoglie
morte, abbandonate
su quel letto,
ricomposte, ma prive
del respiro e della voce
del nostro caro nonno,
che ci aveva fatto
da padre adottivo
a entrambi... io questo,
mio cugino e amico
di giochi, non l’ho mai
dimenticato, grazie
Paolo, e... fammi il piacere
di vivere, ancora x molto.
Anzi, facciamo un patto...
nonostante i tuoi due
infarti... seppelliscimi tu!
Non sia mai che mi lasci
quaggiù da solo. Io, ormai
non ho più quasi
nessuno, della mia
epoca. Ci sei ancora tu,
invece. Quindi ti prego,
non te ne scordare,
perché mi faresti
solo male, se te ne andassi,
così, senza prevviso...
e senza poterti salutare.
Lascia che sia io,
invece, che non ho figli.
Tu potrai restare accanto
ai tuoi ancora a lungo.
Riguardati la salute
e fallo. Forse sei
migliore di me.
Ti voglio bene,
non sono generoso,
ma accompagnami tu,
lo preferisco, al...
grande addio, che
per me è un arrivederci...
Tu ancora non sei pronto,
non ci credi ancora
al Santo dei santi...
Io da lì ti prometto
di venirti a dare una voce,
in modo da farti persuaso.
Ti darò una mano,
perché so che te la meriti.
Hai molto sofferto...
per questo hai dubitato,
ma stai tranquillo,
che lo troverai anche tu,
nostro Signore, almeno
prima di concludere...
con l’ultimo afflato.
Da me con l’affetto
di sempre, caro Paolo,
che t’ho sempre amato...
Fernando
FernyMax - tratto da la sorgente profonda dell'amore
segnalata da FernyMax domenica 19 giugno 2005
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categoria: poesie
Respiro flebilmente, dolerti non vorrei.
Affiderò al silenzio le parole non dette
Negli occhi miei tu sei e lo sguardo mio si posa
sulle nuvole che adagiate sul mare,disegnano il cielo,
su prati sempre verdi dovele risa dei bimbi infrangono l'aria
Perchè tu possa gioirne,mentre i miei sono aperti
e i tuoi chiusi ad anelare una vita nuova
©grazia 21.4.09
©
segnalata da grazia martedì 13 novembre 2012
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categoria: Poesie
Inno alla donna
A te m'inchino,
dolce e amabile creatura,
a te che del creato
rappresenti la forza prima
e il motore propulsore della vita!
Non fosti tu,
agli albori dell'umanità,
ad avere origine dall'uomo,
ma fu lui a derivare da te;
ecco perché nei millenni
ha egli sempre avvertito
l'esigenza di ritornare
da dove era provenuto
per compenetrarsi con te
e deliziarsi del tuo corpo;
soprattutto per dar vita gioiosa,
nel tuo grembo fecondo,
a nuovi umani germogli.
Da te quindi nacque,
come pure prolificò numerosa,
l'antropica specie;
da te originarono i principi
che l'attivarono e l'avviarono
verso i suoi ignoti destini,
i quali nei lunghi secoli
non hanno mai smesso di stupirci
e si sono sempre dimostrati
tanto inimmaginabili
quanto elettrizzanti e arcani.
A te, enigmatico essere,
i sovrani affidarono le sorti
dei loro prosperi regni;
ma parimenti essi fecero,
quando l’avverso destino
traballanti li rese.
Alla stessa stregua,
fosti tu sempre trattata
anche da eroi e condottieri
che a te consacrarono orgogliosi
i primi le loro gesta
e le loro vittorie i secondi,
dopo che nel tuo nome
con temerità incredibile
le ebbero compiute gli uni
e conseguite gli altri
tra grandissime ovazioni.
Le indubbie tue doti, a ogni modo,
quelle che davvero ti fecero onore,
donna mirabile e seducente,
furono la grazia e la leggiadria:
una volta a esse paragonate,
si videro sminuire il loro prestigio
perfino le bellezze più rinomate
dell’incomparabile universo.
Anzi, fin dal loro primo esistere,
tali tue doti lusinghevoli
si diedero a ispirare cantori e poeti;
perciò essi vollero giustamente
decantarle con inni e carmi di pregio
che sarebbero dovuti poi restare
gloriosi e imperituri nel tempo!
Luigi Orabona - tratto da http://www.luigiorabona.com/Sullealidellamore/143A
segnalata da Bruno di Bari sabato 19 agosto 2017
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categoria: Poesie
Voglio amare
Non voglio essere amata
ma voglio amare.
Non voglio essere ricercata
ma cercare.
Non voglio scappare
ma voglio affrontare
ogni ostacolo che la vita
mi darà
segnalata da Sunita Jassal giovedì 1 ottobre 2015
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categoria: Poesie
Scriverò
Scriverò
Ti scriverò,
al sorgere del sole,
nel mio cuore smarrito
tra fogli bianchi sparsi nel tempo.
Dove un alito di gioia,
non ha mai scritto poemi
di noi sul quel sentiero
del florido destino,
tra fragranti fiori di vita,
a sprigionare imperirituri emozioni.
La tua vita è un solo soffio,
volato troppo in alto,
troppo in alto
mentre ti concepisco,
flusso di candida anima,
nel raggio di pace,
a riposare come colomba
libera nel cielo dell'amore!
Ti scriverò,
della mia vita sfrangiata,
senza copertina,
per dare senso pittoresco
alla mia stinta storia,
senza contenuto d'animo,
a viaggiare negli specchi
senza riflessi del mio nome
senza il tuo accanto al mio!
Il vibrante cuore non ha più suono,
che intona sulla scia d'estasi!
