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categoria: Poesie

Chiare fresche e dolci acque

Chiare fresche e dolci acque
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
gentil ramo, ove piacque,
(con sospir mi rimembra)
a lei di fare al bel fianco colonna;
erba e fior che la gonna
leggiadra ricoverse con l'angelico seno;
aere sacro sereno
ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse:
date udienza insieme
a le dolenti mie parole estreme.

S'egli è pur mio destino,
e 'l cielo in ciò s'adopra,
ch'Amor quest'occhi lagrimando chiuda,
qualche grazia il meschino
corpo fra voi ricopra,
e torni l'alma al proprio albergo ignuda;
la morte fia men cruda
se questa spene porto
a quel dubbioso passo,
ché lo spirito lasso
non poria mai più riposato porto
né in più tranquilla fossa
fuggir la carne travagliata e l'ossa.

Tempo verrà ancor forse
ch'a l'usato soggiorno
torni la fera bella e mansueta,
e là 'v'ella mi scorse
nel benedetto giorno,
volga la vista disiosa e lieta,
cercandomi; ed o pietà!
già terra infra le pietre
vedendo, Amor l'inspiri
in guisa che sospiri
sì dolcemente che mercé m'impetre,
e faccia forza al cielo
asciugandosi gli occhi col bel velo.

Dà be' rami scendea,
(dolce ne la memoria)
una pioggia di fior sovra 'l suo grembo;
ed ella si sedea
umile in tanta gloria,
coverta già de l'amoroso nembo;
qual fior cadea sul lembo,
qual su le treccie bionde,
ch'oro forbito e perle
eran quel dì a vederle;
qual si posava in terra e qual su l'onde,
qual con un vago errore
girando perea dir: "Qui regna Amore".

Quante volte diss'io
allor pien di spavento:
"Costei per fermo nacque in paradiso!".
Così carco d'oblio
il divin portamento
e 'l volto e le parole e'l dolce riso
m'aveano, e sì diviso
da l'imagine vera,
ch'i' dicea sospirando:
"Qui come venn'io o quando?"
credendo esser in ciel, non là dov'era.
Da indi in qua mi piace
quest'erba sì ch'altrove non ho pace.

>

Francesco Petrarca

stelline voti: 13; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Poesie mondane

Ci vediamo in proiezione, ed ecco
la città, in una sua povera ora nuda,
terrificante come ogni nudità.
Terra incendiata il cui incendio
spento stasera o da millenni,
è una cerchia infinita di ruderi rosa,
carboni e ossa biancheggianti, impalcature
dilavate dall'acqua e poi bruciate
da nuovo sole. La radiosa Appia
che formicola di migliaia di insetti
- gli uomini d'oggi - i neorealistici
ossessi delle Cronache in volgare.
Poi compare Testaccio, in quella luce
di miele proiettata sulla terra
dall'oltretomba. Forse è scoppiata,
la Bomba, fuori dalla mia coscienza.
Anzi, è così certamente. E la fine
del Mondo è già accaduta: una cosa
muta, calata nel controluce del crepuscolo.
Ombra, chi opera in questa èra.
Ah, sacro Novecento, regione dell'anima
in cui l'Apocalisse è un vecchio evento!
Il Pontormo con un operatore
meticoloso, ha disposto cantoni
di case giallastre, a tagliare
questa luce friabile e molle,
che dal cielo giallo si fa marrone
impolverato d'oro sul mondo cittadino...
e come piante senza radice, case e uomini,
creano solo muti monumenti di luce
e d'ombra, in movimento: perché
la loro morte è nel loro moto.
Vanno, come senza alcuna colonna sonora,
automobili e camion, sotto gli archi,
sull 'asfalto, contro il gasometro,
nell'ora, d'oro, di Hiroshima,
dopo vent'anni, sempre più dentro
in quella loro morte gesticolante: e io
ritardatario sulla morte, in anticipo
sulla vita vera, bevo l'incubo
della luce come un vino smagliante.
Nazione senza speranze! L'Apocalisse
esploso fuori dalle coscienze
nella malinconia dell'Italia dei Manieristi,
ha ucciso tutti: guardateli - ombre
grondanti d'oro nell'oro dell'agonia.

