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Sono presenti 96 poesie. Pagina 1 di 5: dalla 1a posizione alla 20a.
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categoria: Poesie
Er leone riconoscente
Ner deserto dell' Africa, un Leone
che j' era entrato un ago drento ar piede,
chiamò un Tenente pe' l' operazzione.
- Bravo! - je disse doppo - lo t' aringrazzio:
vedrai che sarò riconoscente
d' avemme libberato da ' sto strazio;
qual' é er pensiere tuo? d' esse promosso?
Embè, s' io posso te darò ' na mano... -
E in quella notte istessa
mantenne la promessa
più mejo d' un cristiano;
ritornò dar Tenente e disse: - Amico,
la promozzione é certa, e te lo dico
perché me so' magnato er Capitano.
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categoria: Poesie
La Fiera
Non ricordi la turbinante fiera?
I pagliacci e la giostra coi lumini?
Tutto fu bello, musica e lustrini,
solo al ritorno nella buia sera.
Tu pedalavi vaporosa in avanti,
ed io a volo dietro il tuo cappello,
come in un delizioso carosello
mosso da Dio sol per noi amanti.
Sull’erba della darsena intrecciammo
le nostre impolverate biciclette
come in gelosa lotta due caprette.
Sul loro esempio, muti, ci avvinghiammo.
E quando entrammo a piedi dalla porta
tra gli sguardi dei pochi curiosi
composti e seri come vecchi sposi,
la città non mi parve più così morta.
I baci nella sera freddolina
riscaldato mi avevano d’amore,
dandomi dei sussulti dolci al cuore
come quei colpi, là, di carabina.
Ed io ti vedevo in un barbaglio,
per effetto dei tuoi baci brucianti,
sotto le stelle, strane e doloranti,
come le bianche pipe del bersaglio.
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categoria: Poesie
Semplicita'
L'uomo solo - che è stato in prigione -
ritorna in prigione ogni volta che morde
in un pezzo di pane.
In prigione sognava le lepri che fuggono
sul terriccio invernale. Nella nebbia d'inverno
l'uomo vive tra muri di strade, bevendo
acqua fredda e mordendo in un pezzo di pane.
Uno crede che dopo rinasca la vita,
che il respiro si calmi, che ritorni l'inverno
con l'odore del vino nella calda osteria,
e il buon fuoco, la stalla, e le cene. Uno crede,
fin che è dentro uno crede. Si esce fuori una sera,
e le lepri le han prese e le mangiano al caldo
gli altri, allegri. Bisogna guardarli dai vetri.
L'uomo solo osa entrare per bere un bicchiere
quando proprio si gela, e contempla il suo vino:
il colore fumoso, il sapore pesante.
Morde il pezzo di pane, che sapeva di lepre
in prigione, ma adesso non sa più di pane
ne' di nulla. E anche il vino non sa che di nebbia.
L'uomo solo ripensa a quei campi, contento
di saperli già arati. Nella sala deserta
sottovoce si prova a cantare. Rivede
lungo l'argine il ciuffo di rovi spogliati
che in agosto fu verde. Dà un fischio alla cagna.
E compare la lepre e non hanno più freddo.
Cesare Pavese - tratto da Lavorare stanca
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categoria: Poesie
Ritorno
Hai approfittato del mio posto vuoto,
per farmici trovare il tuo corpo,
madido di aromi, carico di umori . . .
Avevi detto che non saresti andata
mai via, se fosse dipeso da te . . .
Che avresti voluto vivere così,
anche avvinghiata al mio essere
senza desiderare più nient'altro,
perché da piccola ero nel tuo sogno!
E c’avevo creduto, per non perdere
l'abitudine al pensiero forte,
quello che ti fa sentire vincente,
ed anche un pò egoista ed arrogante.
Perchè c'è sempre stata lei, a suffragare
i tuoi fuochi d'artificio, e le tue irrealtà.
Poi, quando il vuoto s’è impossessato
del progetto di vita, che avevi per lei,
mai conosciuta ancora dagli altri,
non hai più osato credere a un ritorno,
come se nulla fosse mai accaduto . . .
fra un alambicco di fantasie e speranze,
col museo degli orrori che, intanto,
avevi già avuto tutto il tempo
di costruirti puntigliosamente attorno.
