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categoria: Poesie
Parole
Le parole scorrono come un fiume in piena....vorrei ascoltarle e farle mie.
Le tue parole mi stregano...mi ammaliano, ma la malinconia di non poter condividere neache il suono del mare attrverso una conghiglia con te, mi intristisce l'animo, che si appassisce come un fiore senz'acqua!!!
vorrei avere ali per migrare in posti senza nome, senza tempo, dove solo il tuo silenzio potrà raggiungermi...e confondersi con il vento.
segnalata da nico martedì 18 giugno 2002
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categoria: Poesie
Se il destino "venisse" rappresentato da te....desidererei "svanire" come un granello di sabbia travolto dall'onda del mare!!
Vorrei urlare il tuo nome....scriverlo in cielo e farlo leggere al mondo intero,
così si colorerebbe di colore rosso passione, tanto da far esplodere una fiamma, come da un vulcano, di mille colori e travolgere anche gli animi più uggiosi.
Ma il destino ci divide proprio come Mosè divise le acque, sapendo di non farti mai mia preferirò ascoltare la tua voce da una conghiglia in riva al mare e sperare un giorno di poter rivedere i tuoi occhi e condividere un frammento della mia vita con la tua!
segnalata da nico domenica 7 luglio 2002
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categoria: Poesie
tu sei...
Sei come il vento,
che porta alla deriva i velieri,
che accarezza e scuote le cime degli alberi.
Sei come il sole,
che scalda le lunghe mattine d'estate.
Sei come l'acqua del mare,
le cui onde limpide arrivano ai miei occhi,
lucenti come gemme.
ma se tu non ci sei
le navi sono ferme,
l'estate è freda
e il mare è cupo,
come se tutto volesse chiudersi in se...
solo un momento,
una parola con te,
e quelle acque diverrebbero piu limpide,
più lucenti delle stelle
e l'estate tornerebbe ,
riscaldata dal sole
che riscalda anche me....
...TI AMO...
EX RAGAZZO - tratto da Lettera d'amore
segnalata da ness1a giovedì 4 marzo 2004
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categoria: Poesie
Realtà
La sveglia sta immancabilmente suonando all'impazzata e come ogni mattina sobbalzi sul letto, felice e sollevata se quello che stavi facendo era un incubo, ma innervosita se il sogno che stavi vivendo era proprio nel suo momento culminante. Apri gli occhi e ti rigiri un pò nel letto tiepido, e intanto tutta la realtà ti si scaraventa addosso, e non puoi fare a meno di ambientarti a poco a poco... la coperta che ti lascia scoperti i piedi, la finestra chiusa che lascia entrare nella stanza un sottilissimo spiraglio di luce, un bicchiere d'acqua sul comodino che avevi preso la sera prima ma che come sempre non hai bevuto, il telecomando che è rimasto sul letto e sta per cadere a terra, i vestiti buttati alla rinfusa sulla poltrona. Potresti cercare di chiudere nuovamente gli occhi, in fondo puoi far finta di non aver fretta, forse riaddormentandoti potresti cominciare o continuare un sogno bellissimo... Ci pensi, ma poi vedi accanto a te qualcuno, qualcuno che ti è stato vicino per tutta la notte, che ha sognato insieme a te e che ti sta tenendo la mano anche se sta ancora dormendo profondamente. E' così dolce vederlo vivere in un altro mondo, scrutare indisturbata ogni piccola parte del suo viso, poter avvicinarsi per sentire il suo profumo, stuzzicarlo dolcemente per farlo svegliare. E' bello pensare che quando si sveglierà ti dedicherà mille attenzioni, ti accarezzerà, ti bacerà, ti farà sentire la ragazza più speciale dell'universo solo guardandoti negli occhi.