Pier Paolo Pasolini

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categoria: Poesie

ossi

“ossi di una seppia malata./ossi di un cane cattivo.. diventato buono./ossi di girasoli in inverno./ un giorno rivedro. il sole ”

by guido arci camalli 2004

famolo de gruppo by roberto lucidi ex presidente arci camalli ovunque tu sia io lotto per te

guido arci camalli

segnalata da guido arci camalli mercoledì 8 aprile 2020

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Tu...

tu che ho incontrato a questa età...tu che lontano mi fai vivere...tu che lotti con un osso come me.....tu che mi desideri....tu che mi dedichi le cose più belle che una donna possa sentirsi dire...tu che puoi avere molto...per ora hai scelto me...tu che non smetti di ascoltarmi...tu che mi fai respirare l'aria più buona di questa vita...tu che mi dedichi il tuo prezioso tempo e non mi contradici mai...tu che prego dio ogni giorno che ti protegga...perchè da sola non ci riesco...perchè il mio pensiero non può cullarti come vorrebbe...tu sempre e solo tu.....

Samantha

segnalata da samantha domenica 13 gennaio 2008

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categoria: Poesie

Nella Brama d'amore
io giaccio,infelice,
senza più vita dagli aspri dolori che mandan gli dei
trafitto nelle ossa

Archiloco

segnalata da Tinùviel martedì 5 marzo 2002

stelline voti: 61; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

le cadute della vita

Un grido di dolor venne dal varco
e la tua vanità prese la mia
mi pizzicavi un gluteo sorridendo
urlavo ed imprecavo andando via
poi scivolando vidi che le scale
eran cosparse di talco argentato
mi ruppi qualche osso e all'ospedale
finii come un cretin tutto ingessato

Eusebio Nasturzi

segnalata da Mambo lunedì 10 gennaio 2011

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categoria: Poesie

Incubo

Su una barca, in balia d'una immensa distesa d'acqua senza confini nè orizzonti
son solo. Ma non ti sarà facile avermi, non sono un frutto da cogliere per te.
Mi respingi e m'attiri nello stesso tempo...sinistro elemento.
Ma nulla avrai di me.
Se dovessi esser tuo...nulla di me rimarrà, perchè nelle tue profondità...
coralli saranno le mie ossa, alghe i miei capelli, perle i miei occhi, sabbia la mia carne,
correnti marine i miei pensieri...saremo un tutt'uno e sarò te in te.

vincenzo corsaro

segnalata da vincenzo corsaro martedì 19 giugno 2012

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categoria: Poesie

Come un Cane

Mi sento come un cane in cerca di un osso
...ma sono stato cacciato.
Girovago per la città in cerca di una carezza
...ma sono stato ferito.
Mi sono nascosto in un angolo per leccarmi le ferite
...ma mi sto trasformando in un lupo.
Girovago diffidente della razza umana
cercavo negli occhi un po’ d’amore
...ma ho trovato solo indifferenza.
Scappo via, mi sento come un falco in gabbia
che vuole volare attraverso le montagne
verso il sole per morire nella solitudine
...ma in volo.

Vallant Langosco

segnalata da Vallant Langosco giovedì 14 gennaio 2010

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categoria: Poesie

magico inverno

stregato il colore del tramonto
che carezza gli abeti invernali,
nel silenzio pieno di sensazione

mentre la mente volteggia nel cielo
insieme a un falco solitario e silenzioso
che rende tutto, ancora piu surreale

profumo d'inverno, qualcosa di forte
che entra nelle ossa, forse è il freddo
il ghiaccio, il gelo, la neve,

o semplicemente la sua magia,
la bellezza profonda di questa stagione
come una favola sotto le stelle.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta venerdì 5 febbraio 2016