Ora ce l'hai davanti, è lei di nuovo . . . !
Con il suggerimento delle storie passate,
per quanto distorte e massacrate
da un bisogno d'estasi o autopunizione,
perché alla fine ti potessi ritrovare
in quel suo posto vuoto, mai lasciato . . .
Quando sentivi, nel tuo muto dolore,
il filo che v’univa, in barba al mondo!
Ora lei è qui, lo sguardo nello sguardo . . .
Sta per baciarti . . . e tu la vuoi per sempre
come se l’Amore non dovesse realizzare
neanche un attimo, che se ne sia mai andato!
segnalata da FernyMax venerdì 21 marzo 2003
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categoria: Poesie
Poesia del non ritorno
Dianzi ai miei dì ceruli or penso:
catene sciolte, nodi spezzati
e le parole che marciano ormai,
al suono ben noto di molli affanni.
Ma l' onda che del tacito cor,
sol par lambir lidi e cieli vaghi,
più non porterà a me dal chiaro mar,
piccoli tesori, castelli e maghi.
segnalata da EL11100568 mercoledì 9 giugno 2004
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categoria: Poesie
il ritorno a napoli
Tesoro mio com'è triste il tragitto del ritorno,questa strada sembra che mi ingoi in una voragine dove i sogni si spengono...il sorriso svanisce...non c'è luce,non un'ombra,non un fremito...non ci sei....i miei occhi si chiudono e sembra sempre di più di sprofondare nel vuoto.non avrei mai voluto lasciarti piccolo mio ti voglio troppo bene
segnalata da il pensatore della notte giovedì 13 gennaio 2005
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categoria: Poesie
Ritorno Alle Ceneri
Si vive o si muore?
Non chiederlo mai:
Se è gioia o dolore,
Tu non lo saprai!
E' un'eterna fenice,
Una giostra di fuoco,
Un andare e venire
Su un sentiero già noto.
E vola l'amore,
Sul vento che va!
Ritorno alle ceneri:
Domani, chissà...
segnalata da Niso lunedì 6 marzo 2006
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categoria: poesie
E RITORNO A CASA
E ritorno a casa
Tra le strade umide e vuote
Tra le impronte di ruote
Che hanno accarezzato la città.
E ritorno a casa
Dopo anni di attese
Tra offese e sorprese
Che hanno preso casa in me.
E non sai che nome ha
Quel brivido che sale
Quando hai sempre vissuto qua
Ma ti sembra sempre più speciale.
E ritorno a casa
Tra l’asfalto ed il catrame
Tra i fiori cresciuti nel letame
E l’oro sommerso nell’argine.
E ritorno a casa
In mezzo a tutti i volti stanchi
Ed i capelli sempre più bianchi
E capitoli che non cambiano pagine.
E non sai dov’è
Il tuo cuore che fugge via
Ma che abita in te
E ti guida nella foschia.
E ritorno a casa
Tra rughe ed umiltà
Tra istanti ed eternità
Sarò sempre un pezzo di qua.
E ritorno a casa
Sotto nuvole passeggere
Tra volere ed avere
Scelgo ancora di voler avere
E ritorno a casa.
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG giovedì 24 maggio 2007
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categoria: poesie
ULTIMA CLASSE SENZA RITORNO
(27 gennaio, Giorno della memoria)
Scende il sole
Quando vedrò di nuovo la luce?
Sento migliaia di respiri
E il terrore che mi conduce.
Stanno gridando qualcosa
In una lingua che non conosco
Si percepisce solo la cattiveria e l’assurdità
Mentre noi stiamo al nostro posto.
Scende il sole
L’ultimo giorno è finito
Dove sei adesso, mio giovane amico?
Un soffio di vento attraverso il filo spinato
Le nostre camicie rimangono incastrate
E il sangue si mescola col fango
Amici miei, non mi aspettate.