Questa è la mia realtà, ciò che mi fa vivere è la consapevolezza di avere con me una persona che mi ama e che amo profondamente; non vorrei sbagliarmi, ma penso che la felicità sia proprio questa, dolce come un sogno ma vera come la vita.
segnalata da angels11 mercoledì 28 aprile 2004
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categoria: Poesie
c'è qualkosa d strano oggi nel sole...
l'aria umida d milano m mette tristezza e mi appesantisce cm 1 fiore bagnato dall'acqua...
il cielo grigignolo m incute paura e malinconia...
il sole e una palla giallo pallido ke si vede a stento.le tende della classe sn kiuse,le finestre spalankate... ma c 6 tu nei miei pensieri,c 6 tu ke illumini il mio cuore
io - tratto da me,oggi nell'ora d mate
segnalata da chiara sabato 9 ottobre 2004
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categoria: Poesie
Ma che colpa ho?
Che colpa ho se il giorno della nostra partenza dal
cielo siamo stati mandati in posti diversi sulla terra,
Che colpa ho se il mio si chiama Africa.
Che colpa ho se il giorno del mio arrivo sono stato
ricevuto da un allevatore di bestiame anziché
da un ginecologo,
Che colpa ho se la mia sala parto si chiama
campo profugo.
Che colpa ho se i primi suoni che ho sentito nella vita erano quelli di bombe, mitra e fucili,
Che colpa ho se la prima parola che ho imparato
è stato 'nemico'.
Che colpa ho se per dissetarmi devo fare dei buchi
nella terra per cercare qualche goccia d'acqua,
Che colpa ho se per sfamarmi devo aspettare il giorno
fortunato in cui qualche pannocchia e fagioli vengono lanciati da un aereo amico.
Che colpa ho se i miei giocattoli sono proiettili, bombe a mano e mine inesplose,
Che colpa ho se l'unica giostra che conosco si
chiama 'bunker'
Che colpa ho se i miei amici inseparabili si chiamano dissenteria, malaria e colera. Gli amici che fanno di tutto per non lasciarmi solo neanche per un giorno.
Che colpa ho se la parola vaccino per me esiste solo
nelle favole.
Che colpa ho se mi hanno convinto che per vivere
qualcuno (il nemico) deve morire da qualche altra parte.
Che colpa ho se nonostante la mancanza di cibo
e d'acqua sono 'cresciuto' molto in fretta ugualmente, diventando un adulto solo a quattro anni.
Che colpa ho se io sono un bambino africano!!!
blessing sunday osuchukwu - tratto da "Le lacrime degli angeli"
segnalata da Blessing S. Osuchukwu giovedì 26 ottobre 2006
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categoria: poesie
Una viola e un bacio
Naufragare.
Essere un relitto in balia del mare,
solo, nella sua vasta immensità.
Approdare su una sperduta isola deserta,
abbandonarsi sulla soffice sabbia calda
e lasciare che un'indefinita stanchezza t'avvolga.
La notte è scura, le gocce d'acqua dure e pungenti.
Ti ridesti e cammini silenziosamente,
senza temere le ombre,
senza sentire la pioggia.
Sei perso nei tuoi pensieri,
sei perso nelle tue riflessioni...
più oscure della notte,
più fredde dell'acqua,
non vedi nulla, non odi nulla.
Leggerissima, la brezza della baia
spazza l'isola come un silenzioso fantasma.
Le foglie stormiscono, piccoli uccelli
danzano fra gli alberi...e nell'aria
mattutina l'isola si anima.
Volti lentamente la testa
avvertendo le dimensioni degli alberi
intorno a te, vedendo i sentieri che
s'allontanano sulle colline intorno...
Quasi impercettibile un sorriso
fiorisce sulle tue labbra e sai che finalmente
hai trovato un posto che puoi veramente chiamare casa.
Un pò di tempo è passato e tu, ti sei innamorato
di quell'isola che adesso conosci e non lascerai più.
Una viola è venuta a legare ancora di più il vostro
grande amore...una viola e un bacio...
segnalata da vincenzo corsaro venerdì 14 settembre 2012
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categoria: Poesie
PENSIERI D'AUTUNNO
Le foglie dorate ricoprono il terreno
mentre l'autunno diffonde
i suoi splendidi colori tutt'intorno
notti gelide pizzicano il naso
e guance rosee tutte ardenti.
