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Sono presenti 136 poesie. Pagina 7 di 7: dalla 121a posizione alla 136a.
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categoria: Poesie
Rinati... da un capitombolo sentimentale!
Hai forse mai pensato che noi due,
probabilmente, dovremmo essere nati
da storie precedenti andate a male?!?
Si era entrambi fradici d’amore
ed arrabbiati contro qualcheduno,
che oramai, si sa, ci disprezzava...
Avevamo già dimenticato
tutta la tenerezza e la poesia,
che invece ora ci doniamo
insieme a una ventata d’allegria,
come la nuova Primavera
di questa nostra vita...!
Il buio di manovre logoranti
e di profonde malinconie
fa parte ora del passato,
aumentando di più questa gioia
di vivere come un’estasi incantata
fatta d’azzurro e con i prati in fiore,
dentro acque di puro smeraldo:
il sogno che tu hai realizzato...
Perché non incontrarsi prima,
visto che solo questo volevamo?
Oppure no? Una felicità
così sorgiva forse non sarebbe
stata possibile senz’aver provato
il tormento di non essere capiti
dagli altri fino in fondo,
né veramente amati... Ecco,
siamo l’uno dell’altra, ora
meravigliosamente in noi,
proprio perché eravamo tanto
esasperati ed assurdamente
fuori di noi per causa loro.
Ora il benessere ci ripaga
del dolore passato, interamente,
grazie a me, grazie a te e... a Dio!
Restiamo uniti sull’onda voluttuosa
d’una musica dolce e appassionata,
che, se lo vorrai, potrà durare
non poco, Amore mio, come un viaggio
che sia di sola andata, per la Vita,
e con destinazione... Paradiso!
segnalata da FernyMax sabato 14 giugno 2003
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categoria: poesie
poesie l'università e tenero cuore
Poesia
L’università
Accogli nel tuo cuore il dolce tepore del mattino
Rafforza la sua anima a chi ti è vicino.
Affronta la giornata con la grinta giusta
Sono proprio le materie che apron quella porta angusta.
Distendi la tua mente nei tuoi pensieri
Perchè sono quelli che in futuro
Li renderai veri.
Credi sempre nelle tue capacità
Perché ti portano altre sempre più in là.
Sarai tu una delle persone oneste del futuro
Che lotterà per renderlo sincero e duraturo.
Avrai privilegiato ciò che oggi ti stai costruendo
Con giusto ardore di un bel momento.
Hai fatto fieri chi ti ha cresciuto
Perché ti ha dato in giusto insegnamento anche più
Del dovuto.
Solo così arrivato al giorno finale sarai soddisfatto
E tutto intorno a te adesso vale.
Poesia
Tenero cuore
Cerchi nel tuo cuore,
Il desiderio del tuo amore più profondo,
Ma se scavi più a fondo
Trovi più risposte ai tuoi perché.
Ti accorgi cosa avviene intorno a te.
Non rifiutare le cose belle della vita,
Vivile con chi da pace alla tua anima infinita.
Quando ti trovi sul punto di lottare
Non devi mai abbandonare.
Aggiungi l’aurora del tuo calore umano
Su chi ha bisogno e vuole una mano.
Stai attenta a chi ti fa soffrire
Perché su di te avrà che ridire
Cerca di stare con ti sa apprezzare
Solo ciò rappresenta il culmine e l’apoteosi
Di chi sa veramente amare.
Marco poeta siracusano - tratto da dai suoi brani poetici
segnalata da Marco sabato 27 dicembre 2008
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categoria: Poesie
Ti Attendo
Ti Attendo
Ti attendo, o dolce speme,
ti attendo disincantata
nel fondo buio,
tra le briciole
delle reminiscenze,
dove una volta, tinta di pace,
eri gemma splendente
ad agghindare i miei giorni
in fiore, con gli olezzi
dei tuoi sorrisi inarcati
con clemenza per me.