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categoria: Poesie

misterioso firmamento

nella nostra infinita comprensione per noi stessi
nel palpitante cuore che batte, tra lacrime e gioie
incomprensibile vivere di questo universo,

tra l'alternarsi delle stagioni e il ritmo stressante, della vita quotidiana
mentre ci domandiano, noi chi siamo.....e che cosa fa questo pianeta blu
sperduto in un profondo vuoto fatto di buio e di colori,

dobbiamo relazionarci con gli altri, avere pazienza, compassione, umiltà,
cerchiamo di essere ligi al dovere, ma non siamo robot perfetti! Siamo fatti
di carne e ossa, cuore e mente, soggetti ad ogni tipo di emozione,

la mente ragiona e il cuore trascina, gli occhi osservano e la bocca parla,
prega, canta, ma ricordate sempre, che noi siamo i piccoli granelli di sabbia
di questo firmamento misterioso, con le nostre sole forze, nulla possiamo!

Gi angeli invisibili, che abbiamo accanto a nostra insaputa,
aiutano noi a fare tutto, a vivere nelle mille difficoltà,
che incontriamo durante la nostra esistenza.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta sabato 7 maggio 2016

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categoria: Poesie

sguardo del tempo

la luce corre veloce nel vespro autunnale
lesto arriva il buio avvolgendo tutto
nel freddo pungente che penetra nelle ossa

mentre stiamo sotto lo sguardo del tempo che passa
riflessione e meditazione tra le foglie che cadono
la quiete e il silenzio inconfondibile di questa stagione

arricchisce mente e spirito, fa godere di ogni attimo,
vibrazioni intense e sussurri nel cuore
saggezza d'autunno che emerge con la notte,

la mestizia assale, ma è una malinconia dolce
rende sereno, beato, tranquillo, in armonia con se stesso,
mentre le foglie come lacrime amare, dicono addio.

DANIELA CESTA

segnalata da DANIELA CESTA martedì 28 novembre 2017

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categoria: Poesie

Curo denti che non ho
Mi duolono ossa che non sento
di avere
Ho occhi grandi che non vedono
Ed unghia lunghe che non uso
solo un cuore GRANDE
che mi batte dentro
Sento il peso di me stessa
partorire una Donna
figlia di Giudizio e Severità.
Sono troppo distante
da quella che sono!

SonoComeMe

segnalata da SonoComeMe mercoledì 2 novembre 2005

stelline voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

passato,presente,infinito

Un pugnale tra le mani
squarciando i veli neri e pesanti
di un passato senza pace e senza meta.
Vagando in deserti di ghiaccio scuro,
dove il vento spezza
le scricchiolanti ossa
di una grossa quercia:
Tempo, Spazio, Memoria
non esistono...
Lo scorrere inesorabile
della sabbia nella clessidra
porta via le nuvole...
Ogni grnello
è la tua vita:
Passato, Presente, Infinito

granito

segnalata da granito giovedì 26 maggio 2005

stelline voti: 3; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Donna che non è

Lacrime ho versato
per false sofferenze
Lacrime non verso
per il vuoto che ho dentro
-E la mia mano si ferma-
Mi sveglio poi
dal lungo sonno
speranza di esserci
speranza di un ritorno
di una donna che non è
mi desto infine
dal torpore
che mi rende larva
senza ossa e senza denti
eppure non c'è
ancora
quella donna che invano cerco
e che ancora non è

SonoComeMe

segnalata da SonoComeMe mercoledì 2 novembre 2005

stelline voti: 11; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Agonia

Per coprirti,
di schiuma e brina
m'armerei;
alfine s'accechino gli occhi
ché nei miei
gualcirai ombre
e frantumata
non sarò più umana;

- né sete la mia -
- né fame -

il vivere di te
sarà sterminio:

nel picchiare le mani
al polso
invecchierà
la parola
all'osso

di un'agonia.

15.11.2003

Anila Resuli

segnalata da Anila Resuli mercoledì 11 febbraio 2004

stelline voti: 11; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

guardami negli occhi

GUARDAMI NEGLI OCCHI

Guardami negli occhi,
non fingere fissando altrove,
non sostituire i tuoi pensieri marci
tingendoli di grigia ipocrisia,
non allontanarti dal tuo mondo,
anzi dal mondo che tu hai creato
raccogliendo brandelli di sentimenti
rosicchiati da topi famelici
dei quali rimangono solo le ossa.