La pioggia autunnale non è solo acqua
ma malinconici ricordi che penetrano
e a volte spaccano il cuore
cielo, buio, pioggia, circonda noi
ma lo spirito pare gradire questa pace
sento il mormorare dell'acqua
bisbiglia parole stupende
ma dice anche che l'umanità
è sempre piu disumana, arida,
sterile di cuore, in retroversione
in termini di spiritualità.
non siamo capaci ad amarci ne
a proteggere il nostro pianeta
solitudine e finitezza, se qualcuno di noi
non avesse ne arte ne religione,
cadremmo nella disperazione.
Ma un momento magico è nell'aria
con la nascita di nostro Signore
da celebrare, presto sarà qui.
Un raggio di sole in un mare di tenebre.
segnalata da daniela cesta sabato 19 novembre 2022
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categoria: Poesie
Navigando
In queste acque senza tregua
che non conoscono parole, né luna
queste acque silenziose, tremende
ho navigato.
E vivendole come si vive l’inverno
ho respirato giorni di sale e sete
ridendo infine delle tempeste.
Oggi mite è il vento
dolce brezza mi dona il tuo aroma
dalle bianche spiagge dove ti sei nascosta
viene alla luce per un giuramento.
Fossero l’ultimo lembo di terra
o il porto più sicuro,
l’estrema regione di una speranza
o dinastia di stelle
gli occhi tuoi abbraccerò.
Mi prenderò cura delle tue labbra,
lontani dall’inganno,
ricameremo candide vele
sotto lo sguardo attento
dei ciliegi in fiore.
Guadagnandoci nuove isole
insieme
riprenderemo il mare.
segnalata da Sara venerdì 20 gennaio 2017
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categoria: Poesie
Gioia d'amore
Vorrei congratularmi,
perché hai saputo fare
di un giorno qualunque
un memorabile evento.
Toglier lo slip in barca
non sembrava carino,
ma poi ti sei spogliata
uguale a una sirena...
E hai dato sensazioni,
dentro te, somiglianti
a inarrestabile marea,
a un deliquio infinito,
che ti si inondi lento,
e molle, lasciandoti
incollato alla sabbia,
fino a esser sommerso
interamente, e come
per un incantesimo
t'accorgi di respirare
perfino sotto l'acqua.
Allor la baci e provi
più di una corrente
di piacere e d'amore,
che va e che riviene,
che si propaga e sale,
quasi a far smarrire
totalmente la testa
preso nel suo corpo,
inchiodato a' suoi sensi,
e travolto dalle acque
erompenti da una diga
con la potenza del Fato.
Così infine, stremato,
ma felice, ringrazi Dio,
che ha ricreato in Lei,
tua compagna e amica,
la sublime consolazione
all'inclemenza del tempo,
per affrontare la vita
e ogni tipo di morte...
FernyMax - tratto da i ricordi dei vent'anni
segnalata da FernyMax giovedì 16 novembre 2006
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categoria: poesie
Dove è più azzurro il fume
Certi giorni vado a camminare
Lungo il fiume silenzioso
Dove le anime che vogliono riposare
Qui trovano riposo.
E mi fermo ad ascoltare
I sussurri e le grida
Che poi sfociano sul mare
Dove il vento le sfida.
Ed ascolto il silenzio ed il rumore
Rinunciando alle parole
Lasciando fuori l'anima ed il cuore
Dove è più azzurro il fiume.
Certe notti ascolto i grilli
Perché a dormire non ci riuscirai
È come sentire gli squilli
Di un telefono a cui non risponderai.
E scendo giù per il viale
Chiudo gli occhi e seguo il flusso
Di quel fiume che non sa parlare
Ma cerco le parole passo dopo passo.