Ti attendo, non saprai mai
quanto io ti attendo
ai bordi dell'oblio,
tra le lacrime che
come caterve si originano
come stelle cadenti,
a farmi sperare la felicità
or celata in qualche angolo di un incanto smarrito
nel flusso della mia vita!
Ti attendo o dolce
e anelata speme,
come un raggio di sole
tra nemici nembi
che ilare accarezza
e scalda l’anima mia
spenta alla realtà,
Oh, ti prego mia speme
come una farfalla senza ali
che io possa giuliva
volare finalmente felice,
oltre l'arcobaleno dopo
la furia della tempesta,
lascia che nel cuore
tu come regina rinasca,
affinché nella tua luce
dalla torbida tomba
della disperazione,
io sia salvata per mezzo tuo.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra martedì 16 aprile 2024
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categoria: Poesie
Speranza
Speranza
I miei occhi soffrivano
al riverbero spento
riflesso nello spazio
dello specchio dei miei giorni
in questi astratti istanti
che incorniciano
le mie assenze
nelle immersioni oscure
delle apprensioni di amare!
Speranza non affievolirti
ai livori del tempo,
non sfiorire i tuoi sogni
alla risma dei sentimenti
appassendo il tuo sguardo fulgido quando inarcato
nei sorrisi lustri pieni di luce,
in quelle baldanzose movenze riverse
nelle rosee speranze!
Ma no, la tua mano
non mi lascerà lacrimare
nel mare
delle scure amarezze
spegnendomi al gelo
dei fallimenti e
dei tramonti delle paure,
poiché sei spirito puro
in autentici essenze lucenti,
riflessi nell'amore per cui vivi!
Nitida nel tuo mistico,
viaggi a cuor sincero nell'anima di chi
ti respira benevolmente!
Folle nella tua convulsa frenesia
d'adagiare l'ancora dei sussulti
nel fondo della risolutezza!
Viaggia nei cicli del tempo,
e attraversa la mia anima
poiché parte di te
è il nocciolo del mio essere.
Oh mia speranza,
inarcati ancora
sul volto del mio cuore
e lasciati riflettere
nei miei occhi
affinché possa sentirti
viva e autentica
in chiunque mi guarderà
parlandomi di te
con assoluta esperienza!
Oh dolce speranza
risorgi audace e sfavillante
ma con blande braccia
cullami soverchiando fiducia
nel mio cuore
pronto a riceverla,
lasciandomi rifiorire ancora corolla d'amore
nel cuore di chi mi ama,
profumandolo in ogni angolo di vivida gioia
coi miei petali colorati
che delicatamente,
incanterà chi mi incrocerà.
segnalata da Laura Lapietra venerdì 19 novembre 2021
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categoria: Poesie
Neve D'Amore
Nevica su mio nudo viso
e aperte son le mie mani
pronte ad accogliere
il suo blando brivido,
ma non sarà mai
così penetrante nel cuore
come questo amore
elisir nel cuore,
come una gemma di primula
dischiusa alla vita
che infonde il suo effluvio
nel centro del mio essere,
lasciandomi
incantevolmente ancorata
nel vivere la sua trepidazione
in quell'immane sentimento,
emozione sensualmente innocente
che foga regala
nel fondo del cuor.
Per questo
freddo non percepisco
tra la gelida neve
che lenta scende
ad incorniciare questa dolce
tormenta d’amore.
Chiudo i miei occhi
per inebriarmi
della sua flautata essenza
mentre scivola soave nell’anima
come effervescente carezza
velata di autentica voluttà,
tra le note di pura melanconia
che mi lega
indissolubilmente a te,
ed è magia per amore!
Ma se solo il tuo forte braccio
mi cingesse contro il tuo respiro,
spiragli lucenti di sole
scalderebbe
tutti i miei sensi
ormai nudi ai richiami
di quelle emozioni,
che di fausto piacere inarca
il mio bel viso al chiarore
dei tuoi occhi color cielo!