Guardami negli occhi,
e denunzia al tribunale
dei sentimenti falliti,
buttati inesorabilmente
nel bidone della spazzatura,
senza raccolta differenziata,
i tuoi misfatti rinnovellati nel tempo
da una istintiva cattiveria morale
sancita dal tuo arido amore.

Catello Nastro

Catello Nastro - tratto da POESIE 2011

segnalata da Catello Nastro mercoledì 12 gennaio 2011

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categoria: Poesie

Ai re

Ai re
che dileggiano la poesia
con frasi di circostanza,
ai sovrani
che sporcano i mari
pisciando vergogna.
Agli dei
che giocano al perdono
mischiando le carte.
Ai prìncipi
che dimenticano le favole.
Il trono, un tuono
da trincee scavate
con le ossa.
Dentro chiese
consacrate alla rivolta
abbiate cura dei vostri nomi,
si fa strada
l'eco della verità.

Michele Gentile

segnalata da sara mercoledì 15 aprile 2015

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categoria: Poesie

Ludwig

Dolce Imperatore...del nulla, hai vissuto? Non hai vissuto!
Volevi vivere, ma non te l'hanno permesso! Non te l'hanno
permesso perchè...perchè eri diverso, perchè amavi Wagner e
le sue opere...perchè amavi la solitudine, la notte...
perchè amavi cavalcare di notte col chiaro di luna...che
illuminava anche il tuo volto nel buio e nel silenzio delle
tue stanze...rotto solo dal tuo pianto. Non t'hanno fatto vivere
perchè non amavi la guerra e la violenza.
Hai voluto essere un enigma per gli altri e per te stesso...perchè?
Hai cercato sempre un vero amico...non l'hai mai trovato...
forse lo è stato solo il grande Wagner e la sua musica che ancora
sento vibrare dentro il mio corpo.
Il mondo che cercavi non l'hai mai trovato...e in una notte di pioggia
l'hai cercato e l'hai trovato...l'hai trovato insieme alla libertà e
la pace...che hanno posto fine alla tua amarezza. Ma nel tuo lungo viaggio
t'hanno dato un compagno...perchè proprio alla fine...mio dolce e
triste re?
Il tuo ricordo in me sarà perenne e morirà solo quando anche le mie
ossa diverranno polvere.
Che tu possa sempre vivere in pace e libero dentro me!
(1974)

vincenzo corsaro

segnalata da vincenzo corsaro venerdì 13 luglio 2012

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

Quando il Male parla e nutre

E’ una droga,
una spietata droga,
che entra nelle vene
e nel sangue.
Una calamita
che attira,
ubriaca,
spacca le ossa
e avvelena la mente.
Nutre
l’anima
inaspettatamente,
della sua voce
umana ,
cristallina
e materna
Non ha pietà
sulla sofferenza
e sul dolore,
né conosce l’amore
e i battiti del cuore .
Diventa sempre
più potente
quando parla e nutre
una vita che regna nel buio.

Giulia Gabbia

segnalata da Giulia Gabbia venerdì 8 novembre 2013

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categoria: Poesie

un mare / sguardi

Un mare di gente
a flutti disordinati
s’è riversato nelle piazze,
nelle strade e nei sobborghi.
È tutto un gran vociare
che gela il sangue,
come uno scricchiolio di ossa rotte.
Non si può volere e pensare
nel frastuono assordante;
nell’odore di calca
c’è aria di festa.

di peppino impastato

sguardi

sguardi mafiosi
chiacchiera il mare della galeazza
chiacchiera la festa cubana al arci camalli
chicchera l'onestà dei bar
musica da za records
musica da bar 11
sguardi mafiosi
e la povera gente del ex agnesi senza lavoro
musica ascoltata ai sognatori
musica da maestri al avalon
sguardi di finta ricchezza
sguardi furbi che chiacchierano dentro le stanze di mare

guido arci camalli

segnalata da guido arci camalli sabato 9 maggio 2020


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