Partirà un treno stanotte
Ma senza di me
Le mamme e i bambini piangeranno nella notte
E non ci sarà risposta a questo perché.
Scende il sole
La nostra presenza non fa più rumore
Dove sei adesso, mio piccolo amore?
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG mercoledì 27 gennaio 2010
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categoria: Poesie
Ritorno di primavera
l'autunno si ripresenta con brulli paesaggi e secche foglie, riposasti sull'amaca tra i due pini, m'accomiatai al calar del vento, in primavera tornai ed ancora lì
stavi, perdesti loquacità,perdesti vita.
le tue spoglie mortali non volli vedere, ma il cruccio mi rimase per non averti mai avuta.
Tiburzio il Madonita - tratto da l'amaca
segnalata da zizzino camelli martedì 21 dicembre 2010
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categoria: Poesie
La mia voce grida nel deserto e non ha ritorno. Il mio dolore non rifletterà sul suo cuore. Ho perso la mia amata e mai più farà ritorno.
segnalata da Alex sabato 16 marzo 2002
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categoria: Poesie
Cosi' noi non andremo piu' vagando tanto tardi nella notte, anche se ancora come sempre ama il cuore e come sempre splende la luna.Deve aver posa il cuore per rivivere e riposare amore.Benche' la notte sia fatta per amore e troppo presto il giorno ritorni, pure noi non andremo piu' vagando al lume della luna.
segnalata da fanny venerdì 10 giugno 2005
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categoria: Poesie
RAGAZZO SPECIALE
E un pomeriggio d' inverno è sto pensando al mio piccolo amore. Ritorno con la mente al giorno in cui ti vidi: fù un fulmine al cel sereno quello che mi colpi all' improviso. Eri il ragazzo dei miei sogni, il ragazzo che speravo tanto di incontrare ora, quando sono con te, nn penso a nulla:Tu riesci a farmi sentire una ragazza più fortunata che ci sia al mondo è sono felice. GRAZIE AMORE MIO TI AMO
segnalata da angelica lunedì 28 febbraio 2011
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categoria: Poesie
poesie d'amore
- Spazi infiniti - Vagare come stelle nell'infinito cielo dell'amore... Apparire ogni tanto... Una breve apparizione piena d' amore tanto da lasciare nel cuore... la tua impronta... Sentirti ancora dire... ti amo... Ti amo semplicemente E poi vederti andare lontano... accompagnarti con la mente... aspettando che tu ritorni per carezzarmi il viso...
flo95 - tratto da floriana lombardo
segnalata da flo95 lunedì 25 marzo 2013
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categoria: Poesie
poesie d'amore
Impazienti le gocce scendono, poco a poco la pioggia copre le strade, deserti e polvere che si sciolgono. Vedo ombre, poche ombre che sembrano scivolare sorprese, cercano di scappare, è ancora estate e l'acqua si mescola all'afa, allo scirocco. Il caldo brucia dentro e asciuga l'inaspettato bagnato. Il cielo è vita, si prende gioco di noi: caldo, pioggia bene, male vita, morte sei qui, vai via.. La pioggia diventa fitta, la salita faticosa, ti vedo sembri lontano come quell'estate, impossibile come l'improvviso ritorno del cado che tutti soffrivano che a tutti manca. La pioggia cessa, il sole torna, ti raggiungo, afferro la tua mano, portami ovunque..... con te.
flo95 - tratto da floriana lombardo
segnalata da flo95 lunedì 25 marzo 2013
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categoria: Poesie
poesie romantiche
- Te che del mondo sei il mio ricordo - Tra le dolcissime note io ti ricordo. Tra le ira placate io ti ricordo. Tra i tremanti sospiri io ti ricordo. Tra il pallore di una rosa io ti ricordo. Tra la luce offuscata dell'amore io ti ricordo. Tra i raggi del sole io ti ricordo.. Ti ricordo come non mai.. ti ricordo ogni giorno, ed gni mi ricorda te.. Te che sei il desiderio di un ritorno, il frammento di una vita, una pagina della storia.. Te che sei il mio ricordo..