Ma nevica
nevica d’amore,
di amore puro e letale
sul mio nudo viso
e sulle mie mani vuote,
ma stanche di aspettare sole
perse nei suoi sogni
al gelo di una assenza
dolce quanto l’essenza
dei sentimenti che vibrano
nelle vene mentre scorrono
dirette nel sangue per poi
raggiungere testa e cuore,
quel cuore che silenziosamente,
profondamente sente,
neve d’amore
a gelare il cuore!
Un sorso amato per amore!
segnalata da Laura Lapietra lunedì 1 marzo 2021
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categoria: Poesie
Preferisco
Preferisco
Preferisco piangere
sola
perché ho imparato a stare
sola,
da molto, molto, molto tempo, nascosta
dietro ad una grande nuvola
lì, lassù
nel cielo
al riparo e lontano da tutti
perché non ho bisogno
di loro,
non ho bisogno
di loro,
ma voglio
il sole in faccia
che mi scaldi l'anima,
voglio il brivido nel cuore
per sentirmi viva,
voglio la gioia
per essere vera,
voglio i fiori tra le mani
per sentirmi bella
come loro,
Voglio le stelle
per brillare più di loro,
voglio l'avventura
che mi porta lontano,
voglio il mare
per perdermi dentro,
e poi voglio
voglio abbattere
questo muro
di malinconia sconfinata
che mi rende
debole e fragile
quando mi imprigiona
nella sua fredda gabbia,
senza una chiave
che mi possa far uscire!
Ma preferisco
non dire nulla,
chiudere gli occhi,
le braccia,
le labbra,
e il cuore,
perché fa male
perché soffro
perché è così,
e non so perché!
No non è pazzia,
ma è una sensibilità
senza fondo
che mi rende schiava
del suo sentire,
ed io non posso
far altro che sentirne
tutto il suo peso,
tutte le sue vicissitudini,
anche se fa male
perché fa soffrire
e per questo
preferisco piangere da sola nascosta,
dietro ad una nuvola
lì, lassù nel cielo
lontano da tutti
da sola
con me stessa,
l'unica che può capire,
l'unica che sa
ciò che non capirà
mai nessuno
e perché.
segnalata da Laura Lapietra lunedì 11 ottobre 2021
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categoria: Poesie
Parodia D'Amore
Parodia D'amore
Sensuale il suo sorriso
sotto ai suoi occhi
pronti a divorarmi
in un sol boccone!
Invitante per la mia brama
di assaggiare il suo collo
dopo le sue labbra,
per fondergli il mio calore
intriso di pura passione
quella che sapeva accendere
nel fondo del mio essere.
Un lampo d'insana follia
avvolge i nostri sensi
infuocati nel limbo
dei sussulti
e carezze esplosive,
che perlustrano quei segreti
svelati ai nostri occhi accecati dalla voglia di sospirare quel
che si pretende con foga
intinta di spudorata dolcezza!
Ed è magia pura
nelle contorsioni
dei corpi pronti a riceversi
per poi lasciarsi andare
per riallacciarsi
formando un unico cuore,
un cuore che pulsa,
un cuore che brucia,
un cuore che si vive,
un cuore che respira,
un cuore che si ama!
E tutto il mondo intero
gira intorno a noi
nella notte che ci lega
nel letto dell'amore etereo,
sotto le lenzuola
dai petali di rose
che hai preparato per me
al lume di candela!
Sotto le brillanti stelle
quelle che scintillano
dai gemiti d'amore
che decantano
all'universo intero
questa nostra
parodia d'amore!
segnalata da Laura Lapietra lunedì 25 ottobre 2021
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categoria: Poesie
DUE ABISSI CHE S'INCONTRANO...
Un mistero di silenzio ci separa
mentr’io ti sento ancor più vicina,
nei paraggi dell’esistenza.
Nelle tue labbra ordinatrici
trova ordine la mia vita;
le tue parole racchiudono inesplicabili spazi,
varcando senza vesti
profondissime gote
ed indugiando librate nell’aria
(come aloni sospirati dal vento…).