Ti scriverò,
poi strapperò in frammenti
come sai ogni parola
che piango per te
tra spilli di fitte galoppanti,
persi nel mio incolmabile vuoto.
E poi sarà sempre
quell'addio oscillante
a farmi guardare la realtà,
tra onde travolgenti
per non spegnermi mai
all'abbraccio della rassegnata
sensazione di essere
ancora inchiostro del cuore,
ad abbozzare momenti inestinguibili
su quei fogli in bianco
da eradicare all'atro
dei miei sogni ancora in volo.
segnalata da Laura Lapietra mercoledì 26 giugno 2024
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categoria: Poesie
Lemma D'amore
Lascio che sia il cuore
a scrivere le parole dell’anima.
Lascio che siano
le emozioni a dare colore
a quello che sento,
mentre vivo ciò che affiora
nella mente mentre domina
il destino che creo
giorno dopo giorno
accanto a te
che sei l’unica ragione
di gioia nella vita mia.
Così, nella bellezza
della pura semplicità
delle parole prive
di tante espressioni
che rendono pacchiani
quei momenti luminosi
che sanno esprimere
autenticità di ardori
nella nostra vita.
Così, con quella melodia
nell’ aria dalla fragranza
del cuore che annebbia
il mio futuro segreto
nascosto dagli sguardi
che non saranno mai
così ansiosi di conoscerlo,
per non disperdere
col tempo presente
quella foga di perdersi
nel nostro ricercarci,
finché l’intensità
del nostro cuore
ci formi come un unica
fonte di particella
che plasma incessantemente
il nostro bene comune
la fiamma reciproca
del nostro amarci
per cui dedichiamo
anelito di vita in spasimo
insieme, sotto lo stesso tetto
per custodire con generosa gelosia
quel tesoro reso regno reale
che mai nessun anello d’oro
e promessa nuziale
potrà mai incatenare
nel terreno l’essenza del cuore,
poiché è più alto
l’estratto dell’anima in amore
di quel livello di dedizione
sottomessa all’affetto
tra le righe di carta,
poiché il volto della bramosia
non si mostra in nessun
altro modo all’infuori che,
viversi fedelmente
ogni istante senza
quel bisogno di costringersi
attraverso documenti sacri,
che un giorno potrebbero
cambiare viso e carte in tavola.
Lascia che siamo noi
a scrivere la nostra storia
attraverso le nostre parole
tradotte in emozioni!
Così, semplicemente
senza tante strofe
costruite a regola d’arte.
Così, nella delicata profondità
d’anima in cui si perde
il nostro inconfutabile amore.
E lascia che sia
così, come arriva
tra il bene e il male
tra malattia e salute
nella prosperità e povertà.
Così, come arriva
per proiettarsi nel vortice
delle sue innumerevoli prove,
ma insieme,
nello stesso sentiero
con lo stesso cuore
che pulsa per noi
nella nostra unica vita,
insieme ma
da sposati nel cuore.
segnalata da Laura Lapietra martedì 20 luglio 2021
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categoria: Poesie
foglie
le foglie cadono nel silenzio assordante
frusciano sotto i piedi, si spezzettano
diverranno briciole per la terra,
la loro meravigliosa e breve vita verde
come angeli nel vento di primavera
sotto il sole cocente, in estate, ma sempre felici
su quei rami verso il cielo, che sanno di libertà
guardano il mondo dall'alto, nel bosco o sui sentieri
respirano e sorridono gioiose, amano il loro albero
il lavoro della foglia è dare ossigeno
dona aria frizzante, instancabile attaccata al suo ramo
e non vorrebbe staccarsene mai...
quando dolcemente se ne distacca,
noi non sentiamo il suo grido,
ma l'intero universo lo sente.
segnalata da DANIELA CESTA domenica 22 ottobre 2017
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categoria: Poesie
querce
del respiro delle querce è piena l’aria,
le foglie abbandonano i loro rami,
sotto il sole autunnale, luccichio come di lacrime,
il tronco massiccio e rugoso sussurra l’addio
brilla di vita assonnata, ma piena di linfa vitale
nel silenzio del bosco secolare e struggente,
il mio amore per loro, vibra di tenerezza
le circonda di affetto, luccicante ed evanescente
in una sintonia, quasi magica e armoniosa,
amo le querce, giganti dal cuore nascosto
sottomesso e sensibile, fruscianti nella brezza del mattino,
vorrei difenderle, dal fuoco, dai fulmini,
dal vento impetuoso, dalla cattiveria umana
ma riesco solo a dare loro
il mio piccolo abbraccio insignificante.
segnalata da DANIELA CESTA martedì 31 ottobre 2017
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categoria: Poesie
La via dell' Eridano
12/5/2017
My town
Via d'antichi viandanti con gerle e buffi etruschi andavano , con loro monili e " traffici" - gesta a camminare.
Giù' su cammini la Romea peccati e mille storie
di pellegrini che dalla montagna il crinale fin li! stavano una notte a dormicchiare..
Che resta ora di gente e di vite che più non si ricordano o <Posteri?? >
Osterie, oriente invasore, danaro e macchine mangia soldi dominatore?
Non il pane Biscotto che si cuoceva
a fuoco lento in un camino, il buon gelato che un buon vecchietto dava via
a lire poche a un bambino...
Basta guardar l'aiuola del centro per misurare il cambio del tempo.
come la batisuosola (1 ) che col suo breve vivere nel campo lume s'e' spento!
Not in my name o posteri ora vivido sia a voi del corso del tempo il mio ammonimento!
1: Batisuosola Lucciola nella volgata dialettale di Rovigo
segnalata da Carlo Tracco sabato 13 maggio 2017
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