E mi sembra di capire
Che qualcosa stia per dire
E mi dice di seguire
Dove è più azzurro il fiume.
Arriva l'alba e sono qua
Da quest'acqua bagnato
Ogni giorno in un'altra città
Ed ogni giorno sempre dove sono nato.
Vado in acqua e mi lascio cadere
Dove il fiume mi abbraccierà
Dove andrò non lo posso sapere
Ma so che il fiume mi cullerà.
Ed il mio corpo continua a viaggiare
Dal fiume verso il mare
Per potersi un giorno rialzare
Dove è più azzurro il fiume.
LucaG - tratto da MyLirics
segnalata da LucaG sabato 6 gennaio 2007
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categoria: Poesie
Ti amo,
amante, ti amo e m’ami e ti amo:
son corti i giorni, i mesi, la pioggia, i treni:
son alte le case, gli alberi, e siam più alti:
s’avvicina sulla sabbia la spuma che vuol baciarti:
emigrano gli uccelli dagli arcipelaghi
e crescono nel mio cuore le te radici di frumento.
Non v’è dubbio, amor mio, che la tempesta di
Settembre
Cadde col suo ferro ossidato sopra la tua testa
E quando, tra raffiche di spine ti vidi camminare
Indifesa,
presi la tua chitarra d’ambra, mi misi al tuo fianco,
sentendo che non potevo cantare senza la tua bocca,
che morivo se non mi guardavi piangendo nella pioggia.
Perché le pene d’amore sulla riva del fiume,
perché la cantata che in pieno crepuscolo ardeva
nella mia ombra,
perché si richiusero in te, chillaneja fragrante,
e restituirono il dono e l’aroma che abbisognava
il mio vestito sciupato da tante battaglie d’inverno?
BIMBA BRUNA E AGILE…
Bimba bruna e agile, il sole che Fa la frutta,
quello che rassoda il grano, quello che torce le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell’acqua.
Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili
Della nera capigliatura, quando stendi le braccia.
Tu giochi col sole come un ruscello
E lui ti lascia negli occhi due pozze oscure.
Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell’ape,
l’ebbrezza dell’onda, la forza della spiga.
Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
Come il campo di frumento e il sole,il papavero e l’acqua.
segnalata da Giuly la mejo sabato 29 ottobre 2005
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categoria: Poesie
Come Narciso
in acqua cristallina
nei tuoi occhi
mi specchio
e mi rado.
segnalata da Alessandro lunedì 12 dicembre 2005
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categoria: Poesie
“Al figlio che verrà”
Ti immagino,
sei moro, con occhi grandi e verdi,
né magro, né grasso.
Il tuo cognome è lo stesso della persona più importante per tua madre,
la persona che ha amato e che amerà per sempre.
Sorridi, sempre.
Ti piace il mare,
giochi nell’acqua bassa,
perché sai che tua madre si spaventa se entri più dentro.
Così gridi:
“Papà, portami laggiù!”
E vai felice sulle spalle di tuo padre,
lì dove l’acqua è alta.
Hai paura,
ma sai che finchè tuo papà è con te
e tua mamma ti guarda dalla spiaggia,
non potrà accaderti nulla.
Con il tuo costumino verde,
sei il bimbo più bello della spiaggia…
Sei il frutto sublime di Amore stesso.
In casa sei un terremoto,
non stai fermo un secondo
e mandi tua madre in delirio,
ma il tutto si conclude con una grande risata,
nel momento in cui tuo padre apre la porta di casa…
E’ l’ora di cena
ed il tavolo è ancora pieno di
quaderni, colori, giochi e costruzioni…
“Su, su di fretta, che è pronto!”
Tuo padre ti aiuta a sistemare,
un volo sul seggiolone e si cena…
Ti piace mangiare le cose “dei grandi”.
Vivi nell’amore di mamma e papà.
Tranquillo, la tua infanzia sarà stupenda,
te lo prometto.
Laura.