La mia voce tremante
s’incatena alla tua suadente;
in ogni mio pensiero
converge un brivido in fiamme,
mentre il mediterraneo delle mie labbra
emette
scintille
di fuoco
-per te-.
Ti ho vista,
in un momento ti sei persa;
mi ungesti di luce
e in un attimo i miei occhi
presero la forma dei tuoi sguardi,
liberando per te
sguardi d’Amore incontrollati
(vetri spezzati che si specchiano,
granelli di sabbia che si bagnano…).
Un linguaggio ancestrale
trasuda dal tuo sorriso,
mentre la mia mano
- impigliata nella rete di oggi e di ieri -
è ancora riversa sulla tua,
rifugiandosi in una valle d’eternità e d’immenso…
Imprigionato ai tuoi passi
seguo la tua ombra in simbiosi;
ogni carezza
-freccia puntata d’ogni tentazione-
permuta il dolore represso in un grido,
mentr’io raccolgo un fiore bianco di magnolia
per ritrarti un’altra volta.
Abbattuti muri di resistenza,
tolgo il sonno alle labbra,
supero ogni lecito confine,
perché un bacio ricopra la distanza che rimane
tra la tua Amicizia
ed il mio Amore!
Ed intanto sento sprofondare sotto me un vuoto
cresciuto all’altezza esatta del piacere
(pozione segreta da bere
- rabbrividendo -
in fretta).
Addormentata nella strada d’un sogno,
rivedo te ogni giorno
nell’orbita di gesti non compiuti,
di sguardi non sferzati;
la notte il rosso dei miei pensieri
tinge le tue vesti di carne
per dare l’ultimo tocco
alla tela che ti ritrae folgorante
(scintilla di sole
pronta ad infiammare il cielo!).
Il nostro Amore rimarrà
il sogno irrealizzato d’un bambino,
il volo accennato d’un gabbiano,
il frutto non raccolto d’un giardino,
perché noi siamo
come due abissi che s’incontrano:
un pozzo senza luce
che fissa il suo cielo senza fondo…
segnalata da Gaspare110 martedì 25 novembre 2008
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categoria: poesie
strane sensazioni
Che strane
emozioni,mi davi
quando
con le tue mani
stringevi
forti le mie
e poi
ti lasciavi andare
Ed io
inventavo
canzoni per te
Che bei momenti,
erano quelli,
sono sempre presenti
qui dentro di me
Quelle emozioni
mi hanno cambiato
l’anima e il cuore.
avrei dovuto restare
a sognare
Scendeva
l’aurora quando tu
scioglievi i tuoi lunghi,
capelli
su di me
Ed io,
che stane sensazioni
ma non mi chiedevo
mai perchè
i tuoi occhi
diventavano tristi,
quando ti parlavo
di me
delle cose,
le mille cose
che avrei voluto fare.
Non era quello
che in fondo volevi
perché dentro di te
già sapevi,
che mi perdevi
Che belli
i tuoi occhi,
quando
chiedevano di piu’
di un momento,
un solo
momento d’amore,
e poi basta
piu niente.
segnalata da aurimper venerdì 15 febbraio 2008
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categoria: Poesie
Amico
Nella piccola stazione
in un freddo mattino d'inverno
sei arrivato assonnato
puntuale
al tuo appuntamento
con un destino segnato.
Su quel treno lasciavi
quello che eri stato
un passato di figlio
di amico
di fratello tanto amato
l'entusiasmo dei tuoi diciotto anni
i tuoi sogni spezzati
la gioia di vivere
i sorrisi donati.
Giorni speciali passati
tra i monti
legami profondi vissuti
tra albe e tramonti
un'avventura stupenda
un'impresa del cuore
nel silenzio delle cime
hai trovato il Signore.
La lampada tenevi
su quel sentiero inevato
nella flebile luce
una compagna vedevi.