flo95 - tratto da floriana lombardo
segnalata da flo95 lunedì 25 marzo 2013
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categoria: Poesie
Alla tua dimora
dimensioni oniriche s'intersecano nei rapporti contrastati,sentimenti destinati a finire,errabondo e solitario è il mio essere,ma nel ritorno alla tua
dimora,pallida reminiscenza e fervido il cuore
segnalata da Scipione il Turco martedì 21 dicembre 2010
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categoria: poesie
l'amore infinito
E mentre guardo per ore ed ore in un punto fisso de cielo,restando assente a tutto cio' che mi circonda , mi accorgo che la notte è ormai calata.....all'improvviso un iperbole di stelle mi illumina il viso.....in quel momento mi ritorni in mente,vorrei cancellare cio' che ci ha condotto alla crisi piu' totale per rivivere al meglio la nostra storia d'amore , ma adesso è impossibile ricominciare....adesso mi ritrovo ad amare un altro,sono cresciuta sai??? ma ripenso continuamente a quell'amore che tanto mi ha fatto sognare ,quell'amore forte che solo per te ho provato , le mie prime esperienze di vita , i miei primi viaggi , la mia passione per il cinema , per la musica, tanti bei momenti che per colpa della troppa gelosia e dei maledetti eventi sono andati persi come il nostro amore...adesso tu mi ami in silenzio perchè rispetti la mia nuova storia ,ma i tuoi occhi mi dicono cio' che tu pensi e senti,...io? non ti dimentichero' mai,sei stato grande,grande,grande....come l'amore che ci leghera' per sempre. Ti auguro di realizzare tutto cio' che un tempo abbiamo tanto sognato per noi ,sii felice, e ricorda sempre che una parte del mio cuore sara' tua per sempre...
daniela 83 - tratto da "la mia vita"
segnalata da daniela 83 sabato 26 gennaio 2008
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categoria: poesie
POESIA DEDICATA
Guardi la sua foto ingallitadal tempo,e vai errando coi riccordi ,preziosi momenti passati con lui .Attimi che non ritorneranno mai più quante lacrime hai versato rinchiusa nella tua stanza,quando tuo padre ti ha lasciata .A volte sei triste a volte sei allegra e quando ti arrabi diventi cattiva ,poi te ne penti e ritorni tranquilla,quella sfuriata ti ha reso più nera ti cade una lacrima da quella scintilla di odio e cecità vera .Or che questo è passato,breve tempo tanto amato del male che pietà non ha e che il volto tuo non vide che piangeva allor,no!Non puoi ricordare quel giorno che se ne andò.si levò in cielo una muta preghiera e d'improvvio il vento incattivito si trasformò in una brezza leggera
nadia - tratto da nadia
segnalata da nadia sabato 7 marzo 2009
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categoria: Poesie
poesie d'amore
C'ERA UNA VOLTA Troppo nervoso per dormire e non può far altro che scrivere di quella cosa detta, sospirata con tanta fatica alla sua fata; c'era una volta una nuvola che s'innamorò di una gocciolina sola in un bel giorno di agosto e voleva tenerla stretta a se ad ogni costo... per tutta l'estate ci riuscì ma poi il caldo finì e iniziò l'autunno con le sue piogge; la nuvola per quanto fosse forte non riuscì a trattenerla e fu costretta a perderla... tristi erano le due anime distanti fra loro; tutte le sere cantavano un coro: "io ti amo, e un giorno ti rivedrò dovessi morire ci riuscirò". Intanto ritornò l'estivo calore e la gocciolina pensava alla nuvola, il suo amore.... ricordava la promessa del suo canto e si sentiva morire, stava evaporando; come un angelo salì al cielo non le pareva vero; riabbracciò la sua nuvola e non visse più sola perchè all'arrivo dell'inverno i due viaggiavano, verso l'amore eterno. Finisce questa storia scritta in versi di due amanti molto diversi che si amavano a tal punto che per abbracciarsi avrebbero compiuto tutto anche a costo di morire pur nel loro amore vivere.
flo95 - tratto da floriana lombardo
segnalata da flo95 lunedì 25 marzo 2013
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