Laura - tratto da l mio libro che uscirà a breve!
segnalata da Lally venerdì 14 aprile 2006
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categoria: Poesie
sei unica
le prime piogge portano tristezza
come l'acqua cade dal cielo
così le mie lacrime discendono dal cuore
cercami e non perderò i tuoi occhi tra la gente
sei unica
segnalata da Nico martedì 26 settembre 2006
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categoria: Poesie
Quando si è giovani!
Quando siamo giovani crediamo che abbiamo ancora molto tempo davanti. Quando si è ragazzi, si ama in un modo folle, con tutti sensi, strano, ma anche cosi puro! La vita non sembra riservarci alcun male. Siamo liberi dentro ma prigionieri fuori. Nessuno ci capisce! C’illudiamo una vita, che ci viene rubata prima che può essere vissuta. E con lei ci viene rubato un’altra cosa, che nessuno ci potrà ridare…..il tempo!!! Il tempo per vivere quest’amori! Il tempo per ridere con gli amici, per esser se stessi!
Quando si è giovane non si conosce ancora quel dolore immenso che ti porta una delusione. Amiamo e viviamo la giornata, e se lui/lei non chiama sembra la fine del mondo, senza sapere che vivere senza di lui/lei fosse la morte! Ma con il passare del tempo, gli amori eterni svaniscono come l’acqua nel deserto e con loro anche la fiducia d’amare di nuovo.
Crediamo in un domani, che già oggi non ci può essere più! Crescendo lottiamo contro il male che vive nel nostro cuore ,quello che ci fa dubitare nell’amore. Si arriva ad un punto dove non si sa cosa ancora, dove questo male porterà. Quando si è giovani, senza delusione, pensieri turbati, e con un cuore ancora sano, li si che sinceri le mani stringiamo e amiamo!
Vale - tratto da Esperienze che cambiano la vita!
segnalata da Vale martedì 11 gennaio 2005
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categoria: Poesie
L’oro della luce
accende il sorriso al mare
Ed i pesci
ne prendon l’argento planato
Gli schiaffi in riva
batton le ali nelle onde
Dove i gabbiani tuffano
la loro fame nella spuma
Non v’è azzurro
che non si attenui
che non arrossisca
guardandosi al suo specchio.
Una fanciulla
è su uno scoglio nero
a morder le sue labbra
rosse salate
I suoi capelli d’un nero corvino
vanno ad avvolgere
il masso di lava
Sì che la pelle diventi
un diamante dell’acqua.
Le cavità smeraldo
la notte
accolgono la luna
Una sirena
troppo candida
per rimanere scottata
al brillantare nei sogni della luce
nell’acqua.
Ma nei fari dell’odalisca
luccicano le verzure terrose
Gli umori marini
attratti in effluvi vanno a possedere
La parte marina della sua femminilità.
Una torre grigia e spaccata
appar perder l’equilibrio
Trai sassi coperti di ruggine
viene masticata dalle alghe.
segnalata da Antonio Maria Duccilli martedì 25 maggio 2004
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categoria: Poesie
Sono andata alla fine della terra,
sono andata alle fine delle acque,
sono andata alla fine del cielo,
sono andata alla fine delle montagne,
non ho trovato nessuno che non mi fosse amico.
(canto Navajo)
TERE - tratto da la mia anima
segnalata da tere giovedì 15 settembre 2005
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categoria: Poesie
Nel lago dei tuoi occhi assai profondo
il mio cuore si annega e si discioglie
E là dentro lo disfano nell'acqua
di amore e di follia
un pò ricordo, un pò malinconia
segnalata da Mari domenica 11 gennaio 2004
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categoria: Poesie
Dei tuoi occhi nel lago profondo
Il mio povero cuore s'annega,
E lo sciolgono
In quell'acqua d'amore e di follia
Il tuo ricordo e la malinconia.
Guillaume Apollinaire, pseudonimo di Wilhelm Apollinaris de Kostrowitzky
segnalata da Romolo giovedì 25 aprile 2002
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