La tua strada in un attimo
ha cambiato direzione
in un soffio
la vita ti ha abbandonato
dal monte al cielo
il tuo passo in un volo
si è trasformato.
Sulle ali di un'aquila
hai incominciato a volare
sopra i monti
sopra il bianco manto
tra le nuvole dense di neve
libero
sei rinato.
Hai lasciato il tuo ricordo
lassù
dove lo sguardo si perde nell'infinito
e lo spirito trema
per tanta bellezza
dove regna una pace estrema.
Ritornano i tuoi amici
a rincontrarti
alzano gli occhi al cielo
e ti vedono sorridere
felice.
Continuano il cammino
della vita
e tu spieghi le tue ali
sui loro passi
perchè la vostra amicizia non è finita
i sentimenti non cambiano strada
rimangono
e tu ci sei in fondo al loro cuore
li accompagni quando affrontano la salita
con la forza dell'amore.
segnalata da Neris giovedì 15 novembre 2012
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categoria: Poesie
Caro nonno...
...queste lacrime mi sembrano eterne,
tu,che con tanta pazienza,
mi hai accudito fin dalla nascita,
adesso ti ritrovo in un letto,
in fin di vita,
e ancora ti preoccupi di me,
tu,uomo di grande cuore,
perchè devi morire?...
..io avrei voluto piangere per amore,
ma non per la tua morte.
Io,non posso far niente,
e il mio cuore va in frantumi
quando ti osserva in quel letto
dell'ospedale,
pallido,sciupato.
Ci sono persone che ti odiano,
ma io mi vendicherò.
Quando verai a conoscenza
della tua malattia,
piangerai dentro,
per non far piangere noi,
perchè tu sei l'uomo più speciale del mondo.
Ti volgio tanto bene,
e tu lo sai,
faccio di tutto per farti sorridere
per non fingere il dolore che ho chiuso
dentro un piccolo cuore di ragazzina.
Nonno,
nel momento del bisogno mi hai sempre aiutato,
se le mie lacrime potrebbero trasformarsi
in una medicina per curarti,
piangerei notte e giorno.
Ma non ti preoccupare,
ti metterò un fiorellino accanto al tuo corpo senza vita,
che non appassirà mai,
perchè sarà tenuto in vita dalle mie lacrime.
In cielo sarai felice,
ri incontrerai di nuovo tuo padre,
in fondo,
se il Signore ti sta kiamando,
c'è un motivo.
Adesso, comunque ho capito,
che i buoni muoiono,
perchè capiscono che essere buoni
nella vita
non serve a niente.
Ti ricorderò per sempre,
la tua nipotina Simona.
Simona
segnalata da Simona venerdì 14 giugno 2002
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categoria: Poesie
Claro hombre?
- dedicata a Cecilia -
Fra i seni della notte
io cerco una rosa ed una spina:
io sono curioso.
Un vento di sabbia mi morde gli occhi
e la mano della paura mi fruga il sangue:
ma io non mi arrendo.
Senza rumore cadde il cielo
e nel mattino io comunque mi dovevo alzare;
da un dolore senza nome
è cresciuto nel mio respiro un cristallo:
ed io spero.
Sferzato dalla solitudine
come un relitto in alto mare,
acqua fredda e sapone:
io sotto la doccia canto.
Quando al posto delle vene
mi bevono il respiro le strade
e chilometri fioriscono
nelle ore della mia solitudine:
io in macchina canticchio.
Apro gli occhi e scopro che respiro ancora,
ancora sono vivo ed è caldo il mio respiro;
sorprendo sotto la mia pelle l'emozione
ed il pensiero che s'inclina
come una spiga al vento.
Ed allora sì che io mi meraviglio.
Quando danzo ai margini
e ritaglio pezzi di sogno
affrancati e liberi d'essere gettati,
quando faccio monili di parole
e lascio le parole nel silenzio fra le stelle,
quando guardo altrove e sto zitto
ed innghiotto il fuoco che mi brucia,
io non distruggo un entusiasmo.
Questo chi è se non un uomo?
È chiaro, dirai.
E non privo di poesia.
Ma forse il mio tesoro non sono che parole,
la mia forza solo rabbia feroce,
il mio canto solo un sospiro sotto il peso dell'odio,
il mio stupore solo un sussulto di vita,
la mia speranza nient'altro che dolore,
la mia curiosità nient'altro che disperazione,
e l'entusiasmo un vento che rinfresca l'inferno delle mie ore,
forse.
Ma questo in fondo chi è se non un uomo?
È chiaro, dirai.
E non privo di poesia.
Eppure io vorrei solo chiudere gli occhi
e farmi coprire dalle carezze d'un manto di foglie dorate.
segnalata da Emiliano Laurenzi domenica 21 novembre 2004
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categoria: Poesie
Io... ragazzo del '49, II parte (I falsi miti)
(che l'orizzonte s'infiammava
allora improvvisamente...)
di figure luccicanti
dalle splendide uniformi
in parate suggestive,
con riferimenti storici
e ambiziosi traguardi,
capaci di rendere
noi giovani le prede
designate di propagandisti
di falsi miti di gloria
col saluto romano...
Cui s'aggiunse pure
la suggestione
di quei militi perfetti
al passo dell'oca,
con la svastica al braccio
in campo bianco e rosso...
dominati da una volontà
di assoluta grandezza
per la patria e l'onore,
fino al sacrificio estremo,
con il culto del sangue
reso alla terra madre,
"eroi" incuranti di sé,
nel dono più totale...
Un paradiso guerriero
di membri senza macchia,
ove gli organi coesi
dell'intera nazione
potevano collaborare
al sommo bene comune.
Il singolo attraverso
il valore del cameratismo
ritrovava in sé stesso
la forza delle legioni,
senza la frattura di classi,
o conflitti intestini...
Io ancora mi guardo
dentro... come allucinato,
e forse inconsapevole
di essere arrivato
quasi molto vicino
a perdere la ragione,
a causa, probabilmente,
solo delle più banali
esplosioni ormonali,
da cui è così normale
vengano presi i giovani...
senza alcuna distinzione
di schieramento ideale,
perché l'estremismo
è sempre fine a sé stesso
e in fondo non è il colore,
ma la violenza di per sé
la cosa da condannare...
Ne sono uscito, grazie a Dio.
Spero di essere un adulto
e che tutto sia passato...
nulla di più e nulla meno
di come ve lo abbiamo
appena raccontato...
io & la mia anima,
che ora ci rallegriamo,
così, semplicemente...
del pericolo scampato.
Fine della seconda parte.
FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora
segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006
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categoria: Poesie
Amanti Noi
Amanti Noi
Lene il suo giuncare
la mia pelle
con le sue trepidazioni
come drappi di luce d'estasi
sparsi dappertutto su di me
a tinteggiarmi d'ambra,
oro pregiato per i suoi occhi
all'imbrunire della sera!
E una florida carezza madreperlacea
su cui adagiare il suo cuore
accanto al mio
cinse l'incanto che
il tempo sprigionava
senza una clessidra
a suggerirci una fine!
Flamine era l'immensità
della voce del suo sguardo
quando mi parlava
a suon di liuto al chiarore
delle stelle nascenti nell'indaco
di quel turbamento
che desiderava agghindarmi
di sol di porpora
e coralli da accostare
tra i petali di rose e i diamanti con cui adularmi
in quei suoi baci d'amore, brillantini sulle mie labbra timide nella bramosia!
Ove far scivolare
ogni desiderio
delicato quanto profondo
in fondo alla mia anima
come gocce di glicine
in grappoli penduli
ad addolcire i miei occhi,
per dissetare i miei sensi rapiti dal suo culto imperante!
E come farfalle bianche
che si librano in ogni direzione nel mio essere
ammaliato in quell'incontro
sublime in piena di letizia
e di sussulti in quei sussurri
luminosi e incandescenti
vibravo armoniosamente, mentre pervadevano
nelle nostre sensazioni
e nelle nostre parole
quelle non dette,
ma dettate dalle nostre mani
intrecciate pronte
per accogliere e allacciare
un unico abbraccio eterno
ove fermare il tempo,
il dolce sentire
delle nostre pelli,
I nostri corpi recitare poemi
intrisi di passione
nella danza della dolce voluttà!
Amanti noi...
In una notte già vissuta,
cadde una stella,
sotto lo sguardo pallido
della luna piena di miele,
un desiderio in
un unico destino,
nasce l'amore etereo nell'eterna atmosfera!
E quella fresca folata
di venticello che disegnava
le nostre pelli scoperte
senza arrossire al pudore,
adagiate sulla calda
terra della natura
sotto le folte chiome
degli antichi ulivi,
mi spogliava dai
miei ultimi petali multicolori
di quei fiori che coltivavi
unicamente per me,
affinché il tuo calore d'amore
mi coprisse il cuore
fin quando l'alba
non ci guardasse
sorpresa coi suoi
primi raggi di sole
alla luce di questo mondo
non giudicandoci
amanti segreti di un ardore,
che si consuma
con l'eccitazione
di una piccola eternità
in un momento fra tanti
che decanta
passione al firmamento,
ma semplicemente chiamandoci urlandoci,
Amore! E non...
Amanti noi
in questo nostro amore,
un amore che vive e
che ama solo per amore!
segnalata da Laura Lapietra lunedì 15 novembre 2021
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categoria: Poesie
Diletto Antico Destino
Diletto Antico Destino
Nelle intime roventi spirali
di lingue infuocate che avviluppano
il cuore non straniero ai suoi effluvi,
una accattivante tormenta,
arteficia alle mie estremità
passi di cadenza al ritmo d'amore
nei travolgenti abissi
dianzi inesplorati.
Come errante angelo
tra sfere di cieli in ascesa, volo,
verso questa antica inclinazione,
che battere il cuor mi fa,
e come torrenziale pioggia,
mi scaglia, mille volte ancor
come anatema sugli scogli
della mia ostinazione,
che ancor morir mi fa!
Il viso mio disorientato,
si perde, nei tuoi bagliori,
rivelando l'anima,
spoglia a festa e mestizia!
Oh mio destino, diletto amor mio,
tu, fulgida pura ispirazione,
non vi è alcuna spiegazione
nel dedalo intricato
e travolgente dei nostri palpiti
in pensieri ondeggianti
sulle corde dei nostri sentimenti,
è solo l'amore che ci investe,
senza posa che li arresti!
Placa ora le mie chimere
o mio tutto, o non sopravviverò,
son come un viaggio nell'aldilà,
che incontra l'ignoto anelando
armonia senza sopimento,
trovando solo
e soltanto pura letizia.
Oh mio dramma d'estasi,
io ti bramo, ti respingo,
ti cerco, ti desidero, ancora!
Come canti d'angelo d'argento
suonano i tuoi baci sui veli miei
di seta perlata tra le tue carezze,
risuonano echi della sua venustà,
nei tuoi sensuali manti mulatti,
dal profumo di passione,
sordo per amore tutto per me!
Miraggio che incanta per magia,
il tuo profondo sospiro,
disonesto, mi avvolge,
mi rapisce, mi sconvolge,
mi tormenta, ancora!
Brillantini stellati spruzzati nel blu
è un tuo sorriso dedicato a me,
mi intriga, mi spezza il respiro,
ed io come principiante strega
nella oscura selva,
mi perdo l'animo, sbigottita e pura, dove l'alba sorge
nei giorni di felicità sempre verde!
Melodie sommesse
riecheggiano nei nostri petti,
pronti per esplodere, ancora,
nelle movenze di organza
e petali di rosa,
tra evocatrici fiaccole
di candele profumate
ricoperte di dolci parole,
che come veleno lento
ed efficace,
a farmi morir ancora per te
scivolano in fondo al cuor!
Oh mio diletto, sei unica strada
che conduce sull'apice
del dolce oblio!
Ti cerco, ti voglio, ti amo, mi ostino,
senza età, senza pudore!
Così m'immergo,
immersa nel profondo fuoco
che strugge il cuor,
mi abbandono a te.
Ed io, mi brucio e ardo
come inferno che detesta
amando il suo paradiso,
ancora, e ancora,
e ti amo, ti bramo, ti nego,
ti desidero, ti voglio, ti adoro!
Oh mio diletto e prediletto,
antico immenso,
testardo instancabile,
destino mio consacrato sol per te.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra venerdì 1 marzo 2024
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categoria: Poesie
Diletto Antico Destino
Nelle intime roventi spirali
di lingue infuocate che avviluppano
il cuore non straniero ai suoi effluvi,
una accattivante tormenta,
arteficia alle mie estremità
passi di cadenza al ritmo d'amore
nei travolgenti abissi
dianzi inesplorati.
Come errante angelo
tra sfere di cieli in ascesa, volo,
verso questa antica inclinazione,
che battere il cuor mi fa,
e come torrenziale pioggia,
mi scaglia, mille volte ancor
come anatema sugli scogli
della mia ostinazione,
che ancor morir mi fa!
Il viso mio disorientato,
si perde, nei tuoi bagliori,
rivelando l'anima,
spoglia a festa e mestizia!
Oh mio destino, diletto amor mio,
tu, fulgida pura ispirazione,
non vi è alcuna spiegazione
nel dedalo intricato
e travolgente dei nostri palpiti
in pensieri ondeggianti
sulle corde dei nostri sentimenti,
è solo l'amore che ci investe,
senza posa che li arresti!
Placa ora le mie chimere
o mio tutto, o non sopravviverò,
son come un viaggio nell'aldilà,
che incontra l'ignoto anelando
armonia senza sopimento,
trovando solo
e soltanto pura letizia.
Oh mio dramma d'estasi,
io ti bramo, ti respingo,
ti cerco, ti desidero, ancora!
Come canti d'angelo d'argento
suonano i tuoi baci sui veli miei
di seta perlata tra le tue carezze,
risuonano echi della sua venustà,
nei tuoi sensuali manti mulatti,
dal profumo di passione,
sordo per amore tutto per me!
Miraggio che incanta per magia,
il tuo profondo sospiro,
disonesto, mi avvolge,
mi rapisce, mi sconvolge,
mi tormenta, ancora!
Brillantini stellati spruzzati nel blu
è un tuo sorriso dedicato a me,
mi intriga, mi spezza il respiro,
ed io come principiante strega
nella oscura selva,
mi perdo l'animo, sbigottita e pura, dove l'alba sorge
nei giorni di felicità sempre verde!
Melodie sommesse
riecheggiano nei nostri petti,
pronti per esplodere, ancora,
nelle movenze di organza
e petali di rosa,
tra evocatrici fiaccole
di candele profumate
ricoperte di dolci parole,
che come veleno lento
ed efficace,
a farmi morir ancora per te
scivolano in fondo al cuor!
Oh mio diletto, sei unica strada
che conduce sull'apice
del dolce oblio!
Ti cerco, ti voglio, ti amo, mi ostino,
senza età, senza pudore!
Così m'immergo,
immersa nel profondo fuoco
che strugge il cuor,
mi abbandono a te.
Ed io, mi brucio e ardo
come inferno che detesta
amando il suo paradiso,
ancora, e ancora,
e ti amo, ti bramo, ti nego,
ti desidero, ti voglio, ti adoro!
Oh mio diletto e prediletto,
antico immenso,
testardo instancabile,
destino mio consacrato sol per te.
segnalata da Laura Lapietra venerdì 1 marzo 2024
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